17 febbraio 1998, 53° udienza, processo, Compagni di Merende Mario Vanni,  Giancarlo Lotti e  Giovanni Faggi per i reati relativi ai duplici delitti del MdF e Alberto Corsi per favoreggiamento.

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Lorenzo Mocarelli, Avv. Nino Filastò, Pubblico Ministero Paolo Canessa

Presidente: Ora aspettiamo la segretaria che è andata un attimo in camera consiglio a prendere gli occhiali che ho dimenticato.

P.M.: Approfitto per depositare, certo ci vuole la segretaria anche per quello i verbali relativi alle deposizioni rese nel corso delle indagini dal Ricci Walter sia nel corso del procedimento a carico di Pacciani sia nel corso delle relative indagini che sono stati usati per fare alcune contestazioni a Ricci.

Presidente: Allora Elisabetta … sostituito dall’avvocato Filastò dall’avvocato Finias (?) per Faggi, l’avvocato Bertini per Lotti, poi c’è l’avvocato Curandai per tutte le parti civili e l’avvocato Morena per l’altra parte. Il Pubblico mistero ha prodotto la dichiarazione del Ricci Water … allora c’è il teste Montarelli? Mocarelli insomma il nome più o meno è questo, Mocarelli Lorenzo. Vuole essere ripreso dalle telecamere della televisione o no?

M.L.: Mi viene indifferente ma ho ottant’anni è bene che stia tranquillo meglio.

Presidente: Allora come si chiama e dov’è nato?

M.L.: Mocarelli Lorenzo, nato a San Casciano il 16 11 18.

Presidente: Residente?

M.L.: A Grosseto, a Roccastrada.

Presidente: Senta faccia leggere la formula.

M.L.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è di mia conoscenza

Presidente: Senta noi l’abbiamo disturbato perché ci deve fornire alcune notizie

M.L.: Porca miseria hanno preso l’apparecchio.

Presidente: Ci sente?

M.L.: Ma bisogna che parli bene

Presidente: Va bene, allora l’abbiamo disturbato perché abbiamo bisogno di sapere alcune cose che lei solo ci può dire.

M.L.: Non ho capito un cazzo, posso venire li vicino?

Presidente: Come no, spostate il microfono e mettetelo qui.

M.L.: Se trova il tono giusto capisco tutto.

Presidente: Senza microfono poi come fo? Sente ora?

M.L.: Più basso.

Presidente: Più basso, così va bene? Mi sente ora? Ci vuole un po’ di pazienza. Allora lei è un ex carabiniere?

M.L.: Davvero

Presidente: Davvero cosa vuol dire sì?

M.L.: Vuol dire sì

Presidente: Bravo, lei fino a quando è stato a Mercatale?

M.L.: Mercatale? Manco 8 anni perché avevo comprato ad un quartiere a Grosseto ed abito la.

Presidente: Ho capito ma lei è nato a San Casciano a Mercatale poi si è trasferito a Grosseto, fino a quando ho vissuto a Mercatale?

M.L.: Fino a 7/8 anni fa escluso la vita militare.

Presidente: Li c’è la stazione dei carabinieri a Mercatale, fino a quando c’è stato in quella stazione?

M.L.: Boh non me lo ricordo no.

Presidente: Quando c’era la stazione dei carabinieri lei la frequentava o era in contatto con questa stazione?

M.L.: Delle volte anche per salutare gli ex colleghi passavo, mi fermavo e li salutavo ecco.

Presidente: Senta lei ha frequentato il poligono di tiro le cascine?

M.L.: Sì.

Presidente: Lei aveva una pistola calibro 22 e per quanti anni ha frequentato questo poligono?

M.L.: Pochissimo, qualche volta ma insomma gli amici dicendo si passa la giornata, l’unica spesa piccola non nociva era andare a fare due tiri alle cascine delle armi pistole ero pratico come carabiniere, mi succede che uno di quelli che sparava lì che non conoscevo un fiorentino ma risulta sull’acquisto buttava tutti di fuori dice no la voglio rivendere dice comprala te ecco lì a bruciapelo compro questa pistola che io odio le pistole e dopo ve l’ho data, toscano sì.

Presidente: Sì ora arriviamo al toscano, quindi lei ha frequentato questo poligono, aspetti lasci stare il poco o non molto, anche prima di acquistare la pistola?

M.L.: Un paio di volte forse sì.

Presidente: Con che frequenza andava?

M.L.: Quella li usavo le pistole del poligono

Presidente: No con che frequenza andava al poligono lei?

M.L.: La domenica.

Presidente: La domenica, le cartucce le comprava lei o se le portava dietro lei?

M.L.: Le compravo lì, se mi avanzavano poi le portavo a casa poi quando ritornavo le ripigliavo.

Presidente: Quante le comprava per volta?

M.L.: Grossomodo ora non mi ricordo quanti caricatori si poteva tirare in una mattina 2/3 che poi entrava qualcuno come sparava più a lungo allora era tardi si mangiava 7/8 cartucce le portavo a casa, avevo anche il porto d’armi della pistola a quei tempi.

Presidente: Non c’è problema, mi basta sapere com’è andata nei fatti se ci sono certi collegamenti o no tutto qui. Quindi lei portava a casa le cartucce non utilizzate.

M.L.: No se si ritornava al tiro le pigliavo per non riacquistare

Presidente: Lei poi ha venduto la pistola al toscano, nell’85 mi pare, l’ha venduta nell’85 la pistola?

M.L.: Non me lo ricordo guardate voi, mi sembrava nel 90

Presidente: No nel 90 no c’è la denuncia almeno lì non ci piove. Va bene senta le cartucce gliele ha vendute al toscano? Anche le cartucce quando gli vendette la pistola?

M.L.: In dotazione gliel’ho date, quante gliel’ho date però non me lo ricordo ma

Presidente: Ma quando gliele ha date? Con la pistola o prima?

M.L.: Quando gli ho venduto la pistola, prima non ci avevo ragione di darglieli. No se non gli do la pistola perché dovrei dargli le cartucce? Mi rendo conto, se io ho la pistola mia e lui è toscano.

Presidente: Facciamo una cosa, apriamo una parentesi, quando ha conosciuto il toscano lei?

M.L.: L’ho conosciuto quando era di servizio a Mercatale.

Presidente: Lo frequentava allora, era un amico lui? Era un amico suo.

M.L.: Amico beh collega com’è che si è, poi stimavo toscano perché mi sembrava un uomo giusto, veramente

Presidente: Voglio dire se gli ha dato, se lui gli avesse chiesto delle cartucce non è una cosa così improbabile?

M.L.: Me lo ripeta.

Presidente: Lei dice ho dato le cartucce solamente quando ho venduto la pistola, è così? Però se glielo avesse chiesto prima

M.L.: La cartuccia così per capriccio non gliele si danno le cartucce, mi rendo conto, se io gli vendo la pistola anche insomma l’ha comprata che me ne faccio di 10 cartucce? Benché le potevo tenere lo stesso perché c’ho due carabine 22.

Presidente: Lei quante cartucce gliele ha date? Quante cartucce ha venduto al come si chiama al toscano?

M.L.: Vendute? No neanche una gliel’ha regalate 10/15, non me lo ricordo, non me lo posso ricordare perché se era una cosa importante allora

Presidente: Non gliele ha vendute se non in quell’occasione. In quell’occasione quando ha venduto la pistola ha venduto le cartucce

M.L.: E poi non c’entra più.

Presidente: Lei quando ha smesso di frequentare il poligono delle cascine?

M.L.: La data non gliela posso dire ma insomma sarò andato gli dico una cosa più che altro impegnativa per stare in compagnia con qualcuno sicché venduta la pistola senz’altro non sono andato più.

Presidente: Glielo dico io, mi risulta che lei ha frequentato fino al 78, dal 78 all’85 ci è andato? Ha acquistato altre cartucce da altre parti o no?

M.L.: Penso di no perché non avevo necessità.

Presidente: Quelle cartucce quindi che lei ha venduto al toscano erano le cartucce che lei conservava da quando frequentava il poligono è così?

M.L.: Senz’altro è così, venduti ma non gliel’ho venduti, dati in compenso della pistola che aveva acquistato.

Presidente: Il toscano informo che già gliel’ha fatto notare la polizia ed il pubblico ministero a lei al toscano hanno trovato 200 cartucce Winchester con la W sul fondello e lui dice che l’ha ricevute da lei.

M.L.: 200 cartucce?

Presidente: 200 cartucce, quattro parti da 50.

M.L.: Mi sembrano tante però se le avessi avute in casa gliel’avrei date.

Presidente: Non gliel’ha date o no.

M.L.: Senta non me lo ricordo, io gli dico guardi potrei dire di no assolutamente perché ho in memoria delle spicciole cartucce ma se il toscano dice che io gli ho dato un pacco di 200 cartucce può anche darsi perché io il toscano lo conoscevo.

Presidente: Allora non torna questo perché se lei dice io le cartucce che avevo io le ho acquistate solamente al poligono delle cascine allora vuol dire che lei è andata anche dopo l’80/81 alle cascine.

M.L.: No

Presidente: è andato alle cascine anche nell’80/81 spiego perché

M.L.: Nel senso che ho le cartucce

Presidente: Lei dice io ho acquistato le cartucce

M.L.: No che ho venduto la pistola non sono andato più

Presidente: Non c’è andato più.

M.L.: No non c’è altro che dice tanti ne comprava mica come me 10 cartucce pigliavano pacchi di cartucce perché se non le tiravano oggi li tiravano le pagavano c’è uno sconto molto grande e quindi conveniva pigliare ma poi insomma dopo venduta la pistola io là dentro non ci sono andato neanche a veder sparare

Presidente: Prima siccome lei ha cessato formalmente/ufficialmente di andare alle cascine per quanto riguarda i registri fino al 78 ci è andato poi qualche altra volta o no? Perché è registrato.

M.L.: Se è registrato allora ci sono andato senz’altro lo sapete, ma io non lo posso ricordare, io quello che posso credere anche se non me lo ricordo venduta la pistola sono costretto a dire non ci sono andato più se poi però risulta che io li ho comprato delle cartucce è segno evidente che con qualche amico ci sono andato a sparare 10 colpi anche te ecco può darsi così.

Presidente: Senta il toscano lei lo conosceva? Lo conosce il Pacciani, il Pacciani non il toscano.

M.L.: Il Pacciani l’ho conosciuto, ora abito vicino a Pacciani quanto è lì abita.

Presidente: Abita a Mercatale ora lei?

M.L.: Ci abito, ho avuto tre infatti in 40 giorni quindi ho lasciato la dimora a Grosseto ma però solo non c’è la fo, muoio se mi metto a fare insomma non c’è la fo, allora lì accanto a Pacciani ci abita mio nipote e sono in casa da una ventina di giorni

Presidente: Casa di questo nipote? Ma lo conosceva anche prima Pacciani?

M.L.: Così veduto passare io non ci ho mai parlato, ora sì buongiorno, no non gli do neanche il buongiorno.

Presidente: Il toscano l’ha visto frequentare il Pacciani?

M.L.: Una volta sola, si andava io il toscano da Mercatale a Montefiridolfi con la macchina di toscano non facevo nulla piazza vengono via intanto si ritorna subito e a casa li di Pacciani abitava vicino a Montefiridolfi era fuori sulla strada lì mi ricordo insomma si fermò e si mise a parlare ma io ecco lì ma poi il Pacciani l’avevo visto tante volte a lavorare nei campi insomma lì però contatti a parole mai.

Presidente: Tornando al po’ alle cartucce va bene, secondo lei quando cartucce può aver ceduto alla toscano.

M.L.: Porca miseria, è un discorso non mi ricordo nemmeno che ho mangiavo stamattina a colazione

Presidente: Ma erano dei pacchi? Delle scatole? Erano cartucce sfuse?

M.L.: Senta io mi ricordo che ci avevo delle cartucce sempre in casa, ma da avergliele date sciolte in casa, sciolti e avanzate oppure messe lì per caso una cosa e quelle senz’altro gliele diedi qualche cosa, poi quante gliene diedi però non lo posso dire, se poi lui dice che io gli ho dato un pacco di cartucce da 200 colpi può essere anche vero perché mi può essere montato l’idea di comprare un pacco di 200 cartucce per risparmiare il valore di spesa, ecco perché si compravano al negozio costavano metti caso per esempio lì costano 100 al poligono, ecco li può anche darsi perché l’avevo sempre ma che ne faccio pigliare un pacco da 500, sono 500 cartucce o 200?

Presidente: 200, sono 4 pacchi da 50 l’uno.

M.L.: Non me lo ricordo insomma e può darsi che mi abbiano convinto che l’abbia comprata però sicuro che io le ho comprate non so.

Presidente: Ma lasciamo stare le 200 cartucce che non ci interessa, dimentichiamo, facciamo quelli che lei comprava al poligono di tiro, per l’epoca in cui lei andava al poligono di tiro, dal 72 al 78 lei andava una domenica mi ha detto poc’anzi acquistava un po’ di cartucce le sperava tutte o non tutte e poi va bene? A me interessava sapere ripeto se gliel’ha date una volta o in più occasioni queste cartucce al toscano.

M.L.: No più occasioni penso di no, non ci siano state altre occasioni, perché senta se io vendo la pistola gli do delle cartucce come quando uno acquista un fucile da mandare a casa il regalino delle cartucce glielo lascia e così in quella pistola, io mi ricordo che qualche cartuccia per dire un numero glielo date senz’altro, però se dovessi giurare che glielo date per salvare una persona non lo posso giurare perché ma gliel’ho date sicuramente, sicuramente glielo date sciolte, e quanto gliene ho date e poi ci sarà stato un motivo. Io penso sia stata l’unica volta che gliel’ho date quando io ho consegnato la pistola.

Presidente: Ora leggo quello che ha detto alla polizia lei poi faccio la domanda allora diceva così “ho conosciuto l’appuntato toscano” sì vabbè andiamo oltre “prendo atto che da voi che la cessione fu formalizzata il 7 1 85, io diedi al toscano anche le cartucce di cui disponevo” cioè lei parla della pistola che ha ceduto al toscano il 7 gennaio 85 dice lei “io diedi al toscano anche le cartucce di cui disponevo ma non me le ricordo il numero quindi non posso dire se fossero 100/200, di più o di meno” allora la domanda è questa lei parla di 100/200 cartucce ma non è una manciata di cartucce, cosa intende per una manciata di cartucce? Un pacco cioè un numero certo/un numero consistente cioè quando lei nell’85 ha ceduto queste cartucce al toscano gli ha ceduto un bel numero non 10/8/6, capito la domanda?

M.L.: Dunque aspetti no perché dice gli hai consegnato non 6 cartucce ma un pacco di cartucce mi sembra ho capito così.

Presidente: No la domanda è per sapere da lei quando gliela dare, siccome lei dice non so se gli ho dato 100/200, più o meno.

M.L.: Certamente non me lo ricordavo allora.

Presidente: Se lei usa questo termine 100/200, ecco la domanda mia, vuol dire che è un bel numero che gli ha dato, non è una manciatina di cartucce come ha fatto lei quelle povere che aveva.

M.L.: Ma codesto dovrei dare codeste 200 cartucce quando l’ha portata via di casa mia la pistola? Quando l’ho consegnata? Non c’è la faccio questa volta, mi sembra impossibile che acquistare una pistola gli abbia dato 200 cartucce, dico quasi che io gli ho dato 200, poteva essere possibile almeno avergli dato tutte le cartucce

Presidente: Diciamo così, lei gli ha dato tutte le cartucce che aveva in casa? Quando ha venduto la pistola lei le cartucce non le utilizzava più.

M.L.: Da quando ho venduto la pistola? Da quando ho venduto la pistola le cartucce della 22 le ho sempre tenute.

Presidente: Le ha sempre tenute?

M.L.: Sempre fino ad oggi anche io c’è né avrò 5/6/7 ma c’è le ho.

Presidente: Ah le ha sempre del poligono di tiro?

M.L.: C’ho due carabine come vi ho detto 22 sportive.

Presidente: Ma sono sempre quelle di tiro di quando andava lei? Vabbè questa è la deposizione allora vabbè Pubblico Ministero continui lei.

P.M.: Io onestamente non avevo nessuna domanda, tutto quello che poteva chiarire l’ha già fatte lei.

Presidente: Le altre parti civili? Difesa?

Avv. F.: Sulla faccenda se queste cartucce erano serie H oppure no, se lo ricorda? Voglio dire signor Mocarelli queste cartucce che lei ha dato al toscano mi pare avevano sul fondello stampigliato la H oppure c’era qualche altra cosa stampigliato sopra?

M.L.: Senza se capitavano in un’armeria è nel caso compravo un H ed in un’altra armeria mettiamola … voglio comprare due cartucce pur essendo in compagnia dice … aspetti qui si tratta solamente del maschio della cartuccia che quella è diversa potrebbero avere in casa anche più tipi di marchi.

Presidente: Allora lei può fare la dichiarazione opposta a quella che lei, lei può farle per carità però ci faccia capire.

M.L.: No aspetti, no non è che io voglia cambiare la dichiarazione che ho detto prima di questo momento che io ho dato a toscano un tipo di cartuccia, no, se né tratta ora … lo chiede il signore laggiù.

Presidente: Lei ha detto a noi glielo ricordo, lei ha detto che ha frequentato questo poligono, prendeva le cartucce per sparare, le sono rimaste alcune non utilizzate e quando poi l’ha venduta la pistola, la pistola al toscano gli ha dato alcune cartucce, non è in grado di dire quante.

M.L.: Al poligono ho comprato delle cartucce, ho detto un’altra cosa, dopo aver comprato delle cartucce al poligono e dopo il poligono ha detto un’altra cosa perché non l’ho capita.

Presidente: Ora se lei interviene mentre parlo si accavallano.

M.L.: Se lei ha avuto un bombardamento nella testa degli aeroplani in tempo di guerra come ho avuto io una bomba scoppiata laggiù e mi ha buttato via …

Presidente: No io voglio solamente sapere questo

M.L.: Perché poi queste cartucce ditemi una cosa che importanza hanno se erano H o se erano B.

Presidente: Ma lasci stare questo

M.L.: Che me ne frega a me che ne ha fatto il toscano le avrà buttate, le avrà sparate, si sarà divertito.

Presidente: Ora stia calmo per cortesia e ascolti soltanto questi ascolti soltanto quello che le devo dire, lei ha detto che le cartucce che lei aveva che ha avuto nella sua vita provenivano dal poligono di tiro è così?

M.L.: Se andavo lì senz’altro …

Presidente: Ha anche spiegato il perché, perché dice che fuori costava 300 li costava 100, perché era questione di risparmio e così ecco vabbè.

Avv. F.: Va bene Presidente non ho altre domande.

Presidente: Allora grazie può andare. Allora a questo punto le produzioni sono state fatte.

Avv. F.: Presidente io chiedo di produrre c’ho qui questo famoso indice e insisto per la produzione perché

Presidente: Se non ci sono opposizioni si acquisisce l’indice di cui parla l’avvocato Filastò, può essere utile per carità.

Avv. F.: Che me l’ha fornito cortesemente il pubblico ministero.

Presidente: Questo è lodevole. Allora a questo punto se siete d’accordo si può andare per letti e utilizzare tutti gli atti del processo, di tutti gli atti comunque acquisiti escluse le pagine della sentenza Pacciani e le dichiarazioni del Vanni limitatamente alla parte che interessano Corsi Vito di cui alla presente ordinanza va bene? Allora rinviamo, il Pubblico Ministero mi ha fatto presente che domani è impedito ed ha bisogno di due mattinate intere, a giovedì mattina, giovedì 19 ore 09:30 per l’inizio della discussione. Bene l’udienza è tolta.

 

17 Febbraio 1998 53° udienza processo Compagni di Merende

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