Caccia al “mostro” non si trova la pistola soluzione del mistero
MERCATALE – “Non abbiamo trovato quello che volevamo. Ora periti e magistrati valuteranno che importanza dare agli elementi sequestrati e decideranno eventuali sviluppi dell’ inchiesta”. Dopo dodici giorni di indagini frenetiche il vicequestore Ruggero Perugini, capo della Squadra ‘ antimostro’ della questura di Firenze, lascia le case e i luoghi di Pietro Pacciani, il contadino di 67 anni indagato nell’ ambito dell’ inchiesta sui 16 delitti del maniaco delle coppiette, senza aver trovato la pistola calibro 22 che poteva chiudere il cerchio di 24 anni di indagini. Nelle mani di Pier Luigi Vigna e Paolo Canessa, i magistrati titolari dell’ inchiesta, gli uomini della ‘ Sam’ mettono un proiettile calibro 22 marca Winchester serie H, simile a quelli usati dal maniaco, trovato inesploso nell’ orto di Pacciani, qualche scheggia metallica, i pali di cemento usati per le viti e sotto cui è stato trovato il proiettile. Ieri, alla fine della maxi-perquisizione, gli uomini della ‘ Sam’ hanno sequestrato anche una decina di quadri dipinti dal Pacciani. Sembra che da quelle tele gli inquirenti si aspettino alcune indicazioni. Varie le ipotesi. I paesaggi ritratti potrebbero infatti avere delle somiglianze con i luoghi dei delitti. Pacciani potrebbe aver affidato alla pittura il ricordo di posti dove ha nascosto qualcosa. Oppure, sotto la prima mano di tinta, potrebbero esserci immagini a tinte forti, non si sa quanto utili a corroborare un’ ipotesi di colpevolezza per ora non confermata. Fra pochi giorni sarà procederà con l’ incidente probatorio sul proiettile. Oggi Pacciani richiederà alla Questura il risarcimento dei danni materiali subiti in dodici giorni di ricerche.