13 Gennaio 1998, 46° udienza, processo, Compagni di Merende Mario Vanni, Giancarlo Lotti e Giovanni Faggi per i reati relativi ai duplici delitti del MdF e Alberto Corsi per favoreggiamento.
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Antonio Felli, Ennio Pisi, Avvocato Filastò
Presidente: Buongiorno. … i testi.
Giudice a Latere: Grazie, cominciando da…
Avv. Nino Filastò: Presidente, avrei un’istanza da fare…
Presidente: Dica.
Avv. Nino Filastò: … che riguarda Mario Vanni. Il quale, ieri, è stato colto da malori vari, vomito, cade per terra, eccetera, per cui il medico curante ha disposto il suo ricovero d’urgenza in ospedale. E però, mi dicono, io ho parlato con il signor Bartalesi, con il cognato, si, che i Carabinieri fanno… hanno dei problemi, delle difficoltà a acconsentire questo ricovero, per cui faccio istanza alla Corte perché dia il nulla osta per il ricovero ospedaliero di Mario Vanni. In una, direi, per quello che mi riguarda, non ho nessun dato, nessun certificato.
Presidente: Nessuna certificazione le hanno mandato?
Avv. Nino Filastò: Questa certificazione… No, ho avuto solo una telefonata ieri sera allo studio. Fra l’altro poi ho richiamato stamattina il signor Bartalesi, mi ha confermato questa situazione. In ogni caso informandosi presso i Carabinieri che sono informati e che hanno anche la certificazione, la Corte può acquisire tutte le informazioni necessarie sul punto.
Presidente: L’unica cosa… Sì, sì, ora sentiamo il parere del P.M. e poi provvederemo. L’unica cosa è avvertire il Vanni, possibilmente, che rinunci a comparire anche nelle prossime udienze…
Avv. Nino Filastò: Sì, questo… io l’andrò a trovare e farò fare… certo, se lui dovesse rimanere ricoverato… certamente.
Presidente: Pubblico Ministero, su questa istanza…?
P.M.: No, no, Presidente, ovviamente nessun tipo di opposizione, ci mancherebbe. Forse sarebbe opportuno che la Corte, a questo punto, disponesse una visita medico-legale che consentisse, almeno alla Corte, di avere ima visione più corretta di quello che è lo stato di salute di questo signore, che, mi sembra che fino a che se ne stava dove era, non aveva accusato… anzi, era migliorato, dopo una settimana di casa, o quindici giorni in queste condizioni, che il medico curante soltanto certifica così gravi da ricovero. Penso che si potrebbe – la Corte – disporre un’immediata visita medico-legale che consentirebbe di prendere una decisione quantomeno più documentata. Comunque, remissivo a qualsiasi decisione della Corte.
Avv. Nino Filastò: A me dispiace dover obiettare anche in una situazione di questo genere al Pubblico Ministero. Ma in carcere il signor Mario Vanni ha subito un ictus, altro che migliorato! Insomma, mica per dire, vero. Ora che il carcere migliori la salute della gente è una cosa nuova.
Presidente: E poi la Corte si riserva, ora lo vedremo, mica seduta stante. Allora, può entrare il teste, il…
Giudice a latere: Felli, signor Presidente.
Presidente: Si chiama Felli?
Giudice a latere: Felli, sì.
Presidente: Come si chiama lei? ?
Antonio Felli: Felli Antonio.
Presidente: Felli Antonio. Dove è nato?
A.F.: Cerchio (AQ)
Giudice a latere: Che giorno?
A.F.: Il 16 gennaio 1939.
Giudice a latere: Dove risiede?
A.F.: A Roccastrada Grosseto. Devo Leggere? “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Avv. Federico Bagattini: Posso, signor Presidente?
Presidente: Prego, prego.
Avv. Federico Bagattini: Signor Felli, vuol dire alla Corte, per cortesia, di quale paese lei è originario?
A.F.: Io, diciamo, sono nato a Cerchio, però di origine sono di Celano.
Avv. Federico Bagattini: Celano dove si trova?
A.F.: So’ sei sette chilometri di distanza l’una dall’altra.
Avv. Federico Bagattini: Si, dico, ma dove si trova rispetto all’Italia?
A.F.: Provincia Dell’Aquila
Avv. Federico Bagattini: Provincia Dell’Aquila
A.F.: Sempre in provincia Dell’Aquila.
Avv. Federico Bagattini: Ecco. Lei poi si è trasferito dove?
A.F.: A Sticciano Scalo Comune di Roccastrada.
Avv. Federico Bagattini: Questo quando è avvenuto?
A.F.: Nel 1953.
Avv. Federico Bagattini: E da allora ha sempre abitato lì?
A.F.: No, diciamo, sono stato a Castelnuovo Berardenga per due anni e mezzo circa, fino al ’59 quando sono andato militare, sono tornato a casa nel ’61, di… gli ultimi di marzo, i primi di aprile. So’ tornato a Grosseto, dove risiedo tuttora.
Avv. Federico Bagattini: Comunque sia, dopo l’Abruzzo, sempre in provincia di Grosseto.
A.F.: Sissignore.
Avv. Federico Bagattini: Senta, lei ha avuto modo di conoscere il signor Giovanni Faggi? E se sì, in quali circostanze?
A.F.: Dunque, io nel 1971 c’avevo da ristrutturare e … la casa dove sto tuttora. E allora, facendo dei lavora nei campi, un conoscente mi disse: ‘se devi prende il materiale, mattonelle per il pavimento di questi … , vai da un mi ‘ parente a Castiglione della Pescaia che ci parlo anch’io e ti fo fa’ un prezzo, insomma, bono’. Andai, appena ebbi tempo, a Castiglione della Pescaia dove era questo negozio, e lì, siccome il principale era occupato in ufficio, ero fuori un po’ all’ombra perché s’era d’estate e mi misi a sede’ in un muricciolo, e lì c’era una macchina targata Firenze e c’era uno che s’accostò. Che poi alla fine era questo Faggi. E mi domandò cosa ci facevo, gli spiegai la faccenda come mai ero lì, mi disse: ‘mah, guarda, io sono un rappresentante, se te permetti io… sono stato un agricoltore’ – disse che era un agricoltore – ‘ero agricoltore anch’io prima di fa’ questa cosa, di esse’ rappresentante, sicché insomma conosco un po’ l’agricoltura, se un ti dispiace le mattonelle te le do io e ti fo un prezzo’… vi dico anche che prezzo mi faceva, sul listino mi faceva 50 più 20 più 5 se pagavo in contanti. E così, mi sembrò abbastanza… sa, che poi mi disse: ‘allora gli porto il materiale’ – e mi diede tre o quattro piastrelle – ‘intanto gli do queste poi ritorno fra qualche giorno e gli porto il materiale da sceglie’. E io, gli dico la verità, lì per lì, gente mai vista e conosciuta, andai anche a Grosseto dove sapevo, lui mi aveva detto che serviva altra gente, rivenditori di queste mattonelle, andai a domanda’ se… se queste mattonelle lo smalto era bono o no. Questi mi dissero: ‘mah, è bono, comunque, sa poi bisogna vedere la prima e seconda scelta non è che si capisce bene’. E niente, dopo qualche giorno capitò, portò il materiale, alla mi’ famiglia li piacque, e si fece l’ordine. Dopo qualche tempo mi telefonò – ossia, all’epoca un mi ricordo nemmeno se c’avevo il telefono, se telefonò lì al distributore lì vicino – che il materiale era pronto e s’andò a prende’ a Reggio Emilia, a Sassuolo. Ossia, si pass… noi s’andò… io andai con Morandi Morando che scaricava…
Avv. Federico Bagattini: Ecco, signor Felli, può… Scusi, signor Felli, forse si può anche un attimino sintetizzare, tutto sommato. Quindi, questo è il… sono le circostanze di tempo e le altre nelle quali ha conosciuto il signor Faggi. Dopo questa fornitura di mattonelle lei continuò a frequentare o a sentire il signor Faggi? E se sì, per quali motivi?
A.F.: Io… Dunque, siccome io c’ho i parenti qui a Pistoia e allora una volta, venuto a trova’ i mi’ poveri suoceri che ora sono morti, una mattina… siccome lui capitava giù, mi diceva… perché poi altri clienti, disse: ‘se c’hai qualche amico gli si dà il materiale, gli fo risparmia’, guadagno qualcosa anch’io perché, insomma, se le vendo così è meglio’. Va be’, io qualche ami… e mi diceva: ‘gente sicura, gente che paga’, e io qualche amico di quelli sicuri gliel’ho presentato e lui gli dava questo materiale. Va bene? Poi una matt…
Avv. Federico Bagattini: Quindi, siete rimasti in contatto anche per questo motivo relativo alla vendita delle piastrelle…
A.F.: Diamine, lui mi disse: ‘quando c’hai qualche amico…
Avv. Federico Bagattini: … anche ad altre persone.
A.F.: … quando c’hai qualche amico mi telefoni poi ti rimborso’ – scherzando – ‘ti rimborso la telefonata. Io venqo giù e si guarda’. E ha dato il materiale a diversa gente lì.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Quindi, voglio dire, fra di voi si è instaurato un rapporto…
A.F.: Un rapporto di amicizia.
Avv. Federico Bagattini: … più che di conoscenza, di amicizia.
A.F.: Sì, che poi io ero più giovane, c’avevo anche…
Avv. Federico Bagattini: Ecco, nell’ambito di questo rapporto di amicizia. È mai successo che abbiate fatto dei viaggi insieme?
A.F.: Uno… a parte un paio di volte…
Avv. Federico Bagattini: Io le faccio questa domanda…
A.F.: …lui con la macchina ed io con il camion a Reggio Emilia….
Avv. Federico Bagattini: Le faccio questa domanda perché, dall’agenda che è stata sequestrata al signor Faggi presso la sua abitazione, l’agenda del 1981, risulta l’appunto relativo a un viaggio effettuato a Celano.
A.F.: A Celano…
Avv. Federico Bagattini: Nel Fucino.
A.F.: Preciso.
Avv. Federico Bagattini: Ecco, lei, a proposito di questo viaggio, può dire qualche cosa?
A.F.: Devo dire… Bisogna le rifaccia tutto… Siamo partiti la sera, pomeriggio da Ticciana, dove sto io. ..
Avv. Federico Bagattini: Quindi, lei conferma che, effettivamente, ebbe a fare un viaggio…
A.F.: Sì, sì, sicuramente. Io gli dico…
Avv. Federico Bagattini: … con il signor Faggi.
A.F.: Io gli dico il tragitto. Siamo partiti di pomeriggio e siamo arrivati a Celano era quasi…
Avv. Federico Bagattini: Quindi, scusi, il signor Faggi è venuto a Sticciano con la sua macchina?
A.F.: Con la sua macchina.
Avv. Federico Bagattini: Ricorda che macchina avesse?
A.F.: Una Opel Record 2300 Diesel.
Avv. Federico Bagattini: Diesel.
A.F.: Diesel, sì.
Avv. Federico Bagattini: Si ricorda il colore se era chiaro o scuro?
A.F.: Praticamente, quasi un colore così. Beige, più scuro del beige, insomma, un po’….
Avv. Federico Bagattini: Un pochino più scuro del beige.
A.F.: Diciamo, quasi come questo colore.
Avv. Federico Bagattini: Marroncino, d’accordo. Quindi, da casa sua partiste alla volta di Celano.
A.F.: Di Celano, sì.
Avv. Federico Bagattini: Ecco. Dove arrivaste…
A.F.: Era, diciamo, era buio, insomma, la sera tardetto. Sa, lo portai a trova’ qualche mio parente, cugini…
Avv. Federico Bagattini: E rimaneste a dormire lì?
A.F.: Sì. Noi s’andò a cena, gli dico anche questo, s’andò a cena, e siccome andai a casa di un cugino, disse: ‘guarda vi porto a cena da Guerinuccio’, è un ristorante del posto. Con diversi mi’ parenti s’andò a cena in questo ristorante e si stiede fino a… un so’, mezzanotte, mezzanotte e mezzo. Poi s’andò fuori, salutai i parenti, s’andò in casa di una mia zia, che ora non c’è più, e si dormì lì. La mattina ci siamo alzati, siamo andati in casa di uno zio mio, fratello del mio povero babbo, che era mezzo invalido, insomma, a casa, s’è salutato e poi siamo andati nel … dove i mi’ cugini erano a levare le carote e le patate.
Avv. Federico Bagattini: E le patate.
A.F.: Che noi ci siamo andati apposta perché lui dice: ‘siccome che dice a Calenzano c’era un Felli che era di Celano’, ecco perché lui volse andare a cena, perché gli dicevano tanto di questo Celano, ‘che ci voglio andare’. E io, siccome ero di Celano: ‘va be’, ti ci porto io’. E ci si andò. Prese queste carote e queste patate si tornò in su a Celano, che venne mezzogiorno, mezzogiorno e qualcosa. Si mangiò, che lui mangiava pochissimo quando viaggiava dice che non doveva mangia’ per via…
Avv. Federico Bagattini: Va be ‘, va be ‘.
A.F.: Va be’. E poi si venne via. Si passò a Albinia da una mia cugina e si prese un canino.
Avv. Federico Bagattini: Quindi pranzaste lì in Abruzzo.
A.F.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: A casa dei suoi parenti.
A.F.: Sì, sì.
Avv. Federico Bagattini: Ecco, quindi dopo il pranzo ripartiste alla volta di casa sua…
A.F.: Sì, di casa mia.
Avv. Federico Bagattini: Fermandovi ad Albinia.
A.F.: Esatto.
Avv. Federico Bagattini: Uhm.
A.F.: E si fece una piccola tappa lì a Albinia al Pino Grande, per essere esatto, dalla mia cugina. E lì si prese questo canino,, si mise in una scatola di scarpe e si venne a casa.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Una volta a casa…
A.F.: Una volta a casa ci si salutò, cinque, dieci minuti lì fuori, così.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
A.F.: E lui, siccome diceva che di notte non viaggiava volentieri per via, insomma, che viaggiava meglio di giorno, e se ne andò.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
A.F.: E si ritornò a casa, insomma.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, questo viaggio io le ho detto, le ho anticipato che, dall’agenda del Faggi, risulta avvenuto nel 1981.
A.F.: Io se…
Avv. Federico Bagattini: Aspetti, prima di parlare dell’anno, vuol riferire qualche cosa a proposito della stagione? Si ricorda se fosse estate, primavera?
A.F.: Era autunno.
Avv. Federico Bagattini: Autunno.
A.F.: Autunno. Autunno. Poi…
Avv. Federico Bagattini: Lei sa qual è il periodo di raccolta delle patate e delle carote?
A.F.: Ora, sarà gli ultimi di ottobre, primi di novembre; non lo so, un affare così. Però il giorno preciso io non lo ricordo.
Avv. Federico Bagattini: Ma infatti non glielo sto affatto chiedendo. Per quello che riguarda l’anno, lei è in condizione di riferire qualche cosa?
A.F.: Io non lo so se ’80 o ’81; questo non me lo ricordo. Siccome so che nell’80 è morto il mio poro babbo, di maggio, non ricordo se era l’80, sempre il mese di ottobre…
Avv. Federico Bagattini: Di ottobre…
A.F.: … o l’81. Questo io… senz’altro ’80 o ’81, però, siccome presi questo canino e si diceva sempre: ‘s’è preso…’, l’ho domandato anche ai mia. Dice: ‘ma, noi questo canino quando si prese? Nell’80 o nell ’81? ‘. Dice: ‘Boh, o ’80 o ’81’. Insomma, siamo lì.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
A.F.: Però…
Avv. Federico Bagattini: Senta, questo tipo di viaggio con destinazione Celano … fu ripetuto anche negli anni successivi una o più volte, oppure…
A.F.: Questa è una cosa…
Avv. Federico Bagattini: 0 no?
A.F.: Questa è una cosa che io assolutamente non ricordo perfettamente. Mi sembra come… anche a me mi sembra due volte, però, o che io l’ho accavallata in un’unica volta, non lo so, nella mente… però, ecco, io di quella volta lì ricordo tutto perfettamente.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
A.F.: Bene, poi la seconda volta gli giuro che io non ricordo assolutamente, ossia… niente, m’è sparita così.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, alcune altre domande poi ho finito, per quello che mi riguarda. Lei ha riferito che mangiava poco, almeno in quell’occasione, mangiava poco. Lei si ricorda -ci sembra di capire che l’abbia frequentato in più di un’occasione – se aveva l’abitudine di bere Giovanni Faggi?
A.F.: No, assolutamente no.
Avv. Federico Bagattini: No. Senta, lei si ricorda se, nell’arco di questa frequentazione, lo ha mai visto discutere animatamente, in maniera violenta, con altre persone?
A.F.: Mai, mai, è sempre stato…
Avv. Federico Bagattini: E’ una persona che si sapeva far benvolere, oppure era una persona…
A.F.: Da tutti, da tutti. Qui nella mi’ zona lo conoscono… a tutti quelli che ha dato il materiale, io dico ci sarà cento persone che lo conoscono. Che è stato anche a cena o a pranzo da tutta quella gente che forniva questo materiale. È tutta gente che lo stimava e penso che lo stimano tuttora, non lo so.
Avv. Federico Bagattini: Aveva un carattere anche mite, per quello che lei può dire?
A.F.: Mite, sorridente… Era bravo, festoso. Questo, questo…
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, un’ultimissima domanda è questa. Mi riferisco a quel viaggio: lei ricorda se in modo particolare nel tragitto del ritorno il Faggi fosse agitato, fosse poco sereno, manifestasse preoccupazione?
A.F.: Niente. Un piccolo particolare…
Avv. Federico Bagattini: Sì.
A.F.: Si pagò in autostrada, era sorridente. Siccome c’era la tesserina per pagare il pedaggio, e lì non l’accettarono, disse: ‘che gl’è, del Vaticano?’. Per dire, era allegro, era scherzoso.
Avv. Federico Bagattini: Era tranquillo. Quindi, voglio dire, non notò niente di particolare.
A.F.: Assolutamente no.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Si ricorda se, essendo, ci pare di capire, la prima volta che si era recato in quei luoghi, manifestò entusiasmo o contentezza per aver visto quella regione, le montagne?
A.F.: Sì. Gli piacque perché lui ne aveva sentito parlare da questi di Calenzano, dove stava lui, che erano di Celano, e dice che gliene avevano sempre parlato perché dice si trovavano lì nella Casa del Popolo. E sicché, dice: ‘non credevo fosse così’, insomma.
Avv. Federico Bagattini: Ecco.
A.F.: E gli piacque. Insomma, poi il Fucino penso che non piace a lui e basta, piace un po’ a tanti.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Quindi nessun tipo di preoccupazione.
A.F.: Assolutamente.
Avv. Federico Bagattini: Grazie, signor Presidente. Grazie, signor Felli.
P.M.: Nessuna domanda, grazie.
Presidente: Le altre parti?
Avvocati: Niente, grazie.
Presidente: Può andare, grazie.
A.F.: Buongiorno.
Presidente: Buongiorno.
Presidente: Chi abbiamo dopo, avvocato?
Avv. Federico Bagattini: Pisi, signor Presidente.
Avvocato: Pisi.
Presidente: (voce non udibile)
Avv. Federico Bagattini: Pisi Ennio.
Presidente: Pisi Ennio. Come si chiama lei?
Ennio Pisi: Pisi Ennio.
Presidente: Le generalità, per cortesia.
E.P.: Sono nato il 15 agosto 1944 a Lastra a Signa.
(voce non udibile) residente?
E.P.: Residente a Calenzano via del Lago 11. “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Prego.
Avv. Federico Bagattini: Posso, signor Presidente.
Presidente: Prego, prego.
Avv. Federico Bagattini: Signor Pisi, lei ha detto di abitare in via Xxxxx.
E.P.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: Quindi molto vicino all’abitazione del signor Faggi.
E.P.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: Ecco, vuole far capire dove si trova la sua abitazione rispetto a quella del signor Faggi?
E.P.: Noi abbiamo un cancello in comune; prima abito io e circa 20 metri dopo abita il signor Faggi.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Lei svolge un’attività artigianale?
E.P.: Sì, faccio il ferro battuto.
Avv. Federico Bagattini: E lo fa nell’abitazione, nell’immobile di via Xxxxx?
E.P.: Sì. Sopra ci abito e sotto c’ho il lavoro.
Avv. Federico Bagattini: Sotto ha il laboratorio. È corretto dire che dalle sue finestre lei vede l’abitazione del signor Faggi?
E.P.: Sì, sì.
Avv. Federico Bagattini: Da quanto tempo lei abita in quel luogo?
E.P.: Da quando mi sono sposato, circa 29-30 anni; ventinove anni per l’esattezza.
Avv. Federico Bagattini: E quindi da circa 29 anni lei conosce il Faggi?
E.P.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: Senta, vorrei che lei riferisse, nei limiti ovviamente del suo ricordo, quali e quante autovetture nel corso di questi anni ha avuto il Faggi. Ovviamente, ripeto, quelle che lei ricorda e possibilmente di collocarle nel tempo.
E.P.: Ma lui di vetture ne ha avute… ora, il numero esatto…
Avv. Federico Bagattini: Diverse.
E.P.: SI, sì. Diciamo, nell’arco che ho visto io, diciamo 7 o 8.
Avv. Federico Bagattini: Uhm.
E.P.: Forse 7. Macchine abbastanza… insomma, faceva il rappresentante. Mi sembravano quasi tutte macchine usate. Mi sembra inizialmente aveva una macchina nuova, poi tutte macchie usate. Devo dire le marche?
Avv. Federico Bagattini: Se se le ricorda.
E.P.: Che marche mi ricordo, sì, ora un po’ me ne intendo. Mi sembrava una Opel, una Opel Record…
Avv. Federico Bagattini: Si ricorda il colore di questa Opel Record?
E.P.: Sì, era cremina, giallina; un affare… avorio.
Avv. Federico Bagattini: Sì.
E.P.: Poi ha avuto una Croma metallizzata, mi pare una Croma metallizzata; poi…
Avv. Federico Bagattini: Metallizzata, scusi… metallizzata? Ci sono vari tipi di metallizzato. Il grigio argento, oppure…
E.P.: Metallizzata argento.
Avv. Federico Bagattini: Argento. Quindi un grigio chiaro.
E.P.: Grigio chiaro, sì.
Avv. Federico Bagattini: Sì.
E.P.: Poi un Peugeot familiare, quelli tipo a cassone, quelli grossi. Un Peugeot familiare vecchio.
Avv. Federico Bagattini: Si ricorda il colore?
E.P.: Anche quello giallino, giallino. Giallo.
Avv. Federico Bagattini: Uhm.
E.P.: Poi mi sembra l’Argenta. E l’Argenta o azzurrina, o un azzurrino… ma sempre metallizzata, mi sembra, 1’Argenta.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
E.P.: O azzurrina chiara, un affare del genere.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
E.P.: E poi…
Avv. Federico Bagattini: Senta… Dica, dica.
E.P.: Poi una macchina targata Viterbo;- era una 33 bianca.
Avv. Federico Bagattini: Ecco, questa 33… Alfa Romeo, immagino, no?
E.P.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: Quando la colloca nel tempo? Più vicino ai giorni nostri, o più vicino…
E.P.: Sì, sì. Recente, nell’arco di 5 anni, mi sembra.
Avv. Federico Bagattini: Senta, conclusivamente vorrei farle questo tipo di domanda: lei ricorda di aver mai visto autovetture in disponibilità del Faggi di colore rosso?
E.P.: No. All’interno della nostra proprietà assolutamente, no. No, perché…
Avv. Federico Bagattini: Quindi, all’interno della loro proprietà, o della vostra proprietà, lei intende le macchine a disposizione del Faggi e le macchine dei familiari del Faggi?
E.P.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: Quindi, non macchine rosse.
E.P.: No.
Avv. Federico Bagattini: Ricorda, invece, macchine nere?
E.P.: No, assolutamente. Macchine… perché, essendo vicino, io non ho… Anche perché, normalmente, la mattina, quando va via sta lì, pulisce il vetro, sta lì, sicché ci si saluta. Sicché, voglio dire, lo noto, ecco, l’avrei visto, una macchina rossa.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, ha mai notato, sempre in relazione alle autovetture, macchine con pneumatici maggiorati, cerchi in lega, insomma, con assetto e aspetto sportivo?
E.P.: No, no, assolutamente.
Avv. Federico Bagattini: A proposito di macchine sportive, lei può riferire qualche cosa sulla condotta di guida del Faggi? E’ una persona, che lei sappia, prudente, attenta, oppure uno spericolato, o comunque una persona che amasse guidare velocemente?
E.P.: No, una cosa che… troppo pignolo, troppo metodico, tutto lì; la mattina la tiene in moto mezzora e io dormo sopra, sicché mi dà anche fastidio, voglio dire. Sta lì, pulisce, guarda lo specchio…
Avv. Federico Bagattini: Usa le cinture di sicurezza il signor Faggi?
E.P.: Sì, sì, tutto imbracato, sì.
Presidente: … per riscaldarla un po’.
E.P.: Sì, è di legge, è di legge. Ma, normalmente, a volte si può avere un po’ di fretta, invece lui… Quando io facendo, non so, nella mia attività carico e scarico del materiale e a volte sono nel mezzo al corridoio, insomma, al vialino. Lui non scende, sta lì con la cintura nella proprietà privata; aspetta che finisca, un quarto d’ora, venti minuti, perché lui la macchina la mette dentro e…
Avv. Federico Bagattini: Insomma, allora lui rimane dei minuti in macchina con la cintura di sicurezza ancora.
E.P.: Sì, sì.
Avv. Federico Bagattini: E dice: ma non potrebbe alzarsi e dire: ‘ovvia, muoviti che devo entrare’?
E.P.: No, tuttora; ma lo fa così, per educazione. Perché magari sa che io finisco, gli dico: 5-10 minuti, Giovanni’. Sì, sì, lui sta lì con la macchina lì in moto, spenta. Io finisco, sposto il camion e lui entra.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Le è mai successo di vederlo in paese o in altre parti guidare la macchina…
E.P.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: … e verificare che tipo di guida avesse?
E.P.: Se uno ce l’ha davanti e si va a 50, lui va a 45. Stai lì finché non c’è il posto per superarlo; nell’arco degli anni, non tante volte.
Avv. Federico Bagattini: Certo, certo, certo.
E.P.: Quelle quattro o cinque volte è capitato di averlo davanti.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, lei ricorda di aver visto il Faggi alla guida di auto che poi ha verificato che non fossero sue?
E.P.: No, assolutamente. Sono sicuro di no perché neanche nella sua macchina… è un pignolo, uno che… se uno è a piedi, ecco, voglio dire, non la darebbe, non la cederebbe neanche… Che so, il genero che gliela prende per fare la revisione, ma sennò no.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Che il genero cos’è, meccanico?
E.P.: Sì, sì, fa il meccanico lì vicino.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, veniamo un pochino alle abitudini del signore Faggi che lei, essendo dirimpettaio, avrà avuto modo in qualche modo di verificare.
E.P.: Io mi posso anche… posso rispondere alle domande, ma mi posso dilungare anche, se vi interessa, a dirvi qualcosa come persona. Non so…
Avv. Federico Bagattini: Sì, sì, infatti questo le stavo dicendo.
E.P.: Non che io…
Avv. Federico Bagattini: Lei ha mai visto il Faggi uscire la sera con la macchina? O meglio, diciamo, la domanda facciamola in maniera diversa: lei sa che tipo di abitudini serali avesse il signor Faggi?
E.P.: Ecco, appunto. Io la stradina è piccola, ci passa una macchina sola e sicché io, lavorando, ho un fuoristrada, poi mia figlia la Panda, io ho il camion, sicché – davanti c’è la strada – entriamo dentro tutti. E io a caricare il materiale. E lui si arriva… le sue abitudini sono rientrare le 7 la sera, le 6 e mezzo; poi nell’inverno non è che si giudichi, che è buio. E lui, nulla, lui non la lascia neanche nella strada: entra dentro, sta lì e aspetta. Aspetta perché la macchina fuori lui, nell’arco che sono io, circa trent’anni, lui la macchina non l’ha mai lasciata fuori. Mai.
Avv. Federico Bagattini: Quindi aspetta e poi la mette in garage.
E.P.: Aspetta e poi la mette in garage. Poi io vado al circolo, lui va a piedi e io a volte vado in macchina, lo incrocio. Lui sempre a piedi; sempre a piedi, sempre a piedi.
Avv. Federico Bagattini: E lui si reca…
E.P.: La macchina la mette dentro.
Avv. Federico Bagattini: Si reca a questo circolo, che poi cos’è, una Casa del Popolo, un bar?
E.P.: Sì, sì.
Avv. Federico Bagattini: Ecco. Lei avrà avuto, modo di osservarlo all’interno di questa Casa del Popolo e quindi potrà riferire che cosa facesse: se giocava a carte, se parlava, se beveva.
E.P.: Normalmente le mie… un po’ d’età ci corre tra me e il Faggi, sicché, voglio dire, io la partita a carte, la partita al biliardo…
Avv. Federico Bagattini: Se la fa.
E.P.: … coi miei amici la faccio. Lui no, lui è una persona, anche più anziana… Ma anche da primo. Si mette a sedere al tavolino e parla con quelle due-tre persone strette, non è che sia una persona che abbia…
Avv. Federico Bagattini: Ecco, a questo tavolino o al banco, lei ha mai visto il Faggi assumere alcoolici o superalcoolici?
E.P.: No. No, no, lui pre. . . Normalmente… a volte, ci siamo trovati insieme, negli ultimi anni eh, neanche prima perché i primi anni ero un po’ più giovane, sicché lui magari, non è che mi desse tanta confidenza, buongiorno e buonasera basta. Invece negli ultimi 10 anni, se a volte era prima lui alla cassa, me lo offriva lui il caffè, ecco.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Quindi c’ha il ricordo di questo caffè.
E.P.: No, no, io l’ho visto con un gelato nell’estate, o un caffè. Poi alcoolici…
Avv. Federico Bagattini: Ma a proposito di caffè, dicevo, l’ha mai visto con il caffè e ammazza caffè?
E.P.: No, no.
Avv. Federico Bagattini: Uhm.
E.P.: Il circolo è piccolino. Voglio dire, oggi giorno poi c’è diverse persone che beve, ma lui non l’ho mai visto.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, lei ha ricordo, per averlo sentito, per averlo visto, di atteggiamenti violenti, di liti realizzate dal signor Faggi? Oppure il Faggi è una persona mite, tranquilla?
E.P.: No, tranquillo. A volte, con me personalmente no, mai, anche perché abbiamo degli alberini in condominio, non so, la balaustra a volte da risistemare. Prima non mi intere…
Avv. Federico Bagattini: Ha avuto mai delle discussioni con lui?
E.P.: No, no, assolutamente.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Le risulta che abbia mai dato luogo a manifestazioni di carattere violento?
E.P.: No. Né a casa, né…
Avv. Federico Bagattini: Ho capito. Senta, lei come tutti noi, anche se da un altro punto di vista, avrà seguito questo processo e il processo che fu fatto a suo tempo al signor Pacciani e quindi immagino che abbia presente l’aspetto sia di Pacciani che di Vanni?
E.P.: Sì. Sì, sì.
Avv. Federico Bagattini: Ecco. Premesso questo, lei ha mai visto questi due signori, o uno di loro due, in compagnia del Faggi, o comunque nei pressi di casa del Faggi?
E.P.: No, lì a casa non li ho mai visti. E neanche al circolo queste persone non l’ho mai viste.
Avv. Federico Bagattini: In compagnia del Faggi li ha mai visti?
E.P.: In compagnia…
Avv. Federico Bagattini: Del Faggi, li ha mai visti?
E.P.: In compagnia del Faggi il Pacciani e il Vanni?
Avv. Federico Bagattini: Eh.
E.P.: No, no, assolutamente.
Avv. Federico Bagattini: Senta, una ultima domanda. Quando si verificò l’omicidio cosiddetto di Calenzano, lei già abitava in via del Lago.
E.P.: Sì.
Avv. Federico Bagattini: Ecco. In relazione a quella sera, lei ha la possibilità di ricordare qualche cosa di particolare che avvenne nei pressi dell’abitazione del Faggi, oppure no?
E.P.: No. Dal Faggi, lì a casa no. Niente di anormale.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
E.P.: A i’ circolo magari, visto, veniva…. chi diceva una cosa, chi ne diceva un’altra, il giorno dopo magari, nei giorni a seguire. Ma la sera dal Faggi non…
Avv. Federico Bagattini: Grazie, signor Presidente. Grazie, signor Pisi.
Presidente: Pubblico Ministero?
P.M.: Nessuna domanda, grazie.
Presidente: Le altre parti?
Avv. Patrizio Pellegrini: Soltanto una, avvocato Pellegrini. Se riesce a collocare le due macchine, di cui lei ha parlato, 1’Argenta e la Croma, nel periodo, se ci riesce, se…
E.P.: Sì, sì. Dunque, prima delle Alfa Romeo, diciamo della 75, o delle 75. Se n’ha avute una o due, più o meno uguali, non lo so. Prima anche della bianca, che era targata Viterbo. Mi ricordo il particolare della targa Viterbo. Che poi si parlava, perché lui comprava macchine usate e nel parlare lui diceva: ‘son tutte bone, l’ha tenuta la moglie dell’avvocato, la moglie del dottore’. ‘Ma tu compri una macchina usata’. Dice sempre le son bone. Comunque, prima di queste due macchine e diciamo… forse 10 anni l’Argenta, anche di più, anche… magari il tempo… mi sembra 1’Argenta e la Croma, ecco, susseguirsi nel solito periodo. Perché mi sembra che abbia avuto qualche incidente. Una volta lo riportò un vigile da Empoli, che picchiò con un camion. Sicché me lo raccontava, poi sa, a volte ti racconta delle cose e lui ci sta anche un’ora e tu puoi perdere cinque minuti, ma poi un tu vedi l’ora di… insomma, di ritornare a lavorare, insomma, c’è da fare. E m’aveva raccontato che gli era successo gli incidenti, che non voleva più lavorare, che non si sentiva con i riflessi tanto… E allora dice: ‘ma no, è successo così e cosà’. Le deve aver rotte per un incidente. E poi… ecco. Dal genero, siccome io mi servo come meccanico anch’io, di averla vista 11 con il muso rotto, tamponato, un affare del genere. Mi sembra la Croma. 0 la Croma o l’Argenta. L’Argenta credo di no, di non averla vista incidentata. La Croma sì. Comunque prima… Le ultime macchine che mi ricordo io, prima della 75, era la 33 bianca. 33 bianca sì.
Avv. Patrizio Pellegrini: Quindi queste due, si è detto 10-12, non so, quanti anni fa più o meno?
E.P.: Sì, sì. Ora, visto, io c’ho… lì per lì, son già nonno e mi sembra ieri di avere la bambina piccolina, invece ora c’ho il nipotino, sicché il tempo passa.
Avv. Patrizio Pellegrini: Capita a tutti.
E.P.: Eh, lo so. Ma mi sembra comunque intorno ai 10-15 anni, ecco, diciamo.
Avv. Patrizio Pellegrini: Grazie.
E.P.: Prego.
Presidente: Bene, può andare grazie.
E.P.: Benissimo.
Avv. Federico Bagattini: Per completare l’esame, signor Presidente.
Presidente: Ah, scusi.
Avv. Federico Bagattini: Lei ha detto, l’ultima, la 75, la penultima, la 33 bianca targata Viterbo. Croma e Argenta sono le macchine immediatamente precedenti alla 33?
E.P.: Ma mi sembra che nel periodo di mezzo non so se c’è stata questa Peugeot familiare gialla, questa Peugeot gialla grossa. Non so se è stata nel mezzo questa Peugeot.
Avv. Federico Bagattini: Quindi, o immediatamente prima, o nel mezzo c’è stata la…
E.P.: Sì. La 75…
Avv. Federico Bagattini: E’ ora.
E.P.: È ora. La 33 bianca prima della 75. Non so se nel mezzo alla Croma e a quell’altra c’è stata questa Peugeot gialla.
Avv. Federico Bagattini: Ho capito.
E.P.: Perché l’ha tenuta poco tempo.
Avv. Federico Bagattini: Bene, grazie.
E.P.: Posso andare?.
Presidente: Sì. Se non ci sono altre domande può andare. Grazie.
P.M.: Nessuna il P.M., grazie.
E.P.: Bene.
Presidente: Ha altri testi?
Avvocato?: Presidente…
Presidente: C’era Rizzi… Si rinuncia allora a Rizzi.
Avvocato?: Ci doveva essere il dottor Perugini…
Presidente: Rinuncia. Allora, Rizzi rinuncia. E anche Lombardi Giorgio?
Avv. Federico Bagattini: A Lombardi sicuramente si rinuncia.
Avvocato?: Rinunciamo a Lombardi Giorgio, signor Presidente.
Presidente: Quindi voi avete finito, vero?
Avv. Federico Bagattini: Poi ci rimarrebbe Rizzi, forse, ecco, ma…
Presidente: Bisogna farlo venire.
Avv. Federico Bagattini: Sì, ci lasci un attimino riflettere. In ogni caso, se anche decidessimo di portarlo, addirittura più breve di questo stamattina, quindi ci bastano veramente cinque minuti.
Presidente: Allora rinuncia. Quest’altro no. Allora Lombardi sì. Lombardi Giorgio. Prego, avvocato.
Avv. Nino Filastò: Presidente, io ho citato il dottor Perugini, e questa è la ricevuta di ritorno firmata, da qualcuno che non si sa bene chi sia: dottor Perugini, presso il Ministero degli Interni, Criminalpol, piazza Viminale, Roma. Eccola qui. E il dottor Perugini, con il dottor Perugini ho parlato personalmente, perché mi ha chiamato lui in studio venerdì scorso, mi pare venerdì o giovedì scorso, come ho già riferito alla Corte, e mi ha detto che aveva dei problemi per lunedì e allora sono rimasto d’accordo che sarebbe venuto oggi, martedì. Ora, dicono che non c’è. Questa è la cartolina e la mia conversazione telefonica con la quale io stabilivo con lui che venisse stamattina alle 13.00. Beh, insomma…
Presidente: Facciamo una cosa. Noi nel frattempo ci ritiriamo per provvedere su quell’istanza sua. Aspettiamo un attimo, vediamo se…
Avv. Nino Filastò: Se per caso…
Presidente: … lei può entrare in contatto con questa persona.
Avv. Nino Filastò: Mi sembra strano, perché voglio dire, al telefono era proprio…
Presidente: Eh.
Avv. Nino Filastò: Mi ha garantito che veniva martedì 13. Presidente…
Presidente: … anche lui un cenno, qualcosa, se veniva, non veniva, visto che è della nostra amministrazione.
P.M.: No, non c’è…
Presidente: La cortesia non si fa più.
Avv. Nino Filastò: Presidente, un’ultima cosa. Io ho rinunciato al teste professor Pacini, anche perché ho saputo dal professore Franco Pacini, che lui, per rispondere ai quesiti che gli avrei posto con riferimento alla questione delle fasi lunari in determinate date, cioè via, le condizioni di visibilità, avrebbe affidato l’incarico ad un dot… al dottor Forti del suo… dell’istituto Osservatorio Astrofisico d’Arcetri, il quale avrebbe fatto determinate ricerche, consegnandoli in questo senso una relazione. Allora ho detto: professore, è inutile che lei venga. Mi faccia avere la relazione…
Presidente: Aspetti un secondo, avvocato, aspetti. Ah, ecco, sarebbe il direttore dell’Osservatorio di Arcetri?
Avv. Nino Filastò: Sì, sì, è il direttore. Io l’ho indicato…
Presidente: Perché qui non c’è scritto il nominativo.
Avv. Nino Filastò: No, io non lo sapevo. Quando ho preparato la lista non lo sapevo come si chiamava. Ma è il direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. E allora, molto cortesemente, il dottor Pacini mi ha spedito questa lettera, che io vorrei produrre. Una lettera a me indirizzata, in cui si dice: “Egregio avvocato, rispondo con questa lettera ai quesiti che lei mi posto con lettera del 5 gennaio, in ordine alle fasi e all’orario di levata e tramonto della luna in specifiche date e che avrebbero dovuto essere oggetto di testimonianza presso la Corte di Assise. La ringrazio per avermi autorizzato con la sua telefonata di venerdì a inviarle queste informazioni per lettera invece che comparire personalmente”. E allora, qui nella lettera il professore spiega che i calcoli si riferiscono alla posizione geografica di Firenze; che valgono con ottima approssimazione anche per le località vicine. Che i calcoli presuppongono un orizzonte piano; che è ovvio che la presenza di colline può alterare i risultati, sia nel senso di far sorgere la lune un po’ più tardi, sia nel senso di farla sorgere un po’ prima, ove l’osservazione si trovi in posizione più alta. Che viene fornita anche la direzione Azimut del sorgere e del tramontare della luna; che la fase lunare viene data come frazione di disco illuminato. Che 1,00 rappresenta la luna piena, 000 la luna nuova. Tale informazione è riferita sempre alle ore 24.00, viene fornita anche quando la luna alla stessa ora è già tramontata nel cielo di Firenze. Cioè a dire, rispetto… viene fornita l’informazione sulla fase lunare, anche quando, riguardo all’ora che viene indicata, vale a dire le ore 24.00, perché il punto di riferimento è sempre le ore 24.00 di un certo giorno. Anche quando la luna è già tramontata, nell’elaborato si indica lo stesso la fase lunare. Le ore citate sono quelle corrispondenti alle ore legali, nei casi in cui questa avrebbe dovuto essere in vigore. Tutto ciò premesso riferisco il risultato ottenuto dal dottor Forti. E quindi comincia, 14 settembre ’74, la luna sorge alle 04.43 e tramonta alle 18.12. La frazione luminare è disco, alle ore 24 e 003 e così via. Fino…
Presidente: Va be’.
Avv. Nino Filastò: Fino all’85, in cui io avevo chiesto al professore di darmi indicazione per il giorno 7 settembre, 8 settembre e 9 settembre.
Presidente: I giorni che ci interessano.
Avv. Nino Filastò: Fra l’altro ho appreso da questa comunicazione, la storia del novilunio è una storia giornalistica. Perché in realtà mai è stato novilunio, sempre piccole parte di luna: 0,26 in generale, 0,22, 0,03 in un caso, 0,11, 0,3 fino allo 0,37 o 27 dei giorni 8 e 9 settembre. Ha niente in contrario il Pubblico Ministero?
P.M.: No. Io, magari potessi averne copia, mi riserverei.
Avv. Nino Filastò: Benissimo.
P.M.: Produrrei il documento e basta.
Avv. Nino Filastò: Io la copia non l’ho fatta.
P.M.: La faccio io…
Avv. Nino Filastò: Bene.
Presidente: Va bene.
P.M.: Grazie.
Avv. Nino Filastò: E questo. . .
Presidente: E questa è la citazione del Perugini.
Avv. Nino Filastò: Questa è la citazione. E’ il…
Presidente: La cartolina.
Avv. Nino Filastò: La cartolina.
Presidente: Sull’acquisizione di questo documento cosa dice il Pubblico Ministero?
P.M.: Cortesemente lo vorrei vedere.
Presidente: Allora, sospendiamo un attimo.
P.M.: Alla prossima udienza, oppure se… Non credo sia lì il problema.
Presidente: Va bene. Ora sospendiamo, dobbiamo fare un provvedimento su quell’istanza che ha fatto l’avvocato e poi si vedrà. Se è possibile rintracciare il Perugini telefonicamente.
Avv. Nino Filastò: (voce non udibile)
Presidente: Eh. Sospendiamo per mezzora intanto.
P.M.: Bene. Grazie, Presidente.
Presidente: Noi abbiamo fatto un provvedimento, già trasmesso via fax alla Studio di Medicina Legale per un accertamento medico sul Pacciani… Vanni, per sapere cosa ha, cosa non ha, se necessita di ricovero. L’ordinanza è questa. Bene? Allora, per quanto riguarda il Perugini che non è venuto, siccome noi non possiamo stare qui, eccetera, è stato… la Corte ha fatto un’istanza di differimento’ a venerdì 16 ore 09.00. Il provvedimento è questo : “La Corte di Assise di Firenze, provvedendo in relazione alla mancata comparizione del teste Perugini Eugenio indotto dalla difesa dell’imputato Vanni. Rilevato che il teste è stato ritualmente citato dal difensore per l’udienza odierna e che non è pervenuta alcune giustificazione in relazione alla mancata comparizione; Rilevato che appare necessario provvedere a nuova citazione a mezzo di P.G. stante l’urgenza. Per questi motivi dispone la citazione a mezzo di P.G. del testimone Ruggero Perugini per l’udienza del 16 gennaio ’98 ore 09.00, con severa diffida a comparire e con l’avvertimento che, in caso di mancata comparizione, sarà disposto l’accompagnamento ai sensi dell’articolo 133 C.p.p., con riserva di ogni altro provvedimento”.
Avv. Nino Filastò: Presidente, per la precisione e proprio perché non risulti, o non appaia che questa mancata comparizione di stamani del dottor Perugini dipende da una sua trascurazione, cioè a dire del teste, io avvocato Filastò intendo precisare questo, che c’è stato evidentemente un equivoco. Quando ho parlato al telefono col dottor Perugini, il dottor Perugini mi chiari le difficoltà che aveva sotto il profilo del suo ufficio, perché è funzionario della Criminalpol, per quella settimana. E io direi, stupidamente a questo punto, riflettendoci, siccome la conversazione avveniva venerdì, intesi quella settimana lì, quella cui si stava parlando. Evidentemente il dottor Perugini invece si riferiva alla settimana successiva. Fu per quello che gli dissi: ‘allora martedì lei può? ‘ E lui mi rispose martedì sì. E così restammo d’accordo per martedì. Adesso ho appreso, ho capito, ricostruendo anche la conversazione, che il povero dottor Perugini aveva interpretato come martedì della settimana successiva.
Presidente: Va bene, ma comunque nulla…
Avv. Nino Filastò: Facendomi presente le sue difficoltà.
Presidente: … nessun problema pratico.
Avv. Nino Filastò: Invece in realtà è frutto di un equivoco nel quale fra l’altro sono incorso piuttosto io che il funzionario.
Presidente: Bene.
Avv. Stefano Bertini: Presidente, mi perdoni.
Presidente: Dica.
Avv. Stefano Bertini: Io venerdì 16 ho udienza dedicata al Tribunale della Libertà di Bologna, alle 09.00. Non posso essere… Posso sentire…
Presidente: Venga qualcuno avvocato, perché noi non possiamo più questo processo procrastinarlo più, eh, bisogna…
Avv. Stefano Bertini: Porterò qualcuno che mi sostituisca, Presidente, vediamo un po’ di far così.
Presidente: Mandi qualcuno, sennò dobbiamo chiamare un… allertare quelli lì disponibili, di quelli di ufficio, come si chiamano. Lei mandi un suo collega, tanto è una posizione che…
Avv. Stefano Bertini: SI, sì.
Presidente: … il Lotti…
Avv. Stefano Bertini: Certo Presidente.
Presidente: Va bene? Cioè a noi ci occorre materialmente l’avvocato, va bene? Si incarica lei di mandarmi un altro allora venerdì?
Avv. Stefano Bertini: Evidentemente mi informo e, nel caso in cui non ci riesca, e quindi bisogna allertare il Consiglio dell’Ordine probabilmente per un difensore di ufficio.
Presidente: No, ma lei ce n’ha uno suo, o no?
Avv. Stefano Bertini: Io ne ho uno mio, non so se può per venerdì 16. Io oggi glielo chiedo. C’è l’avvocato Cartelli.
Presidente: Mandi la signorina. O lui, o un altro… e siamo sicuri che compare, perché deve venire veramente, non è che dice che è disponibile e basta.
Avv. Stefano Bertini: Sì, sì.
Presidente: Va bene. Allora rinvia l’udienza al venerdì 16, ore 09.00.
P.M.: Chiedo scusa Presidente.
Presidente: Dica.
P.M.: C’era quella riserva di parere del P.M. circa l’istanza relativa all’ammissione del documento relativo ad Arcetri, per intendersi. Allora, io ho visto il documento…
Presidente: Ah, si, quello di prima, sì, quella di prima.
P.M.: Ho visto il documento e ho fatto presente già all’avvocato Filastò che sarei dell’opinione di rivolgermi alla Corte, affinché sia citato il redattore di questo documento, cioè il dottor Giuseppe Forti, non acconsentendo alla produzione del solo documento. Quindi chiedo che…
Presidente: Si può acquisire intanto il documento?
P.M.: Sì, però…
Presidente: E poi… 507.
P.M.: Ma se non ho capito male, qui era una citazione che aveva già fatto il difensore, non dovrebbe essere un 507.
Presidente: Lo facciamo venire venerdì.
Avv. Nino Filastò: Presidente, va bene, lo…
Presidente: Lo citi per venerdì.
Avv. Nino Filastò: Va bene.
P.M.: Bene. Se credono può incaricarsi… se la Corte fa un provvedimento glielo notifichiamo, sennò il difensore. Come credono.
Presidente: No, credo, se è a Firenze si può fare una telefonata.
Avv. Nino Filastò: Ci penso io.
Presidente: Bene, per venerdì.
P.M.: Bene. Il dottor… Nulla, la copia di queste due ordinanze, sia per la citazione…
Presidente: Sì.
P.M.: Bene, grazie.
Presidente: Allora si conferma l’udienza del 16 gennaio, ore 09.00.
P.M.: Grazie.
Presidente: L’udienza è tolta. Grazie.