Il 19 Luglio 1994 il Deputato Martino Dorigo formula un’interrogazione a risposta scritta n° 4/02316 su Federigo Mannucci Benincasa.

Questo il testo:

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’interno. – Per sapere – premesso che: nella X legislatura l’onorevole Luigi Cipriani, deputato di Democrazia proletaria e componente la Commissione d’inchiesta sulle stragi, denunciò in una interrogazione, il ruolo avuto nella vicenda P2 dal CS di Firenze, tenente colonello Mannucci Benincasa; quella interrogazione (n. 4-17236), molto dettagliata e piena di particolari, non ha mai avuto risposta; i quesiti e la premessa dell’interrogazione in questione vennero ripresi nell’XI legislatura dal deputato Giovanni Russo Spena, anch’egli membro della Commissione d’inchiesta sulle stragi, con una nuova interrogazione. Anche questa interrogazione (la n. 4-06196) e’ rimasta significativamente senza risposta; nel frattempo il Mannucci Benincasa e’ stato rinviato a giudizio per gravi reati come il depistaggio nella strage di Bologna; restano di assoluta attualita’ sia gli interrogativi (inevasi fino ad oggi) sia le premesse delle interrogazioni in questione; in particolare risulta all’interrogante che il Mannucci Benincasa all’epoca della detenzione di Licio Gelli in Svizzera, venne inviato oltralpe per incontrare il magistrato che aveva emesso il mandato di arresto. Ci si domanda da chi venne inviato, a quale titolo e per conseguire quale scopo; la strana figura del Mannucci Benincasa venne allo scoperto durante l’audizione del generale Notarnicola (ex comandante della 1^ divisione del Sismi) avvenuta il 21 novembre 1989, nella Commissione bicamerale sul caso Ustica. In quella occasione dichiarò: “Oggi sono convinto che il generale Santovito, in quanto uomo di un certo gruppo, aveva dei rapporti con uomini di un certo gruppo che non erano necessariamente tutti nelle liste e sono i più pericolosi, sono quelli che forse neanche io a mio tempo ho individuato. Non so se la risposta e’ precisa, ma siccome l’onorevole Cipriani mi domanda se il generale Santovito comandava io dico di no, siccome pero’ mi si chiede se aveva influenza allora rispondo di si’: certamente c’erano persone fiancheggiatrici del gruppo P2, che erano nel servizio non individuate perche’ non presenti nelle liste che al generale Santovito riferivano spessissimo, oppure erano portatrici di sue istanze, cioe’ i circuti occulti”; in precedenza lo stesso generale Notarnicola durante un’audizione sul caso Cirillo, circa la mancata trasmissione di informazioni dal CS di Firenze alla polizia su Senzani, avanzò il dubbio di una possibile azione di copertura da parte del capocentro CS di Firenze, tenente colonnello Mannucci Benincasa nei confronti del Senzani, stante il fatto che durante il processo per la strage di Bologna furono messe in atto azioni depistanti da parte del Mannucci Benincasa. I fatti sono noti, e sono emersi dalle deposizioni del capitano dei carabinieri Pandolfi, e da una lettera scritta dal dottor Persico (giudice istruttore durante la prima fase d’indagini per la strage di Bologna) al dottor Sica, che indagava sulle deviazioni del Sismi; nel giorno e nel settembre 1983 apparvero sulla rivista Critica Sociale articoli a firma del giornalista Pamparana, dove si afferma che il dottor Persico era stipendiato dal Sismi e che il procuratore della Repubblica di Bologna Marino era affiliato alla P2; le accuse si rilevarono completamente infondate e si capì che a organizzare il depistaggio era stato un ufficiale del Sismi, il quale riuniva, durante il periodo del processo, diverse persone a tale scopo, in una caserma dei carabinieri; l’ufficiale del Sismi in questione era il capocentro CS di Firenze Mannucci Benincasa; nel 1987 il giudice Minna, nella sentenza di rinvio a giudizio per gli attentati ai treni avvenuti in Toscana (Vernio), scriveva quanto segue: “e con nomi e cognomi propri un ufficiale dei servizi ha affermato di aver incontrato Augusto Cauchi nella primavera del 1974 non meno di due volte e di averne avuto una telefonata da Milano a fine 1975, telefonata allora comunicata alla magistratura di Arezzo”. Rimane da aggiungere che anche questa volta l’ufficiale dei servizi era il Mannucci Benincasa ed Augusto Cauchi latitante condannato in primo grado a 16 anni, in secondo grado invece assolto; in merito alla strage di Ustica il Minnucci Benincasa fu il patrocinatore presso il generale Notarnicola delle tesi di un attentato terroristico, anche quando la rivendicazione dei NAR e di Marco Affatigato si rivelò falsa, sostenendo che l’attentato era rivolto contro un magistrato che stava indagando su terroristi di sinistra e che si sarebbe trovato sull’aereo Itavia precipitato ad Ustica. Inutile aggiungere che anche questa notizia si rivelò come depistaggio messo in opera dal capocentro CS di Firenze; anche la nomina del Benincasa al CS di Firenze suscita, secondo l’interrogante, molti dubbi. Avendo fatto parte del SID nel giugno del 1971 sostituì nel compito di capocentro di Firenze il piduista Viezzer, accusato di aver passato a Gelli i dossier dei servizi che avrebbero dovuto essere distrutti. Che il cambio di Viezzer con Mannucci Benincasa fu patrocinato da Gelli lo si evince, secondo l’interrogante, dalle dichiarazioni del giornalista dell’ANSA Coppetti e del maggiore Umberto Nobili del SIOS Aeronautica alla Commissione P2 (volume III, tomo IV, della parte III) là dove il Gelli conferma al Coppetti che è stata una ottima scelta; dai medesimi atti della commissione P2 emergono altri fatti allarmanti. Il maggiore Nobili del SIOS di Firenze, massone della loggia Ombrone di Grosseto, passato nel gennaio 1980 al SIOS dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, si incontrò più volte con Gelli, al quale chiese di essere accolto nelle file della P2. Dai medesimi atti risulta che quando erano a Firenze il Nobili ed il Benincasa erano fra loro in contatto, e nulla esclude che lo fossero anche durante il periodo successivo alla strage di Ustica, visto appunto che il Nobili era passato al SIOS dello Stato Maggiore dell’Aeronautica dal gennaio 1980 -: se risulti quale ruolo il tenente colonnello Mannucci Benincasa abbia svolto negli episodi descritti in premessa e se la decisione di inviarlo oltralpe ad incontrare il magistrato elvetico venne presa in sede politica e a quale scopo; quale sia l’attuale collocazione del maggiore Umberto Nobili e quale funzione svolse durante tutto il periodo in cui il SIOS dello Stato Maggiore dell’Aeronautica fu impegnato nell’inviare informative al SISMI e alla magistratura sulla strage di Ustica; se non si intenda avviare un’indagine approfondita per scoprire quali siano i centri occulti, che non figurano negli elenchi della P2, ma tuttora operano all’interno dei servizi che lo stesso generale Notarnicola definisce come i più pericolosi. (4-02316).

Fonte: https://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02316_12

19 Luglio 1994 Interrogazione presentata da Martino Dorigo su Federigo Mannucci Benincasa

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