Il 15 Dicembre 1995 viene convocato per un’interrogatorio Giancarlo Lotti.
Questo l’interrogatorio: 1995 12 15 – Giancarlo Lotti interrogatorio
Teste denominato Beta.
REPUBBLICA ITALIANA QUESTURA DI FIRENZE SQUADRA MOBILE
OGGETTO: Procedimento n.2374/94 mod.44 TRASMISSIONE VERBALE DI DICHIARAZIONI RESE DA LOTTI GIANCARLO IN DATA 15.12.1995
si trasmette a codesta A.G. il verbale delle dichiarazioni rese nella giornata di ieri da LOTTI Giancarlo, nato a San Casciano Val di Pesa (FI) il giorno 16.09.1940, ivi residente in via di Faltignano n.27, amico di VANNI Mario e di PACCIANI Pietro.
Si fa riserva di riferire ulteriormente circa l’esito degli accertamenti avviati in conseguenza delle suddette dichiarazioni.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
QUESTURA DI FIRENZE Squadra Mobile
OGGETTO: Verbale di assunzione di informazioni da: LOTTI Giancarlo, nato a San Casciano il 16.09.1940, ivi residente frazione Faltignano n. 27, bracciante agricolo.
L’anno 1995 il giorno 15 del mese di dicembre, alle ore 15.30, negli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Firenze;
innanzi a Noi sottoscritti Ufficiali di P.G., Dott. Michele Giuttari, V.Q. e Isp. Riccardo Lamperi, appartenenti al predetto ufficio, è presente LOTTI Giancarlo, in oggetto meglio generalizzato, il quale, su delega del P.M. Dott. Paolo Canessa della locale Procura della Repubblica, viene sentito in relazione al procedimento penale n. 2374/94 mod.44.
Mi viene data lettura delle mie dichiarazioni rese ad ufficiali di P.G. il giorno 19 luglio 1990, allorché̀ venni sentito in relazione ai miei rapporti di amicizia con PACCIANI Pietro e persone a questi collegate.
Confermo queste dichiarazioni, che, dopo la lettura, ricordo bene aver fatto.
“Mi vengono chieste notizie concernenti una mia conoscenza e frequentazione di tale Filippa Nicoletti. Conosco questa persona e non ne ho parlato prima nel verbale del 1990 perché̀ non mi sono state chieste esplicite notizie. Si tratta di una mia vecchia conoscenza; conobbi questa donna, che esercita tuttora l’attività̀ di prostituta, nell’anno 1981, almeno se non ricordo male. Mi venne presentata da un mio amico, tale Giovanni Vermigli, abitante a Bardella, il quale era possessore di una vespa e, nella circostanza in cui mi presentò la Filippa a San Casciano, mi chiese di accompagnarla a Faltignano, ove la donna abitava. Aderii alla richiesta e, da quel momento, iniziai a frequentarla, avendo con lei saltuari rapporti sessuali. La nostra frequentazione continuò anche quando la Filippa andò ad abitare in provincia di Arezzo, essendomi spesso recato presso la di lei abitazione per avere rapporto.
A.D.R.: Circa 10 o 20 giorni fa, comunque recentemente, la Filippa mi telefonò presso il bar centrale di San Casciano, che frequento, e mi chiese se fossi stato disponibile ad accompagnarla in Questura, qui a Firenze, in quanto aveva ricevuto una convocazione per essere interrogata sul Pacciani. Io risposi che non potevo accompagnarlo, in quanto ero impegnato sul lavoro e non avrei potuto perdere quattro ore. Fornii comunque le indicazioni per raggiungere la Questura.
Dopo qualche giorno, venni a Firenze da una mia conoscente, che esercita la prostituzione, tale Gabriella, che abita in via Tripoli nella zona di Santa Croce e le dissi , sapendo che era in rapporti di amicizia con la Filippa, che questa doveva venire a Firenze per recarsi in Questura ed essere interrogata. La Gabriella così telefonò a Filippa, senza dire nulla della mia presenza, e si dichiarò disponibile ad accompagnarla in Questura. Non so dirvi però se poi effettivamente lo abbia fatto.
A.D.R.: La Filippa non mi disse mai di conoscere altri miei amici oltre al Vermigli però seppi da altro mio amico, tale Mario Vanni, ex postino di San Casciano, che lui una volta, quando la Filippa abitava a Faltignano, con la vespa si era recato da lei ed aveva avuto un rapporto sessuale, però non so se effettivamente lo abbia avuto, in quanto il Mario aveva delle preferenze fuori dalla norme, alle quali non sempre anche una prostituta aderisce. Ricordo che la Filippa mi disse che era stato da lei il Vanni e che questi aveva preteso un rapporto anale, ma non mi fece capire se avesse aderito o meno. Mi chiese solamente se fossi stato io a mandare da lei il Vanni ed io risposi negativamente.
A.D.R. la Filippa mi disse che il VANNI era stato da lei una sola volta, ma non posso escludere che invece il mio amico si sia recato più̀ volte.
Mi chiedete dei miei rapporti e frequentazioni con il VANNI e di eventuali visite insieme a prostitute.
Con il Vanni avevo ed ho tuttora un buon rapporto. Nel passato ci frequentavamo spesso, mentre, adesso, lo vedo di rado in paese, in quanto è malaticcio e non esce più̀ da casa come negli anni precedenti. Egli, nei rapporti sessuali, era un tipo un po’ particolare, tanto che privilegiava quelli anali e sovente faceva uso anche di falli di gomma, che portava in tasca, tanto che ricordo bene che alcune volte, al bar, nell’uscire le cose dalla tasca, gli cadeva per terra qualche fallo,
Fu il Vanni a presentarmi il Pacciani a San Casciano verso la fine degli anni 70 e, , per poter meglio datare la mia conoscenza del PACCIANI, posso riferire che essa avvenne quando il PACCIANI abitava a Montefiridolfi.
Con il PACCIANI, quando lo vedevo a San Casciano, insieme al VANNI o da solo, discutevo di lavoro, di casa e di donne e con lo stesso talvolta sono anche andato a fare merenda verso Mercatale o a Ponte Rotto in negozi di alimentari con mescita o trattorie.
Talvolta mi sono recato da solo a casa del PACCIANI quando abitava a Mercatale e con lo stesso mi intrattenevo a discutere per un po’ di tempo. Una volta, mi offrì da bere il suo vino ed in un’altra occasione insistette molto perché̀ cenassi insieme a lui ed accettai l’invito. In questa occasione in cui mi fermai a cena vi era anche Mario VANNI ed ebbi modo di notare in una stanza – la sala da pranzo o la cucina – la presenza di un fucile attaccato, a mo’̀di mostra, ad una parete in alto.
Più̀ volte il PACCIANI cercò di convincermi ad andare con lui a prostitute a Firenze, ma rifiutai sempre l’invito.
Mi viene chiesto se sia andato qualche volta a Calenzano come pure se mi risulta che miei amici abbiano frequentato Calenzano.
Sono stato in questa località̀ una sola volta, da solo, per trovare un medico veterinario, amico di VANNI Mario. Ciò si verificò negli anni 70, ma non sono in grado di determinare con esattezza l’epoca. Sicuramente non avevo ancora la patente, conseguita nel 1978, in quanto ricordo di essermi recato a Calenzano con il pullman.
Per quanto riguarda i miei amici, non mi risulta nulla per quanto riguarda il PACCIANI, mentre devo dire che mi risulta che il VANNI era solito andare spesso a Calenzano, ove trovava il suo amico il veterinario e che si chiama Dott. BICCHIELLI, il quale adesso abita a San Casciano in un appartamento posto in uno stabile ove sono ubicati gli uffici della Fondiaria.
Questo BICCHIELLI era ed è un ottimo amico del VANNI ed i due, mi risulta, che spesso si incontravano per bere a casa del veterinario che tanti anni fa, forse oltre 20, abitava a San Casciano, poi a Calenzano e, per ultimo, di nuovo a San Casciano. Quando abitava tanti anni fa a San Casciano è capitato anche a me ad andare con il VANNI a casa del BICCHIELLI per qualche bevuta.
A.D.R.: Con il VANNI una volta sono stato a Firenze dalla prostituta Gabriella di cui ho detto, che all’epoca esercitava in una pensione di via Fiume, ma il VANNI non poté̀ avere rapporto in quanto aveva dimenticato a casa il documento. Non so se poi il VANNI da solo sia tornato da questa Gabriella.
A.D.R.: A San Casciano andavo spesso insieme al VANNI ed anche con il PACCIANI, quando questi veniva a trovarsi, nella cantinetta che all’epoca era gestita dai fratelli MACINAI. In questa cantinetta, all’epoca, venivano a trovare i MACINAI due persone che credo fossero di Firenze, anziane, con i capelli bianchi, che si intrattenevano a bere e giocare e, talvolta, li vidi anche insieme al PACCIANI.
A.D.R.: Il VANNI lo vedo tuttora e, l’ultima volta, fu la domenica scorsa. Sino all’estate di quest’anno talvolta sono andato con il VANNI a mangiare alla pizzeria che si trova vicino al campo sportivo di San Casciano. Negli ultimi tempi il VANNI mi sembra molto pensieroso e cagionevole di salute. Anche quando siamo stati in locali per mangiare o bere, si è limitato a leggere i giornali parlando molto poco o nulla.
A.D.R.: Mi risulta che i rapporti tra il PACCIANI ed il VANNI erano ottimi, però devo far presente che, quando il PACCIANI era detenuto per la questione delle figlie, il VANNI per un periodo di tempo mi sembrò seriamente preoccupato, in quanto dal carcere aveva ricevuto da parte del PACCIANI una lettera dal contenuto minaccioso, della quale non mi fornì dettagli. Mi disse solamente di questa lettera e che era sua intenzione farla vedere a qualcuno e che l’avrebbe portata ai carabinieri. Non so però se l’abbia fatto nè tantomeno a chi l’abbia fatto vedere.
Dopo l’uscita dal carcere del PACCIANI, il VANNI mi sembrò ancora preoccupato in quanto aveva iniziato a ricevere alcune telefonate mute, nel senso che, alla risposta, non rispondeva nessuno.
Ricordo che, dopo l’uscita dal carcere del PACCIANI, mi trovavo in compagnia del VANNI a San Casciano e, avendo notato il PACCIANI seduto sul bordo di un grande vaso in legno nella piazza, il VANNI mi disse di tornare indietro perché̀ non lo voleva incontrare. Ebbi modo di notare che, alla vista del PACCIANI, il VANNI si era subito impaurito.
Chiesi spiegazioni al VANNI di tale atteggiamento e mi rispose evasivamente che non intendeva incontrarlo.
A.D.R.: Tra i miei amici di San Casciano cito tale Rosato CORTI o SORDI, muratore e tale Giorgio CASINI, falegname, i quali, entrambi, non potevano vedere il VANNI, tanto che, quando mi vedevano in compagnia di questi, neppure si avvicinavano e mi ignoravano. Non conosco però i motivi per i quali i due vogliono evitare il VANNI, che comunque salutano, mantenendo le distanze.
A.D.R.: Anche il veterinario BICCHIELLI era un tipo che beveva parecchio e mi risulta che il VANNI, soprattutto, quando il BICCHIELLI abitava a Calenzano, si recava da lui per trascorrervi tutta la giornata, tanto che rientrava in paese la sera. Ritengo che il BICCHIELLI fosse un dipendente del Comune.
A.D.R.: Non ho altro da dire.
L.C.S. alle ore 20.15 odierne in data e luogo di cui sopra.