Il 29 gennaio del 1993 Pietro Pacciani fu sottoposto ad un nuovo interrogato.
Il Pacciani si protestava innocente; sottolineava di aver subito un infarto, e di non essere un guardone; ipotizzava che la cartuccia gli fosse stata messa nell’orto da qualcuno, e che lo straccio avvolgente l’asta guidamolla fosse stato mandato da qualcuno per incastrarlo, anche se nella casa di Piazza del Popolo non era mai entrato alcun estraneo all’infuori degli imbianchini e nel garage di Piazza del Popolo non era entrato nessuno, neppure gli imbianchini. Vedi Sentenza d’appello Pietro Pacciani pag: 14/15
Questo uno stralcio della sua testimonianza:
“Quelli che dicono che sono un guardone dicono cose inventate, io ho solo fatto l’amore come tutti con mia moglie e non sono un guardone”. Vedi Sentenza Pacciani 1 novembre 1994 pag.53
Afferma che, se avesse saputo della presenza del proiettile nell’orto, lo avrebbe fatto sparire, consapevole com’era che, date le indagini in corso sul suo conto, esso avrebbe rappresentato un indizio a suo carico. Vedi Sentenza Pacciani 1 novembre 1994 pag.356