Il 17 Gennaio 1996 rilascia testimonianza Luciano Ulivelli che gestisce, insieme alla moglie Gabriella Velardi, il Bar Centrale di San Casciano Val di Pesa. La testimonianza è rilasciata all’Ispettore Superiore della PS Riccardo Lamperi.
Questa la testimonianza: 1996 01 17 – Luciano Ulivelli Testimonianza
“Gestisco il suddetto esercizio commerciale dal 1981. Preciso che la titolare è mia moglie, ma io collaboro con lei nella conduzione del locale. Il riposo settimanale è nel giorno di martedì ed io mi occupo sempre di effettuare la chiusura notturna che con l’orario estivo è fissata alle ore 1.00. Voi mi chiedete di riferire da chi appresi la notizia del duplice omicidio di Scopeti e mi dite che il fatto si colloca nella notte tra il giorno 8 (domenica) ed il successivo 9 settembre 1985. Penso di averlo appreso da voci in paese, ma non so ricordare esattamente da chi. Probabilmente dalla stessa televisione in quanto io che, ripeto, effettuo sempre la chiusura notturna, cerco di dormire il pomeriggio fino alle 17.00, poi mi reco al bar , ritorno a casa intorno alle 20.00, per la cena e ritorno nuovamente in servizio al bar alle 21.00 , fino alle ore una.
DOMANDA: ricorda se tra i suoi clienti figurano Giancarlo Lotti, Mario Vanni, una certa Gabriella e tale Norberto? In caso positivo ricorda se qualcuno di loro, o comunque qualche altra persona abbiano commentato il grave fatto delittuoso o siano capitati al bar in concomitanza con quel delitto? RISPOSTA: conosco il LOTTI che è un mio cliente da diversi anni. Egli è un tipo chiuso con pochissimi amici tra cui ricordo un certo Rosado CORSI e Giorgio CASINI. Preciso che è improprio parlare di “amici”: meglio è parlare di persone con le quali si scambiano delle chiacchere, si beve o si mangia qualcosa perchè sono tutti e tre soli, ma nulla di più. Aggiungo che ho sentito dire da loro tre che erano stati chiamati recentemente in questura a Firenze, ma ignoro i particolari perchè non me li hanno detti. Ho capito però che era per la questione del “Mostro”. Conosco il VANNI anche se è qualche tempo che non lo vedo più al bar. Le ultime volte che l’ho visto mi è parso non in buona salute. Il VANNI Mario non ha mai commentato le indagini sui delitti del maniaco oppure le cronache sul processo a carico di Pacciani. Anzi mi sembra che quando c’era qualche servizio televisivo sul PACCIANI non era neanche presente nel bar. Per quanto riguarda la Gabriella e Norberto io non li conosco o meglio mi sembra di non conoscerli personalmente. Posso dire che talvolta una donna di nome Gabriella telefona al bar e cerca di Giancarlo e chiede di parlare con lui. L’ultima volta è stata domenica 14 gennaio u.s. intorno alle ore 18.00, mi sembra. Ho avuto l’impressione che ella sia amica del Giancarlo perchè telefona spesso. C’è anche un’altra donna che più raramente lo cerca e che si fa chiamare Filippa. Questa, anzi, alcuni anni fa venne come cliente insieme a Giancarlo. Era piccola di corporatura. Apprendo da voi che Norberto era, una volta, il marito di Gabriella e che entrambi abitavano a San Casciano alcuni anni fa, ma se li ho visti mi riesce difficile abbinare il nome alla figura.
DOMANDA: conosce un uomo di nome Fernando Pucci, che è stato amico di LOTTI Giancarlo? Questo Fernando è celibe, di mezza età, è di corporatura magra e possiede un ciclomotore Piaggio APE. Abita a Montefiridolfi. RISPOSTA: non conosco questa persona. Non è tra i miei clienti. Non mi dice nulla il particolare secondo cui circa dieci anni fa avrebbe litigato con il Giancarlo nel senso che non lo frequenta più dopo essere stato per anni un suo assiduo amico.
DOMANDA: quali erano i frequentatori che si attardavano di più al Bar Centrale nel 1985? RISPOSTA: allora io avevo da poco rinnovato i locali che nella sala retrostante erano stati allestiti con due vecchi biliardi e dei tavolini per il gioco delle carte. Tuttavia, a quel tempo, non avevo clientela serale perchè c’erano stati fino a poco prima i video giochi e quindi l’affluenza era dovuta ai ragazzini chiassosi e rumorosi. Per questo motivo stentai un po’ di tempo, dopo il settembre 1985, a rifarmi una clientela di gente più anziana, giocatori di biliardo e di carte.
DOMANDA: quali nomi di clienti lei ricorda che frequentavano il suo locale, anche di giorno o di pomeriggio o in prima serata con particolare riguardo al momento in cui si diffuse la notizia del duplice omicidio? RISPOSTA: non sono in grado di ricordarlo a causa degli anni trascorsi. Sono sicuro, però che non figuravano allora come clienti abituali nè il VANNI, nè il LOTTI. Prendo atto che voi mi dite che non è molto verosimile che io non ricordi nessuno in rapporto alla gravità di un fatto che destò molta risonanza, ma ripeto che io non ricordo nessun cliente in particolare. O meglio, posso dire che tra i clienti abituali giornalieri, allora, ricordo il macellaio SORDI Adolfo che ha cessato l’attività, ma la cui moglie ha ancora un negozio di spezie in piazza Pierozzi, il farmacista Francesco Calamandrei ed i suoi collaboratori, la pasticcera CIAPPI che ha l’esercizio di panificio davanti al mio bar, il fruttivendolo MATTEUZZI Dino , il merciaio Brunetto SOFFICI, l’elettricista GRASSI Paolo e figli che ha il negozio vicino alla farmacia, le famiglie VISIBELLI e ROSSI che abitano accanto al bar , poi ancora NALBINI Bruno e MONTECCHI Ovidio e il parrucchiere BALDINI Renzo e il giocattolaio CAIANI Mauro, nonchè il macellaio di via Roma.”