L’8 maggio 1992 vengono consegnati il verbale di perquisizione e il verbale di sequestro a Pietro Pacciani.

Non disponiamo dei documenti.

Questo il riassunto:

A partire dal 27 aprile 1992 personale della Polizia, di Stato e dei Carabinieri procedeva a perquisizioni nelle abitazioni e negli altri luoghi in disponibilità del Pacciani, con particolare riguardo alle abitazioni di Via Sonnino e di Piazza del Popolo; le perquisizioni venivano eseguite con l’impiego di speciali apparecchiatura per la ricerca dei metalli, e le operazioni venivano filmate. Il giorno 27 aprile, nelle pertinenze delle abitazioni di Via Sonnino 28/3O, si procedeva alla rimozione di manufatti, pali di legno e ferro, reti di recinzione, travetti di cemento con fori ovali impiegati come sostegno di filari di vite, e travetti simili adagiati orizzontalmente sul terreno e parzialmente interrati, che delimitavano il vialetto di passaggio fra le colture dell’orto; la rimozione dei travetti avveniva anche allo scopo di evitare che essi influenzassero i metal-detectors, avendo lo stesso Pacciani fatto presente che essi recavano all’interno un’anima in ferro. Il giorno 29 aprile pioveva, e veniva quindi installata una copertura parziale dell’orto, con elementi tubolari, teli di plastica, ed un pezzo di tettoia di plastica semirigida ondulata, al fine di evitare il compattarsi del terreno; uno dei paletti di cemento, usati per delimitare il vialetto, spezzatosi in due tronconi durante la rimozione, era stato collocato agli inizi del vialetto, con i due tronconi accostati fra loro, appena fuori della copertura di plastica ondulata, sì che i due tronconi erano calpestati da coloro che operavano nell’orto; alle ore 17,45, il Vice-Questore dott. Perugini notava, uno scintillio metallico provenire dalla terra di riempimento di uno dei fori di uno dei due tronconi del paletto di cemento; osservato più da vicino il foro, avanzava l’ipotesi che lo scintillio fosse dovuto ad una cartuccia, resasi parzialmente visibile per lo sgretolamento del terreno provocato dal transito degli operatori; ad un’ulteriore osservazione, appariva chiaro che si trattasse di una cartuccia, e questa veniva rimossa dalla sua sede e pulita nella parte del fondello, sì che risultava trattarsi di munizione calibro 22 “Long Rifle” con proiettile di piombo, recante impressa sul fondello la lettera H. Vedi Sentenza d’appello Pietro Pacciani pag: 89

8 Maggio 1992 Consegna del verbale di perquisizione e del verbale di sequestro a Pietro Pacciani
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