Il 29 Novembre 1997 viene rilasciata testimonianza da parte di Guidotti Simone.
Costui dichiarava che, sin dagli inizi degli anni 80, la gente di Mercatale, nel commentare gli omicidi attribuiti al “Mostro di Firenze”, in un primo tempo, aveva indicato lo Zucconi quale persona sospettabile che potesse essere coinvolta in quei delitti. Dopo il duplice omicidio del 1985, invece, il fatto che lo Zucconi era stato notato in paese con una grossa ecchimosi al volto, giustificata dal predetto come conseguenza di una caduta da cavallo, era stato interpretato come la riprova del pieno coinvolgimento dello stesso. Tale convincimento era scaturito, in particolare, dal fatto che si era appreso che il giovane francese aveva reagito cercando di fuggire.
“Preliminarmente voglio farvi presente che da tanti anni mi reco a Mercatale, paese d’origine di mio padre, e nelle varie occasioni ho raccolto da più parti discorsi che facevano riferimento esplicitamente al dottor Zucconi. Voglio altresì far presente che i discorsi sullo Zucconi di cui adesso vi parlerò circolavano per tutta la gente del paese sin dagli inizi degli anni ’80 e, dopo il delitto dei due francesi, i discorsi da un piano di semplice sospetto passarono a qualcosa di più grave e circostanziato. Mi spiego adesso meglio. La gente del paese nel commentare gli omicidi che venivano attribuiti al Mostro di Firenze, in un primo tempo indicavano lo Zucconi quale persona sospettabile che potesse avere a che fare con quegli omicidi. Dopo il delitto del 1985, ossia quello ai danni dei due francesi, lo Zucconi venne notato in paese con una grossa ecchimosi in volto, da lui giustificata come una caduta da cavallo del quale sport era appassionato. Il fatto che il francese ucciso fosse stato cintura nera di arti marziali fece immediatamente collegare una colluttazione tra i “mostri” di cui probabilmente lo Zucconi avrebbe fatto il capo banda e l’ecchimosi presentata dallo Zucconi nei giorni immediatamente successivi al duplice delitto. Il particolare fu da tutti interpretato come la prova regina del definitivo ed integrale coinvolgimento dello Zucconi nella vicenda del Mostro di Firenze.”
Inoltre, il Guidotti riferiva di aver saputo in paese che lo Zucconi, in quegli anni, aveva subito ben due perquisizioni, con esito negativo. Rappresentava, a proposito di indagini esperite sul conto del citato medico, che il fratello del predetto, che ricopriva importanti cariche diplomatiche in Vaticano, si sarebbe adoperato, per tutelare il nome del congiunto, affinché i sospetti non ricadessero su quest’ultimo.
“Ad ulteriore conferma dei precedenti sospetti si aggiunge il fatto da tutti conosciuto di ben due perquisizioni dell’abitazione subite dallo Zucconi. Se non ricordo male le perquisizioni sarebbero state effettuate una prima e l’altra dopo il delitto dei due francesi ed avrebbero avuto esito negativo. Ricordo anche che, a proposito dell’interesse degli inquirenti sullo Zucconi, i paesani raccontavano che il fratello dello stesso avrebbe ricoperto importantissime cariche diplomatiche presso il Vaticano e con le sue conoscenze si sarebbe adoperato per tutelare il nome del fratello facendo in modo che i sospetti della giustizia non ricadessero sul dottor Zucconi. Il dottor Zucconi Giulio era un ginecologo molto apprezzato ed affermato. Dalle informazioni raccolte in paese esercitava la libera professione sia a Firenze che saltuariamente nei dintorni di S. Casciano… Da come ho potuto capire le perquisizioni sarebbero state eseguite con tutta probabilità in una abitazione che lo Zucconi aveva nei pressi della strada di principale accesso alla piazza del paese di Mercatale. A proposito sempre della Zucconi voglio riferire la voce del paese secondo la quale il Pacciani fosse stato un commesso all’abitazione e servizi vari del dottor Zucconi. I paesani in ogni caso raccontavano che il Pacciani comunque conosceva ed aveva rapporti con lo Zucconi. Al riguardo ricordo che raccontavano che lo Zucconi fosse un amante di armi, soprattutto da sparo e che Pacciani provvedeva alla loro manutenzione.”
Infine, riferiva di essere a conoscenza che Pacciani, comunque, conosceva il medico, con cui aveva avuto rapporti, tanto che avrebbe curato la manutenzione delle armi dello Zucconi. Vedi: Nota informativa n°500/2001 del 3 dicembre 2001 e Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 162/163