Il 23 Dicembre 1996 viene interrogato Giancarlo Lotti:

Questo il verbale: 1996 12 23 – Giancarlo Lotti interrogatorio

Questa la trascrizione:

PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il TRIBUNALE DI FIRENZE

N. 5047/95 R.G. Notizia di Reato Trascrizione dell’interrogatorio di Lotti Giancarlo del
23/12/1996 Pubblico Ministero: Dr. Paolo Canessa

Contiene: 1 pagina di copertina 9 pagine di trascrizione
Il Consulente Tecnico: Marcello Ghelardinì

P.M. DOTT. CANESSA – È il giorno 23 del mese di dicembre del 1996, sono le ore 15, ci troviamo presso la sezione Polizia Giudiziaria della Procura di Firenze e davanti al Pubblico Ministero, dottor Canessa sostituto, è presente Lotti Giancarlo che è assistito dal difensore di fiducia, avvocato Alessandro Falciani. Sono presenti, per motivi attinenti le indagini, il dottor Michele Giuttari che è dirigente della Squadra… Sì, lo metta più vicino, sì, si sente meglio il microfono. È presente, dicevo, il dottor Michele Giuttari, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Firenze, nonché l’assistente Callisto Di Genova della Polizia di Stato e per le operazioni di fonoregistrazione è presente il vice ispettore Massimo Fanni, sempre della Squadra Mobile Polizia di Stato.

Senta una cosa signor Lotti: mentre stamani facevamo il sopralluogo nei posti dove siamo stati stamattina e abbiamo fatto il verbale prima, lei mi ha accennato al motivo per cui andò a Baccaiano e mi ha detto che un giorno si trovava in casa… Me lo spiega meglio? Vediamo, è un po’ difficile, io me ne rendo conto, ma lei l’ha già detto, me lo spieghi per bene.

LOTTI GIANCARLO – Sì. Ma io, sono andato da lui come amico così, la prima volta. Poi la seconda… Insomma ha voluto fare quel che voleva fare, insomma.

P.M. DOTT. CANESSA – Me lo spieghi un po’ meglio. Cioè: lei è andato a casa di… come mai lo andava a trovare?

LOTTI GIANCARLO – No, lo andavo a trovar così, come un amico. Non credevo mica facesse queste cose così. Io non è che… A quel punto lì, ho visto cominciava a toccare e…

P.M. DOTT. CANESSA – Poi?

LOTTI GIANCARLO – Dopo è successo quello che è successo.

P.M. DOTT. CANESSA – – Me lo può spiegare?

LOTTI GIANCARLO – Me lo voleva, insomma, mettere di dietro e basta. In parole povere è bell’e fatto. C’è poco da fare. S’era noi due soli, lì. Che potevo fare? Potevo andar via? Ero lì… E fatto, invece… E basta. Non è che l’ho preso proprio per bene, ma insomma tu vuoi fare… Insomma lo mette di dietro e basta. Parlando chiaro. È cosi. Lui l’ha fatto, non so, per via del fatto dell’82 che… per tenermi, non lo so come dire, per tenermi in pugno, per far quelle cose così, però… Io spero… secondo il mio come bene. E allora da quei fatti lì corrisponde questo fatto così, questo…

P.M. DOTT. CANESSA – Ma nei tempi precedenti c’era stato qualche approccio, aveva… ?

LOTTI GIANCARLO – No, la prima volta c’andetti cosi, fu un amico, si bevve insieme e basta. Poi dopo, la seconda volta sono andato così per amico, io non credevo mica fosse una persona così, che gli piacesse anche gli uomini, insomma… Non lo credevo arrivasse a quel punto lì, di fare… Poi gli garbava le donne, poi… Qualche volta che veniva alla festa a Mercatale, stava dietro a quelle figliole giovanissime, non è che… E noi gli si diceva di star fermo, perché, sa, è un po’… come si potrebbe dire? Una persona, non so, depravata, non so come dire… Non lo so come spiegare.

P.M. DOTT. CANESSA – Cioè lei dice andava dietro, lei l’aveva visto andare dietro alle figliole giovani alle feste…

LOTTI GIANCARLO – Noi qualche volta s’andava insieme, ma a quell’epoca non ho neanche… Vedevo che puntava quelle figliole e noi gli si diceva ‘Pietro lascia perdere, son figliole, può essere figliole tue’. Poi, dopo, quando era a casa non so che faceva, io non posso…

P.M. DOTT. CANESSA – Ma del fatto che gli garbassero, come dice lei, poi per quel che è avvenuto e ci ha raccontato anche gli uomini, lei lo capì quel giorno in casa che eravate solo voi due… ?

LOTTI GIANCARLO – Cominciò a toccar così e poi si spoglia, che fai? Io non potevo mica… (registrazione non chiara) So che gli garbava le donne e le figliole, però di arrivare proprio… Non lo so spiegare, perché è una cosa… E dopo l’è arrivato… Cominciò a toccare, così…

P.M. DOTT. CANESSA – Dove? Alle spalle… Vedo sta indicando le spalle…

LOTTI GIANCARLO – Alle spalle, poi cominciò a toccarmi, una cosa e l’altra… Poi a quel punto lì, aveva cominciato a pigliare un po’… Arrabbiato… Arrabbiato? Come si potrebbe dire… Insomma, come si potrebbe dire? Incazzato, non lo so. Allora a quel punto lì…(registrazione non chiara) andar via. Potevo anche andar via, cioè lui fu… (forti fruscii). Insomma basta, però… (forti fruscii)

P.M. DOTT. CANESSA – Quando avvenne questo episodio, era in casa o… (incomprensibile). In quale casa era? Me l’ha detto…

LOTTI GIANCARLO – (forti fruscii)

P.M. DOTT. CANESSA – Lo andò a trovare così per caso, o vi eravate messi d’accordo?

LOTTI GIANCARLO – No, no, fu così per amicizia. C’ero stato anche altre volte… (forti fruscii)

P.M. DOTT. CANESSA Ma quando faceva… Lo vide anche…

LOTTI GIANCARLO – Come persona, sì.

P.M. DOTT. CANESSA – Prima di… (incomprensibile) lui aveva… ?

LOTTI GIANCARLO – Però io non… Andetti con lui, però… Cioè quel punto lì…(incomprensibile) Mi rendo conto… (forti fruscii – incomprensibile)

P.M. DOTT. CANESSA – Poi altre volte, lui c’ha riprovato?… In altre occasioni?

LOTTI GIANCARLO – No io ero lì, ormai era a (forti fruscii – incomprensibile)

P.M. DOTT. CANESSA – Gli ha mai raccontato…? Gliel’ha mai raccontato a Vanni di questo fatto?

LOTTI GIANCARLO – No, no… (incomprensibile)… Di cose così non è che mi capitasse di parlarne. Sa, se l’è una donna… Quelle lì son…

P.M. DOTT. CANESSA – Ma lui qualche volta gli ha ridetto ‘guarda, se non stai buono, te lo rifò? L’ha minacciato?

LOTTI GIANCARLO – No, lui ha fatto per via… Quando mi portavano in quel punto lì. Secondo me. E poi…

P.M. DOTT. CANESSA – Dopo quanto, da questo fatto, andaste a Baccaiano?

LOTTI GIANCARLO – Di preciso non lo so.

P.M. DOTT. CANESSA – Dopo tanto tempo o dopo poco?

LOTTI GIANCARLO No, prima che succedesse il primo coso…

P.M. DOTT. CANESSA – Lui non è che si è vantato, magari, quando in altre occasioni, non con lei, di aver fatto cose del genere con altri?

LOTTI GIANCARLO – Che l’abbia detto, non lo so. Questo, io…

P.M. DOTT. CANESSA – Non quello che riguarda lei…

LOTTI GIANCARLO – Sì, ma anche cose diverse…

P.M. DOTT. CANESSA – Che lui abbia fatto cose simili con altri uomini l’ha mai detto?

LOTTI GIANCARLO – Questo…

P.M. DOTT. CANESSA – Non gliene ha mai parlato.

LOTTI GIANCARLO – Poi non gliene parlavo, da quel fatto che fece così a me… Mi garbava esentarmi… Insomma esentarmi, che il punto… non è una cosa… Esentarmi del tutto, dei fatti lì.

P.M. DOTT. CANESSA – Come dice, scusi?

LOTTI GIANCARLO – Di esentarmi sui fatti lì…

P.M. DOTT. CANESSA – Esentarsi cosa vuol dire?

LOTTI GIANCARLO – Su quelle cose che faceva lui. Che fece, insomma, con me. A altri non lo so. Quello che faceva dopo da sé, non lo so, se faceva…

P.M. DOTT. CANESSA – Ma lei glielo disse, glielo chiese, dice ‘ma come, ti piacciono anche gli uomini?’. Glielo chiese quella sera?

LOTTI GIANCARLO – Quella sera, a dir la verità, non è che abbia voluto tanto di parlarne perché… Potevo anche ribellarmi, ma sa, non lo so mica come andava a finire.

P.M. DOTT. CANESSA – Quindi lei non ha mai sentito discorsi di Pietro che…

LOTTI GIANCARLO – Io c’andetti queste volte qui e poi non è che c’abbia avuto di dire di andare proprio a trovare lui perché… Ci andavo quei giorni lì così, per amicizia, a rimettere la casa a posto, poi… Poi sa, io non c’andavo mica tanto là, io c’avevo il lavoro… Sentir parlare che lui…

P.M. DOTT. CANESSA – E quando andaste a Baccaiano e era successo questo fatto, come glielo disse lei? Cosa gli disse?

LOTTI GIANCARLO – Insomma, la prima volta?

P.M. DOTT. CANESSA – Sì, quando andaste…

LOTTI GIANCARLO – Quello me lo dissero loro. Ormai era successo quel fatto lì, lui… Insomma, a dir la verità mi ricattava per quel fatto li. Allora mi toccava andar per forza.

P.M. DOTT. CANESSA – La ricattava come?

LOTTI GIANCARLO – No, ricattava… Come si potrebbe dire…

P.M. DOTT. CANESSA – Sì, sì, torna bene.

LOTTI GIANCARLO – Non mi viene la parola per spiegarmi. Come si potrebbe dire? In pugno, così…

P.M. DOTT. CANESSA – Sì. sì, la teneva in pugno.

LOTTI GIANCARLO – Perché aveva fatto questo che aveva fatto.

P.M. DOTT. CANESSA – Bene. Ma glielo diceva apertamente “guarda vieni con me, se no… Come avveniva?

LOTTI GIANCAR.LO – No. Dice ‘vieni con me, perché se no… tu sai che ti ho fatto’… Io che potevo dire? Non potevo dire altro.

P.M. DOTT. CANESSA – Ho capito. Ma quando la ricattava e le diceva ‘vieni con me’, in questi discorsi c’era anche Vanni e Vanni le dette l’impressione di saperlo cos’era successo o no?

LOTTI GIANCARLO – No. Di quello lì?

P.M. DOTT. CANESSA – Uhm.

LOTTI GIANCAPLO – No.

P.M. DOTT. CANESSA – Non lo sapeva.

LOTTI GIANCARLO – Io non so se ne ha parlato con lui. Questo non…

P.M. DOTT. CANESSA – Lei non ne ha mai parlato? Dovevo fare quelle cose lì. Voleva che lei facesse quel che diceva lui…

LOTTI GIANCARLO – No, io non ne parlavo nemmeno di… Non mi garbava nemmeno parlarne. È una cosa… Se l’era una donna, può darsi, ma quelle cose lì non mi va di parlarne, non mi vanno giù per… Non lo so perché…

P.M. DOTT. CANESSA – Ha dovuto subire, insomma.

LOTTI GIANCARLO – Insomma, come le ho spiegato.

P.M. DOTT. CANESSA – Va beh. Avvocato, domande?

AVV. FALCIANI – Nessuna, grazie.

P.M. DOTT. CANESSA – Nessuna. Allora si termina. Sono le ore 15,16, cessa la registrazione, si provvede alla verbalizzazione in forma riassuntiva.

23 Dicembre 1996 Interrogatorio di Giancarlo Lotti

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