Il 22 Febbraio 1998, saputo della morte di Pietro Pacciani, il personale della Squadra Mobile si reca a casa Pacciani alle 16.40.
…già presenti i carabinieri della Stazione di San Casciano, riscontrava la seguente situazione:
– le due porte d’ingresso erano aperte, così come quella della cantinetta, posta nel giardino della casa; – le luci, così come riferito dai carabinieri, erano tutte spente;
– la stanza cucina era in completo disordine;
– sul tavolo della stanza cucina si rinvenivano: due padelle contenenti cibo; una bottiglia di vino; un bicchiere colmo di vino; due mozziconi di sigaretta; alcune carte; il telecomando della televisione; un paio di occhiali da vista; un foglio di carta recante la dicitura “Vino da tavola F. Francioni e figli” con annotato a penna: “domani sabato 21 febbraio 1998”;
– per terra si rinvenivano alcuni stick di pillole medicinali e, in particolare, una scatola vuota di “Urbason Retard” con la scritta “mezza al mattino, mezza la sera – eliminare” (medicina che non risultava ricompresa tra quelle prescritte al Pacciani dal suo medico curante, né tra quelle che il Pacciani era solito acquistare presso la farmacia Piscitelli di Mercatale, così come risultava dai verbali delle dichiarazioni rese dalla dott.ssa Gambassini Anna Maria e della dott.ssa Piscitelli Maria Antonietta);
– la camera da letto presentava il letto disfatto solamente da un lato e sul comò vi erano alcune bottiglie contenenti la rimanenza di un liquido bianco trasparente inodore;
– sul pavimento della stanza (posta sulla sinistra per chi entra nell’abitazione), vi era il corpo, privo di vita, di Pietro Pacciani, che si presentava disteso per terra a pancia sotto con i pantaloni abbassati. Lo stesso indossava pantaloni grigi, una maglia di colore azzurro ed un paio di scarpe allacciate da uomo di colore marrone, sporche di fango secco;
– il medico legale, intervenuto sul posto, constatava che: l’orologio al polso era fermo alle ore 3.10; l’uomo, all’altezza del pube, aveva uno straccio fermato alla maglia con tre spille di sicurezza, imbevuto di varechina; il decesso, data la morbidezza del corpo, non risaliva a molto tempo prima; la strana presenza di macchie ipostatiche nella schiena, dal momento che il cadavere, a dire dei carabinieri, era stato da costoro rinvenuto a pancia sotto;
– da un controllo non erano rinvenute bottiglie contenenti varechina;
– dal certificato di Constatazione di avvenuto decesso, rilasciato il 22.2.1998 dal dott. Shaf.ei Sarvestanin, medico della Postazione di Emergenza Medica Est – San Casciano, risultava che il professionista si era recato alle ore 14.50 presso l’abitazione del Pacciani, chiamato dal 118 attestando che la morte di quest’ultimo presumibilmente era da far risalire alle ore 01.00 di quel giorno e che il decesso era stato causato da “probabile arresto cardio circolatorio”;
Vedi: 3 dicembre 2001 Nota informativa n°500/2001 Pag. 63/64/65