“Mi accusate di essere il mostro ma io ho deciso di non rispondere”
FIRENZE – Le carte sono rimaste coperte. Gli indizi raccolti contro l’ ultimo dei sospettati per i 16 delitti del mostro di Firenze restano per ora un mistero. Pietro Pacciani, il detenuto che martedì ha ricevuto l’ informazione di garanzia per i 16 omicidi, ha scelto il silenzio. Per converso non ha potuto conoscere gli elementi di prova raccolti su di lui. L’ interrogatorio era fissato per le 16,30 di ieri nel carcere di Sollicciano, dove Pacciani è detenuto dal 1987 per aver violentato le due figlie. All’ appuntamento si sono presentati gli avvocati Renzo Ventura e Pietro Fioravanti, i magistrati Pier Luigi Vigna e Paolo Canessa. Pacciani aveva concordato con gli avvocati la linea da seguire, e alla domanda se intendeva rispondere ha risposto di no. Ai magistrati restano ora 6 mesi per decidere se chiedere l’ archiviazione dell’ inchiesta o il rinvio a giudizio dell’ indiziato. Fra pochi giorni Pacciani e i magistrati si incontreranno ancora: l’ uomo è indiziato di violazione della legge sulle armi per alcuni proiettili e un vecchio fucile trovati in una sua casa a Mercatale Val di Pesa, e il 12 novembre è fissata l’ udienza preliminare. Pietro Pacciani è un contadino di 66 anni, originario di Vicchio del Mugello. Quaranta anni fa massacrò con 19 coltellate un rivale sorpreso in un bosco a far l’ amore con la sua fidanzata. Al processo Pacciani, che durante il servizio militare si era distinto come tiratore provetto, raccontò di aver perso la ragione vedendo la ragazza che porgeva il seno all’ uomo. Quando, lo scorso anno, il suo nome è entrato nella rosa dei sospettabili per i delitti del mostro, gli investigatori hanno cominciato a chiedersi se quel lontano fatto non potesse essere interpretato come un fattore scatenante della serie di delitti del mostro. Ad accrescere i sospetti vi è il fatto che Pacciani uscì dal carcere nel ‘ 68, poco prima del primo delitto del mostro, che ha vissuto o lavorato in molti dei luoghi dove il mostro ha colpito, e che è rientrato in carcere per violenza alle figlie nell’ 87, circa un anno e mezzo dopo l’ ultimo delitto del mostro, compiuto l’ 8 settembre 1985 a San Casciano, non lontano dalla sua abitazione. Ma prove decisive contro di lui non sembra siano state trovate. Pacciani è inoltre un uomo anziano e malandato, mentre l’ assassino che nell’ 85 ha inseguito e sopraffatto il francese Jean Michel Kraveichvili, l’ ultima vittima, era forte e vigoroso. Negli ambienti giudiziari si fa osservare che Pacciani è solo uno dei 4 supersospettati ancora in vita: due sono morti.