L’11 Ottobre 1995 rilascia testimonianza Marcella De Faveri. La De Faveri è un’insegnante e nella sua testimonianza conferma di essere stata la domenica dell’8 settembre 1985, nel primo pomeriggio ed insieme al marito Vittorio Chiarappa, presso la casa colonica dell’amico Giancarlo Rufo. Conferma che quando arrivarono, nel fare manovra per entrare nel cancello della villa, avevano trovato difficoltà per la presenza di una vettura parcheggiata sul lato destro della carreggiata, una macchina “dalla forma tronca dietro, di colore rosso, sicuramente non più nuovo né brillante, ma sbiadito“. Nei pressi di quell’auto aveva visto due uomini dei quali aveva fornito queste descrizioni: “Uno era un uomo di mezza età, di corporatura tipo squadrata, di media altezza, senza collo, con testa dal taglio rettangolare, che mi dava l’apparenza di essere un contadino. Costui stava appoggiato al cofano motore della macchina (cioè alla parte anteriore indirizzata verso San Casciano) guardando in avanti, lungo la strada. Mi dava l’impressione d’avere i capelli tagliati corti. Il secondo personaggio era appoggiato sul lato destro dell’auto e guardava il bosco. Questi dava l’impressione di essere un po’ più alto del precedente e come figura sembrava meno grezzo dell’altro.”
Vedi Compagni di Sangue pag. 40/41