Mario Vanni è nato a San Casciano in Val di Pesa il 23 dicembre 1927. All’epoca residente in Borgo Sarchiani 128 a San Casciano Val di Pesa.

Sposato con Luisa Landozzi nel gennaio del 1963. La moglie nello stesso, 1963, lo denunciò per maltrattamenti da cui fu assolto nel 1964 dal Tribunale di Firenze.

I due ebbero una figlia nel 1964 a cui misero nome Annunziata. La bambina nacque affetta da una grave malattia che la portò alla morte il 5 gennaio 1970.

L’analisi finanziaria condotta per Mario Vanni. Il postino era intestatario di due libretti di deposito in banche di San Casciano, nei quali risultava un saldo complessivo di circa 93 milioni di lire. Presso l’ufficio postale di Montefiridolfi, inoltre, lo stesso Vanni aveva acquistato Buoni Postali Fruttiferi e aveva aperto un libretto a risparmio per un valore complessivo di circa 53 milioni di lire. Dal rapporto sui Buoni emergevano strani movimenti. Dal 24 febbraio 1984 al 25 luglio 1984 aveva acquistato Buoni per un valore complessivo di 19 milioni di lire e altro Buono di 500 mila lire il 25 agosto 1984. Nel novembre 1984 aveva aperto un conto bancario depositando 10 milioni di lire e il 25 novembre 1985 aveva versato sempre in banca una somma di circa 8 milioni di lire. Quegli acquisti e versamenti e, insomma, quella disponibilità di denaro proprio in quel periodo di tempo (poco prima del delitto di Vicchio, il 29 luglio 1984, e poco dopo) erano anomali anche perché non si rinvenivano particolari entrate della famiglia Vanni. Quale dipendente delle Poste Italiane aveva, nel 1984, una retribuzione mensile di £ 1.032.169 e, nel 1985, di £ 1.079.269; era andato in pensione nel 1987 con una buonuscita provvisoria di poco più di 12 milioni di lire e un successivo adeguamento di circa 3 milioni e 700 mila lire. La moglie, dal febbraio 1980, percepiva una pensione cosiddetta di “invalidità rurale” corrisposta dall’INPS, che inizialmente era di £ 1.534.000 annue e, all’atto dell’accertamento, il 1996, di £ 8.583.640 annue.Vedi Compagni di Sangue pag. 196

La moglie Luisa Landozzi è deceduta in ospedale il 18 ottobre 2004.

Conosciuto con il soprannome di Torsolo ha svolto come lavoro il postino coprendo negli anni l’area della Val di Pesa. Durante gli anni delle indagini e dei processi era già in pensione.

Da lui nasce l’espressione “Compagni di Merende” durante una sua testimonianza al processo per i delitti del cosiddetto Mostro di Firenze. Infatti durante una deposizione alla domanda: “Signor Vanni, che lavoro fa lei?”, fatta dal PM Paolo Canessa lui rispose: “Io sono stato a fa’ delle merende co’ i’ Pacciani no?”. 

E’ morto nel 13 aprile 2009 ed al suo funerale erano presenti solo nove persone compreso Don Renzo che gli diede la benedizione al camposanto.

Mario Vanni
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5 pensieri su “Mario Vanni

  • 15 Maggio 2023 alle 14:44
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    La scheda su Vanni può essere aggiornata. Mi parrebbe utile, soprattutto, un link di collegamento all’intercettazione carpita in carcere in cui Vanni, sollecitato da un codetenuto, cita i soprannomi “il nero” e “l’americano” quali probabili decisori delle vicende del mostro, vicenda che ha dato il via alla rinascita dei sospetti su Joseph Joe Bevilacqua, ex custode del cimitero militare americano in provincia di Firenze, nonché teste collaterale contro Pacciani, ex militare del CID nell’esercito USA, veterano del Vietnam, ecc…

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    • 15 Maggio 2023 alle 15:00
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      Salve
      La registrazione ambientale a cui si riferisce è avvenuta si in carcere, ma non con un detenuto ma attraverso Lorenzo Nesi. Può trovare in questi articoli cronologici il rendiconto del fatto.
      https://www.mostrodifirenze.com/2003/06/26/26-giugno-2003-il-colloquio-di-lorenzo-nesi-con-mario-vanni/
      https://www.mostrodifirenze.com/2003/06/28/28-giugno-2003-rapporto-sul-colloquio-di-lorenzo-nesi-con-mario-vanni/
      https://www.mostrodifirenze.com/2003/06/30/30-giugno-2003-il-colloquio-di-lorenzo-nesi-con-mario-vanni/
      https://www.mostrodifirenze.com/2003/07/04/4-luglio-2003-rapporto-sul-colloquio-di-lorenzo-nesi-con-mario-vanni/

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    • 21 Agosto 2023 alle 18:04
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      Gli inquitenti e magistrati Non ha capito nulla oppure peggio hanno fatto finta di Non capire…..Quando Vanni fa riferimento al “Nero”….non intendeva riferirsi ad un individuo di carnagione scura, non ad un “nero” di pelle….anche se ignorante…ma non stupido, anzi, a conoscenza come Pacciani delle persone coinvolte negli omicidi, in quanto erano i Guardoni appostati e nascosti per spiare le coppiette…e per questo testimoni di alcuni omicidi…Vanni faceva riferimento ad undividuo che era di orientamento fascista, infatti tale individuo poi individuato con tanto ritardo era stato arruolato in una legione straniera fi orientamento Fascista….G. V. e’ il famoso Nero….Vanni e gli altri Non lo nominavano per ovvia e grande timore di tale personaggio violento e visto all’opera durante alcuni delitti: sicuramente Vigilanti il Nero aveva partecipato ad alcuni delitti nel ruolo di Sparatore e Accoltellatore, insieme con il chirurgo Perugino Narducci che invece effettuava le escissioni….Vigilanti e Narducci hanno sicuramente compiuto alcuni dei delitti, agemdo insieme. Oltre a loro due, altri componenti della setta hanno commesso altri delitti della serie….il medico chirurgo Z. entrato nell’inchiesta, considerando che la moglie e’ stata accusata di aver cercato e preso qualcosa dalla casa di Pacciani, dopo aver narcotizzato la moglie di Pacciani….ovvio Paccini e Vanni avevano visto anche lui su uno dei luoghi dei delitti, inoltre sembra che Vanji frequentasse tale chirurgo Z. negli anni dei delitti. Tale chirurgo Z. avra’ partecipato ad alcuni delitti, i primi due forse, 1974 e 1981, insieme ad un’altro che ha avuto il ruolo di sparatore, forse il Tedesco imprenditore entrato nell’inchiesta tale Rolf Reincke…oppure uno dei fratelli Vinci Francesco oppure Salvatore….quelli sono coloro che hanno commesso gli omicidi….ovviamente facenti parte tutti di una setta segreta che frequentava il Forteto, quindi Francesco Narducci, e la villa degli Hare Krishna, come Pacciani, ed il Farmacista Calamandrei al quale hanno trovato a casa duranye perquisizione, riferimenti al Forteto ed alla villa degli Gare Krishna, nonche’ libri molto perversi sul Satanismo e con raffigurazioni esplicite e violente che ritraevano il pube di una donna, insanguinato, durante un rito…….Magistrati ed inquirenti Incompetenti, assurdo……Il Nero scambiato per uno di pelle nera….buffoni….quello e’ G. V….

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      • 2 Luglio 2024 alle 14:30
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        Teoria affascinante e suggestiva. Magari in un prossimo futuro le indagini le daranno anche ragione, ma fino ad allora, il rischio di una denuzia per calunnia e’fattuale.

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