Il 28 Dicembre 1995 rilascia testimonianza Ezio Pestelli proprietario del negozio di alimentari posto in via di Scopeti 34.
Questa la testimonianza: 1995 12 28 – Ezio Pestelli Testimonianza
“Mi vengono chieste notizie sulla attività lavorativa svolta prima di andare in pensione. Al riguardo, riferisco che ho sempre fatto il commerciante di generi alimentari, frutta, bar e tabacchi, con esercizio in via Scopeti 34, nei pressi della mia abitazione e ciò sino al 30.07.1990, allorchè andai in pensione cedendo l’attività ad una società di fatto che ancora opera. Gestivo tale esercizio con la collaborazione di mia moglie e, in pratica, mi interessavo dell’acquisto della merce presso il mercato di Sant’Ambrogio qui a Firenze, mentre mia moglie gestiva materialmente il negozio. In questa attività nel tempo siamo stati coadiuvati anche da mia figlia Sonia. Il negozio effettuava la giornata di riposo settimanale il mercoledì e l’orario di apertura era dalle 7 alle 13 e dalle 15 alle 20-20.30, tranne che nel periodo estivo quando chiudevamo più tardi intorno alle ore 21.00-21.30.
A.D.R.: I miei clienti erano persone del posto e cioè famiglie che abitavano a Scopeti ovvero a San Casciano e zone limitrofe, nonchè gente di passaggio che si fermava a bere qualcosa o a fare colazione, in quanto ero solito preparare anche dei panini.
Mi viene chiesto se persone di san Casciano venivano in comitiva per trascorrere un po’ di tempo presso il mio esercizio e consumare qualcosa. Posso affermare che vi era un gruppo di tre persone, costituito da Mario Vanni, detto Torsolo, tale FUSI detto COPPI ed un certo DORI Oliviero, quest’ultimo defunto un paio di anni fà, che veniva spesso di pomeriggio per fare merenda intrattenendosi per circa un’ora. Ricordo che vedevo arrivare questo gruppo di persone sempre a piedi ed andare via a piedi.
Mi viene chiesto se tra i miei clienti annoveravo tale INDOVINO Salvatore e rispondo affermativamente. Ho conosciuto l’INDOVINO all’incirca negli anni 75/76 allorchè venne ad abitare insieme alla sua convivente, tale Filippa, in una abitazione di via Faltignano 5, che in precedenza era stata occupata dai miei genitori. L’INDOVINO divenne mio cliente tanto da fare la spesa presso il mio esercizio e talvolta ero io stesso a recapitargliela direttamente a casa nel giro della mattina che solitamente facevo presso i miei clienti. Anche la Filippa veniva spesso nel mio negozio per fare la spesa. L’INDOVINO è stato mio cliente sino all’anno 1986 e cioè sino alla sua morte, mentre la Filippa, pur non abitando più a Faltignano, ha continuato a mantenere rapporti di amicizia sia con me che con mia moglie, tanto che saltuariamente ci telefona soprattutto in occasione delle festività annuali.
A.D.R.: In merito alle amicizie e frequentazione dell’INDOVINO, nú risulta che era solito frequentare il fratello di Sebastiano, che abitava a Prato, tale Luciano di origine siciliana, abitante anch’esso a Prato e che aveva una donna di nome Grazia, tale ADELANDO che dormiva spesso nell’abitazione dell’INDOVINO e che mi risulta essere deceduto e tale Giancarlone Lotti che possedeva una macchina sportiva di colore rosso. Quest’ultimo spesso accompagnava la FILIPPA a fare la spesa presso il mio negozio ovvero la prendeva dal negozio per condurla a casa o al paese di San Casciano e mi risulta che, anche dopo la morte dell’INDOVINO, ha continuato ad avere rapporti di frequentazioni sia con la FILIPPA che con il LUCIANO di Prato. Dico questo perchè ho avuto modo di notare, almeno sino all’anno 1989, il LOTTI insieme al LUCIANO che nelle varie occasioni era in compagnia con donne dedite alla prostituzione, che credo portava da Prato.
A.D.R.: Il LOTTI lo vedevo anche frequentemente con tale Fernando, con cui posso affermare faceva coppia fissa anche di notte e con il quale mi risulta spesso si recava anche a Firenze soprattutto la domenica sera. Questo FERNANDO so che abitava a Montefiridolfi e credo che lavorasse alla SAMBUCA. Non possedeva macchina ma delle volte lo vedevo con una Motoape. I due spesso si fermavano presso il mio negozio la domenica pomeriggio per fare merenda e mi dicevano che si sarebbero recati a Firenze per incontrarsi con prostitute. Era sempre il LOTTI a guidare la sua macchina, almeno nelle occasioni, diverse, in cui ebbi modo di notarlo con il FERNANDO.
A.D.R.: Il LOTTI, come ho già accennato, possedeva un’autovettura sportiva di colore rosso e, poi, altra auto – forse una 131 – sempre di colore rosso che aveva uno sportello, quello lato guida, di colore diverso, mentre la macchina attuale è sempre di colore rosso, ma non so di che marca e tipo.
A.D.R.: Il LOTTI era un cliente che solitamente veniva nel mio esercizio nel fine settimana e cioè il sabato e la domenica e ciò perchè ritengo che gli altri giorni lavorasse alla DRAGA della Pesa, mentre quel gruppetto di San Casciano del quale vi ho parlato e di cui faceva parte il VANNI era solito venire i giorni feriali. Il LOTTI capitava che venisse anche durante la settimana ma per accompagnare la Filippa e fare la spesa.
A.D.R.: So che il LOTTI frequentava qui a Firenze una prostituta di nome Gabriella, che era amica della Filippa, tanto che, un paio di volte, la Filippa venne nel mio negozio insieme alla Gabriella a fare la spesa e me la presentò. Fu lo stesso LOTTI a comunicarmi che andava a trovare la Gabriella in una occasione in cui, parlando con lui, gli dissi che la Filippa era andata ad abitare in provincia di Arezzo e gli chiesi come facesse a vederla data la lontananza. Il LOTTI mi rispose che era distante e che preferiva recarsi dalla Gabriella a Firenze a Piazza Santa Maria Novella ove la donna si prostituiva.”