13 Marzo 1998, 70° udienza, processo, Compagni di Merende Mario Vanni,  Giancarlo Lotti e  Giovanni Faggi per i reati relativi ai duplici delitti del MdF e Alberto Corsi per favoreggiamento.

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Avv. Nino Filastò, Presidente Federico Lombardi, P.M. Paolo Canessa, perito Anton Blake

Presidente: Allora informo che per lunedì l’udienza non viene tenuta in quest’aula qui ma nell’aula della Dionisi per lavori che devono fare urgentemente per videoconferenze.

Avv. Nino Filastò: Mi scusi presidente, Avv. Filastò difensore di Vanni, io vorrei sapere se il pubblico ministero ha trovato…

P.M.: Presidente ho chiesto all’ufficio del gip e il gip la segretaria del presidente Lombardo mi diceva che loro a stamani nella ovviamente difficoltà che hanno nell’andare a cercare documenti vecchi non hanno trovato nulla e quindi penso che per quanto riguarda il PM mi riporto a quell’istanza che era già stata fatta di trascrizione facendo presente che nel verbale riassuntivo si dà atto che è stata fatta l’intercettazione.

Presidente: Allora io mi sono messo in contatto telefonico poco fa col dottor Siriano come si chiama lui dice che può darsi che c’ha la trascrizione nel computer perché lui le prepara, allora però non è sicuro siccome era in viaggio per andare al tribunale sta tornando a casa, verifica questo e poi lo fa sapere ad Antonio.

P.M.: Scusi ora che ci penso perché l’incarico di trascrizione la da allo stesso che ha fatto appunto a Blake alla stessa persona che ha fatto la registrazione. Mi è venuto in mente ora

Presidente: Soprattutto perché ha una difficoltà per lunedì invece lui avendolo già pronto lo verifica e quindi

P.M.: Mi è venuto in mente ora con le sue parole come funziona il meccanismo cioè il meccanismo è quello, la stessa persona che ha in carico di fare la registrazione riceve anche l’incarico di procedere alla trascrizione, mi è venuto in mente ora presidente.

Presidente: Probabilmente lo ha già nel computer.

P.M.: Ecco se materialmente non l’ha consegnato a me può essere perché al PM arrivano poi con le normali vie della posta delle cancellerie, può darsi che sia venuto io e l’ho messo in un posto sbagliato può darsi che non si arrivato, no per dire ma l’incarico fu dato già nel momento stesso in cui fu dato l’incarico di registrare, tutto qua, perché normalmente facciamo così.

Avv. Nino Filastò: Presidente io mi riservo qualsiasi presa di posizione cioè dire qualsiasi eventuale adesione all’ingresso di questa trascrizione negli atti del dibattimento dopo avrò saputo se esiste perché fino a questo momento io l’unica cosa che riesco a capire è che tutta questa situazione è molto incerta, non si sa.

Presidente: No, ma noi abbiamo il nastro.

Avv. Nino Filastò: No mi fa parlare pubblico ministero le dispiace? È abbastanza delicata dal punto di vista della difesa di Vanni, quindi non c’è né da sorridere né da prenderla così va vista come tutte le cose.

P.M.: Ma nemmeno polemizzato.

Avv. Nino Filastò: No io non polemizzo, quella cosa delle polemiche poi me ne parlerà quando farà la replica ora io non sto a polemizzando, io sto cercando di interpretare il codice e di applicare le regole del codice ad una certa situazione processuale che si è verificata. Da questo punto di vista a me mi pare che tutte le disposizioni in materia che vanno dall’articolo 139 del codice procedura penale

Presidente: 141 bis

Avv. Nino Filastò: Ma anche 139 presidente, nel 139 laddove si dice in particolare al comma quinto quando le parti vi consentono il giudice può disporre che non sia effettuata la trascrizione, quindi c’è un problema di consenso delle parti, c’è un problema di consenso anche in rapporto al 241 bis, c’è un problema abbastanza delicato secondo me per cui se mancasse questa trascrizione come per ora sembra che manchi si tratterebbe eventualmente di disporre una perizia perché quando si verifica una indisponibilità di strumenti di riproduzione e/o di personale tecnico si provvede con le forme della perizia ovvero

P.M.: Ho chiesto la perizia io

Avv. Nino Filastò: Lei ha richiesto la perizia ed io non mi sono pronunciato nel senso favorevole a questa sua richiesta né nel senso sfavorevole, io prima di tutto voglio avere in mano lo strumento di cui devo parlare, io devo parlare di un atto bisogna che lo veda, solo dopo che l’ho visto posso pronunciarne aderendo alla sua richiesta di consulenza oppure non aderendo oppure chiedendo to cour l’inutilizzabilità di quell’atto insomma io posso esprimermi solamente quando ho l’oggetto sul quale io mi devo esprimere senza averlo questo oggetto, senza averlo visionato e senza aver anche avuto il tempo di vederlo io non posso esprimere nulla, io dico questo. Quindi riserva di tutte le deliberazioni del difensore di Vanni a quando qualche cosa comparirà in questo procedimento, ho sentito parlare che dovrebbe essere sul computer, che questa persona che ha fatto a suo tempo/ha avuto l’incarico di occuparsi di questa trascrizione ci consegnerà questo documento in un certo momento io quindi mi riservo di qualsiasi considerazione solamente dopo averlo visto.

Presidente: Avvocato Filastò siamo nei preliminari di questa udienza allora chiarisco questo, l’acquisizione di questo avviene sempre tramite perizia mai così che me lo porta siccome, Tinirello che normalmente è il nostro perito aveva difficoltà a prepararlo alla trascrizione per lunedì mattina allora mi sono preoccupato di sapere direttamente da chi ha fatto la trascrizione se l’aveva già fatta e la teneva o non la teneva tutto qui. L’incarico lo daremo a lui.

Avv. Nino Filastò: Vediamo se questo signore c’è l’ha oppure no poi dopo vedremo, valuteremo e leggeremo soprattutto.

Presidente: Bene prego P.M.

P.M.: Le chiedo scusa ieri io avevo mi sembra, è sempre bene essere puntuali, fornito alla Corte le bobine di quell’interrogatorio, ci sono? Perché così ci leviamo il dubbio, le bobine ci sono

Presidente: La 2 e la 3.

P.M.: Ognuno può fare poi anche le trascrizioni di parte, ognuno le può duplicare, quindi se il difensore ha necessità di fare un’attività di questo genere sono a disposizione della Corte in due copie quindi mi sembra che è possibile esercitare qualsiasi diritto a questo punto di difesa. Presidente volevo ancora prima di passare un attimo alla replica e far presente ancora una situazione, ieri mi sembra di avere avuto un’indicazione dal giudice a latere molto giusta e io la ovviamente la faccio mia dopo averne parlato col difensore di Faggi cioè l’opportunità dato che la Corte ha materialmente già indisponibilità il verbale di sequestro relative alle famose agende di Faggi non ha tutte le agende e noi forse credendo di essere nella necessità di non gravare eccessivamente la Corte di documenti le abbiamo date un po’ per volta e di questo mi assumo io diciamo la responsabilità di aver preso questa strada, è chiaro che tutte le agende sono già a disposizione della Corte ma materialmente alcune le abbiamo tenute, tutto questo per dire che mi sembra opportuno come mi è stato indicato che la Corte abbia a disposizione tutte le agende e in particolare anche quelle relative agli anni in cui sono avvenuti gli omicidi per i quali è stato iniziato e celebrato questo processo, mi riferisco alle agende di Faggi relative non solo all’anno 81 ma agli anni degli omicidi cioè l’85, l’84, l’83 e l’82 indipendentemente da quanto

Presidente: 82, 83, 84 e 85 non le abbiamo.

P.M.: Questo sta dicendo, allora io avendo fatto presente anche al difensore di Faggi di questa circostanza metto a disposizione perché è a mio avviso necessario se non indispensabile anche le agende di quegli anni, esattamente 85, 84, 83 ed 82, su questo per terminare l’esame delle agende stamani io vorrei fare una considerazione in fatto. Di queste agende degli anni relativi a 85, 84, 83 e 82 ovviamente per quanto riguarda la prospettiva del PM è opportuno che voi analizzate con attenzione quantomeno quella dell’anno 85, cosa emerge dall’esame di questa agenda che anche per il 1985 la situazione è identica al 1981, mi spiego, nel 1981 abbiamo visto c’erano due agende e secondo quella che è ciò che appare il PM vi ha fatto presente che c’è una materialmente apparentemente più usata con molte indicazioni quotidiane e una apparentemente settimanale non usata, per quello che riguarda il 1985 che è l’anno che interessa al PM per metterlo in evidenza alla Corte la situazione è analoga sotto questo profilo, l’unica agenda che abbiamo trovato nella perquisizione del 1985 è questa di cui io ho fatto fotocopie cioè c’è n’è una sola, però l’esame obiettivo sembra e qui ovviamente andiamo sotto il profilo della deduzione logica che anche per il 1985 Faggi avesse necessariamente due agende perché essendo persona che aveva impegni quotidiani come abbiamo visto addirittura un rappresentante di piastrelle che ogni giorno appunta gli appuntamenti, addirittura le tratte che paga, ha evidentemente l’abitudine di segnare tutto e quindi nell’unica agenda che è stata reperita e che è stata sequestrata ed è a disposizione della Corte appare molto chiaramente che non ci sono annotazioni tranne per alcuni giorni, è praticamente tutta vuota tranne in alcuni giorni. Allora è una deduzione questa del PM che io sottopongo come dato obiettivo alla Corte guardate sembra di capire che su questo dovrete voi cercare di analizzare il dato obiettivo per l’85 sembra, e questo ripeto è una deduzione, che l’agenda vera sul quale segnala tutti i suoi appuntamenti non ci sia o l’abbia fatta sparire o non l’abbiamo trovata anzi Faggi ha tutta la possibilità di portarla fino alla chiusura del dibattimento e comunque il dato obiettivo è che l’unica agenda trovata per l’85 oltre a non contenere ovviamente alcune annotazione per i giorni 8/9 settembre dell’85 giorno del delitto le pagine sono completamente vuote sembra che il Sig. Facci o non ha lavorato in quell’anno oppure le sue annotazioni le ha fatte altrove vedrà lui se intende dire qualcosa in proposito e quindi metto a disposizione della Corte queste ulteriori agende, al difensore di Faggi ho consegnato mi sembra spero una copia, no non glielo consegnata, gliela consegno ora, gli altri difensori se hanno interesse

Presidente: Per l’82, 83 e 84 è unico esemplare?

P.M.: Si è unico esemplare, io ho esaminato l’85 perché se Antonino o qualcuno le mette a disposizione del cancelliere.

Presidente: Poi dopo dobbiamo fare un’ordinanza per acquisire queste cose qui, quelle di ieri e quelle di oggi, l’istanza della tradizione, intanto ora può riprendere

P.M.: Se alla Corte interesse ma tanto l’ha visto dal verbale sequestro c’è ne sono per tutti gli anni che quindi, è solo un aspetto materiale di spostare lo scatolone da una stanza, presidente ne prendo atto e mi sembra che dobbiamo riconoscere oltre allo scrupolo di questa Corte che obiettivamente il dibattimento è il luogo come abbiamo sempre detto in cui si cerca di capire e di chiarire al massimo tutti i fatti ne prendiamo atto anzi l’impulso che è venuto in ogni momento dalla Corte mi sembra sia sempre stato costruttivo ai fini del chiarimento della verità. Presidente passerei a questo punto all’esame dei punti toccati dalla difesa Vanni e ha quella necessità che avevo manifestato ieri in premessa di replicare sul punto e mi ero permesso di sottolineare ieri mattina la circostanza che a questo punto della discussione non è più possibile per il giudice e per la Corte farsi distrarre da argomenti superflui ma occorre sottolineare i punti essenziali e quindi a mio avviso questo è il momento in cui il giudice deve avere sempre presente il tema specifico della decisione e deve accorgersi in ogni momento quando gli argomenti delle parti sono solo dei tentativi di distrarre il giudice da quelli che invece sono gli argomenti veri, perché mi sembra di dover sottolineare che una parte della difesa Vanni ha cercato di, ora lo vedremo, percorrere questa strada e a mio avviso abilmente, correttamente e nei limiti della legittimità ovviamente cercato di distrarre un po’ il giudice da questi argomenti portando fatti e considerazioni non strettamente pertinenti, forse in replica bisogna cercare di stringere e bisogna vedere solo le emergenze probatorie, quelle attuali e non tenere presente quelle emergenze probatorie che erano emerse ma che sono superate da dati di fatto successivi non discutibili in questo momento e portare argomenti non pertinenti può avere illegittimo scopo ma bisogna stare bene attenti, questo invito vi rivolgo, di mirare solo all’essenziale. Allora per quanto riguarda gli argomenti della difesa Vanni la replica perché questo prevede il nostro ordinamento processuale deve essere puntigliosa, puntuale, specifica solo su argomenti di cui voi vi siete interessati in questo processo e su questo punto il PM è costretto proprio a replicare perché vi dicevo c’è questa necessità ovviamente del PM di sottolineare a voi quali sono gli elementi importanti e cercare di evidenziarli nei minimi particolari, questo diciamo è una situazione che mi preme sottolineare perché a seguito della requisitoria dei difensori di Vanni ed in particolare del secondo difensore il cui difensore più che legittimamente ha parlato a lungo illustrando di tutta una serie di questioni a mio avviso non pertinenti e ci siamo trovati in una situazione quanto meno originale alla quale io per la verità non avevo mai assistito, una situazione che più che originale direi quasi paradossale perché anziché davanti a un esame obiettivo degli elementi di fatto c’è stato anche questo, la maggior parte o buona parte della arringa del difensore è stata/mi è sembrata l’attività potrei dire di un professore a scuola che ha bocciato indistintamente tutti i suoi allievi, vediamo di spiegarci e perché secondo me è in buona parte della arringa del difensore ho avuto questa impressione, ovviamente è un’impressione personale del PM che è legittima quanto la attività del difensore. Perché se il PM ha nella sua requisitoria elencato una serie di fatti obiettivi astenendosi sia da citazioni sempre gradite ma a volte non strettamente necessarie e si è guardato bene da bacchettare le altre parti in questa arringa per 5 giorni in buona parte ci siamo trovati di fronte a un qualcuno che vi voleva far credere che tutti hanno sbagliato, tutti indistintamente e poi trovandosi a mio avviso nella difficoltà di dimostrare nello specifico perché gli altri hanno sbagliato. La maggior parte dei discorsi che ho sentito e che avete sentito anche voi sono questi, le indagini sono tutte sbagliate, l’enfasi con cui è stato sviluppato questo concetto l’avete sentita, la sentenza della Corte di assise di primo grado relativa a Pacciani per carità è uno sbaglio clamoroso, i testimoni portati dal PM 10, 20, 50, 100 quanti sono non me lo ricordo sono testimoni di cui non se ne salva uno sono bugiardi tutti indistintamente, le donne sentite sono tutte ubriache o prostitute, i sopralluoghi lo avete sentito ieri i verbali di sopralluogo sono un disastro se non sbagliati o falsi non corrispondano al vero, i verbali di interrogatorio del gip e del PM creano dei dubbi paurosi e quindi è un’indagine da buttare, questo vi è stato detto in sostanza, ma vi si è aggiunto qualcosa di più attenzione davanti a questo disastro completo di tutti, questa è la posizione della difesa Vanni, gli unici testi attendibili sono invece tre vi è stato detto ieri molto chiaramente, è solo l’avvocato Zanetti, il signor Bardazzi ricordate il signore di Borgo San Lorenzo Vicchio e il signor Allegranti, la contrapposizione, davanti a tutto questo mare di materiale che avete esaminato la verità ve la possono dire solo tre Zanetti, Bardazzi e Allegranti, questi tre sono testi attendibili tutti gli altri sono da buttare, questa è veramente una affermazione che meriterebbe un esame più approfondito cerchiamo di farlo, perché sono attendibili questi tre? Perché solo questi tre hanno visto il vero mostro e qui abbiamo fatto un passo avanti per fortuna perché vi è stato spiegato che avendo visto il vero mostro hanno visto questi, ovviamente non ci hanno detto chi però insomma questo è il processo è così se l’hanno visto ma non sanno chi è, ma coloro che hanno fatto le indagini non se lo sono fatto dire oppure non sono stati capaci di andare avanti però hanno visto questi tre, vi è stato detto a chiare lettere, la belva, una belva per carenza degli investigatori non è stata identificata per fortuna c’è stata data una strada per fare questa identificazione mi sembra anche molto semplice perché vi è stato indicato che è un poliziotto che agisce in divisa come vedremo, è un’indicazione veramente, è molto vicino agli inquirenti e potrebbe addirittura potrebbe essere componente della scorta di un certo magistrato quindi che ci vuole a identificarlo, quindi qui siamo proprio carenti vedremo di fare qualcosa, di fronte a questa prospettazione di verità in cui manca soltanto il nome della scorta mi sembra la dottoressa Della Monica ha 4 o 5 agenti quindi ora li identifichiamo subito poi vedremo se è necessario o se troviamo qualcosa li porteremo ma insomma attenzione perché davanti a quel materiale sia pure idoneo o non idoneo ma sul quale si doveva discutere no ci sono solo tre testi. Il professore che era a scuola che ha bocciato tutti vi ha detto ci sono questi tre testi, allora io vi dico e vi avevo detto all’inizio attenzione a non farsi distrarre perché indipendentemente dalla verità il materiale probatorio è un altro bisogna guardare quello e su quello dire qualcosa non ci facciamo distrarre perché capite in questo momento pensare che si possa o si debba valutare da parte di una Corte d’assise un discorso di questo genere di un poliziotto in divisa che arriva a piedi se non ho capito male, è un’ipotesi ovviamente che vi è stata fatta, a Baccaiano si mette alla guida dell’auto, lascia questa macchina della polizia perché sappiamo che il teste Calonaci ha detto c’era scritto polizia da qualche parte poi a piedi in divisa perché il teste Calonaci ci ha detto che era in divisa, si mette alla guida dell’auto del Malignari, gli ha chiesto prima i documenti perché anche questa distrazione a mio avviso vi è stata proposta e poi guidando questa macchina va nel fossetto direi neppure un’ipotesi perché è una situazione sulla quale la prova è veramente carente ma quello che mi preme oggi sottolineare davanti a voi è una evidente attività di distrazione che non è assolutamente pertinente in questo processo, vi è stato detto qualcosa dal professor De Fazio che ha detto altre cose, il Calonaci sappiamo cosa ha detto e quindi non in proposito non c’è alcun serio elemento su questo vedremo fra un attimo anche perché per addentrarsi sulla testimonianza di queste tre persone, allora non ci distraiamo continuiamo a esaminare l’altro materiale, liberi ovviamente di valutarlo come si vuole ma attenzione questi tre testi ci sono, hanno detto quello che hanno detto, nessuno può dire nient’altro in proposito ma esaminiamo diffusamente anche l’altro materiale. Ma è stata fatta, o tentata, un’altra operazione a mio avviso insomma forse l’opportunità poi lo decide solo chi lo fa, insomma direi che è un’operazione che si qualifica da sola, cioè l’impostazione difensiva che come ho cercato di mostrare ha ammirato molto a questo poliziotto e una impostazione dicevo nella quale vi è stato detto attenzione tutto sbagliato, sono tutti dalla parte del torto, tutti indistintamente, e vediamo perché questo professore ha dato voti negativi a tutti, voi lo avete percepito come l’ho percepito io, ha bocciato tutti e per ciascuno ha dato il proprio voto, poi in 5 giorni avete sentito i giudici quelli pesantemente bacchettati dal professore sono stati i giudici, il primo è il giudice di quella sentenza di primo grado, i sei giudici popolari, i giudici a latere, il presidente Ognibene, è tutta colpa loro se voi siete stati qua un anno dietro a questo dibattimento rendetevene conto perché tutti hanno chinato la testa ed hanno creato le basi di questa indagine assolutamente inutile come sapete perché addirittura il giudice, quel giudice li, ci ha indicato persino quali erano/quali potevano essere gli autori su cui dovevamo fare l’indagine, cioè Vanni, Faggi, Lotti, Lotti forse non aveva parlato però questo giudice è assolutamente un giudice che ha fatto un danno per carità ma come mai al presidente Ognibene questa procura di Firenze, la questura di Firenze gli è stata dietro? Per carità tutto sbagliato, il gip, il gip è stato bacchettato di questo processo in modo veramente pesante perlomeno un paio di volte perché il presidente della sezione gip Dottor Lombardo vi è stato detto ha redatto il verbale d’interrogatorio del Vanni che non corrispondono alle trascrizioni, lo vedremo fra un attimo, questa è ma direi illazione, vediamolo perché tutto quello che è successo è nel meccanismo della legge. Peggio ancora vi era stato detto ha condotto il gip l’incidente probatorio di Lotti in modo non perfettamente corretto tant’è che a suo tempo il suo difensore aveva detto qualcosa, ricordate che il gip giustamente aveva reagito nei termini. Vi è stato detto tutte queste persone sono prevenute, sono dominate da un’ansia investigativa ma attenzione perché c’è ansia investigativa non vorrei ci fosse anche la tensione difensiva eccessiva. Ma ancora i voti, l’ufficio del PM c’è l’ha obiettivamente con tutti, è tutto da buttare vi è stato detto più volte, l’ufficio del PM zero spaccato, ha sbagliato tutto, quattro magistrati della Procura della Repubblica di Firenze, il procuratore della Repubblica dottor Vigna, il procuratore aggiunto dottor Ferin, due sostituti, addirittura si son permessi di fare un confronto che è stato detto ieri poi vedremo nel dettaglio cosa è successo nel quale confronto tra Lotti e Pucci ci siamo permessi di far dire al Pucci nel confronto cosa aveva detto lui compresi i nomi delle persone Vanni e Pacciani che avevano visto, su questo la procura ha sbagliato lo vediamo fra un attimo è sicuramente da bocciare. Gli investigatori che il professore ha continuato, gli investigatori per carità credo che la parola del dottor Giuttari è stata pronunciata 50/100 volte e a seguito senza reagire le indicazioni della sentenza Ognibene, questo è il primo appunto che gli è stato fatto, non si è permesso nemmeno di mettere in dubbio la necessità di quella indagine come se la polizia che agisce sia di iniziativa che su delega possa permettersi di non seguire una delega. Ne cito qualcuno, altra colpa di cui si è macchiato il dottor Giuttari non ha perquisito la casa dove Lotti abitava fino al 1988, macroscopico errore lo vediamo tra un attimo. Gli investigatori, questo è stato detto a chiare lettere, il dottor Giuttari manca della necessaria professionalità e esperienza. Consentitemi una parola una perché i membri della Corte giudici popolari forse non sanno quale è l’esperienza del dottor Giuttari e io voglio solo dire una parola, oltre a essere un primo dirigente con vent’anni di esperienza il dottor Giuttari è la persona che quale componente della Dia “direzione investigativa antimafia” ha fatto le indagini relative al processo che si tiene e si è tenuto nell’aula accanto cioè quello per le stragi di cui tutti siamo a conoscenza e in questa indagine ha consentito al PM di arrivare a giudizio nei modi che sappiamo quindi successivamente dopo questa sua attività alla Dia il procuratore della Repubblica di Firenze dottor Vigna mi sembra correttamente dovendo indicare o scegliere un investigatore con una grande professionalità a cui affidare questa indagine meglio non poteva cascare, questi sono dati obiettivi li ho voluti ricordare ai giudici popolari per confutare quelle continue illazioni sulla scarsa professionalità e/o esperienza degli investigatori. Ma anche qui nel bacchettare e nel dare voti negativi agli autori di questa indagine non si sono salvati nemmeno i precedenti PM, la dottoressa Della Monica è stata accusata di aver interrogato per tre ore e mezzo il teste Gargalini, come si è permessa? Voi sapete lo vedremo perché c’era quella necessità ma peggio ancora un altro, il teste non ha importanza quale quello che è stato tre ore e mezzo nella caserma dei carabinieri di Baccaiano o dove era Montespertoli, ma ancora peggio ancora la dottoressa Della Monica ha scritto nel verbale di sopralluogo di Baccagliano dell’82 che il Mainardi era sul sedile anteriore, bocciata in pieno la collega. Gli avvocati, ma voi avete sentito qualcosa di positivo sugli avvocati? Ma anche qui questo professore per fortuna abbiamo qualcuno che ci insegna e ci dice le cose come stanno dice “studia Curandai studia” l’ho sentito io in quest’aula, “professor Voena ma cosa insegna ai suoi allievi non è vero che il dibattimento serve per verificare la tesi accusatoria” “avvocato Bertini ha difeso Lotti in modo sbagliato ma come sarebbe? Io in un caso simile ho fatto in modo diverso” beh perché la libertà di scelta della difesa noi non la possiamo riconoscere all’avvocato Bertini? Dobbiamo pensare che c’è uno solo qua dentro in quest’aula che è dalla parte del giusto? Per fortuna poi ci penserà da solo l’avvocato Bertini se intende replicare sul punto “avvocato Colao basta con i coltelli” cioè tutte continue e quotidiane bacchettate a tutti indistintamente, i medici legali non sono stati risparmiati nemmeno loro “professor Maurri ma lei con quarant’anni di professione di medico legale ci dice che l’omicidio del 1985 a Scopeti è stato fatto di domenica? Ma come non sa lei in quarant’anni professione nemmeno distinguere la mosca per dire che come dico io professore che è avvenuto di sabato?” il professor Maurri ha sbagliato in pieno a questo punto il nostro professore evidentemente trovandosi davanti un altro professore ha fatto da preside, ma l’unico bravo ovviamente è quello che vi ha invece parlato dei tre testi che hanno visto l’altro mostro. Tutto ciò lo capite è una distrazione, è inverosimile bisogna dimostrarlo ciò che si dice non si possono in una arringa sia pure legittimamente solo bacchettare le persone che non vanno e cercare di distrarre la Corte. Ma siamo andati avanti perché da buon professore ha preannunciato che attende di vedere il tema che la Corte presenterà alla fine, è il tema che consegnerà se non è secondo il suo desiderio sa lui cosa fare a questo punto la misura era veramente colma e lei finalmente signor presidente è intervenuto. Allora torniamo coi piedi per terra, nessuno è professore o comunque se c’è qualcuno che deve essere professore in quest’aula e se qualcuno a mio avviso deve mettere le cose a posto è naturale che in questo processo i voti li da la Corte, siete voi e li darete senz’altro giusti, non c’è motivo di dubitare su questo. Ma per fare questo, per dare i voti giusti, signori giudici occorre grande attenzione e grande pazienza, io vi chiedo in questo momento una grande attenzione e grande pazienza per sentirmi sulle repliche puntuali e puntigliose dicevo che io devo necessariamente in una situazione di questo genere fare sui punti invece obiettivi toccati dal difensore di Vanni avvocato Filastò cioè nei momenti in cui si è parlato veramente del processo e non si è cercato di distrarvi. Io non impiegherò 5 giorni ve lo dico subito perché non ho nessuna intenzione di portarvi il superfluo e anzi per diciamo comodità depositerò una memoria scritta così come ho fatto per la requisitoria che vi consenta di avere sottomano punto per punto quello che mi sono permesso e mi permetterò da ora in avanti di indicare alla Corte come tema decidendi da esaminare. Per capire meglio però il meccanismo al quale bisogna attenersi per esaminare esattamente i risultati di questa istruttoria dibattimentale senza farci distrarre occorre in primo luogo a mio avviso indicare ai signori giudici popolari e in questo chiedo un attimo di attenzione e poi se necessario di collaborazione dei giudici togati in camera di consiglio alcune norme del codice di procedura penale che sono state seguite dal Pm e dal gip nell’acquisizione degli elementi di indagine e alcune circostanze per dimostrarvi come sia PM e gip si sono comportati secondo legge e per dimostrarvi come nel corso delle indagini nessuno ha violato la legge e non si possono fare illazioni. Vorrei seguire per questa disamina il metodo usato il secondo difensore di Vanni l’avvocato Mazzeo, è un metodo che io approvo incondizionatamente perché è un metodo che mi trova perfettamente d’accordo nel quale io mi ritrovo in pieno, perché prima di esaminare i fatti l’avvocato Mazzeo vi ha fatto citazioni specifiche di norme e quello che mi accingo a fare io e vi ha dato le indicazioni giurisprudenziali su ogni punto spiegandovi “guardate la norma e questa è stata interpretata in questo modo” mi sembra dicevo un atteggiamento non solo da condividere in pieno ma è un atteggiamento ed un metodo a mio avviso corretto ed equilibrato, è un metodo costruttivo per la ricerca della verità, è stato l’avvocato Mazzeo sintetico ed essenziale, per me è più facile replicare all’avvocato Mazzeo perché abbiamo parlato con lo stesso linguaggio, mi consenta di dirlo non siamo ovviamente d’accordo nel merito delle conclusioni io con l’avvocato ma questo è fisiologico e nel processo. Allora dicevo le norme che dobbiamo tenere presenti per esaminare correttamente l’attività del PM e del gip e non cadere nel tranello in quelle piccole considerazioni fuori luogo che sono state fatte sia sul PM che sul gip, vorrei innanzitutto partire per i giudici popolari dalla norma dell’articolo 212 del codice di procedura penale, modalità del confronto, leggo solo la parte essenziale perché vi è stato detto che quel confronto Lotti Pucci è stato fatto male e gli sono stati detti i nomi, insomma un attimo eh, un attimo di pazienza vediamo voi esaminerà rete come stanno le cose la norma è questa “il giudice richiamate le precedenti dichiarazioni ai soggetti tra i quali deve svolgersi il confronto chiede loro se le confermano” quindi richiamate le precedenti dichiarazioni senza omissis “e/o se le modificano invitandoli o occorra alle reciproche contestazioni, nel verbale fatta menzione delle domande rivolte dal giudice, delle dichiarazioni rese dalle persone messe a confronto e di quanto altro è avvenuto durante il confronto” cortesemente leggete poi quel verbale di confronto Lotti e Pucci e vedrete se il procuratore della Repubblica di Firenze il dottor Pini e il dottor Flerin e i due sostituti presenti hanno o meno adempiuto al precetto di questo articolo 212. È ovvio che quando si fanno delle contestazioni nel far dire all’altro cosa ha detto se no che senso ha fare il confronto, comunque lo dice la norma. Seconda norma quella relativa ai diciamo sopralluoghi non si chiama più il sopralluogo è l’individuazione di cose forse il 361 la norma è sull’individuazione dei luoghi non è più il sopralluogo del vecchio codice ma quello che io vi voglio far presente è che durante di sopralluogo il PM o il giudice si chiama ricognizione deve fare soltanto il verbale, attenersi a verbalizzare cosa è avvenuto, non è prescritto, attenzione signori giudici popolari tenetelo ben presente quando valuterete quei verbali di sopralluogo, non è prescritta né la registrazione né tantomeno la videoripresa di questa attività quindi se il PM, quattro persone, che hanno tutti i loro limiti ma si sono determinati a registrare e filmare era per documentare ciò cosa che avveniva non certo per lasciare tracce di malefatte, non dico altro, tant’è che hanno consentito a chiunque avesse voglia di dire qualcosa di non assistere solo a un verbalino di mezza pagina ma di avere un filmato intero, lo abbiamo visto qua, quindi il fatto che ci sia il film è un di più, dimostra lo scrupolo degli investigatori che dovrebbe essere tranquillizzante dal punto di vista di come questi signori si sono comportati, quindi il film è qualcosa in più che dimostra non solo la buona fede ma la obiettività e la schiettezza di chi ha proceduto. Ancora un’ultima norma, seguo il metodo Mazzeo, articolo 294 codice procedura penale l’interrogatorio dell’imputato in stato di custodia cautelare, qui occorrono delle precisazioni perché voi possiate meglio capire quello che vi è stato detto ieri in merito a quegli interrogatori di Vanni nei quali la trascrizione non corrisponderebbe alla perfezione con il verbale in forma riassuntiva, la norma non è 294 che ci interessa l’ha ricordato il presidente poco fa è il 141 bis del codice procedura penale nel quale si dice “ogni interrogatorio di persona che si trovi a qualsiasi titolo” in questo caso leggiamo Vanni “in stato di detenzione e che non si svolga in udienza deve essere documentato integralmente a pena di inutilizzabilità” ha ragione l’avvocato Filastò ma è stata fatta la registrazione “deve essere documentato con mezzi di riproduzione fonografica/audiovisiva” cioè è necessario che ci sia la bobina, attenzione, “dell’interrogatorio è anche redatto verbale in forma riassuntiva” è una norma molto importante, per fortuna il nostro legislatore ad un certo punto negli ultimi anni l’ha introdotta perché è chiaro che così abbiamo una garanzia in più per la schiettezza di questi interrogatori e perché abbiamo poi tutti come è avvenuto la possibilità di verificarli, però dobbiamo anche capire come avvengono gli interrogatori perché i giudici popolari sicuramente non lo sanno e allora se sanno come avvengono secondo la legge hanno poi la possibilità di capire perché possono nascere delle differenze, perché se ci fosse solo la trascrizione e non il verbale riassuntivo non ci sarebbe sicuramente differenza però il codice richiede anche il verbale riassuntivo, allora mi capite, se è riassuntivo è cosa diversa dalla trascrizione, quindi qualcuno deve farlo questo riassunto e chi lo fa è una persona, allora vediamo il codice cosa prevede dice devono essere ovviamente presenti l’imputato può allontanarsi in stato di custodia cautelare, c’è il giudice, c’è il PM se lo ritiene perché il PM può non esserci e c’è ovviamente il difensore, grande garanzia questa, attenzione quindi il verbale riassuntivo è fatto in presenza del difensore oltre la trascrizione e dice che il giudice ovviamente come procede? Fa il verbale in forma riassuntiva di quanto lui giudice ha sentito indipendentemente dalla macchina che ha registrato, quindi il verbale è sì un atto importantissimo che proviene dal giudice, l’ha fatto lui con le proprie parole, ma è ovvio che si chiama addirittura verbale riassuntivo cioè è una sintesi di quello che il giudice ha percepito/ha sentito ed in presenza dell’imputato e del difensore ha poi riassunto, capite che essendo un riassunto non sono le stesse parole della trascrizione cioè è vero un intervento riassuntivo/una attività riassuntiva del giudice. Come si è comportato? Come si comportano normalmente i giudici? Come si è comportato io ero presente in quegli interrogatori il presidente della sezione Gip, non è l’ultimo uditore giudiziario arrivato al tribunale di Firenze, il presidente della sezione gip diamo quantomeno il beneficio dell’esperienza, si è comportato come tutti ci comportiamo quando facciamo un verbale cioè ha preso appunti, al termine dell’interrogatorio ha redatto il verbale, al termine dell’interrogatorio quando poi faceva il verbale riassuntivo è stato spento il registratore, questo avviene normalmente in questa fase e può capitare, sarà successo non lo so, che il giudice abbia poi fatto forse non lo so vedetelo voi qualche ulteriore domanda nella fase in cui ha fatto sottoscrivere il verbale in quel caso ha scritto “a domanda risponde” di questo eventualmente scritto “a domanda risponde” espressamente nel verbale e c’è la risposta riassunta con le parole del giudice nel verbale, è chiaro che a questo punto la situazione voi la capite sono un riassunto/una sintesi di quanto ha detto l’imputato ma la garanzia migliore che viene circa la veridicità del contenuto viene dalla sottoscrizione di esso giudice che è persona che fino a querela di falso ha scritto la verità è che è stato sottoscritto dall’imputato, l’imputato può avere capito più o meno cosa è successo ma le parole le ha dette lui e soprattutto del suo difensore, direi che se voi vedete quei verbali e le eventuali contraddizioni che non ci sono assolutamente ma vi invito ad andarle a vedere nei dettagli nascono in una situazione di questo genere perché se non fosse previsto il verbale in forma riassuntiva e allora è chiaro che potrebbe avvenire che le parole sono quelle esatte dovendo qualcuno fare il riassunto riassumere voi sapete che è un concentrare, dire con parole diverse ciò che ha detto la parte, tutto qua, direi che anche in quei verbali di Vanni davanti al gip mi sembra siano 13/16 di Febbraio 97 e quelli successivi il signor presidente della sezione gip ha applicato solamente la legge, voi lo potrete verificare. Passiamo quindi vi dicevo fatte queste premesse a esaminare i singoli argomenti difensivi e dove è necessario, modificare il contenuto leggendone solo una parte oppure facendoli vedere uno staccato dall’altro, vi dimostrerò che sotto questo profilo occorre fare un’operazione puntigliosa sulla quale vi chiedo attenzione. Allora per fare questa operazione di diciamo ulteriore specificazione di questi elementi che io in fondo avevo già affrontato ma siccome ora sono stati visti come era giusto e ovvio sotto un altro punto di vista è bene che il PM replichi su i singoli punti, io ho sintetizzato gli argomenti e poi sono andato nei particolari un po’ come hanno fatto difensori e direi l’argomento che mi preme affrontare trattato dall’avvocato Mazzeo è sostanzialmente uno cioè quello che indicherei sotto questo profilo, gli investigatori hanno bevuto acriticamente tutto ciò che ha detto Lotti, su questo vorrei replicare per quanto ha detto l’avvocato Mazzeo, gli altri due sono argomenti generali poi andiamo nei particolari dell’avvocato Filastò e sono questi due grossi argomenti con particolari 1) l’autore di questi delitti in realtà è un serial killer unico motivato da pulsioni sessuali così come rilevato dalla scienza vi ha detto non possono essere compagni di merende, gli investigatori hanno artificiosamente abbandonato l’ipotesi del serial killer per far quadrare il cerchio sui compagni di merende su indicazione della Corte d’assise, primo argomento nessuna capacità autonoma investigativa. Secondo argomento l’ho già messo in evidenza dell’avvocato Filastò è stato le indagini a carico degli eterni imputati sono carenti a senso unico sbagliate, era un serial killer, hanno fatto compagni di rende e hanno sbagliato tutto. Analizziamo, andiamo con ordine, primo quello dell’avvocato Mazzeo il Lotti in fondo quello che mi preme replicare su quanto ha detto questo difensore è questo l’argomento attenzione vi ha detto Lotti è l’unica fonte di prova di questo processo, direi attenzione non è assolutamente vero io credo di averlo abbondantemente dimostrato nella mia requisitoria è argomento che a questo punto vi risparmio vi rimando a ciò che ho già detto, vi avevo presentato quella memoria scritta, c’è la trascrizione avete la possibilità di verificare ciò che ho già detto non vi vorrei su questo punto trattenere oltre. Secondo questo è importante, Lotti non è credibile, anche qua io credo di avervi dato una serie di dimostrazioni requisitoria molto ampie sulla credibilità del Lotti, vorrei ricordarvi sul punto le ammissioni a conferma di ciò che ha detto Lotti fatte da Vanni invitandovi a leggere con la massima attenzione i verbali di Vanni che sono stati per fortuna tutti trascritti e voi avete la possibilità di vedere cosa ha detto Vanni durante le indagini sia nel corso delle indagini preliminari sia nelle vecchie indagini sia al vecchio processo Pacciani che in quelli davanti al gip e al PM e al di là di quella diciamo stonatura che vi è stata presentata ma non è vero della differenza di trascrizione leggeteli voi e poi non avremo nessuna necessità di andarci ma il più grosso riscontro al Lotti su alcuni punti viene da Vanni, vi invito a leggere soprattutto le trascrizioni con la massima attenzione anche verbali riassuntivi ci mancherebbe ma sono i riassunti leggete i verbali trascrizione non vi fate ingannare dal fatto che le parole sono diverse una è il riassunto. Ma soprattutto, questo è il punto fondamentale su cui ha centrato a mio avviso o almeno a me interessa su questo replicare, ha centrato l’avvocato Mazzeo la sua arringa difensiva è questo, attenzione massima perché è qua che io ho da dire la mia, il contrario, dimostrare il contrario, hanno gli inquirenti investigatori hanno bevuto acriticamente ciò che ha detto Lotti, vediamolo con pazienza come al solito, non hanno mai manifestato il minimo dubbio vi è stato detto, si sono fatti travolgere dalla foga investigativa, hanno in sostanza dimostrato scarsa professionalità lo vedremo fra un attimo questo perché queste affermazioni vanno respinte, vanno rimandate tutte al mittente per fortuna gli atti dimostrano assolutamente il contrario qual è stato l’atteggiamento degli inquirenti, se cortesemente come al solito mi seguite con attenzione avete la possibilità con me di verificarlo, vediamo nei dettagli. Gli inquirenti vi è stato detto hanno cercato di inserire i dati in una cornice prefabbricata, l’atteggiamento psicologico degli inquirenti è stato sbagliato, sono parole di questo difensore, sarebbe stato necessario un atteggiamento estremamente critico, giustissimo condivido vediamo se c’è stato soltanto, non berselo subito, doveva esserci una realistica diffidenza del resto imposta dalla legge dall’articolo 192 codice di procedura penale terzo comma, niente di più vero, ha perfettamente ragione, vediamo solo se l’abbiamo fatto, l’inquirente avrebbe dovuto cominciare a mettere sotto torchio chi parlava, chiarissimo ha ragione da vendere, cercare notizie sulla sua personalità. Andiamo con ordine su tutti questi punti, doveva avere dubbi, l’inquirente avrebbe dovuto avere dubbi vi è stato citato delitto e castigo, sarebbe stato necessario un sano atteggiamento, allora io per fortuna per fare questa verifica occorre vedere cosa ha fatto il PM per fortuna è stato già depositato l’indice degli atti dell’indagine, lo ha fatto il difensore io vorrei che lo acquisisce interamente perché ci sono gli allegati e a questi che io mi riferisco perché forse i giudici popolari non hanno ben presente o comunque hanno possibilità di verificare ciò che dico io cosa è stato fatto sul punto verifica Lotti, vediamo, atteggiamento critico, sana diffidenza, avete voi i verbali di interrogatorio risultano per fortuna le domande, avete presente quei verbali sopralluogo addirittura filmati nei quali in tre o quattro fanno le domande, dimostrano l’atteggiamento di diffidenza che è documentato in atti e comunque avete la possibilità di verificare innanzitutto in questi atti come chi investigava all’inizio non credesse una parola di quello che veniva detto, aveva giustamente il sano atteggiamento di diffidenza di volere in ogni modo riscontrare tutto ciò che veniva detto e più volte gli è stato contestato a chi diceva qualcosa che non si credeva e abbiamo addirittura portato sul posto non solo Lotti eh tutti persino la famosa Filippa Nicoletti a Vicchio ci è stata portata, ci sono le fotografie e lei che indica il posto però direi che si evince che il PM non credeva agli investigatori ciò che dicevano questi testi perché risulta dalle domande, non è vero quello che vi è stato detto leggetelo per cortesia con attenzione, tenendo presente che quello che le parti Lotti e Pucci riferivano il PM non sapeva assolutamente niente quindi emerge come una risposta il PM rimane incredulo va avanti ma non gli può contestare cose che non sa. Ma la cosa importante sotto questo profilo ve l’ho già evidenziata ma la ridico è che pur trattandosi di testimoni e intendo Lotti, Pucci, intendo Nicoletti quando è stato filmato e per i quali vi ho citato la norma 141 bis per i testimoni non è prevista la registrazione, attenzione questo è un punto importante, il PM ha registrato ciò che dicevano queste persone perché si vedesse proprio come andavano avanti le cose, quando il Lotti è diventato imputato voi sapete e ne parleremo che non era in stato di custodia cautelare il PM ha registrato puntualmente tutto ciò che diceva Lotti proprio perché aveva quel sano atteggiamento di diffidenza e anche di serietà che gli ha permesso non solo di fare questa scelta di grande professionalità ma di consentire a tutti poi di poter interloquire sul punto, quindi vedete come il PM è stato attento, ha registrato ciò che la legge non gli imponeva di fare, vedremo a questo punto come è possibile verificare anche quelle imprecisioni ricordate quel alzata di scudi Lotti che è andato agli Scopeti alle 18/23 vedrete poi come sono andate le cose ve lo spiego, ma che non si tratta di una accusa preconfezionata è dimostrato da altri elementi. Dice l’avvocato Mazzeo ma bisognava esaminare la personalità di Lotti, è stato fatto, si doveva parole testuali scavare sulla sua personalità, anche io non ci vorrei tornare sopra perché ho impiegato circa un’ora/un’ora e mezza nella mia requisitoria a ricordare gli elementi acquisiti specifici sulla personalità, ho ricordato, ho fatto un excursus totale di quello che è emerso nelle indagini addirittura nei miei appunti che vi ho consegnato e nella trascrizione nella requisitoria ci sono 10/15 pagine sono dalle 35, 20 pagine, alla 55 su questo punto ma sono stati sentiti tutti i testi e tutti coloro che lo conoscevano, in più è stata addirittura affidata una consulenza tecnica ai professori Fornari e Lagazzi che proprio sono serviti oggi servono a voi per vedere che il PM ha fatto/ha tenuto questo atteggiamento di critica e di diffidenza ma giustamente sono serviti poi ai difensori per poter controbattere tutte queste affermazioni, vedete allora come non è vero che sul Lotti non si è cercato di scavare. Abbiamo tirato fuori gli elementi che sono voi li valutate ma non ci venite a dire oggi difensori che non abbiamo fatto niente sul punto anzi ci si critica nel momento in cui non si è fatto su altri però sul punto Lotti che il sano atteggiamento di diffidenza è stato completo è dimostrato dai numerosi atti fatti. Ma quello che è importante sul punto è che il PM si è guardato bene come vi si vorrebbe far credere dal accontentarsi di raccogliere i verbali delle sue dichiarazioni, anche qui cortesemente attenzione, l’atteggiamento critico è dimostrato in questo modo, voi cortesemente guarderete poi gli allegati all’indice del PN è vi accorgerete che dal momento in cui si è iniziato a sentire Lotti la polizia giudiziaria ha iniziato due attività di indagine molto importanti previste dal codice che sono la dimostrazione di come il PM non solo era critico nei confronti di Lotti ma voleva fare un’indagine a 360°, cos’ha fatto? Perquisizioni a tutti, poi leggete i verbali, e soprattutto intercettazioni telefoniche contestuali a tutti e su questo cortesemente vi vorrei intrattenere. Qual è il migliore atteggiamento critico? Mentre Lotti e Pucci cominciano a parlare la prima cosa tutti intercettati così abbiamo la possibilità di verificare se qualcuno di questi testi dice qualcosa e anche per verificare se dice la verità al PM o se c’è una seconda verità o se c’è qualcuno dietro, comunque è un riscontro ,mi sembra che questo modo di comportarsi è il primo modo di comportarsi ex 192 3 comma, ma se voi andate a vedere questi allegati di cui ho parlato sono allegato all’indice dall’1 all’11 vi accorgerete che queste intercettazioni sono proprio su tutti i personaggi che avete visto in quest’aula, quelli importanti, allora capite non solo si sono perquisiti tutti ma abbiamo intercettato, la polizia giudiziaria ha intercettato tutti per avere la possibilità di verificare, quale atteggiamento critico migliore di tenere in quei mesi siamo proprio in quei mesi lì un comportamento investigativo di questo tipo, l’elenco delle intercettazioni è in quella allegato e sono intercettazioni a 360°, io ve le sintetizzo ma lo avete vi nell’allegato. L’elenco è chiarissimo e vedete che sono state tutte le persone che voi avete visto intercettate a lungo, Nicoletti Filippa voi avete poi quel brano che interessa è stata intercettata esattamente con 16 proroghe di 15 giorni ciascuno fra il 7 12 95 e il 6 8 96, siamo sugli 8 mesi se non sbaglio, Nicoletti Filippa era una persona che dava riscontro per fortuna c’è quella telefonata vedremo perché, il bar centrale San Casciano tre periodi di 15 giorni, Pucci Valdemaro signori è stato intercettato anche Pucci Valdemaro per vedere se sentiva qualcosa da suo fratello se non sbaglio, Pucci Marisa idem, addirittura Pucci Valdemaro e Pucci Marisa sono stati posti sotto intercettazione subito in via d’urgenza da parte del PM vi spiegheranno i giudici se necessario togati la differenza fra intercettazioni in via d’urgenza cioè proprio la necessità di verificare subito che non ci fossero dubbi, nessuno credeva a nulla, volevamo la verifica. Ghiribelli Gabriella la famosa ubriaca di cui si è tanto parlato è stata intercettata anche lei d’urgenza dall’11 2 96 che son proprio i giorni che ci interessano. Nesi Lorenzo il famoso Nesi Lorenzo perquisito quindi chi beve nulla, chi beve nessuno, è stato intercettato, Galli Norberto idem, tutti per tre periodi di 15 giorni dall’11 2 96, se voi avete la pazienza di andare a vedere tutti quegli indici vi accorgerete che per la bellezza di 12 volte quindi 200 giorni è stato intercettato tutta una serie di persone che sono non direttamente collegate a queste, carabinieri, toscano, chiunque gli atti sono lì soprattutto questa è la dimostrazione che il PM e gli investigatori non bevevano una parola di quello che gli venivano detto prima di berla e prima che il giudice dell’udienza preliminare rinviasse questi signori a giudizio lui come giudice indipendentemente dalle indagini del PM è stata fatta un’attività di verifica di mesi. Però allora dovete anche tenere presente un’altra circostanza, signori ma chi è stato poi intercettato per vedere se ci diceva o no la verità? Signori è stato intercettato l’imputato Lotti, voi avete i brogliacci e vedrete che dal 26 Marzo 96 fino alla fine di luglio 96 cioè quando ci si è accorti che probabilmente qui la cosa interessava o meglio che questo signore parlava al telefono, perché nessuno pensava che Lotti e parlasse telefono avendo il bar centrale e poi essendo sottoposto a misura di protezione intercettazione completa perché? Perché nessuno se lo beveva. Allora capite che addirittura nel momento in cui Lotti faceva le proprie dichiarazioni veniva intercettato, quindi capite voi quanto gli investigatori avevano l’impulso di avere una visione chiara di come stavano le cose e la diffidenza era totale perché se si va ad intercettare persino Lotti si ha evidentemente la necessità di verificare se il Lotti dice la verità, acquisire riscontri ma anche verificare ciò che giustamente qualcuno può aver sospettato ma non è che qualcuno lo imbecca, chi lo sa allora intercettazione a Lotti è la massima dimostrazione del fatto che nessuno si sentiva tranquillo finché le cose non sono maturate e direi che lo spunto migliore e nel momento in cui in quella famosa telefonata del 24 Marzo 96 ci si accorge che Lotti parla con la Nicoletti di cose interessanti subito intercettazione a Lotti, la proposta è immediata e allora dovete un attimo mettervi in un’ottica di questo genere voi oggi che dovete esaminare tutte la possibilità, ma davvero pensate o potete pensare che se ci fosse stato in questa vicenda un investigatore infedele perché questo vi è stato prospettato io lo dico apertamente che si era messo d’accordo con Lotti che lo avesse non so indottrinato qualcuno non so qualche pazzo in questo paese un giornalista è stato detto questi investigatori avrebbero intercettato Lotti magari per scoprire questo, direi che la dimostrazione della necessità di agire a 360° da parte dell’investigatore è dimostrata da queste intercettazioni, oltre che dalla perquisizione e dai verbali. Ma c’è un’ulteriore circostanza positiva sotto questo profilo a mio parere, perché i difensori giustamente hanno fatto su questo il loro mestiere non si sono accontentati, non vi hanno parlato di tutta questa attività hanno acriticamente hanno detto soltanto che avevamo bevuto Lotti in modo acritico, caspita un anno di intercettazioni a tutti ma vi hanno parlato la sindrome del prigioniero e qui vi prego ancora di seguirmi perché vi vorrei dimostrare che le cose sono talmente chiare e talmente evidenti che il richiamo alla sindrome del prigioniero è forse il dilemma ieri ho sentito parlare di sindrome, dilemma del prigioniero, benissimo è la stessa cosa, quantomeno il dilemma benissimo allora il dilemma o forse non cambia molto bene scusa ha perfettamente ragione, parli o no parli, vediamo l’ intercettazione Nicoletti, io prendo solo la parte che interessa mi è stato detto che Vanni mi accusava grosso modo proprio sintesi le parole sarebbero perché quest’altro dice che li ho ammazzati io, c’era scritto attenzione nella telefonata non dice dove, come mi dicevano quelli che mi accompagnano per andare, per fortuna c’è tutta la telefonata e tutta trascritta, il punto fondamentale è che Lotti in quella telefonata e da quello subito intercettazione anche a Lotti eh ricordatevi il 26 di Marzo del 96 subito intercettazione quindi figuriamoci se qualcuno gli aveva dato un foglio poi comunque non è questo il problema dice “c’era scritto” ma signori vogliamo un attimo fare l’ipotesi vera invece di andare a pensare falsi verbali della polizia? Vogliamo vedere allora se per caso Vanni in qualche modo ha mai accusato Lotti? Poniamoci questo problema, vogliamo vedere se da qualche parte c’era scritto che Vanni aveva accusato Lotti? Sarebbe la spiegazione più semplice e più ovvia invece di fare ipotesi vediamo la tesi, si ipotizza, mi sembra di capire un verbale che questa polizia ci aveva e qualcuno o questi accompagnatori, ministero degli interni, servizi di protezione è vero è una figura non si vede in faccia quindi hanno ragione i difensori, il servizio di protezione guardate che è anche per me il servizio protezione non so chi sia, un giorno arriva Lotti non so chi l’ha accompagnato però insomma è un’entità che è vero su questo anch’io ho le mie riserve per il metodo ma è la legge però la prima cosa che si fa il PM intercetta tutti anche quello sotto protezione così se qualcuno ha qualcosa da fare o da dire io coi mezzi ovviamente che il codice mi consente lo controllo, ma allora vediamo questo verbale si ipotizza come Lotti che parla per ritorsione, il dilemma parla anch’io o non parlo, dice la data di questa affermazione di Lotti 24 Marzo 96, guardiamola bene questa data perché innanzitutto Lotti a quel punto aveva già fatto le accuse carico di Vanni quindi qui siamo “parlo anch’io o non parlo anch’io” è passato un mese insomma qui già stona ma non è qui, io vorrei tornare al discorso ma esiste questo scritto? Signori giudici io vi devo fornire questa prova documentale che per fortuna non viene dal mio ufficio così voi capirete come stanno le cose perché per fortuna c’è questa prova documentata e nasce da una diciamo predisposizione del signor Vanni a fare interviste, lo abbiamo visto pochi giorni fa a lungo alla Rai, fra l’altro non autorizzato mi sembra di aver capito ha fatto un’intervista e allora la verità è molto più semplice, seguite con me le date, perché Lotti potrebbe veramente aver letto da qualche parte che Vanni lo accusava e signori è la verità, Vanni è vero non risponde agli interrogatori ma in quella telefonata del 24 Marzo quando Lotti dice era scritto probabilmente dice il vero, perché signori pochi giorni prima il Vanni probabilmente è un tribunale della libertà non ve lo so dire dove aveva rilasciato un’intervista in tal senso pubblicata su tutti i giornali, io vorrei, è già stato fatto, depositare questo articolo di giornale che per fortuna è scritto e come dice Lotti è chiarissimo, l’articolo è pubblicato sulla Repubblica, ne ho preso uno solo ma è su tutti i giornali del 21 Marzo 96, 3 giorni prima quella telefonata con la Nicoletti, ed è esattamente, ci sono le copie per tutti, l’ex postino in carcere…

Avv. Nino Filastò: Opposizione presidente, opposizione netta a questa produzione tardiva assolutamente ininfluente.

P.M.: Intanto la leggo

Avv. Nino Filastò: Poiché i giornali … nessuna garanzia di attendibilità … prima che il pubblico ministero legga quella intervista che leggere quell’intervista equivale a produrla perché … io chiedo che la corte si pronunci

Presidente: Avvocato prima il fa proprio l’intervista è un discorso …

P.M.: Grazie Presidente allora poi valuterà la Corte se è ammissibile o meno, io vi spiego il fatto, dice l’ex postino in carcere…

Avv. Nino Filastò: La mia opposizione è registrata vero presidente? Io mi oppongo alla lettura del giornale, le letture si possono fare al dibattimento sulla base degli atti non di carte che porta il pubblico ministero, la mia opposizione c’è presidente!

Presidente: Anche lei ha prodotto un sacco di giornali…

P.M.: Io in appello non ci sarò e lei farà tutto quello che crede. Io per fortuna non ci sarò mi dispiace perché se lei vuole continuare a occuparsi di questi fatti io ne sono veramente saturo, però il mio lavoro lo vorrei fare, l’argomento lo vorrei affrontare ed è intitolato l’ira di Vanni, l’ex postino in carcere a Pisa si ribella, è esattamente tutto fra virgolette l’autore è la dottoressa Franca Selvatici la data è il 21 Marzo 96 non so l’avrà registrata quello lo vedrete voi se interessa la sentirete dice “l’ex postino in carcere a Pisa si ribella Lotti racconta un sacco di bugie” ed ancora “a quell’infame di Lotti voglio buttare in faccia tutte le bugie che ha raccontato su di me e su quel povero Cristo di Pacciani semmai quelle cose le avrà fatte lui” eccola qua, io non vorrei aggiungere altro, la produzione o la acquisizione con l’opposizione deciderete voi il fatto che esistesse uno scritto sul quale il Lotti poteva aver letto questa circostanza e l’elemento fondamentale è che Vanni aveva effettivamente detto che quei delitti li poteva aver fatto Lotti emerge da uno scritto proprio di quei giorni e quindi se voi andate a verificare che è del 21 Marzo 96 il giornale e che il tribunale della libertà dove penso questo lo se credete e lo verificate con l’autore di quel giornale è stato di pochi giorni prima è chiaro che l’intervista è avvenuta in quella sede, allora capite che quando Lotti dice c’era scritto se qualcuno lui l’avesse letto sul giornale o se qualcuno gli ha detto che c’era scritto sul giornale capite che è la pura e semplice verità, questo è un dato storico di fatto e le illazioni sull’esistenza di un falso verbale sono illazioni, anche questo è un argomento che io vorrei che teneste ben presente e che all’opposizione del difensore con minacce d’appello o quel che sarà è una opposizione che non consente di introdurre questo dato obiettivo di fronte ad una pura illazione dovete convenire con me questo è un dato, questo è un fatto, guardate che i giorni sono quelli è una dimostrazione testuale, se guardate è fra virgolette c’è l’autore, è la dimostrazione testuale di cosa può essere avvenuto, la mia è ovviamente un’ipotesi ma al di là delle ipotesi ci sono le illazioni. Allora io chiedo di produrre questo articolo di se credete acquisite pure altri o comunque chiedete come ritenete più opportuno comportarvi sul punto, chiedo anche che siano allegati agli atti di questo processo esattamente l’indice preciso degli atti del PM compresi gli allegati dai quali emergono tutte le intercettazioni effettuate.

Avv. Antonio Giuseppe Mazzeo: Presidente opposizione anche di questo difensore visto che fa un’istanza il pubblico ministero … Non c’ha nemmeno la data certa questo foglio…, c’ha messo lei forse, il timbro La Repubblica Firenze 21 Marzo 96,

P.M.: Scusi un attimo lei forse per cortesia lei forse?

Avv. Antonio Giuseppe Mazzeo: Chi l’ha messo quel timbro? 21 Marzo 96 non è la data del giornale, le sto chiedendo chi ha messo quel timbro, prima di entrare nel merito poi, se vuole vuoi la fotocopia prego, allora le produca siccome nella sua prospettazione la data avrebbe un’importanza decisiva e poi le dimostrerò che non è vero lei produce un qualche cosa con un timbro a secco messo sopra quindi non lo produca.

P.M.: Presidente non solo lo produco, sul punto chiedo nel caso che … perché dovete sospettare sempre di tutto … no scusi lei sospetta

Presidente: Avvocato Mazzeo per cortesia eh no

Avv. Antonio Giuseppe Mazzeo: Con tutto il dovuto rispetto è il PM che l’ha introdotto questo dibattito.

P.M.: Presidente è ovvio quali sono

Presidente: Fate tutto quello che volete fate parlare, stiamo calmi perché vede sta salendo un po’ di tensione, voi sapete la tensione è nociva a tutti quindi per cortesia, e abbiamo fatto un processo credo che se ne fanno pochi come se ne fa questo.

Avv. Antonio Giuseppe Mazzeo: Su questo solo d’accordissimo presidente, condivido, io facevo rilevare che qui non c’è una data capito?

P.M.: Ora spiego come loro sanno il pubblico ministero è un organo che si serve istituzionalmente della polizia giudiziaria, questo è esattamente e su questo se qualcuno ha dato dubitare è bene che si vada alla fonte, il pubblico ministero si serve la polizia giudiziaria, questa è la rassegna stampa del 21 della questura di Firenze, loro potranno verificare e avere tutti i dubbi che credono sulla questura di Firenze e sulla polizia di Firenze comunque o sulla polizia in genere perché in questo processo addirittura si dubita di tutto comunque il PM l’unica fonte che produce è questa la rassegna stampa della questura di Firenze, se c’è un errore vedremo di verificarlo comunque per praticità la questura evidentemente quando fa le rassegne stampa le mette su singoli punti, addirittura vedo pagina 5 quindi per carità ci sarà un errore però

Avv. Antonio Giuseppe Mazzeo: Non c’è la data certa.

P.M.: Presidente, no non è un pezzo di carta per cortesia, se il punto è quello ovviamente la questura di Firenze provvederà tramite Repubblica a reperire il giornale per intero, direi quindi che se l’opposizione è questa ben venga, mi sembra tra l’altro un atteggiamento molto corretto un po’ troppo critico ma molto corretto, addirittura addebitare che la questura abbia messo un timbro falso

Avv. Antonio Giuseppe Mazzeo: Non ho detto questo, ho detto solo che la data è stata posta

P.M.: Allora benissimo non vale nulla e quindi non abbiamo possibilità, il PM produce il giornale per intero e poi la Corte deciderà cosa farne, la questura è cortesemente pubblicamente da me incaricata attraverso il dottor Giuttari di reperire il quotidiano per intero del 21 Marzo così leviamo l’equivoco e se ha attinenza o meno lo vedrà comunque la Corte, io espongo il dato a me personalmente interessa fino ad un certo punto.

Presidente: Ha deciso di produrre l’indice degli altri.

P.M.: Si l’indice completo degli atti cioè è stato prodotto l’indice degli atti del PM mi sembra senza se fosse così senza gli allegati questo è quello completo depositato alle parti fino dall’udienza preliminare, allora diamolo completo perché dal verbale completo/dall’indice completo emergono anche tutti gli allegati, ovviamente signori di tutte queste intercettazioni ci sono tutti i brogliacci, cioè non è che sono intercettazioni lasciate lì, se per caso ci fosse qualcosa la Corte avesse intenzione o vogliono le parti di far trascrivere perché c’è tutto il tempo per farlo tutte quelle intercettazioni telefoniche di tutti quei mesi ci sono tutte le bobine, c’è una stanza piena di queste bobine ed il PM non ha avuto interesse a trascriverle siamo in tempo. Allora andrei ancora agli ulteriori argomenti della difesa Vanni e io andrei a questo punto e qui ancora pazienza di tutti voi e vediamo dicevo con puntualità/dicevo con puntiglio ma questo è solo necessità di mestiere gli argomenti della difesa Vanni e io dicevo che li ho riassunti, parlo degli argomenti dell’avvocato Filastò, gli altri argomenti dell’avvocato Mazzeo ho solo sottolineato questo credo io per il resto siamo tutti d’accordo sono elementi che valuterete voi io ho solo voluto sottolineare quello, invece per gli argomenti dell’avvocato Filastò al di là di tutte le digressioni di cui ho già parlato occorre essere puntuali e mi ci vuole del tempo, lo dico subito, non 5 giorni io in breve stamani finisco però bisogna con la vostra attenzione e con la mia sintesi andare per ordine. Vi ricordo sempre che c’è il la possibilità poi io vi do una memoria in cui tutto questo viene fra l’altro sintetizzato, poi c’è la trascrizione del mio intervento, allora io ho di nuovo cercato di smitizzare l’avvocato Filastò professore vi ha sostanzialmente, presidente ne ho sentite tante me la consente anche a me … per carità anzi mi sembra l’ho fatto diventare anche preside.

Avv. Antonio Giuseppe Mazzeo: Vedremo chi è il professore con tutto il rispetto per i professori.

Presidente: Vabbè ora basta avvocato Mazzei la prego per carità

P.M.: Presidente non mi scuote nulla. No io intendevo mica gli argomenti presidente ma non era certo gli argomenti, io mi riferivo al fatto di andare avanti … presidente mi riferivo al fatto che posso andare avanti parlando cioè oramai i processi ne ho fatti abbastanza

Presidente: Sospendiamo 10 minuti. (1.31.20)

Avv. Giampaolo Curandai: Presidente sono venuto a conoscenza che questa mattina poche ore fa è morta la mia assistita, la signora Laura Rontini, la sorella del signor Renzo Rontini, è la mia assistita io sono parte civile, sono il difensore di parte civile per Laura Rontini e deceduta appunto questa mattina ovviamente la cosa mi addolora, c’è un problema di carattere formale, io in questo momento mi sono tolto la toga perché sono delegittimato a sostenere la parte civile e quindi a replicare, non posso replicare, questa è la situazione tuttavia do la parola all’avvocato Patrizio Pellegrini per superare questo vizio formale.

Presidente: Ma ha finito il pubblico mistero?

P.M.: No presidente volevano solo…

Avv. Patrizio Pellegrini: Ci siamo permessi di introdurre questa parentesi perché … volevo nominare mio sostituto processuale ai fini della replica all’avvocato Curandai e quindi prego prendere nota a verbale di questa mia volontà, con l’occasione visto che lei ha concesso la parola signor presidente soltanto un momento in più per adempiere un incarico rapidissimo ma ritenuto sul piano personale molto importante di questo tipo, la signora Vinny Rontini mi ha fatto recapitare una breve messaggio da consegnare a lei signor presidente da leggere pubblicamente che mi permetto quindi in ottemperanza a questo incarico di leggere immediatamente

Presidente: No questo no, questo qui no, ora non è il momento di fare queste dichiarazioni, non so cosa contiene ma no, la consegnerete eventualmente e lo darà alla Corte se è interessante o non è interessante, ora abbiamo in corso …

Avv. Patrizio Pellegrini: è uno sfogo personale delle parti del processo non attiene evidentemente alla discussione in corso

Presidente: La lettera la deposita in cancelleria, alla segretaria non lo so io non voglio, la discussione ora non può essere interrotta per queste cose qui.

Avv. Patrizio Pellegrini: La deposito allora alla cancelliera.

P.M.: Grazie presidente, vorrei esaminare gli altri argomenti della difesa Vanni, in particolare passare all’esame degli argomenti dell’avvocato Filastò sono molti e io come vi avevo pregato prima vorrei affrontarli puntualmente uno per uno depositando la memoria che ho detto per comodità però chiedo ancora la vostra attenzione, allora gli argomenti li ho prima sintetizzati in grandi argomenti che secondo me sono tre, ovviamente dal mio punto di vista, per il mio interesse di PM che replica, con dei singoli punti vediamoli quelli che interessano al PM, 1) il mostro è un serial killer lo dicono innanzitutto gli scienziati, 2) le indagini sono sbagliate a senso unico, 3) queste dimostrano scarsa professionalità. Allora vediamo il mostro è un serial killer, dice la difesa Vanni con dovizia di argomenti glielo riconosco è stata una mattinata sul punto, si è abbandonata dice ingiustificatamente quelle che erano le convinzioni degli scienziati, per la precisione erano 5, 8 o 9 comunque sappiamo quali sono l’importanza non è il numero, si è seguito acriticamente c’è stato detto iussu giudici le indicazioni della Corte di assise del processo Pacciani, quella sentenza che dice il difensore indicava addirittura per nome i complici, io credo su questo punto specifico di avere già intrattenuto voi a lungo nel corso della mia requisitoria volevo però sottolineare proprio per rispondere alla argomentazione difensiva due punti, il fatto che la Corte di primo grado abbia dato quello spunto alle ulteriori indagini nasce da un dato di fatto obiettivo di quella Corte, di quei giudici compresi i giudici popolari di quella Corte di assise, non è un capriccio del presidente Ognibene, del dottor Polvani giudice a latere e di tutti i giudici popolari, era stato acquisito in quel dibattimento come sapete delle testimonianze nuove circa la presenza di complici e per l’appunto se queste persone come era ovvio trattandosi di un processo a Pacciani erano i suoi amici, non è evidentemente colpa di quei giudici ma era un dato di fatto obiettivo si è giustamente indagato in quella direzione degli amici di Pacciani e allora a questo proposito per contrapporre all’argomento iussu giudici che non è un capriccio dovete tener presente che c’è un obbligo di legge di indagare quando c’è un fumus di notizie di reato a carico di qualcuno e quindi Vanni e Faggi erano già stati addirittura interrogati e perquisiti nel corso della prima indagine, ve l’ho chiarito molto bene avete gli atti addirittura nel 90 era un dovere della Corte di trasmettere gli atti che nasce dal codice, un dovere del PM di fare l’indagine, un dovere sancito dalla legge della polizia giudiziaria delegata di fare quell’indagine e quindi dire iussu giudici è un fatto/è un obbligo se poi questa indagine andava a finire in un archiviazione non aveva importanza, è andato un giudice dell’udienza preliminare ha deciso di rinviarli a giudizio ma questa è la fisiologia, era una indagine dovuta, quindi iussu giudici ricordatevi era dovuta, se poi il risultato è questo e voi avete tutta la possibilità di valutare se è da archiviare tutto è un altro discorso, noi non siamo mica qua per un risultato, anche per un risultato ma obiettivamente per portare i fatti. 2) la scienza, qui è molto importante aveva detto che era un serial killer, importante aveva detto/ha detto è importante ha detto o aveva detto tutto qui il problema no? Lo sapete già io mi sono intrattenuto su questo punto perché la scienza per fortuna e conoscenza quindi è progredire, acquisire ulteriori elementi e poi la scienza per fortuna progredisce prima la terra era ferma al centro dell’universo mi sembra di ricordare dicevano così poi insomma si è scoperto nuove acquisizioni allora valutiamo le nuove acquisizioni mica che le nuove sono per forza giuste o le vecchie erano sbagliate però teniamo presente tutte le acquisizioni della scienza a questi 8 signori o 5 vediamo cosa hanno detto, vediamo tutto quello che hanno detto sul punto serial killer perché questo hanno detto. Allora voi ricordate l’esame dei professori De Fazio, Beduschi e Luberto è stato molto articolato su questo punto, penso che sarebbe bene che noi tutti teniamo presente tutto ciò che hanno detto non solo ciò che quei signori avevano detto quando conoscevano parte della storia cioè cosa avevano detto nell’85 e cosa è avvenuto dopo tutto qui, molto semplice, quindi abbandonata l’ipotesi del serial killer è perché la conoscenza cioè la scienza che va avanti ha portato elementi nuovi da valutare, vogliamo esaminarli con calma e con attenzione cosa ha detto in realtà la scienza, dicendo tutto, perché è vero che avevano detto, vediamo cosa hanno aggiunto, vogliamo vedere solo questo profilo. I due o tre punti io ve li ho citati in requisitoria sono discorsi del professor Luberto e del professor Beduschi e ci hanno segnalato che sulla base delle nuove emergenze di cui loro erano venuti a conoscenza da onesti scienziati quali si ritenevano hanno valutato il tutto e non solo quello che sapevano, lo stesso Beduschi e Luberto hanno spiegato la loro convinzione alle pagine 97 e 98 dell’udienza della trascrizione udienza 12 1 98 e ci hanno chiarito, lo stesso professor De Fazio c’è l’ha chiarito, qual era stata l’impostazione della loro indagine all’inizio, io ve l’avevo evidenziato bene in requisitoria, ve lo ricordo, era un’indagine che serviva solo a stimolare le indagini sulla base di, ci ha detto molto bene il professor De Fazio, un presupposto, il presupposto era di partenza che il serial killer o meglio l’autore di questi fatti fosse unico, quindi lo studio del fatto era su un presupposto che davano per dimostrato sulla base di loro intuizioni di scienziati e allora bisogna cortesemente tenere presente cosa vi è stato riferito oltre tutto ciò che vi è stato già detto nell’ambito dell’incarico ricevuto la prospettazione non era quella inerente il fatto che fossero uno o più di uno, a parte che poi tra le righe si è anche presupposto che potessero essere più di uno, però rileggendo adesso proprio in questo momento quello che noi nel secondo elaborato quello dell’85 abbiamo scritto sulla valutazione della dinamica materiale senza sapere nulla quindi delle nuove indagini arrivando vergini alla constatazione dei dati di fatto di quelle circostanze e si riferisce alle pagine 23, l’avrete sicuramente riviste, e 28 del loro elaborato dell’85 emerge una circostanza, abbiamo dato dice Beduschi che è la persona che ha studiato proprio questo argomento ve l’ha spiegato lo psichiatra abbiamo dato senza saperlo e attribuendolo perché questa è l’ipotesi al lavoro l’ipotesi di lavoro era di una persona sola, abbiamo però dato una descrizione estremamente farraginosa e complessa per poter far quadrare il cerchio dell’ipotesi del lavoro della singola persona e quindi abbiamo dovuto ipotizzare che ci sia stato prima l’accesso alla tenda con il taglio alla tendina, poi la sorpresa, poi la fuga del maschio del ragazzo, quindi l’annientamento del ragazzo mentre contestualmente la donna veniva in qualche modo tramortita, quindi abbiamo dato ed il cerchio quadrava teoricamente una dinamica estremamente complessa, riconosce che già allora avevano avuto questa sensazione, che oggi riletta potrebbe ampiamente giustificare l’intervento di più persone ed anzi la potrebbe armonizzare riguardo a questa fase multipla dell’aggressione alla donna dell’inseguimento dell’uomo è stato finito l’uomo, poi si è rientrati nella tenda per compiere il rituale macabro i prelievi, appoggiati i prelievi fuori la tenda, quindi per rispondere alla sua domanda proprio rileggendo adesso quello scritto di allora a me appare molto bene evidente questo diverso registro, nell’esprimere questa mia personale opinione quindi non è che modifico quanto ho scritto ma mi trovo a reinterpretare quanto scritto nel senso di una estrema plausibilità di partecipazioni multiple. Ecco allora leggiamola tutta la scienza non ci limitiamo a dire quello che avevano detto a loro perché se noi teniamo presente direi quella che lui stesso è chiamata onestà intellettuale poi come vedete Luberto si associa non sto a leggervelo e voi vi rendete conto di come i periti di allora i quali avevano fatto un esame al solo fine investigativo avevano avuto questa impressione di trovarsi a un omicidio quello dell’85 in cui chiaramente c’erano troppe attività messe in opera materialmente da una persona sola e quindi avevano come vi dicono fatto quadrare il cerchio, oggi sono convinti sulla base delle nuove acquisizioni che quel cerchio non poteva quadrare e si spiega sotto questo profilo, direi che questa è la impostazione più che corretta cioè teniamo presente soltanto che quei signori/quegli scienziati partivano da che cosa? Dall’esame di alcune autopsie e giustamente se erano partiti perché questo era il quesito da un’ipotesi non dimostrata erano andati nella necessità di indicare in quell’ottica una pista investigativa che se poi questa pista con le indagini si arricchiva di elementi diversi loro non avevano nessuna possibilità di interferire tutto qua, il discorso del serial killer comunque lo vogliamo vedere e impostare passa per questo imbuto cioè signori è vero che all’epoca gli scienziati per fini investigativi avevano detto questo ma non conoscevano dati di fatto, i dati di fatto sono questi questa è la risposta della scienza allora se la scienza è conoscenza teniamola presente tutta, poi rimaniamo ovviamente ognuno della propria opinione però nel dire che si è abbandonati ingiustamente la tesi del serial killer teniamo presente questo dato di fatto e questa risposta completa/complessiva della scienza sotto questo profilo e poi vediamo di discuterne, quindi non ha importanza è dire erano 10, erano 8 o erano 5 teniamo presente che la scienza si era limitata a dare delle indicazioni ma il professor De Fazio ve l’ha detto in tanti modi se poi può servire a qualcosa quella perizia l’avevo data io perché insieme al procuratore Vigna avevamo pensato che era bene battere tutte le strade anziché tutte le piste come fa la polizia cioè chiunque ci può dare una mano c’è la dia, però l’indagine tradizionale è l’indagine tradizionale e la scienza ci ha spiegato come stanno le cose. A questo proposito vi è stato portato anche un argomento che secondo me va esaminato molto bene, quando il professor De Fazio ha detto io ho fatto la domanda ma poteva essere uno che sparava è uno che tagliava giustamente il Professor De Fazio dice beh io che vi posso dire siete voi che avete questa possibilità, voi conoscete i dati ma sarebbe anche possibile c’è il problema se un delitto sessuale o meno avete tutte le spiegazioni possibili per poter rispondere sul punto ma il punto centrale su cui la difesa vi ha intrattenuto dice no è lo stesso perché c’è il discorso della memoria muscolare, capito però il discorso della memoria muscolare è veramente interessante però è riportato da chiunque sulla memoria muscolare di colui che fa i tagli e la memoria muscolare di quello che ha fatto le escissioni in un certo modo, allora tenete presente che non c’è nessuna contraddizione perché in questo processo giusto o sbagliato, provato o non provato, si parla della memoria muscolare nel tagliare e nel fare le escissioni dell’imputato Vanni, quindi non c’è nessuna contraddizione quando vi vengono a dire la memoria muscolare certo noi abbiamo/crediamo/reputiamo/avuto la possibilità di dimostrarvi quali sono i dati acquisiti in proposito quindi se il dato è la memoria muscolare colui che taglia è sempre lo stesso poi vedete che sotto questo profilo non solo non c’è nessuna contraddizione ma perfettamente coerente. Secondo o terzo elemento il PM ha abbandonato d’ufficio tutti gli altri delitti, anche su questo io d’ora in avanti vado su punti perché è più facile per tutti noi e andare con metodo, dice ha abbandonato d’ufficio quella situazione relativa ai delitti precedenti, anche qui ha abbandonato l’ufficio sembra lo stesso un capriccio del PM, vediamo cosa dice la legge e così ci rendiamo conto che capriccio non è, perché vi viene offerta una spiegazione secondo me è una spiegazione non fornita di motivazioni, l’ha abbandonati d’ufficio perché si è accorto che i precedenti delitti non tornavano con ciò che diceva Lotti, Lotti diceva non ci aveva partecipato quindi non tornava di certo però non è questo il problema per cui non si è proceduto in questo processo per altri fatti perché la stessa Corte mi sembra in una sua ordinanza voi l’avete correttamente messo in evidenza dicendo che per questi fatti si procede non è possibile acquisire documenti diversi anche se poi tutto quello che poteva entrare è entrato ben venga non c’è nessuna opposizione formale all’introduzione di argomenti diversi sugli altri delitti però sostanzialmente non era possibile, nessuno poteva iniziare l’azione penale a carico del Lotti per il delitto del 74, mi capite voi che la situazione era di questo genere, addirittura per i fatti precedenti dice perché per il 68 l’avete abbandonato, quando dovessero esserci emergenze interessanti il PM che se ne occuperà e se del caso o comunque l’organo istituzionalmente preposto non credo che si tirerà indietro però qui non è un abbandonare d’ufficio per capriccio, è una situazione obiettiva non ci sono e non c’erano elementi per procedere ha qualcosa per gli altri d’altronde c’era già un processo poi è deceduto il Pacciani ma la situazione è obiettiva, non si può procedere se non c’è un fumus, una notizia di reato, un qualcosa, la Corte di assise di primo grado la Corte chiamiamola Ognibene per capirsi questi elementi aveva fornito non c’erano altri per procedere per delitti precedenti, era molto importante legarci l’altro dell’81 quello del giugno, non è vero che nessuno ha fatto nulla, se non ci sono elementi a parte le dichiarazioni di Lotti che sono quelle che sono, capite? Se era tutto inventato chi l’aveva inventato gli faceva dire anche qualcosa dell’81 di giugno capite allora come tutta la teoria di cui era imbeccato ma insomma questo fantomatico funzionario che è il ministro dell’Interno, il comandante carabinieri o il procuratore nazionale antimafia, chiunque aveva trovato o un giornalista che parlava beh insomma per quadrare il cerchio gli faceva dire qualcosa anche sull’81 come gli faceva vedere un po’ di trasmissione televisive, il fatto che se l’81giugno Lotti non c’era e nessuno ha proceduto è la dimostrazione più obiettiva e sana senza nessun tipo di conflitto sul punto che non c’erano elementi per procedere “ma dovevate procedere per forza” capito ma questa è la situazione direi che è la prova evidente del fatto che su quel delitto non c’erano elementi e nessuno ha forzato niente e questo fantomatico regista che sta dietro avrà deciso lui di non far dire a Lotti queste cose lo direte voi a me onestamente interessa il dato obiettivo. Passiamo al secondo grande argomento “le indagini sono state carenti a senso unico completamente sbagliate non ci sono riscontri obiettivi” su questo punto delle indagini completamente sbagliate ho detto già qualcosa vorrei però puntualizzare quello che è stato puntualizzato perché l’indagine grossa sbagliata è fondamentalmente anzi principalmente sotto il profilo del tempo in cui si è speso a spiegarvelo quella di Baccaiano, tutte le altre sono sbagliate le abbiamo già viste ma siccome nel tempo è stato impiegato su Baccagliano vediamo le emergenze reali e vediamo se è veramente sbagliata, allora cosa vi è stato detto? Le indagini, una mattinata intera giustamente perbacco se c’è ne volevano due nessuno aveva niente a criticare bene ha fatto il presidente a dare tutto il tempo che ci voleva, io credo su questo di sintetizzare molto con due o tre argomenti dice, le indagini ufficiali sul delitto di Baccagliano del 82 sono sbagliate vi è stato detto che non sbaglia mentendo ovviamente solo Lotti ma hanno sbagliato tutti, perché siccome Lotti collima con le indagini ufficiali quindi se ha sbagliato Lotti a dirlo sono sbagliate anche le indagini ufficiali, dice è sbagliata la ricostruzione che ha fatto il PM veramente sbagliata perché emerge che è il ragazzo che ha guidato la macchina indietro, ha sbagliato la ricostruzione la polizia giudiziaria vi è stato detto, hanno sbagliato i periti medico legali che si sono conformati e ancora l’errore fondamentale degli investigatori è su questo, ci perdiamo un po’ di tempo o anzi ci spendiamo non ci perdiamo perché è il cavallo forte di battaglia della difesa quindi è bene che tutti abbiamo le idee chiare, io credevo che nella mia requisitoria avevo messo dei punti fermi non erano fermi è giusto va bene ritorniamoci, dice non è vero che il Mainardi dopo i primi colpi ricevuti si mise alla guida della macchina andando a finire nel fossetto dalla parte opposta, su questo per fortuna hanno sbagliato tutti per cui non c’è da confutare le singole teorie, hanno sbagliato tutti, l’unica ricostruzione vera che vi è stata proposta in quest’aula e la ricostruzione io l’ho chiamata impropriamente su questo ha ragione l’avvocato Filastò “l’ipotesi allegranti” no giustamente mi ha e su questo gliene do atto redarguito dice “no è la ricostruzione allegranti” ha ragione non è un’ipotesi è la ricostruzione, allora vediamola questa ricostruzione, perché è una ricostruzione che dice il difensore di Vanni è quella vera, è la verità, è quella che nasce dalle dichiarazioni delle allegranti e degli altri componenti di quel l’equipaggio dell’ambulanza, il ragazzo appunto ha sbagliato la ricostruzione ufficiale era sul sedile dietro e lui non poteva guidare, io credevo di aver fatto chiarezza torniamoci, le testimonianze beh io sul punto testimonianze non vorrei gravare tempo perché le testimonianze si possono leggere in tanti modi voi le conoscete e sapete quelle differenze, sapete che la cosa non è pacifica, io avevo puntato sul fatto di quelli che erano arrivati prima io su questo non vorrei tornare però mi sembra che da questa ricostruzione globale sia pacifica una cosa e mi sembra che dovrete diciamo confrontarvi con questo elemento di fatto, l’ipotesi più vera o comunque la ricostruzione ufficiale vi dice apertamente che è ampiamente provato, e questo lo ritengo io, che il ragazzo era evidentemente supino seduto sul sedile davanti sedile reclinato e la testa indietro, mi sembra che questo è un elemento sul quale è difficile oggi discutere, vedremo se è così o meno, questo perché collima con tutte le dichiarazioni sia pure anche con quelle di coloro che dicono ma era tutto giù era sul sedile dietro, no la realtà lo vedrete e che è pacifico quelli che possono essersi sbagliati comunque nella concitazione hanno visto qualcosa di strano la situazione obiettiva è che in quello spazio lì era il ragazzo sdraiato con evidentemente il bacino sul sedile davanti e sdraiato all’indietro, tutti i verbali li conoscete meglio di me non ci torno sopra, però gli atti ufficiali non mi sembra che si possano liquidare così in un attimo rifacendosi solo alle dichiarazioni, teniamo presente che ci sono questi ufficiali con i quali dobbiamo confrontarci e sono i verbali di sopralluogo del PM, chiaramente è stata criticata la dottoressa Della Monica perché evidentemente ha scritto male però insomma c’è e andò sul posto un’ora dopo, noi siamo a 10 anni di distanza 15 quindi teniamo un po’ presente che questo magistrato sarà stato non perfetto nella sua ricostruzione ma da atto di una situazione in cui il ragazzo è sul sedile davanti e difficilmente superabili, fra l’altro la collega Della Monica ha fatto questi grandi sbagli qualche giorno fa era stata indicata parole testuali ci voleva la dottoressa Della Monica in questa indagine altro che il PM che vi parla, vabbè insomma per carità è una contraddizione quando va bene va bene quando non va bene non va bene, qui forse il professore si è un po’ contraddetto ma per carità. Allora vediamo un attimo ancora gli elementi obiettivi, vi è stato detto che i signori dell’ambulanza hanno forzato con il piede di porco o con qualche strumento, vi hanno raccontato, la portiera destra perché non si riusciva a passare, ecco questo racconto fa un attimo cozza un secondo con un’altra realtà, l’altro sportello era vetro completamente frantumato e aperto danno atto che la portiera non aveva sicura e quindi non vedo perché questi signori abbiano forzato lo sportello di destra quando potevano comunque passare da sinistra dove era poi la persona da tirare fuori, quindi dimostra o che non raccontano il vero o come minimo un po’ di concitazione perché c’hanno uno sportello aperto, un vetro completamente aperto anche se ci fosse stata la sicura ma non c’è andate a leggere un attimo il verbale di sopralluogo, a sinistra è tutto aperto, il ragazzo da tirar fuori è a sinistra non vedo come ci possano raccontare se non in una situazione di concitazione che sono passati da destra a parte che in un certo momento sono tutte e tre dentro, due corpi della 127 e 3 che lo tirano fuori non vorrei tornare sull’argomento Allegranti c’era o non c’era, tenete presente questo dato che la portiera è a sinistra aperta, c’è il vetro aperto e si usa piede di porco. Io vorrei fare un’altra considerazione con voi che mi sembra assorbente e fare con voi quella specie di esperimento giudiziale così come si può fare in un’aula che vi ha fatto il difensore di Vanni nello spiegare come sono andate le cose, se cortesemente mi date un attimo la stessa attenzione che avete dato al Filastò vi rendete conto che la situazione è questa, secondo il difensore che ha recepito questi dati dei testi ci sono, se questo è il sedile dietro e questo è il sedile davanti il ragazzo è qua, questo ragazzo più o meno come è messo c’è l’hanno descritto che attenzione sta spruzzando sangue da tutte le parti perché c’ha la giugulare rotta e vi dicono i testi guardate ha strozzato tanto sangue nel tirarlo fuori per questo è il sangue, allora a quei testi i quali dicono fra l’altro nel tirarlo fuori poi ci siamo puliti al seggiolino davanti e questo si spiegano le macchie sul davanti vorrei chiedere a quei testi e a chi fa questa ricostruzione come mai se il seggiolino è così le macchine non sono qua i signori sono qua, allora capite che questa ricostruzione è una ricostruzione come tante altre però se il seggiolino è così in qualche modo nel tirar fuori i ragazzi questo ragazzo che spruzza sangue da tutte le parti come mai le macchie sono qua, chiedetevelo voi e vedete un po’ se forse le macchie non stanno bene in una situazione di questo genere, io di esperimenti non ne so fare altri, è un dato obiettivo è difficile superare questo dato. Ma passerei alle telefonate del signor Allegranti, anche qui è possibile per carità avrà avuto telefonate da chiunque, vi è stato proposto e prospettato che quelle telefonate erano tante, io vi ho dimostrato cosa ha detto l’Allegranti all’epoca, vorrei che riveste con dovizia di attenzione e ve lo chiedo quelle dichiarazioni e vedrete che qualche incongruenza c’è ma vogliamo pensare che quelle telefonate sicuramente sono arrivate non sono sicuramente di io forse mi ero permesso di dire un buon tempone ma era un’ipotesi, no sono quelle del mostro, cioè il mostro ha visto l’Allegranti, il mostro o chiunque sia forse è quel poliziotto che sappiamo di quella scorta o chiunque esso sia, fa le telefonate all’Allegranti e gli dice gli due anni dopo per carità mamma mia non ti permettere di lo minaccia perché c’è caso che l’Allegranti abbia ricevuto qualche indicazione importante dal Mainardi che l’abbia riconosciuto, allora ci vogliamo un attimo mettere obiettivamente in senso critico? Primo, erano quattro quei ragazzi che hanno fatto il soccorso, come mai le telefonate solo all’Allegranti? Questo ipotetico autore si accontenta perché è stato visto solo l’Allegranti e tutti gli altri che erano lì beh insomma erano problemino che è difficile superare eh, la telefonata solo All’Allegranti, ma guardate l’Allegranti ci ha detto che era quello che guidava l’ambulanza, il Mainardi morente spero che non sarà stato accanto al seggiolino di guida, il soccorso era quel che era lo ha dimostrato ma sarà stato nella lettiga dietro, allora era con gli altri, allora le telefonate questo morente non vedo perché le doveva fare solo all’Allegranti, allora nella ipotesi telefonata Allegranti che io vi ho già prospettato come una situazione complessa in cui ci sta di tutto tenete presente che le telefonate forse questo benedetto poliziotto che è così vicino agli investigatori che ha avuto addirittura l’indirizzo della pensioncina di Rimini che fa proprio pensare all’amico bontempone paese comunque per carità la questura è sovrana avete gli indirizzi di tutti noi forse per carità avevano l’indirizzo di Rimini dell’Allegranti, già che c’erano potevano telefonare a tutti questo benedetto fantomatico poliziotto però capite insomma è un’ipotesi, io vi metto lì come mai gli altri non ci hanno parlato di tutte queste telefonate. Allora siccome tutta la impostazione difensiva su Baccaiano contraria alla ricostruzione ufficiale tende a dire che l’ipotesi dell’autore belva è un poliziotto o comunque in ipotesi eh per carità nessuno la vuole aggravare, è un’indicazione che vi ha dato l’avvocato Filastò esaminiamo la tutta dice perché avrebbe parcheggiato l’auto lontana, c’era il lampeggiante oppure insomma qui si va ovviamente a braccia e quando vi ha detto poteva essere il magistrato di una scorta così per informazione ma lo sapete tutti, le scorte non vanno in divisa sennò che scorte sono? Le scorte non vanno con auto con scritta polizia, non hanno lampeggiante se non nei momenti in cui serve se no che scorta è? Allora capite insomma questo fantomatico poliziotto che con un’auto della polizia va lì poi è una scorta insomma e qualcosa stride un po’ in queste ipotesi, stridono tante cose prendiamo questo rumore di stridio anche su questo argomento, insomma il poliziotto ricordatevi che un dato fondamentale è stato visto alle 9/9:30 dal Calonaci a 8 km di distanza, la macchina c’era scritto polizia, era in divisa poi in un altro momento ci ha detto con la camicia bianca insomma sono tutti elementi che fanno un attimo pensare però vorrei ancora andare avanti sulla ipotesi perché è stato criticato a lungo il fatto che non erano state portate in questo processo delle testimonianze importantissime. Allora noi sappiamo di sicuro che quelle testimonianze importantissime sono testimonianze che hanno detto qualcosa sul dove era l’auto dei ragazzi, sui tempi, ma nessuno ci ha parlato di avere riconosciuto o la macchina di Lotti per carità la macchina di Pacciani però nemmeno l’auto della polizia, nemmeno l’altro fantomatico autore, cioè queste testimonianze sono testimonianze che servono per ricostruire la scena della macchina incidentata o meno però sui momenti prima sono come vanno prese cioè testimonianze che non avevano detto nulla e quindi l’investigatore le aveva prese per quello che erano. Tenete ben presente questo è vero quelle testimonianze non hanno visto Lotti e quindi vi escludono, non si può portare questo fatto per dire che Lotti, Pacciani e Vanni non c’erano, assolutamente no perché quelle testimonianze sono testimonianze che niente ci dicono l’assassino e dell’auto dell’assassino, tantomeno di un’auto di questo fantomatico poliziotto che era alla guida e allora capite queste testimonianze vanno prese per quello che sono ma questo poliziotto che si sarebbe messo, no togliamo il poliziotto perché giustamente non va gravato, questo autore che noi non conosciamo ma non è assolutamente nessuno degli imputati di oggi non è tantomeno Pacciani che si sarebbe messo alla guida vi siete un attimo chiesti questo signore che è così astuto ed è diverso da come è stato ricostruito in questo processo si è mosso? Si è mosso un po’ in modo diciamo anche lui goffo perché pensate vi è stato detto, si è messo alla guida dell’auto e poi sarebbe andato a finire in un fossetto, lui è una belva umana, però questa belva umana anche lui va nel fossetto, allora pensiamo a chi può essere veramente in una manovra di retromarcia andato nel fossetto ma poi ancora stranissimo questo stranissimo autore che fa tutta questa operazione per portare via la macchina e per andare altrove e che si accorge che il ragazzo è vivo mentre è in macchina e vuole scappare per andare a fare le escissioni e secondo questa ricostruzione se non ho capito male farebbe sì anziché il ragazzo spararlo e ammazzarlo e li e andarsene oppure uscire un attimo c’ha il lo sportello aperto il vetro aperto se lo ammazza rimonta e se ne va via no esce ci sono i fari spara ai fari da fuori e poi attraverso il vetro ammazza il ragazzo e poi scappa insomma anche qui io vedo un certo stridore però lo stridore maggiore lo vedo nella lettura del verbale di sequestro anzi anche nel verbale di sopralluogo della collega Della Monica perché dà atto di una circostanza molto importante, voi lo andrete a verificare, il freno a mano della macchina 127 era tirato, allora chi è che scappa col freno tirato perché gli stanno sparando? È un ragazzo sdraiato giù che non sapendo come reagire mette in moto e scappa, è l’ultima cosa che gli viene in mente tirare giù il freno a mano tant’è che va nel fossetto perché a mio avviso e questo è provato c’era il sedile ribaltato, invece questo grande e ipotetico autore molto pronto e freddo che ha già programmato tutto e sta portando la macchina via lontano per andare a fare le escissioni in un altro posto è talmente freddo che si dimentica di togliere il freno a mano, forse era la prima cosa da fare, e poi va a finire lui nel fossetto, insomma capite che questo sparatore che fa queste operazioni non è quella belva che vi è stata presentata, è sicuramente uno che parte veramente male per fare un omicidio, allora scusate io l’ipotesi che il Mainardi poveretto è stato raggiunto da quei colpi ed ha reagito come poteva sdraiato all’indietro andando nel fossetto e non tirando giù il freno a mano è veramente l’ipotesi non provata nella versione ufficiale e quella lì non era certo un freddo sparatore tutto il resto è pura teoria non vorrei che fosse un tentativo di alterare i fatti anche questo legittimo ma nel quale noi non possiamo cadere, io personalmente non ne sono convinto. Vorrei dire ancora due parole su quello che accennavo il punto fondamentale dice non era passato a nessun’altra auto lì quella sera, è provato da questi testi meno male ve li ho portati io non era passato nessun altro quindi nessuno ha visto Lotti, nessuno ha visto Vanni, nessuno ha visto Pacciani e quindi un attimino perché qualcuno quell’omicidio l’ha fatto, chiunque sia stato, che questi testi non hanno visto nessuno è altrettanto pacifico allora se non hanno visto nessuno vuol dire che l’omicidio è stato fatto quando loro non c’erano sennò avrebbero visto, avrebbero visto l’ipotetico sparatore, avrebbero visto il poliziotto, avrebbero visto Vanni e Pacciani, allora questo è un argomento sul fatto che nessuna macchina è passata, nessuno ha visto, è un attimo da rivedere o da valutare sotto il profilo che è. Allora quando vi si dice erano testimoni importantissimi il dottor Giuttari non li ha visti per carità perché non li ha guardati, il PM non li ha portati, secondo me non servivano a nulla sulla ricostruzione dell’omicidio, sulla ricostruzione dei come era stata trovata la macchina era pacifico, il codice consente a chiunque di voglia di portare tutti gli atti che crede, il difensore lo poteva fare prima l’ha fatto dopo sono lì, lì valutate voi, tenete presente però che questi non hanno visto nulla, non hanno visto Lotti, Vanni e Pacciani però non hanno visto nemmeno l’ipotetico autore allora c’è solo da vedere se questi testi sono passati lì e hanno visto o meno qualche macchina, io vi risparmio la lettura di tutti quei verbali perché l’avete già fatto e lo farete e su questo punto vi ha aiutato molto ne do atto sempre l’avvocato Filastò nel darvi le direzioni però se leggete per intero quei verbali e io mi sono subito fermato c’è un punto importante quando vi dice che quei testi non hanno visto nulla e non hanno incrociato nessuna macchina tenete presente una cosa sola poi guardate tutti gli altri ma partite da un verbale, è il primo, se voi avete presente quei verbali di Montespertoli che sono stati consegnati il primo è quello della Bartalesi Concetta le dichiarazioni rese il 21 6 82 al PM Della Monica, è quella ragazza che poi alla fine dice vabbè insomma noi era eravamo lì un po’ prima siamo passati due volte eravamo a fare l’amore insomma poi l’ha sposato quindi si è levata però cosa dice? Quindi insomma immaginate voi anche loro quante auto hanno visto o sentito passare nel momento in cui qualcuno, Lotti, Pacciani o Vanni o chiunque fosse ammazzato insomma erano dei ragazzi che avevano altro da fare però nel momento in cui si sono diciamo attivati e sono stati vigili perché è finito l’atto d’amore o quello che facevano erano più vigili dicono due cose che è successivo eh non è vero che non hanno visto nessuno io prendo solo Bartalesi poi tutti gli altri sono in sintonia ma mi serve dimostrare che questi testi sono tutti testi che si riferiscono ad un momento successivo a quello dello sparo ma sono testi che non è vero e non dicono hanno visto nulla, se voi cortesemente leggete la deposizione di Bartalesi Concetta 21 6 82 e se la leggete per intero perché vi è stata proposta in parte ma leggiamola tutta dice “ebbi la sensazione di sentire dei colpi ma forse si trattava dei rumori di motore dell’auto” poi comunque ha spiegato qualcosa di più e noi ne prendiamo atto dice “mentre noi stavamo rallentando” perché sono i ragazzi che vanno su hanno visto la 127 forse un incidente “anche per vedere se la macchina avesse un guasto” cioè addirittura hanno sentito un rumore che pensava un guasto della loro macchina “ci superarono due vetture” dice la Bartalesi addirittura in quel momento ci superarono due vetture non ci dice il tipo, quindi due vetture chiunque siano nel momento in cui loro sono vigili e passano lì addirittura due vetture ci sono allora noi cosa facevamo chiedevamo che vetture fossero a distanza di 10 anni, ci hanno detto qualcosa di nuovo allora teniamo presente che il dato che vi è stato fornito nessuno è passato, nessuno ha visto però la ragazza dice poi ne abbiamo vista una in senso contrario allora attenzione io voglio solo dirvi che non c’è nessuna prova che in quella 20 minuti, 5 minuti o mezz’ora in cui c’è stato l’omicidio qualcuno ha visto qualcosa, se vi è stato proposto che qualcuno ha visto qualcosa e non è stato sentito dalla polizia giudiziaria non è la perfetta aderenza alle risultanze processuali noi in questo processo non abbiamo assolutamente la prova tranne quella che viene dalla Lotti di chi c’era in quella strada in quel momento, quindi attenzione dire ci sono macchine, non c’erano macchine perché ci sono i testi non le hanno viste non è vero perché i testi sono quelli lì, allora direi che se noi leggiamo tutta questa storia e questa abbiamo detto ricostruzione Allegranti teniamo presente tutto questo, pensiamo a questo sparatore che è così abile però non prende il freno a mano, guardiamo questi spruzzi che ci ritorno che dovrebbero essere qui, Allegranti si pulisce qui no sono qui allora come mai era così, allora cortesemente valutiamo anche questo. Andiamo avanti non ci sono riscontri obiettivi a Lotti argomento che è stato sminuzzato tutto, io prendo solo qualche elemento. Ci dice la difesa, attenzione Lotti non ha nessun riscontro da Chiarappa e De Faveri, vogliamo esaminare con calma e con attenzione perché Chiarappa e De Faveri smentiscono in pieno Lotti perché la testimonianza Chiarappa e De Faveri ci dice che per 5 ore, questo vi è stato proposto, dalle 3 alle 8 il Lotti era lì o quella macchina era lì nella piazzola non è stato dalla Gabriella Ghiribelli nessuno c’è stato quel pomeriggio la Gabriella Ghiribelli è una ubriaca, quindi la Ghiribelli dice il falso Lotti è stato lui per 5 ore non poteva essere dalla Ghiribelli quindi il Lotti viene smentito perché non era li, vogliamo vedere un attimo come stanno le cose tenendo presente però una circostanza, vi è stato proposto Lotti nel momento in cui ha detto che era dalla Ghiribelli invece era lì per 5 ore a Scopeti doveva essere arrestato portato a Sollicciano e gli si doveva contestare la verità. Allora vogliamo vedere invece le emergenze esatte di quel pomeriggio? Il racconto di lotti come è precisamente e le testimonianze. Allora teniamo presente che i riscontri a Lotti oltre che da Chiarappa e De Faveri come vedremo sono ineccepibili e vengono da fonte assolutamente certa, se mi seguite lo capirete, la prima è che sono tutti concordi Lotti e Pucci vabbè sono attendibili fino a un certo punto, la Ghiribelli dice vennero da me verso le 3 controllatelo, il Galli dice per quello che ne so le cose stanno così, però volete leggere quel verbale del signor Vanni reso al gip il 16 2 96 interamente trascritto per fortuna sia nel verbale riassuntivo che nella trascrizione e che è stato forse lasciato da una parte dalla difesa cosa dice di quel pomeriggio? Vanni anche nella trascrizione dice “la domenica pomeriggio io andai a trovare la prostituta Ghiribelli Gabriella non mi fecero entrare perché non avevo la carta d’identità” ve l’avevo già citata “andai da solo con la sita non con loro, quel vibratore che mi hanno trovato nel corso dell’ultima perquisizione è lo stesso che avevo con me quando andai dalla Ghiribelli la domenica la domenica del settembre 85, son tornato da solo con la sita” quindi che Vanni è stata dalla Ghiribelli quel pomeriggio lo dice Vanni quindi quando poi i difensori fanno “vero Vanni non ci sei stato dalla Ghiribelli? teniamo presente che dice “sì io non la conosco e non ci sono mai stato” però in una sede che è quella che è del gip e poi dal PM dice che c’è stato quindi il più grosso riscontro a Lotti, Galli e Ghiribelli per quel pomeriggio che ci sono stati viene da Vanni, ma io direi non lo dimentichiamo tutto qua, certo se portavamo allora il buon Lotti a Sollicciano perché quel pomeriggio gli contestavamo questo poi il tribunale della libertà giustamente dice oh ma guarda le cose stanno in modo diverso e c’è lo mettevano subito fuori, meno male non ci siamo infilati in questa strada assolutamente non vera. Allora quindi le ammissioni di Vanni in quei verbali teniamole presente tutte, con tutti i distinguo che sono stati fatti ieri, gip, trascrizione io ve ne ho già parlato a lungo ma sono verbali io ho impiegato anche lì un’oretta per spiegarvi le ammissioni di Vanni come fonte di prova di cui nessuno ha parlato tranne che sotto l’aspetto sono malfatti i verbali, nessuno ha parlato del contenuto e allora veniamo a Chiarappa e De Faveri perché ci interessa molto perché son quelli che parlano di 5 ore di Lotti, sappiamo che le prime ore sono andate dalla Ghiribelli c’è lo dice Vanni quel pomeriggio della domenica in fondo lo dicevano sempre, quelli che prendevano la sita andavano presto, Lotti e Pucci ci andavano con la macchina era una prostituta che riceveva la domenica pomeriggio presto, ci ha anche spiegato perché poi erano tutti i clienti che poi le mogli la sera venivano i clienti a casa comunque è una indicazione di questo tipo, però Chiarappa De Faveri effettivamente dicono di aver visto una macchina che secondo noi è quella di Lotti, allora vediamo un attimo cosa dicono in specifico, vediamolo per bene tutti i dati perché solo così vediamo che anche Chiarappa De Faveri danno un riscontro fortissimo a Lotti e Pucci, dice “no è stata 5 ore lì” l’hanno detto questi due testi andiamo a vedere cosa hanno detto loro e un altro teste molto importante. Primo dato con calma leggiamo sia Chiarappa De Faveri che sia il verbali nelle indagini sia quelle durante il dibattimento, primo dato, il ricordo dell’incontro dell’auto che ostacolava la manovra di inversione è un ricordo soprattutto che deriva dal fatto di questa difficoltà di girare, primo punto, la signora De Faveri che è l’altro teste dice io non ero alla guida guidava mio marito quindi questa impressione della manovra ad U l’ha fatta il marito De Faveri è un dato di fatto, la signora de Faveri dice ma arrivammo lì alle 3 il signor Chiarappa che guidava “no all’andata quando arrivammo intorno alle 3/3:30 la macchina non c’era, tre volte gliel’abbiamo domandato, non l’aveva mai detto quindi il fatto che sono andati lì alle 3 nasce solo dal discorso di questa signora De Faveri perché ovviamente sentita col tempo però è un dato obiettivo, il guidatore che fa la manovra U non parla di aver visto anzi ad esplicita domanda “no all’andata non c’era” quindi vedete come corrisponde alle 3 c’è effettivamente questo dato importante del Chiarappa che dice no io alle tre la macchina all’andata non l’ho vista, cosa ci dice? Quando poi ho guardato col teleobiettivo e poi sono andato a Firenze a fare il necrologio si c’era, al ritorno c’era, quando siamo andati via c’era, in che orario? Leggetelo è l’ultima pagina del verbale Chiarappa fra le 5 e le 7/le 5 e le 8. Allora ricordate cosa hanno detto Lotti e Pucci andammo dalla Ghiribelli vanno intorno alla sita noi tornammo a San Casciano, andammo a Scopeti a vedere la coppia c’è un riscontro sul fatto che la macchina 128 è stata vista fra le 5 e le 7 o quel che è le 8? Sì che c’è, non solo è il signor Chiarappa che dice l’ho vista in quell’orario lì, guardate come collima esattamente alle dichiarazioni di Lotti, alle 5/5:30 ricordiamoci che siamo in estate o comunque l’8 di settembre in cui è difficile distinguere le 5, le 6 o le 7 e lui dice si Chiarappa fra Le 5 e le 7 c’erano Lotti e Pucci andammo il pomeriggio, si andammo a vedere la coppia, Pucci fa tutto quel racconto riscontrato in pieno. Però vedete vi ricordate voi e per questo vi chiedo di guardare la testimonianza tutte insieme non una alla volta cosa dice la Carmignani Sabrina la teste che dice guardate ho sentito odore di topo morto, poi lo vediamo, dice mentre alle 5/5:30 io ero lì a fare merenda col mio amico arrivò una macchina rossa o quella che era con fari rettangolari che venne su e cosa dice la Carmignani Sabrina arrivando lì alle 5? Mica chi aveva visto la strada ostruita che dalla macchina al Lotti, no una macchina venne dopo dimostrazione chiara che la macchina di Lotti o qualunque macchina fosse quando è arrivata la Carmignani Sabrina è andata su nella piazzola non ostruiva perché c’è la colloca e ci dice è arrivata dopo, allora signori se noi teniamo presente tutto questo pomeriggio vedete che perfetto lineare. Allora l’ultimo punto vi ricordate quando ieri qualcuno ha tuonato dicendo durante il sopralluogo Lotti ha detto in un primo momento alla domanda del PM arrivammo lì alle 18 poi il PM gli ha contestato no alle 23, il PM cosa doveva fare non sapeva nulla a quell’epoca dice scusa Lotti hai detto sei arrivato alle 23 perché tu dici alle 18 e il Lotto dice no alle 23 guardate che è un Lotti che racconta le cose come le racconta lui però se il PM avesse saputo che c’era anche il pomeriggio alle 5/5:30 o alle 6 quando l’hanno visto la Carmignani, De Faveri e Chiarappa è chiaro come dice Pucci che quella domanda gli avrebbe detto ah era una prima volta o era una seconda volta? Signori ma i verbali sono lì quella domenica cos’è successo è di una chiarezza impressionante anche perché poi la Carmignani Sabrina vi spiega esattamente cosa ha visto e come l’ha visto, quindi quel verbale di sopralluogo per fortuna documentato in modo perfetto perché è stata fatta sia la trascrizione della registrazione sia il film eh il Lotti ha fatto proprio bene diceva la verità, la prima volta era arrivato lì è arrivato alle 18 pensate al sole saranno state le 5:30 come dice la Carmignani ma che loro a quella piazzola ci sono andati due volte una volta nel pomeriggio e una volta alle 23 mi sembra oramai provato in pieno. Allora signori andiamo un attimo ancora all’altra testimonianza che avrebbe completamente annullato le dichiarazioni di Lotti per quanto riguarda Scopeti, la Sharon vi è stato detto ha visto un’auto bianca con Pacciani o di chi fosse in un altro posto quindi non era li davanti, mah nessun riscontro al Lotti, vogliamo vedere un secondo cosa ha detto la signora Stepmom Sharon utile o non utile, ma vediamo esattamente cosa ha detto e ci rendiamo conto che la testimonianza della Sharon la signora americana che è la persona più disinteressata in questo fatto che noi potevamo auspicare è stata molto più precisa, vi è stato detto la signora Sharon vi ha detto che aveva visto quell’auto prima del ristorante la baracchina, questo vi ha proposto il difensore, vogliamo leggere per bene quel verbale delle dichiarazioni che ha detto questa signora? La signora viene interrogata l’altro, il merito del racconto evidentemente non interessa al difensore perché cerca di smontarla sul luogo e io non torno su cosa aveva visto, i due, la macchina che torna indietro, eccetera, mi interessa il luogo, sul luogo è stata attentamente esaminato la signora primo cosa verbale del 2 ottobre 95 che ha prodotto per appunto perché la signora non si ricordava dice ricordo che giunta all’altezza del ristorante la baracchina, leggetelo il verbale, non so dire esattamente se poco prima o poco dopo notai una vettura di colore bianco quindi lei dice poco prima o poco dopo, se avete dei dubbi andate a vedere dove si trova il ristorante la baracchina ma credo che ormai sia chiaro e vedete come il poco prima o poco dopo è importante. Un altro punto è quello che nel dibattimento la signora ha spiegato che la polizia giustamente non paga/non tornava questo discorso perché la signora diceva io non me lo ricordo dove disse portatemi la signora individuo due punti nel sopralluogo uno perpendicolare alla strada e uno obliquo e c’è li ha descritti nel dibattimento dice quando nel sopralluogo mi è stato fatto vedere che le uniche due strade sulla destra che convergono sulla strada che io facevo da San Casciano verso Firenze erano una perpendicolare ed una obliqua ho convenuto che l’unica che poteva ricordarmi il punto dove vidi che quella sera usciva l’auto era quella obliqua davanti alla piazzola e quindi credo che sul punto la signora se voi andate a rileggere ha messo diciamo i puntini sul lì? Sì la signora ha detto io non me lo ricordo cosa volete me ne ricordo io però ricordo che era una strada obliqua, di strada obliqua c’è solo quella io vi dico sarà quella, volete voi portare la signora Sharon sul posto e volete ancora integrare la prova su questo se non pensate che sia soddisfacente? Ben venga io non certo sarò qui a impedire nemmeno a parole un simile ulteriore accertamento io direi che è importante questo fatto la strada obliqua ricordate casa Rufo? Ricordate le fotografie dall’alto? Ricordate esattamente come stanno le cose io se ci fossero dubbi ma io non li ho invito la Corte a verificare su quelle fotografie non solo quello che ho detto ma i verbali, allora vedete che anche questo riscontro così come presentato dal difensore di Vanni, avvocato Filastò, è un riscontro che merita si approfondimento ma completo nella ottica di verifica puntuale di tutto ciò che ha detto la signora non ha detto prima della baracchina, ha detto non so dove, c’è stata portata ed ha dato un’indicazione molto precisa, era una strada obliqua e non una perpendicolare, c’era quella e basta. Se io mi sono dilungato su questo è un motivo per cui vorrei invitare soltanto a riflettere e a rileggere quei verbali e andare a vedere se le cose stanno in modo diverso nel caso portando anche la signora non deve rimanere assolutamente dubbi. Caini e Martelli, vado ora abbastanza rapidamente su singoli argomenti, perché anche Caini e Martelli sono testi che non ci hanno detto nulla, allora teniamo presente che il racconto lo sappiamo bene tutti, nessuno ha contestato il racconto se non in due aspetti, primo punto, la strada che dall’arena andava a San Martino Scopeto Briana tornava giù alla Sagginalese e poi a Dicomano era dopo la fattoria l’Arena chiusa, qui avete avuto le informazioni del difensore che diceva lui non è passato, le informazioni del PM che dice che io e il procuratore della Repubblica di Firenze insieme alla polizia ed i carabinieri ci dovrebbe essere l’atto ci siamo passati, questo al momento delle indagini quindi uno a uno palla al centro non lo so è inutile fare indicazioni questo però avete la testimonianza del maresciallo Polito, maresciallo dei carabinieri che è stato alla stazione di Vicchio che è stato sentito anche come colui che aveva fatto le indagini nell’85 è colui che intervenne sul posto, su questo dato obiettivo chi meglio di lui, è vent’anni che sta lì, non credete al PM è un vostro diritto comunque io credo all’avvocato che dice passato con difficoltà, chiedo scusa, l’avvocato se lei ci è passato nel 97 come noi

Presidente: Ora si passa

P.M.: Presidente si certo si passa con una macchina, ovviamente è un viottolo che presenta gli arbusti perché non è frequentata ma ci si passa lo stesso, però non interessa com’è la situazione ora, interessa com’era allora, se lei cortesemente crede di fare un sopralluogo, prego i dati del maresciallo Polito, no io dico testimoniavano come persona cosa si può fare oggi tutto qui, però come vi abbiamo entrambi sia io che il difensore detto noi abbiamo fatto ora quindi a noi ci interessa com’era la situazione allora, quindi meglio che il maresciallo Polito o chi per lui non penso che sia possibile avere dati, allora Caino e Martelli su questo punto attenzione ci si passava. Secondo, è quel percorso si faceva in mezz’ora/in un’ora eh anche quello avete tutta la possibilità di convocare ancora il maresciallo o chi volete per farvi spiegare quanto ci voleva a farlo, tenete presente che il teste Caini ha detto probabilmente che ci voleva 30 minuti in macchina però ha anche detto che lui quella strada non l’aveva mai fatta perché lui andava verso borgo, io mi sembra c’è un verbale sopralluogo in cui si dà atto esattamente nel fare la strada con Lotti a che ore siamo partiti vedete quanto ci abbiamo messo ora e quindi prima che ci si passava che era una strada che si poteva fare, per quanto riguarda l’ubicazione esatta del passaggio a livello è che è dopo la piazzola verso Dicomano in direzione di Firenze insomma credo sia sulle carte, ve ne sono state fornite, avete qualche dubbio in proposito andate a vedere e mi sembra che se avete ancora qualche dubbio non potete soltanto limitarvi alle indicazioni che vi ha fatto il PM o la polizia giudiziaria, se ci sono dubbi o la difesa se ci sono dubbi avete la possibilità di integrare la prova come volete. Ancora un altro argomento mi sembra sia l’ultimo consistente del avvocato Filastò sul quale io intendo replicare, c’è ne sono tantissimi altri ma io quelli li ho già affrontati in requisitoria vorrei solo affrontare quelli in replica, direi quella che io chiamo denigrazione degli investigatori, la mancata perquisizione, Dott. Giuttari ma perché non ha fatto la perquisizione alla casa di Lotti dell’88? Beh il dottor Giuttari non l’ha fatta perché nessuno gliel’ha ordinata primo punto perché le perquisizioni si fanno solo sul decreto e allora teniamo presente la casa di Lotti nel 1988, le foto le avete viste quelle di ora non le ho prodotte io lo davo per elemento acquisito, è una casa abbandonata, potete voi verificare quello che era stato verificato a parole, è una casa talmente abbandonata e aperta che ci può andare chiunque però sono esattamente nel 1996 quando, 95 fine 96, si comincia a inquadrare meglio Lotti e si perquisisce veramente sono 7 anni che non ci abita più, allora capite andare a perquisire una casa abbandonata e pensare che Lotti ci abbia lasciato una valigia o un foglio da qualche parte con qualche elemento sarebbe da parte degli investigatori una ma insomma diciamo no non lo dico lo dite da voi sarebbe come perquisire la piazza dell’orologio di San Casciano perché Lotti ci andava tutti i giorni uguale identico, era un luogo quella casa dove non era possibile pensare di avere elementi e quindi siccome non era possibile nel 96 la Corte ha il potere di farlo chiede di andare a perquisirla così andiamo a vedere, ci leviamo il dubbio, quindi anche piazza dell’orologio però per cortesia. Allora è stata perquisita la stanza dove Lotti abitava da quel famoso sacerdote, non c’era nulla. Altro argomento signore il PM è la polizia non hanno raffrontato le impronte sulla Panda, non hanno fatto accertamenti su quelle impronte, ci sono i computer, perché non sono stati usati i computer? Un attimo di pazienza, forse è bene che noi tutti soprattutto i giudici popolari tengano presente su come si rilevano le impronte, su quali sono gli elementi che si possono acquisire tali impronte, elementi di confronto e l’utilità di queste impronte. Allora per potere fare raffronti lo spiego solo ai giudici popolari nel caso in cui fossero limitati ad una cultura sul punto generale e non specifica le indagini sulle impronte si possono fare in questo modo, io lo so solo perché le ho viste nella mia esperienza non voglio montare assolutamente in cattedra, è un dato di fatto voi lo verificate se non ci credete, però la cosa importante è che per poter fare raffronti occorre avere impronte piene, vorrei che memorizzaste questo dato, l’impronta deve essere piena/totale/di tutta la mano possibilmente anche di una sola parte però deve essere piena tutto il polpastrello, quindi per essere utili per confronti deve essere non solo intera ma deve essere dice poi la Cassazione possibile rilevare dalle 16, prima la giurisprudenza diceva 16 linee concentriche più o meno ora dice 18, nel senso che solo 16 o 18 impronte concentriche di tutto il polpastrello danno una garanzia di individualità cioè il concetto è l’individualità dell’impronta, se voi avete presente quando si prendono le impronte alle persone se l’avete mai visto la polizia mette su un pezzo di carta, ora fa in un altro modo, mette la mano e c’è l’operatore che pigia il dito, non so se avete mai visto comunque se voi prendete l’impronta palmare è intera, quando l’impronta viene lasciata ad esempio qui a meno che uno non prenda così c’è ne rimane solo un pezzo, allora se su un determinato elemento di metallo o di vetro dove ci possa essere c’è un’impronta parziale voi capite che non ci sono le 16 linee e quindi le 3, 4, 8, 10 linee sono solo un parziali per cui la polizia dice non sono utili per confronto perché per fare il confronto ci vuole intera, allora è vero se sono impronte intere il computer ci aiuta perché cosa fa? Invece l’operatore i cittadini italiani sotto impronta tutti i maschi circa 20 milioni perché si prendono anche non solo quelli che fanno delitti alla visita militare non so quante c’è né nell’archivio centrale della polizia però ci vuole un computer, immaginate uno con gli occhi si mette a guardare, no lì c’è il computer però l’impronta è intera, cosa vi dice l’ispettore Autorino della polizia scientifica sull’impronta quella che è stata fatta rilevare? “non utile per confronti” se l’andate a vedere vuol dire che era un’impronta così, ecco che i computer non servono a nulla, allora sono solo elementi che si spiegano da soli però mi premeva che i giudici popolari avessero presente questo elemento nel dire quelle impronte sulla Panda avrebbero risolto il problema, se la polizia che le ha prese ti dice che non sono utili per confronti puoi solo dire la polizia le ha prese male però anche questa è un’illazione, se la polizia ti dà l’impronta perché la polizia qualsiasi cosa fa la polizia scientifica ci mette una determinata pellicola, ora lo fa in centomila modi prima ci metteva una polvere e la estrae su pellicola e questa impronta rimane voi ci sarà senz’altro da qualche parte avete il dubbio, volete andare a vedere se era parziale o meno, se vi volete accontentare di quello che ha detto l’ispettore Autorino accontentatevi sennò verificate se ci fosse stata un’impronta piena penso che qualsiasi investigatore l’avrebbe quantomeno paragonata o confrontata a suo tempo con quella di Pacciani certo le indagini sono quel che sono però l’impronta se c’è è lì ordinate voi questo confronto se non vi accontentate, mi sembra che l’ispettore Autorino avesse anche una certa competenza ci ha spiegato bene tutti i suoi sopralluoghi, ci ha soddisfatto almeno mi ha soddisfatto se qualcuno l’ha soddisfatto teniamo presente che può sempre integrare la prova su questo, però non che le indagini sono carenti, la professionalità degli investigatori è negativa perché non hanno confrontato le impronte o peggio ancora non hanno perquisito quella casa di Lotti. Ancora un argomento dice il PM vi ha proposto solo suggestioni, io parlare di suggestioni nel momento in cui l’autore è un poliziotto comunque non è questo il tema io volevo solo farvi presente due cose, il PM vi ha detto con suggestione che Vanni è perverso e qui la indicazione il PM non sa nemmeno cos’è perversione, c’era un libro c’è stato presentato io me lo sono comprato perché tante volte è sempre meglio integrare nella mia biblioteca me lo sono già letto quelli di Fornari li avevo già letti tutti però il concetto che mi sono fatto di perversione per fortuna era un concetto che mi aveva spiegato il professor Fornari perché il PM/il giudice quando non sa una cosa c’ha il codice che gli consente di nominare dei consulenti e farsi spiegare le cose, può comprare il libro sicuramente però se lo fa spiegare rimane anche nelle carte, cos’è la perversione sessuale o non sessuale relativamente al Lotti ve l’ha spiegato bene il professor Fornari e avete voi la possibilità di verificarlo, ma per quanto riguarda le perversioni ipotetiche o meno di Vanni io sono andato a riguardare cosa avevo detto ed effettivamente le cose sono sicuramente in un modo diverso, io ho concluso quello che ho detto esattamente in questo modo “guardate che gli episodi che vi ho descritto poi ci torniamo sono indice di una sessualità deviata” poi vi ho detto “è solo anormalità? È perversione? È sessualità anomala deviata? Il dibattimento vi ha dato gli elementi sufficienti per rispondere non è necessaria la perizia ditecelo voi” mi sono guardato bene di dire che per me è perverso, io ho detto quali sono gli elementi, allora citiamo un attimo quali erano gli elementi che io ho indicato, sono tutti anche lì nella mia requisitoria, sono tantissimi e io ve li ho elencati in ordine fino ad arrivare nel descrivervi questa sessualità secondo me diciamo particolare questi sono i termini che ho usato in certi momenti ho avuto la sensazione che ci fosse la prova di una perversione e io vi ho indicato quali erano le fonti di prova sul punto, non vi ho detto è perversa in una perizia, vi ho detto, guardate ci sono questi elementi validi o non validi/indice o non indice di qualcosa, per cortesia quando andrete ad esaminare questo punto tenete presente e vi ho citato esattamente delle testimonianze, vi ho parlato della testimonianza della Sperduto, ci ha fatto quei racconti la Sperduto poi ognuno la valuta come crede, e vi ho fatto i racconti di quello che ci diceva Nesi, il Nesi per la verità è stato citato perché vi ha a lungo spiegato in dibattimento che aveva visto Vanni con una busta con dentro dei peli di pube, lui mi sembra abbia detto il termine toscano, ma allora io vi ho detto ci sono questi elementi? Nesi dice questo, per me Nesi è credibile, uno che va in giro con una busta con i peli beh insomma non so cosa sia però il Nesi ha aggiunto “lì avrà presi ad una prostituta” poi Nesi ha aggiunto “guardate so che andava da una prostituta prima di Via fiume” poi ha detto “andava una in via Giampaolo Orsini o meglio dalle parti del ponte di ferro e ci andava Vanni lì c’era una prostituta che poi è stata ammazzata col coltello” punto io vi ho detto Nesi vi ha detto questo, una prostituta che andava lì ammazzata col coltello esiste non mi ricordo se si chiama Bassi Giuseppina o Cucito Clelia o come si chiama ma non è questo il dato che emerge che è importante in questo processo, è un dato storico portato in questo dibattimento da Nesi dice ci andava anche Vanni, qualcuno si è permesso di dire che quella morte ha a che fare con Lotti, con Vanni, con Faggi o con Pacciani? Nessuno, vi ho portato il dato storico e scusate tuonare sul fatto che era una suggestione no non è suggestione, io non vi ho parlato di poliziotto della Monaca, io vi ho detto il Nesi vi ha detto punto e basta quindi le suggestioni del PM e l’ignoranza del PM sul concetto perversione e di questo spessore. Per fortuna la perversione di Lotti in senso sadico sessuale o come ha detto è stata spiegata bene dal professor Fornari se avete dei dubbi avete tutta la possibilità di confrontarlo ma voi non siete incolti come me avete la possibilità di capire e di vedere a cosa ci si riferisce quando il PM ha usato il termine perversione ma solo in via ipotetica perché ho parlato di sessualità anomala, andate a verificare le mie parole ma questo serve proprio a nulla né a me né al difensore che io abbia usato o meno in modo proprio o improprio quel termine. Anche un altro argomento che è quello, non so se c’è l’avvocato Curandai, probabilmente avrà studiato nel frattempo però quel Curandai studia ma è vi ricordate, studia le carte del processo, vi ricordate come è stato introdotto l’argomento nel processo relativo alle domande alla bambina del signor Vanni che sicuramente in questo processo non serve a niente è esclusivamente solo per valutare la personalità di Vanni se è necessario ai fini del 133 cioè come abbiamo fatto per Lotti e per Faggi la personalità è bene ricostruirla su una base di elementi ed obiettivi numerosi non in diretto riferimento alla responsabilità ma per vedere chi è, una cosa è vedere chi è, una cosa è vedere se ha responsabilità su un fatto, quindi quell’indagine che è stata fatta e portata in questo processo era sulla personalità di Vanni qualunque sia la causa dell’handicap quella bambina non aveva nessun senso, però dice guardate solo nella sentenza che vi ho portato io avete modo di capire che non c’entra nulla con i maltrattamenti e quell’arresto con la bambina, se voi andate a vedere le carte voi vi rendete conto che nessuno si è permesso di fare illazioni di quel tipo ma solo nell’ambito di chiarire la personalità di Vanni si è chiesto ai testi in primo luogo sapete niente del fatto che questa bambina aveva questo handicap per questo motivo? La prima domanda fu fatta come vi ha fatto notare l’avvocato Filastò nel corso del processo Pacciani perché? Perché nel processo Pacciani una nota della polizia giudiziaria indicava questo fatto come risaputo e come si fa parlando della personalità di un teste non certo della sua responsabilità in quel processo “scusi signor Vanni cosa ci può dire?” per carità tutte frottole ecco perché fu chiesto all’epoca ai parenti è stato richiesto, è stato chiesto sicuramente alla Bartalesi Francesca e alla sorella di Vanni le quali penso un po’ anche con imbarazzo e anche perché forse non sapevano bene come restavano questo non è dato di chiarirlo prima hanno detto sì una ha detto si è cioè la domanda è sembrata pertinente il risultato è stato assolutamente negativo ma era un risultato che voleva essere acquisito se necessario per indicare la personalità di Vanni non certo che se Vanni avesse avuto a che fare con quel fatto poteva influire sulla prova di questo processo e direi allora il fatto che poi nelle carte di quel dibattimento sia stato assolto per insufficienza di prove o meno capite che è un dato che riguarda la personalità ma niente aveva a che vedere con quelle risposte che vi avevano dato i testi in questo processo, quindi dire che erano domande e fatti suggestivi non serve assolutamente a nulla. Ancora io comunque di questi dati che sto elencando ho fatto una memoria che consegno in cui sono tutti riportati possono essere verificati da chiunque in qualsiasi momento, ancora Pucci, anche qui sono stati pochi gli argomenti sono pochi anche i miei dice Pucci sapete cosa vi ha detto alla fine del dibattimento? Io quella domenica dalla Ghiribelli non ci sono stato e io vi ho detto guardate che Pucci quando gli si facevano quelle domande era oramai andato, era confuso, era pomeriggio, era cotto, tant’è che alla domanda dice noi dalla Ghiribelli non ci siamo andati l’ha detto la Ghiribelli, l’ha detto Lotti, l’ha detto Galli, Vanni ha spiegato come stavano le cose e quindi che Pucci in quel momento era di fuori è pacifico allora quando Pucci vi dice nello stesso contesto fine dell’interrogatorio guardate io Vanni non l’ho riconosciuto va messo un attimo nell’ambito di un Pucci che è bollito, poi voi fate quello che dovete fare nella valutazione di questo teste però non prendete quelle dichiarazioni come oro colato perché aveva a lungo spiegato come stanno le cose. Allora ancora dice guardate Pucci addirittura aveva detto lo dissero al bar che erano passati dalla piazzola Scopi la sera dell’omicidio, Pucci addirittura l’aveva detto il 2 gennaio 96 alla polizia giudiziaria, scusate ma questo è un argomento a favore dell’accusa cioè Pucci fin dal primo momento ha sempre detto che loro al bar lo avevano detto, andate a vedere verbale 2 gennaio 96 alla polizia, il Pucci disse noi lo raccontammo al bar, non è la stessa cosa che poi dice Lotti? Ma non è la cosa che con tutte quelle difficoltà dice Zanieri? Allora capite che Pucci trova riscontro in 100.000 elementi. Ancora vado sempre per spunti fatti dal difensore l’omicidio di Scopeti è sicuramente di sabato, il professor Maurri nei suoi esami tanatologici sbaglia perché evidentemente quarant’anni di esperienza del professor Maurri non servano a nulla, allora io vi volevo ricordare ma sicuramente non c’è bisogno di tutte le testimonianze di quelle persone che l’hanno visti vivi la domenica addirittura a mangiare alla festa dell’unità o la mattina alla pensione in fondo agli Scopeti e direi che tagliano la testa al toro ma ricordate bene la dichiarazione del professor Maurri sul punto, il professor de Fazio che avendo scritto sabato vi dice sì noi l’abbiamo scritto ma non avevamo visto nulla, noi non abbiamo fatto l’autopsia ci siamo determinati a scrivere così su indicazioni per le quali è bene che vi rivolgiate a Maurri, Maurri sapete cosa ha detto quindi quella dichiarazione del professor De Fazio lascia il tempo che trova. Allora vi potrei raccontare o fare presente una circostanza dice guardate la Carmignani Sabrina vi ha detto che ha visto macchie di unto e carta, macchie di unto non sangue innanzitutto ha visto una macchia d’unto quindi non si può far diventare sangue perché ci fa comodo dice che la domenica visto una macchia d’unto con una carta, chissà come l’hanno fatta, anche loro avevano mangiato questo non lo sappiamo però che fosse sangue non c’è prova, ho sentito odore di morto, sì questa dichiarazione della Carmignani c’è ed è ripetuta, allora teniamo presente da cosa può essere motivato non cinghiali morti, ecc. tutto sappiamo correttamente l’avvocato Filastò ve l’ha detto ma tenete ben presente che quell’odore qualunque esso fosse è un odore che se la domenica pomeriggio alle 5 era un odore di morte che la signora sentiva a distanza di 2/3 m dalla tenda era così forte pensate voi 24 ore dopo quando sono andati esattamente i battaglioni dei carabinieri, polizia giudiziaria, medici legali, tutti quelli che sapete forse era insopportabile, se guardate le fotografie ci dovevano essere delle maschere antigas perché se il giorno prima la Carmignani la sentiva vi immaginate voi il giorno dopo? Quindi la testimonianza che io ci sono stato e che non si sentiva nulla perché era un luogo all’aria aperta non serve però tenete presente che allora la Carmignani Sabrina il giorno prima aveva sentito un odore però vi immaginate insomma credo che questa è esperienza comune sulle quali io non devo ancora soffermarmi. Nesi Lorenzo, è stato esaminato a fondo sia nel primo processo Pacciani, sapete cosa ha detto la sentenza, sapete come si è comportato, avete tutta la possibilità di valutare ciò che dice, io vi ho evidenziato una circostanza molto importante, non è vero che il Nesi vide solo il Pacciani e non lo riconobbe, lo riconobbe bene spiegò perché, riconobbe la sagoma del viso, la macchina, le strisce andate a vedere e vide una seconda persona dietro che correttamente il Nesi disse non ebbi la certezza di chi fosse perché era coperto dalla faccia di Pacciani, io credo che su questo dobbiamo dare atto a Nesi che è stato molto corretto quando poi ha aggiunto io penso che fosse Vanni, quindi è molto corretto perché io penso che fosse Vanni perché lo dedursi dal fatto che venivano dalla casa dove abitava a poche centinaia di metri la Sperduto perché sapevo che andavano a scopare dalla Sperduto è un discorso molto onesto di Nesi, allora attenzione perché non è vero che abbia escluso che ci fosse Vanni, si è comportato in un modo di questo tipo, allora la testimonianza di Nesi va esaminata sotto questo profilo se avete dei dubbi chiedeteli ancora a lui su cosa vide e scoprirete che il Nesi continua a dire io so che era Vanni però siccome me lo chiedete in un tribunale io siccome era coperto da Pacciani io ho questa certezza non c’è l’ho e io non ve lo posso dire tutto qui, quindi è il dato obiettivo mi sembra che il Nesi su questo si sia comportato in modo molto corretto che ci fa ben valutare come stavano le cose, sapete poi cosa dicono gli altri su quella macchina, il luogo dell’avvistamento per carità era un un’ora e mezzo di cammino, c’è il sopralluogo della Corte, potete andarlo a vedere in qualche momento il luogo dell’avvistamento è esattamente l’incrocio fra la strada che da Firenze a Scopeti va a T o V come vogliamo che va verso San Casciano questa è la via Batignano lo videro qui dal luogo dell’omicidio sono 1 km qualche centinaio di metri 2 km non certo un’ora e mezzo di cammino, un’ora e mezzo di cammino è quella che a piedi si fa dal Vallone dal esattamente il luogo dell’omicidio passando dal bosco a piedi nel bosco per andare alla casa di via Batignano quindi sono due elementi completamente diversi, sono due fatti diversi, sono un minuto in macchina per arrivare dal luogo dell’omicidio forse meno a seconda che velocità si va al luogo dove Nesi incrocio la macchina che lui dice essere di Pacciani e quindi noi diciamo lo dice lui noi se lo crediamo o no dipende da una impostazione soggettiva. Consulenza psichiatrica Vanni, perché non la abbiamo fatta? C’è un’istanza del difensore alla quale io mi potrei dichiarare remissivo perché onestamente a me per l’accertamento la verità non è che poi faccia grande motivi di ostruzionismo però vi dico perché mi oppongo, primo perché le ragioni sono le stesse di cui al provvedimento di questa Corte per cui ha spiegato che non è ammissibile perché non ci sono i presupposti ma per fare un esame che riguarda la capacità di intendere e di volere e la capacità di Vanni al momento di commettere quel delitto occorrono degli elementi, pensare che in quel momento cioè nell’85 tutti i delitti per cui lui è accusato ci fossero seri dubbi per pensare che fosse capace e su questo non c’è nessun elemento correttamente la Corte l’ha messo in evidenza poteva essere fatta una qualsiasi consulenza di parte tre o quattro paginette che dava uno spunto allora forse la Corte avrebbe esaminato il dato obiettivo che veniva da uno scienziato, quando vi si dice il Vanni non ha soldi, insomma a parte che non gli è stato sequestrato nulla il denaro è nelle banche sono 70 milioni non ha importanza ma non è vero perché nella consulenza disposta da questa Corte per Vanni sono stati nominati due consulenti di parte, è un dato di fatto la dottoressa Naccheri e l’altro neuropsichiatra quindi non vedo come li si può nominare un consulente di parte e poi venire a dire non c’è soldi per nominarlo. Altro argomento voglio dire due parole forse tre la legislazione premiale a Lotti mal applicata, l’argomento in fondo è uno solo lo hanno coccolato, lo hanno bevuto, si sono fatti giocare, gli ha raccontato un sacco di balle in cambio di un bel premio, non l’hanno messo in carcere, signori avete sentito voi e l’hanno sentito i difensori la richiesta di pena che ha fatto il PM per Lotti? Io penso che prima o poi l’ufficio del PM si impegnerà appelli o non appelli qualsiasi sia la vostra sentenza perché Lotti deve scontarla questa pena quindi, pena quella che sarà di giustizia se lo voi lo riterrete noi riteniamo e conformemente ho chiesto una pena per Lotti che abbia commesso quei delitti e deve scontata, dov’è il premio? Cioè signori noi abbiamo chiesto di metterlo in carcere, ovviamente con sentenza passata in giudicato, non abbiamo è vero esercitato la facoltà del mettere la detenzione preventiva, io vi ho spiegato a suo tempo che il 274 del codice di procedura penale non c’è lo consentiva e che qualsiasi gip ci avrebbe respinto l’istanza, vi ho spiegato non c’era pericolo di fuga, non c’era pericolo di reiterazione, non di inquinamento delle prove, credo di avervelo spiegato talmente bene che non è il caso, ma si sono fatti giocare e gli hanno fatto dei regali abbiamo chiesto la pena nel momento in cui abbiamo fatto le indagini tutte a suo carico, vi ricordate ho detto è il processo a carico di Lotti, allora questo argomento io non lo capisco, sarebbe un argomento solido se Lotti fosse il solito mafioso che dice io non c’entro nulla tutti loro hanno fatto quel delitto e avessimo proceduto solo per loro ma qui si è proceduto per Lotti quindi signori questa è una falsa impostazione non ci siamo fatti giocare assolutamente, tant’è che Lotti è il primo principale imputato ed io mi sono sgolato fin dal primo giorno per dire che questo è il processo a carico di Lotti. Tenete presente che per quanto riguarda la misura della legislazione non premiale perché qui nessun premio perché nessuno ha chiesto attenuanti, addirittura il difensore di Lotti si è dovuto inerpicare a mio avviso comunque bene ha fatto sulla strada della costituzionalità della norma, qui nessun premio se voi avete sentito le mia conclusioni ho chiesto la pena solo le generiche premio zero, quella legge dei premi non è applicabile a Lotti, mi dispiace per il difensore ma se fossi io e non lo sono per fortuna quella Corte che deve decidere direi che si tratta di situazioni diverse per cui a Lotti non essendo in un delitto mafioso non è applicabile quella legislazione, quindi premio zero e sì la carcerazione preventiva anticipata no vi ho spiegato perché. Quindi che sia stata male applicata quella misura signore la legge è lì che sia stata applicata bene o male emerge dalle carte, che poi gli sia stato fatto da parte della attività amministrativa con parere del PM sulla applicazione per una situazione obiettiva di Lotti diversa una legislazione che riguarda i collaboratori di giustizia è vero, però attenzione è una norma che prevede la revisione ogni sei mesi/ogni anno dello stato di collaboratore mi sembra dica espressamente e può essere revocata in qualsiasi momento, è chiaro che la vostra sentenza inciderà forse al 100%, al 200% o al 1000% sull’applicazione successiva o meno di questa misura che si rivede periodicamente quindi premio signori nessuno perché è stata fatta un’istruttoria a suo carico, è stata richiesta la pena, è una legislazione che per quanto riguarda i collaboratori sarà penso insomma poi prenderà le strade che deve prendere non competono a me nel caso di una vostra sentenza, ora coccolati, presi in giro ma insomma per carità sono argomenti che non possono entrare sotto questo profilo nel processo, addirittura Fornari diceva che Lotti gli ha detto che aveva ancora cose da dire e che se Pacciani non rigava dritto Lotti ne avrebbe dette altre. Signori siete nella mente di Lotti a questo punto? Siete in grado di capire cosa intendeva dire Lotti in quel momento? Io penso che lo siamo tutti in grado, signori era luglio del 1996 e in quel momento Lotti aveva parlato degli omicidi e lui si riservava questa grossa penso per lui era è la cosa più grossa della sua vita dire che Pacciani queste cose le vendeva, ora vero o non vero ma questa era la riserva mentale di Lotti nei confronti del professor Fornari, se Pacciani dico chi sono gli altri nei limiti nei quali c’è l’ha detto che sia vero o no era quella la riserva di Lotti lo dimostra il fatto che appena ha deciso di dirlo vero o non vero ha fatto un bellissimo/bruttissimo, leggibile o illeggibile biglietto in cui ha parlato del dottore e poi è venuto al dibattimento e anche agli inquirenti l’ha detto. Qualcuno si è fatto prendere in giro? Il Lotti ha fatto delle riserve? Entriamo nella mentalità di Lotti e si capisce come stanno le cose e si sono fatti giocare. Rimane secondo me l’ultimo argomento che questo mi sembra che ci consente proprio di avere la chiarezza della consistenza delle prove così come ve l’avevo dipinte io in questo processo e la consistenza secondo me molto affievolita degli argomenti della difesa, il primo riguarda il movente, signori se il movente sono i soldi perché Pacciani, Vanni e Lotti non hanno portato via i soldi dalle vittime? Perché non si è proceduto per rapina se era il movente i soldi quelli altro che i milioni, decine e milioni per costruire le case, ci avevano i soldi li, volete per cortesia andare a vedere il verbale di sopralluogo e di sequestro delle cose fatte, prendo solo un esempio a Pia Rontini e a Stefanacci Claudio, leggeteli per cortesia perché vi è stato detto i portafogli sono rimasti pieni, alzo anch’io non mi riesce proprio a fare quella voce andateli a vedere quei portafogli sono esattamente e il verbale c’è l’ho qui e me lo sono preso comunque l’avete anche voi sono per tutti dunque Pia Rontini lire 10.000, lire 100, lire 50, questi sono portafogli pieni, Stefanacci Claudio quattro banconote da lire 10.000, ecco io su questo non so se possiamo dire che se il movente erano i soldi avrebbero preso prima 150.000 lire in quell’operazione che dovevano fare e sé e così tutte le altre aspettative che avevano ma l’altro argomento molto forte sempre in proposito nasce da un’attenta lettura sempre di quello stesso verbale sono le righe successive dopo le lire cento e le lire 50 vi dice il difensore di Vanni “Il mostro vero poliziotto era tant’è che avvicinava le vittime in divisa si faceva mostrare il portafoglio era evidente è così questi ci cascavano” io argomento meno corrispondente alla realtà non l’ho trovato fra quelli affrontati dalla difesa se voi andate a leggere il verbale sempre per questo omicidio poi vedete gli altri legge Stefanacci Claudio verbale di sopralluogo cioè il concetto è, vi è stato detto lo Stefanacci aveva il portafoglio in mano e quindi i documenti in mano è ovvio che il poliziotto glieli stava chiedendo, forse io ho letto verbali diversi, il verbale dice i pantaloni sotto il sedile posteriore sono di colore verde militare, sono macchiati di sangue sia nella parte anteriore che posteriore, nella parte centrale della tasca posteriore destra vi è un foro d’entrata da colpo d’arma da fuoco che trova corrispondenza sulla fodera della tasca, all’interno della tasca vi è un portafoglio, all’interno della tasca, in capretto marrone trapassato da un colpo d’arma da fuoco, anche il portafoglio, all’interno del portafoglio si rinvengono carta identità di Stefanacci Claudio e il denaro, le 50.000 lire che vi ho detto. Qui Io credo che non ci sono altri argomenti e io non cito assolutamente opere o singoli pezzi, non cito l’opera di Collodi non mi interessa nulla però io devo dire che la verità quella che è la verità avete visto nel portafoglio non c’è bisogno di citare Collodi ma è a portata di mano basta saperla o volerla leggere. A questo punto le mie conclusioni perché in replica vi devo dire onestamente che la posizione di Faggi mi ha lasciato veramente in una situazione obiettiva che mi impone per le emergenze che vi ho già fatto presente ieri di modificare la mia richiesta e quindi a parziale modifica delle precedenti conclusioni chiedo che anche, dico anche, Faggi Giovanni sia dichiarato colpevole dei reati a lui ascritti riuniti per continuazione e con la concessione delle attenuanti generiche per la incensuratezza chiedo che sia condannato alla pena complessiva di anni 21 di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici ai sensi dell’articolo 29 del codice penale, confermo nel resto le precedenti conclusioni formulate a carico degli altri imputati. Presidente io vorrei integrare quelle produzioni e vorrei darvi le pagine esatte dei giornali, volevo basta volerlo e se voi sempre coi limiti gli appelli li possono fare tutti voi se prendete la nazione del 21 Marzo per intera quei delitti li ha commessi Lotti, qui c’è la data questa è la Nazione e questa è la Repubblica se li volete acquisire farete secondo me opera di giustizia se non li volete acquisire sono qua.

Presidente: Si ritira per sciogliere quel provvedimento sulle istanze difensive di oggi se interrompono o no la discussione.

Avv. Nino Filastò: Presidente la difesa di Vanni su queste produzioni è remissiva

Presidente: Ci sarà la replica, se si fa si fa un inciso per acquisire la trascrizione vediamo anche questi mezzi di prova qui e poi la discussione riprende oggi non più.

Avvocato?: Io dovrei parlare solo 10 minuti

Presidente: Lo so ma non c’è la facciamo perché se dobbiamo fare la trascrizione dobbiamo convocare, dobbiamo acquisire prima la trascrizione. Ve lo dico dopo ora fatemi andare in camera di consiglio.

Presidente: Ci siamo tutti si? Bene allora la Corte d’Assise rilevato che nel corso della discussione è emersa la mancata acquisizione della trascrizione della registrazione fonografica dell’interrogatorio dell’imputato Mario Vanni in data 17 3 96 davanti al gip del tribunale di Firenze, per la trascrizione appare indispensabile per valutare le dichiarazioni del Vanni e quindi si impone l’introduzione della discussione in corso ai sensi dell’articolo 523 CPP ritenuto inoltre necessario acquisire le ulteriori produzioni del PM, indici completi degli atti delle indagini preliminari, copia del quotidiano la Repubblica e la Nazione entrambi in terra 21 3 96, nonché le agende sequestrate all’indagato Vanni portato avanti e della difesa Vanni verbale della dichiarazione rese da Carmignano Sabrina in data 29 9 85, rilevato infine che non può acquisirsi la missiva a firma Vinni Rontini depositata in data odierna dall’avvocato Pellegrini trattandosi di atto irrilevante per questi motivi espone interrompersi la discussione orale in corso ammette l’acquisizione di cui era parte perito Blake Anton affinché si proceda alla trascrizione della registrazione fonografica dell’interrogatorio di Vanni Mario reso al gip il 27 3 96 e ne ordino dell’immediata formazione per l’affidamento dell’incarico la missiva di cui la parte emotiva.

P.M.: Ha letto male le è scappato le agende di Vanni.

Presidente: No di Faggi mi pare.

P.M.: Se è scritto male va mutato.

Presidente: No le agende sequestrate all’imputato Faggi e della difesa, no semmai nonché le acquisizioni della difesa del Vanni ma in ogni modo è regolare. Allora venga dottore, allora Elisabetta vada a prendere la trascrizione, qui c’è la videoregistrazione anche.

P.M.: Presidente posso dire che credo siano

Presidente: La numero 2, allora le generalità alla signorina, la bobina numero 3 al PM.

P.M.: Perché è una seconda copia.

Presidente: Mi aveva detto di aver fatto 5 di coppe a me basta una

P.M.: In genere fa due

Presidente: Le vuole tutte e due o uno basta.

Anton Blake: Né basta una delle due.

Presidente: Sì l’ha fatto lui la registrazione. Va bene allora

Anton Blake: Anton Blake nato a Mano il 9 6 52 residente a Firenze piazzale Porta Romana 4.

Presidente: Legga la motivazione

Anton Blake: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo nello svolgimento dell’incarico m’impegno di adempiere nel mio ufficio senza altro scopo che è quello di far conoscere la verità e mantenere il segreto.

Presidente: Ecco l’incarico è quello di procedere alla trascrizione di questa bobina fonica del Vanni del 27 3 96.

Anton Blake: Allora chiedo per il deposito dell’elaborato quattro giorni a partire oggi alle 15:30.

Presidente: A noi occorrerebbe lunedì.

Anton Blake: Per lunedì

Presidente: Ecco va bene, accetta l’incarico nel termine di giorni tre e si impegna a depositare l’atto trascritto lunedì, sì allora si concede il termine richiesto con consegna della bobina. Allora l’udienza si rinvia in costituzione dottore scusi a lunedì che giorno è lunedì? 16, a lunedì 16 ore 09:30.

P.M.: All’aula Dionisi?

Presidente: All’aula Dionisi, ricordo a tutti che l’udienza non si tiene più qui ma si tiene l’aula Dionisi perché quest’aula è indisponibile per lavoro in corso che devono fare, dico subito fatta la … il dottore potrà lui riprenderà la discussione che abbiamo interrotto, quindi chi fa la replica e contro repliche sono ammesse.

Anton Blake: Presidente posso preparare copie delle trascrizioni in anticipo

Presidente: Nuova traduzione del Vanni aula Dionisi, l’udienza è tolta.

13 Marzo 1998 70° udienza processo Compagni di Merende

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