Il 23 Marzo 1996 viene organizzato un confronto tra Gabriella Ghiribelli e Norberto Galli rispetto le dichiarazioni della Ghiribelli del 22 marzo 1996 rilasciate dalle 22.30 alle 23.45.
Questo il documento del confronto: 23 03 1996 – Ghiribelli-Galli confronto
Il P.M. chiede ai due se si conoscono e gli stessi si salutano.
“GH: Non lo vedo da quando è uscito dal carcere.
GA: Dal 1988. Viene invitata quindi la Ghiribelli a riferire ciò che ha detto oggi al P.M.
GH: Ti ricordi quella sera a cena eravamo con salvatore, la Filippa, c’era la Antonietta Sperduto mamma della Silvia (Milva), c’erano anche Pacciani e Vanni.
GA: Che dici.
GH: Sì rimanemmo io e te, gli altri andarono via.
GA: Lo giuro sulla testa della mia bambina che io non c’ero, Pacciani l’ho visto in carcere per la prima volta nel 1988.
GH: Ma come, si conosceva molto bene il Vanni, non c’è bisogno che tu faccia il viso rosso.
GH: Ti ricordi che Pacciani fece una telefonata e poi si doveva andare fuori tutti, ma io ti dissi non si può lasciare sola la Filippa, loro andarono tutti fuori, qualcuno disse si va a dare una lezione a qualcuno.
GA: Che dici.
GH: Perché fai il viso rosso, perché alzi la voce.
GA: ma che dici mi hai lasciato da pagare anche le bollette quando sei andato via. Io non ho mai visto queste persone che tu dici. Io a casa di Salvatore ho visto Luciano e la Grazia.
GH: Ma si sta parlando di prima. Tu vedi solo quello che ti fa comodo e basta.
GA: Mi hai anche telefonato qualche tempo fa al ristorante per vedersi. Non è vero?
GH: Sì, e ti ho anche detto se non puoi venire da solo viene pure con la tua bambina. Mi dicesti anche perché hai messo di mezzo Manuelito e poi mi desti l’appuntamento. Perché vuoi negare l’evidenza dei fatti. La cena si è fatta.
GA: Io con questa gente che dici non ci ho mai parlato.
GH: Ci hai parlato, ci hai parlato. Col Vanni ci parlavi quando si andava al mercato il lunedì.
GA: Io andavo alla Coop.
GH: Il lunedì si andava al mercato e tu ti fermavi a parlare col Vanni.
GA: Sarà.
GH: Quella sera l’Antonietta non entrò nemmeno in casa. L’Antonietta era la mamma della Silvia (Milva) quella che stava con Kocis e una volta ti voleva picchiare perché era ubriaco.
GA: L’Antonietta era allora quella donna piccina con la Silvia (Milva) che avevo visto a piazza S.M.N.
GH : Tu ti devi ricordare quella sera quella cena, noi eravamo da Salvatore ed abitavamo a San Casciano perché non è possibile che da Firenze eravamo andati a San Casciano. Pacciani andò a telefonare nella camerina di là; poi bussò alla porta la mamma della Silvia (Milva).
GA: Io nella camerina ci son stato solo un paio di volte. Dietro c’era una camerina con tavolo e un libro nero e pendolino.
GH: Strombazzò una macchina piccola mi sembra dei carabinieri; dopo andarono via, ma noi si restò perché c’era la Filippa.
GA: Io non lo ricordo.
GH: Si sei rimasto con me.
GA: Dì quello che ti pare, io non c’ero.
GH: Ma come non c’eri.
GA: Una cosa che non è vera non la posso dire. Se fosse vera non avrei niente da rimettere a dirla.“