17 Marzo 1998, 72° udienza, processo, Compagni di Merende Mario Vanni, G.L. e Giovanni Faggi per i reati relativi ai duplici delitti del MdF e Alberto Corsi per favoreggiamento.
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Avv. Antonio Mazzeo, Avv. Stefano Bertini, Giancarlo Lotti, Franco Bellini, Karl Schwarzenberg, Gino Colli, Roberto Schema, Luigi Schema
Presidente: Allora, è presente Vanni e c’è anche Lotti. Vanni ha il suo difensore; Lotti ha il suo difensore. Bagattini e Zanobini. Poi ci abbiamo le parti civili: Voena, Capanni e Curandai.
Avv. Stefano Bertini: Chiedo la parola, se posso.
Presidente: Come?
Avv. Stefano Bertini: Chiedo la parola, Presidente.
Avv. Antonio Mazzeo: La chiedo anch’io, Presidente. Scelga lei chi per primo.
Presidente: Va be’, sentiamo Bertini. Vediamo cosa…
Avv. Stefano Bertini: Io avrei da chiedere che mi si autorizzi a produrre alcuni documenti e l’elenco dei documenti oggi da produrre in originale, e l’elenco. Certificati dell’assicurazione della Compagnia Allsecures Preservatrice, relativi all’autovettura 128 FIAT targata Firenze D56735, decorrente dal 20 maggio ’85 con scadenza 20 settembre ’85. Certificati – assicurazione Allsecures Preservatrice, relativi all’autovettura FIAT 124 targata Firenze E42432 – quella che si parlava ieri – decorrenza 20 settembre ’85, con scadenza 20marzo ’86. E poi certificato susseguente di assicurazione della, sempre, Allsecures Preservatrice relativo alla 124 targata Firenze E42432, decorrente dal 20 marzo ’86 con scadenza 20 settembre successivo. Quindi questo per dimostrare che, poiché fu fatto il cambio di assicurazione dal signor Lotti dalla 128 rossa al 124 celeste…
Presidente: Nel settembre.
Avv. Stefano Bertini: Nel settembre ‘85. 20 settembre ‘85. Io, questi documenti, ce li ho in originale e posso produrli in originale.
Presidente: Bene. Allora, la Corte è informata già di questa storia. Quindi possiamo acquisirli già.
Avv. Stefano Bertini: E su questo punto, Presidente, anche Lotti voleva fare delle dichiarazioni…
Presidente: Sì, sì. Oggi sentiremo anche il Lotti.. La Corte, anche di questo è al corrente. Ora sentiremo prima i due testi. Mi dica, Avv. Mazzeo, cosa voleva dire.
Avv. Antonio Mazzeo: Sì, Presidente. Signori della Corte, Presidente, la vostra ordinanza di ieri ha, in qualche modo, compulsato questi difensori – per non dire costretti – ad esercitare un obbligo, un obbligo che gli è imposto, dal punto di vista deontologico. Lo dico per i Giudici non togati: la nuova formulazione dell’articolo 38 delle norme di attuazione del Codice di procedura penale, così come modificato dalla recente Legge 332 del ’95, s introduce l’argomento delle indagini della difesa come dovere, nostro dovere deontologico. Esiste un diritto alla prova, esiste correlativamente un obbligo del difensore di attivarsi nella ricerca della prova, nell’interesse del suo assisto. Se ciò non facesse, com’è stato autorevolmente sostenuto, se non ottemperasse a questo dovere…
Presidente: Però, avvocato, scusi. Dobbiamo tener presente che siamo in fase di discussione.
Avv. Antonio Mazzeo: Velocissimamente, Presidente. É una introduzione.
Presidente: É una cosa che va tenuta presente…
Avv. Antonio Mazzeo: Ove non ottemperi a questo dovere, e cagioni un danno al proprio assistito, il difensore sarebbe passibile di responsabilità civile, inchiesta disciplinare, di responsabilità penale per essersi reso infedele ai suoi doveri professionali, arrecando nocumento agli interessi del cliente. Articolo 380 Codice penale. Perché dico questo? Perché, nel pomeriggio di ieri, io e il collega, nel solco che ho indicato — quindi un solco normativo: articolo 38 delle norme di attuazione, lo dico per i Giudici non togati — cioè, al fine di esercitare il diritto alla prova, il dovere correlativo alla prova, previsto dall’articolo. 193, del Codice, i difensori hanno facoltà di svolgere investigazioni per ricercare e individuare elementi di prova a favore del proprio assistito. Io e il collega Filastò, nel pomeriggio di ieri, ci siamo recati in San Casciano, località Ponte Rotto, via di Lucciano numero 20, presso la draga dove il Lotti, per sua stessa dichiarazione reiterata, ha lavorato alle dipendenze dei signori Scherma dal 1981 al 1988, abitandovi anche. Lì abbiamo avuto un colloquio col signor Luigi Scherma, quale persona informata dei fatti, il quale ha fornito una serie di indicazioni estremamente importanti con riferimento a questa fase di indagine che è stata questa dell’ordinanza di questa Corte. Noi abbiamo raccolto a verbale, previsto dalla legge, queste informazioni; sempre l’articolo 38 delle norme di attuazione, dice: “La documentazione presentata… Il difensore della persona sottoposta all’indagine, o persona offesa, può presentare evidentemente al Giudice elementi che reputa rilevanti ai fini della decisione. La documentazione presentata ai Giudici è inserita nel fascicolo relativo agli atti di indagine in originale e in copia…”, eccetera, eccetera. Il verbale che abbiamo redatto ve lo leggo, perché va al di là di ogni commento; poi valuterà la Corte sotto il profilo dell’ammissione delle richieste di prova che poi vado a fare. Dunque : ”Il signor Luigi Scherma, nato a Rignano sull’Arno il 21 novembre 1964, residente a San Giovanni Valdarno, addì 16 marzo ’98 nei locali della draga del Ponte Rotto, davanti…
Avv. Stefano Bertini: Presidente, mi perdoni, scusi un attimo se interrompo il collega. Ma io non credo che…
Presidente: Come?
Avv. Stefano Bertini: Prima dovrà essere valutato se potrà o meno produrre questo documento.
Avv. Antonio Mazzeo: Certo. Ma se non vi dico cosa contiene come fate a deciderlo?
Presidente: Avvocato, sentiamo… Tanto siamo, in una fase interlocutoria.
Avv. Antonio Mazzeo: Eh. Allora: “Nei locali della draga del Ponte Rotto, davanti a noi, avvocato Antonino Filastò e avvocato Antonio Mazzeo, rispettivamente del Foro di Firenze e di Pistoia, è presente il sopramenzionato Luigi Scherma, il quale ci dichiara quanto segue: ‘Conosco da molti anni il signor G.L., il quale, nel 1985, lavorava presso la draga dei miei genitori situata in San Casciano, località Ponte Rotto, via di Lucciano’
Presidente: Avvocato, però ci dica questa cosa.
Avv. Antonio Mazzeo: Il senso della cosa. velocissimamente. Mi sembrava più pregnante…
Presidente: No, fa una lettura di una dichiarazione…
Avv. Antonio Mazzeo: In sostanza, questo signore è in grado di confermare alla Corte – evidentemente, se verrà ammesso come testimone – che nel luglio del 1985 il Lotti acquistò effettivamente una 124 blu usata, va bene, con la quale cominciò a girare. La 128 rossa coupé, coda tronca, eccetera, che effettivamente aveva in precedenza, da mesi era davanti casa sua, lì in via di Lucciano, inutilizzata al punto tale che mancavano anche i : pneumatici. Quindi questo signore è in grado di confermare questa circostanza che a me pare molto rilevante, proprio con riferimento alla vostra ordinanza. E questo è il senso. Se vuole glielo continuo a leggere, poi…
Presidente: No, no. Va bene così, va bene così.
Avv. Antonio Mazzeo: Lo deposito al Giudice.
Presidente: Va bene.
Avv. Antonio Mazzeo: E naturalmente, ecco, signor Presidente, ieri abbiamo avuto occasione di parlare solo con questa persona, perché c’era solo lui lì presente. Siccome è pacifico che il Lotti è stato alle dipendenze della famiglia Scherma, che si compone di padre, madre e tre figli maschi – questo è uno dei tre figli maschi — io chiedo naturalmente che la Corte, ove ritenga rilevante guanto accertato, voglia sentire come testimoni tutte queste persone.
Presidente: Benissimo.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco.
Presidente: Allora voi dovete, però, tenere presente- che siamo in un colloquio aperto, carte ‘scoperte…
Avv. Antonio Mazzeo: Certo. Benissimo.
Presidente: Così si fanno i processi. Va bene? Allora, la Corte farà tutto quello che è possibile fare, come abbiamo fatto per il passato…
Avv. Antonio Mazzeo: Certo.
Presidente: Perché non abbiamo tralasciato nulla. Quello che ci compete e basta. Non quello che non ci compete. Allora, cosa voglio dire? Siamo in una fase di discussione. Per ora l’indagine è limitata. Quello che dice lei va benissimo; però va benissimo dall’inizio che lei ha un rapporto…
Avv. Antonio Mazzeo: Eh no, Presidente…
Presidente: …di coso col cliente. Non solamente in questo momento qui.
Avv. Antonio Mazzeo: Mi permetta, Presidente…
Presidente: Va bene? Se lei poi l’ha fatto o non lo ha fatto, farà…
Avv. Antonio Mazzeo: No, Presidente, mi permetta. Questi signori Scherma ci hanno confermato per lo meno il figlio con cui abbiamo parlato, ma avevamo parlato con la madre anche un mese e mezzo fa, che non sono mai stati sentiti come persone informate, sui fatti….
Avv. Nino Filastò: (voce non udibile)
Presidente: Ora va bene.
Avv. Antonio Mazzeo: Mai.
Presidente: Ora avete fatto già la richiesta, compresa l’altra richiesta. Ecco. Ora, prima sentiamo quelle persone che abbiamo…
Avv. Antonio Mazzeo: Non sono mai state sentite dalla Procura, ecco, voglio dire, dagli inquirenti.
Presidente: …poi sentiamo… Su questa richiesta cosa dicono le parti?
P.M.: Presidente, se è possibile, dato che non ho mai parlato.
Presidente: Si capisce.
P.M.: Io credo che davanti al ricordo dei signori Scherma, mi sembra di sentire di un ragazzo del ’64, quindi nell’85 aveva 21 anni…
Avv. Antonio Mazzeo: 21 anni.
P.M.: …e quindi perfettamente, sicuramente cosciente, mi sembra di aver capito e anzi, ne sono certo, perché me ne hanno dato copia, che c’è la prova documentale che il 128, al momento dell’omicidio e dopo, era, non solo in perfetto uso, perché addirittura è stato rottamato, è documentalmente provato, all’aprile del 1985 ma era normalmente assicurato fino al 20 settembre ’85. Non vedo come, davanti a una prova documentale, che in fondo era quella che ieri mi sembra cercava la Corte con la sua ordinanza, e che tutte le parti onestamente richiedevano, perché era una prova documentale, quella che è la prova di un ricordo di un ragazzo sicuramente attento, ma che riesca a dire: ‘era luglio, era dicembre, era settembre’, mi riesce un po’ difficile. Come vi è la prova, mi sembra a questo punto dimostrato, che il signor Lotti avesse guanto meno l’uso di entrambe le auto. Questo è documentale. Se sarà il caso, se Lotti ci vuole spiegare qualcosa, è ben accetto. Ma anche se il Lotti non volesse spiegare nulla, mi sembra che quel documento che è stato prodotto, se non ho capito male, in originale, quindi evidentemente in possesso del Lotti, dal quale risulta che è stato, il 128, assicurato fino al 20 settembre del 1985, quelle che sono le dichiarazioni testimoniali mi sembrano a questo punto superflue. Io, per dovere, deposito anche quel sequestro che aveva correttamente chiesto la Corte di quegli atti relativi a Lotti Giancarlo: sequestro del 23/01/96, e qui vi è il verbale di sequestro e questi sono i documenti, dai quali risulta, in questi atti qua – questi sono quelli che gli erano stati sequestrati perché evidentemente al momento della perquisizione li aveva a disposizione – c’è addirittura l’assicurazione del FIAT 124, qui, che decorre – il tagliando che è qua, ovviamente – dal settembre dell’86. Direi quindi che la prova, così come richiesta ieri dalla Corte, con la produzione documentale dell’Avv. Stefano Bertini, a mio avviso è completamente sfogata. L’argomento, mi sembra, documentalmente, se non esaurito, ben avanti nella possibilità di capirlo da questa Corte. Non vedo come sia possibile andare oltre, cercando ricordi di persone che, al momento che Lotti pacificamente ha avuto quell’auto fino all’aprile del 1986, dal momento che non c’è prova alcuna che quell’auto, da dopo l’omicidio, da prima l’omicidio, il 128 sia stato preso in possesso da qualchedun altro, ma lo ha avuto sempre lui. Era addirittura assicurato nell’epoca dell’omicidio fino a 10 giorni dopo; tutto il resto, insomma, è difficile documentarlo in modo diverso, figuriamoci con testimonianze.
Presidente: Allora…
P.M.: Quindi io non ho… mi oppongo, a che siano sentiti i testi ulteriori, oltre quelli citati dalla Corte…
Presidente: Per quanto riguarda, un invito a Lotti. Lotti, mi sente?
G.L.: Sì, sì.
Presidente: Se lei… Ora lo può fare spontaneamente. Poi, se la Corte ritiene opportuno sentirlo, lo sentirà col mezzo di audio…
Avv. Stefano Bertini: Intende farlo, Presidente.
Presidente: Se lei vuole fare una dichiarazione spontanea su questo punto è bene accetta. Così evita ogni problema. Se la vuol fare. Se non la vuol fare, non la faccia.
G.L.: Posso parlare di qui?
Presidente: Come?
G.L.: Parlo di qui?
Presidente: No, venga di qua. Se vuol parlare venga di qua. Su questa macchina, solo sulla macchina.
Avv. Stefano Bertini: Solo sulla macchina.
Presidente: Sulla macchina.
Avv. Stefano Bertini: Sì, sì.
Presidente: Venga qui.
Avv. Gianpaolo Curandai: Presidente, sono dichiarazioni spontanee, o…
Presidente: Queste sono dichiarazioni spontanee.
Avv. Gianpaolo Curandai: Ah, grazie.
Presidente: Dichiarazioni spontanee.
Avv. Gianpaolo Curandai: Quindi non possono essere fatte domande.
Presidente: È l’invito a fare dichiarazioni spontanee. Poi la Corte dovrà ammettere l’interrogatorio.
Avv. Nino Filastò: Vedrà se si possono fare domande, Avv. Gianpaolo Curandai…
Avv. Gianpaolo Curandai: Certo. No, io…
Avv. Nino Filastò: Si farà la questione…
Avv. Gianpaolo Curandai: Anch’io ho delle domande.
Avv. Nino Filastò: E allora?
Presidente: Benissimo.
Avv. Gianpaolo Curandai: L’ho chiesto per questo.
Presidente: No, no, ora non si possono fare le domande. Dica. Solamente sè le vuol fare, dichiarazioni spontanee, sulla storia delle due macchine.
Giancarlo Lotti: Sì, delle du’ macchine: il 128 e il 124.
Presidente: Il 128 e il 124. Com’è andata la storia, se lo vuol fare.
G.L.: Io, il 124, l’ho comprato… il 128′ l’ho comprato nell’83. Però i giorni precisi non me ne ricordo, perché è una cosa…
Presidente: Va be’, quello non importa.
G.L.: Fino, fino all’86 avevo il 128. Poi, dopo… la macchina, il 128 era assicurato fino a il 20. Poi, da il 20 ho rigirato l’assicurazione, l’ho messa a quella di’ 124. Però, quella… il 12 8 è rimasta ferma lì, in dove lavoravo, da Scherma.
Presidente: Il 128?
G.L.: Il 128 è rimasto… però l’era una macchina bell’e finita, non andava più. E allora la messi ferma lì. Un so il tempo quanto l’è stata ferma. Sempre il 128, il primo.
Presidente: E la macchina, la 124, quando l’ha avuta lei in mano?
G.L.: Mah, io feci… girai l’assicurazione dal 20… dal 20 settembre ’85. Peró l’assicurazione l’è lenta, può darsi un giorno o due ci vuole per rigirarla..
Presidente: Va be’, poi ora la sentiremo per bene. Lotti, se ha altre dichiarazioni da fare sennò lo sentiremo per bene dopo, vai. Tanto ci saranno delle domande.
Avv. Nino Filastò: Qualche domanda subito, – Presidente-, visto che siamo a caldo?
(voce non udibile)
Presidente: Allora, a questo punto la Corte, avvalendosi dei poteri di cui all’articolo 507, ammette l’interrogatorio del Lotti – la Corte è già informata di tutto — sul punto dell’uso e acquisto delle due macchine: 128 rossa coupé e 124 blu. Allora, Lotti, lei ha facoltà di non rispondere, a questo punto. Va bene? Se lei risponde, risponda per bene. Allora, si tratta di questo: lei ha acquistato la macchina 128…
G.L.: Nell’83.
Presidente: …nell’83. E l’ha tenuta fino all’86.
G.L.: Sì.
Presidente: Dice lei. Fino a quando?
G.L.: Sì, l’assicurazione la c’era alla macchina.
Presidente: Va bene.
G.L.: Al 128. Però, dopo, quella macchina non andava più, l’ho messa ferma.
Presidente: Allora, siccome l’assicurazione porta la data del 20 settembre…
G.L.: Sì.
Presidente: …lei cosa dice? Che il 20 settembre ha lasciato la 128 per prendere la 124?
G.L.: Sì…
Presidente: É così?
G.L.: Sì.
Presidente: Ecco. Allora, fino al 20 settembre, la 128 dove l’aveva?
G.L.: L’ho tenuta ferma ni’ cantiere dove lavoravo da Scherma, Scherma Roberto.
Presidente: La teneva ferma nel cantiere.
G.L.: Perché io son preciso nelle cose, ci ho lavorato 16 anni. Lo saprò!
Presidente: No aspetti. Lei lasci stare i commenti. Deve ascoltare me.
G.L.: No, io gli dico preciso quello…
Presidente: Oh. E invece parla. Deve ascoltare me. Allora, il 20 di settembre lei ha volturato la polizza. Va bene?
G.L.: Sì.
Presidente: Ha passato la polizza da una…
G.L.: Tanto ci vuole un giorno…,
Presidente: …alla polizza .dell’altra macchina.
G.L.: Sì, ci vorrà un giorno o due per ritirarla.
Presidente: No non importa. Ecco. E la macchina, la 128, l’ha usata fino al 20 settembre, o no?
G.L.: No, un l’ho usata per…
Presidente: E fino a quando l’ha usata questa macchina?
G.L.: No, perché avevo bell’e… bell’e deciso di vendere quell’altra macchina.
Presidente: Ecco, la 128 fino a quando l’ha usata?
G.L.: Il preciso un me lo ricordo quando… fino a quande. Però la unn’andava quasi più. E allora la misi ferma lì. L’ho messa…
Presidente: Va bene. Non andava quasi più. L’ha usata dei giorni prima, 15 giorni prima…
G.L.: No, qualche giorno…
Presidente: …un mese prima, due mesi prima…
G.L.: … giù per lì.
Presidente: Eh?
G.L.: Lì dentro e basta. Perché…
Presidente: Come?
G.L.: Perché l’assicurazione l’avevo girata a quell’altra. Può darsi un giorno l’abbi girato senza assicurazione, li dentro…
Presidente: Ho capito, il 20 settembre. Ma parlo prima del 20 settembre.
G.L.: Sì.
Presidente: Ecco. Lei dice l’ha lasciata lì. Ma per quanto tempo l’ha lasciata lì?
G.L.: Mah, un mi ricordo mica di preciso quante… ferma lì. Può darsi ci sia stata un mese o più.
P.M.: (voce non udibile)
Presidente: Sì, va be’…
Avv. Nino Filastò: No, no, no, è troppo facile, signor Pubblico Ministero.
P.M.: (voce non udibile)
Presidente: No, no…
Avv. Nino Filastò: Ha detto ora, ha detto in questo momento il signor Lotti, il quale sta dicendo, secondo me, per la prima volta la verità…
Presidente: Piano, piano…
Avv. Nino Filastò: … che la macchina è rimasta ferma almeno un mese. Vero, Lotti?
Presidente: Avvocato, avvocato…
G.L.: Io ho detto, il preciso non lo so. Un mese… però…
Presidente: Avvocato, avvocato… Eh. Aspetti ,aspetti, aspetti.
Avv. Nino Filastò: Quindi, lasciamo andare tranquillo lui.
Presidente: Ascolti…
Avv. Nino Filastò: C’è il Presidente che lo interroga.
Presidente: Aspetti…
Avv. Nino Filastò: Presidente, posso pregare il Pubblico Ministero a mani giunte? Se vuole gli faccio anche un piantino. Di lasciare, di lasciare interrogare lei il signor Lotti, senza intervenire?
G.L.: Devo parlare, o no?
Avv. Nino Filastò: No, appunto, deve parlare rispondendo al Presidente.
G.L.: Se la parla lei, un parlo io, allora.
Avv. Nino Filastò: No, non se la… non se la prenda con me, Lotti. Sono l’unico amico che lei ha.
Presidente: Scusi, avvocato, per cortesia. Per cortesia. Allora, Lotti.
G.L.: Si.
Presidente: Allora, andiamo per gradi, perché…
G.L.: Sì, sì, va bene…
Presidente: …bisogna arrivarci un po’ alla volta, con lei, eh.
G.L.: No, lo so…
Presidente: Però basta arrivarci. Allora, noi vogliamo sapere la verità. La verità ci deve dire lei.
G.L.: Sì, sì.. Ma io ho detto sempre la verità.
Presidente: Quello che ci ha detto prima…. Lo dica almeno oggi la verità.
G.L.: No, io l’ho detta sempre.
Presidente: Benissimo. Allora, lei… un dato è certo: abbiamo i documenti alla mano.
G.L.: Sì…
Presidente: Che il 20 settembre ha cessato l’assicurazione con la 128 . . .
G.L.: Con il 124.
Presidente: …124.
G.L.: Sì.
Presidente: Questa 124, quando gliel’hanno data a lei?
G.L.: Quando gli era pronto l’assicurazione per prenderla. Il 20, il 20.
Presidente: Il 20.
G.L.: Sì.
Presidente: Il 20 settembre.
G.L.: Andetti a ritirare quell’altra macchina.
Presidente: Perché ha fatto un contratto del 3 luglio ’85?
G.L.: Icché c’en…Il luglio ’85 un c’entra niente.
Presidente: Come no?
G.L.: No.
Presidente: Ha firmato lei.
P.M.: No…
G.L.: Ma in dove l’ho firmato io?
P.M.: Scusi, eh, questo lei sta dicendo una cosa… Andiamo, avanti…
G.L.: Io unn’ho firmato.
P.M.: Lei non ha firmato niente.
G.L.: Io, al Bellini gli dissi… (voce non udibile)
Presidente: La scrittura privata ce lo dà Lotti…
G.L.: No, no, no…
P.M.: É il venditore che firma. Non c’è la firma dell’acquirente…
G.L.: Io da il Bellini a San Casciano…
Presidente: Il notaio, l’avrà autenticata il notaio.
P.M.: (voce non udibile)
Presidente: Sentiremo il Bellini, sentiremo il Bellini. Perfetto. Bene. Allora…
G.L.: Io, da il Bellini…
Presidente: Allora…
G.L.: …l’ho guardata anche tempo innanzi, prima…
Presidente: Aspetti. Lei, questa macchina da chi l’acquistò, la 124?
G.L.: Da i’ Bellini a San Casciano.
Presidente: Dal Bellini a San Casciano. E questa macchina di chi era?
G.L.: Era la macchina di… un lo so, se l’era tedesca, di questo che l’aveva prima. Però l’era targata Firenze.
Presidente: Eh?
G.L.: Firenze, l’era targata.
Presidente: Sì, va bene. Firenze; era di una tedesca o di un tedesco?
G.L.: Però io co’ il Bellini, un ho firmato niente.
Presidente: Risponda a me.
G.L.: Gli dissi: lasciamela questa macchina, perché quell’ altra la un va più prenderò questa.
Presidente: E la macchina, lei l’ha avuta quando? Nel settembre l’ha avuta, ha detto prima, o no?
G.L.: A settembre, sì.
Presidente: Dell’96. Dell’86, cioè, dell’85.
G.L.: No, quando rigirai l’assicurazione da quell’ altra…
Presidente: Lei ha avuto la macchina nuova e. . .
G.L.: Sì.
Presidente: Ecco. Ora torniamo al 128. Al 128. Questa macchina, dice lei, non andava. Andava pochino, cosa ci aveva?
G.L.: Sì, l’andava a quella maniera. Non era… era bell’ e finita, dico la verità.
Presidente: Era bell’ e finita. Ecco. E dove la lasciò questa macchina? ….
G.L.: La mi si fermò lì, la lasciai lì ni’ cantiere, dove lavoravo io.
Presidente: Si può ricordare più o meno, e lei ci ha un punto di riferimento…
G.L.: Il tempo?
Presidente: 20 settembre ’85.
G.L.: Si.
Presidente: Quanto tempo era passato da che la macchina era stata ferma lì? Prima di avere la macchina nuova.
G.L.: Mah, ferma. Un lo so quante l’è stata ferma… Mah, un me ne ricordo, l’è passato tant’anni, come si fa a ricordarsi di preciso quanto? Non lo so. Un mese, o più. Questo un lo posso dir preciso.
Presidente: Un mese, o più? Sono passati 10 giorni, più di 10 giorni…
G.L.: Mah, sarà stato un mese. Ora, di preciso, un posso ricordarmelo.
Presidente: Benissimo. Allora, la domanda ora è questa: se la macchina era ferma da un mese… era ferma da un mese? È così?
G.L.: Eh?
Presidente: Era ferma da un mese, questa macchina?
G.L.: Ma io un lo so di preciso quante l’era che l’è stata ferma.
Presidente: Ma questo…
G.L.: Ma dopo, dopo quande presi il 128 la stette ferma.
Presidente: Come?
G.L.: Anche dopo la stette ferma la macchina.
Presidente: Sì, dopo sarà stata fino a marzo, fino a aprile… Forse c’è ancora, non lo so…
G.L.: No, no, ora la un c’è, perché…
Presidente: Ecco, allora…
G.L.: …in qui’ dato tempo bisogna che tu ridia indietro le targhe.
Presidente: Voglio dire, questo mese, questo mese è il mese dal 2 0 settembre in giù.
G.L.: Sì.
Presidente: Indietro, è così?
G.L.: Sì.
Presidente: Un mese, grosso modo. Possono essere 10 giorni, 20 giorni… Insomma, è un mese, grosso modo.
G.L.: Quande presi il 124 l’era ferma la macchina
Presidente: Allora, allora, ora la domanda, vengo io alla domanda. L’omicidio degli Scopeti quando fu fatto?
G.L.: L’8, o il 9 di settembre.
Presidente: L’8 o il 9 di settembre. E la macchina ce l’aveva o non ce l’aveva?
G.L.: Ci avevo il 128 rosso.
Presidente: E lei ha detto che era fermo, lì, alla draga… Era fermo lì, a casa sua, perché non era disponibile. O non l’ha detto ora?
G.L.: Come unn’era disponibile?
Presidente: Il 20 settembre ’85, il 20 settembre 85, lei dice che ha cambiato l’assicurazione dalla 128 alla 124 perché è arrivata la 124. Va bene?
G.L.: Sì. Che la presi…
Presidente: Aspetti. E poi che questa l28 è da un mese circa, giorno in più, giorno in meno, che stava ferma. Allora, la domanda: se è stata ferma la macchina, com’è possibile che sia stata in servizio il 9 e il 10 settembre dell’85, quando è stato commesso il delitto?
G.L.: O un l’ho spiegato!
Presidente: Come l’ha spiegato?
G.L.: Io l’avevo. L’8 settembre l’avevo la macchina.
Presidente: La macchina ce l’aveva. Però dice lei che non è funzionata, perché era ferma lì.
G.L.: Sì, ma un l’ho mica detto che l’è stata un mese ferma… prima di’ delitto. Questo no.
Presidente: O non l’ha detto ora?
G.L.: No.
P.M.: (voce non udibile)
Presidente: Allora mi dica un po’. Allora mi faccia capire. Allora mi faccia capire. Si spieghi meglio, mi faccia capire. Mi dica, mi faccia capire.
G.L.: La macchina l’era ferma… l’era ferma, ma mica un mese di settembre l’era ferma. Io, quande presi il 124, l’era ferma, ma mica un mese. Prima che…
Presidente: Lei ha detto… E quanto è stata ferma, allora? Lo ha detto lei un mese, mica l’ho detto io, scusi, eh.
Avv. Nino Filastò: Lo ha detto diverse volte.
Presidente: Eh. Allora, cosa vuol dire lei? Cosa vuol dire? Lei non l’ha usata più per un mese. Vuol dire ferma, per un mese, vuol dire…
G.L.: Ma ferma..
Presidente: Non l’ha usata più per un mese.
G.L.: No.
Presidente: No. E allora, come…
G.L.: Io, fino a i’ 20, ho adoprato il 128.
Presidente: Come?
G.L.: Io, il 128, l’ho adoprato.
P.M.: Fino al 20.
Presidente: Lo ha adoperato.
G.L.: Sì.
Presidente: E come lo adoprava lei?
G.L.: No, l’adopravo… Gli ultimi giorni la fermai lì, ni’ cantiere.
Presidente: E allora perché dice ferma per un mese?
G.L.: Ma dopo, quande l’è stata dopo, quande presi quell’altra.
Presidente: Ma dopo, ma dopo…
G.L.: Da i’ 20 in là.
Presidente: …è stata anche più di un mese, perché è stata cancellata a maggio.
G.L.: E icché dicevo. Io dicevo dopo, no prima.
Presidente: E non gli ho detto prima, io, all’indietro…
G.L.: Sì, sì…
Presidente: Allora, allora non mi sente quando, parlo.
G.L.: Quande presi quell’altra, un potevo mai mandare du’ macchine. Ne avevo una sola assicurata.
Presidente: Senta, ora non giriamo la frittata, eh. Perché il discorso… Lei ha detto che la macchina è stata ferma per un mese, prima, il mese prima del 20 settembre.
G.L.: No, dopo. Dopo.
Presidente: Dopo?
G.L.: Sì. Ma quande presi il 128 l’era ferma. Ma mica ho detto un mese ferma lì. Io l’ho adoprata. Prima di prendere il 124, la fermai la macchina. La unn’andava più.
Presidente: Senta, ma lei, lei, prima di avere la 128, per quanto tempo è andato a piedi, che non ha potuto usare la macchina?
G.L.: Subito subito, no, un l’ho presa, perché l’assicurazione la un m’arriva. Perché l’arrivava da Firenze. Sicché…
Presidente: Insomma, lei non deve girare le domande…
G.L.: No, un giro la domanda, io.
Presidente: …deve rispondere per bene, mi deve rispondere per bene. Allora, il 20 settembre, dice lei, gli danno la 124.
G.L.: Sì.
Presidente: Ecco, lei per quanti giorni era andato a piedi prima di pigliare la 124?
G.L.: Ho girato… ho girato qualche volta, però la unn’era assicurata quella macchina.
Presidente: Quale?
G.L.: Il 128.
Presidente: Come non era assicurato? Non ce l’ha assicurato fino al 20…
G.L.: Ma se il 20 ho assicurato quell’altra, il 128 non l’aveva più assicurazione.
Presidente: Ho capito. E il 20… Ma ci capiamo, o non ci capiamo? Allora, il 20 settembre…
G.L.: Sì.
Presidente: …pensi bene, lei ha la 124. Va bene?
G.L.: Sì…
Presidente: Allora…
G.L.: Il 124 assicurata.
Presidente: Assicurata, assicurata. La polizza dell’una l’ha passata sull’altra. É così?
G.L.: Sì.
Presidente: Bene. Allora io volevo sapere: dal 20 settembre, indietro… Lo capisce cosa vuol dire indietro?
G.L.: Sì.
Presidente: Indietro, non avanti. Indietro. Verso agosto, luglio, giugno, maggio, aprile. Ecco, per quanto tempo lei era andato a piedi, senza potere usare la 128 perché non gli andava bene?…………
G.L.: No, non andava più. E la fermai, lì.
Presidente: Ho capito.
G.L.: Ma mica ho detto un mese, io.
Presidente: Per quanto tempo lei non l’ha potuta usare?
G.L.: E chi se ne ricorda? Qualche giorno, insomma, la data… Ma un mi ricordo mica il giorno preciso. L’ho fermata perché la unn’andava andava più. L’ho fermata, la s’è fermata da sé, sicché, un c’è problemi.
Presidente: E quanto tempo è stata lì? Dopo, dopo, ora, dopo, dopo il 20.
G.L.: Dopo che ho preso il 124?
Presidente: Eh, quanto è stata…
G.L.: Eh, sarà stata un mese o più, o due. Un me ne ricordo mica di preciso. Perché un vensero mica subito a prendila. Poi feci levar le targhe e le portai all’ACI a San Casciano.
Presidente: Senta, ma lei si rende conto di queste dichiarazioni che lei fa? Prima in un modo, poi in un altro. Si rende conto?
G.L.: Ma come… Io ho detto dopo, dopo che comprai la. . .
Presidente: Lei ha detto…
G.L.: Che l’è stata diverso tempo ferma. Non ho detto prima; ho detto dopo.
Presidente: Allora, allora, veniamo ai delitti, veniamo agli Scopeti… Delitti, agli Scopeti e basta. Questa qui è la data più vicina. Quindi, quando… l’8, il 9, il 10 settembre, lei la macchina la usava, allora, regolare, o non regolare?
G.L.: Sì, regolare. Però l’era una macchina che la unn’andava tanto bene, anche allora…
Presidente: Non andava tanto e lei ci veniva a Firenze tranquillamente, tornava indietro tranquillamente, dava appuntamenti alle undici e non undici… Quindi, ci poteva fare un certo affidamento, allora. Com’è, come si conciliano queste cose?
G.L.: Mah, e l’andava allora.
Presidente: Come?
G.L.: L’andava… L’andava a quella maniera. Non è che l’andesse bene come l’altre macchine.
Presidente: Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Mi sembra di aver capito… credo che non sia poi il fatto più grave che le viene addebitato, lei ha continuato ad usare il 128 anche dopo, benché non avesse più l’assicurazione?
G.L.: No, qualche volta l’ho adoprato. E basta.
P.M.: Quindi, mi segua. Se l’assicurazione lei la cambia il 20 settembre ’85, io le chiedo: qualche volta – non è il fatto più grave di cui lei deve rispondere – ha usato il 128 anche senza assicurazione, qualche volta?
G.L.: : Qualche volta, gliel’ho detto.
P.M.: Bene. Quindi vuol dire che andava.
G.L.: E l’andava a quella maniera.
P.M.: “A quella maniera”, cosa vuol dire? Non andava benissimo, ma viaggiava?
G.L.: Viaggiava…
P.M.: Marciava?
G.L.: Non tanto bene
P.M.: Eh, l’ha capita la domanda? Dopo che aveva cambiato assicurazione, lei ha continuato ad usare anche il 128 senza assicurazione.
G.L.: Ma qualche volta, non di più.
P.M.: Io non ho altre domande. Grazie.
Presidente: Le altre parti?
Avv. Nino Filastò: Sì Presidente.
Presidente: Prego Avv. Nino Filastò.
Avv. Nino Filastò: Siqnor Lotti, lei è stato interrogato diverse volte su queste automobili, che lei ha posseduto. É vero?
G.L.: Sì.
Avv. Nino Filastò: E qli hanno chiesto…
G.L.: Ho capito, ho capito, eh.
Avv. Nino Filastò: Eh?
G.L.: Ho capito, un sono sordo.
Presidente: Deve rispondere e basta. Se ha capito, risponde.
G.L.: No…
Presidente: Lotti, allora, non cominciamo a far polemica…
G.L.: No, io un fo polemica di nulla.
Presidente: Se qui c’è qualche polemica, sono gli altri verso di lei, eh.
Avv. Nino Filastò: Signor Lotti, lei fa male a polemizzare così. Gliel’ho bell’e detto un’altra volta. Ha capito? Perché fa proprio male. Ma lei fa il suo male a polemizzare con me. Allora, lei è stato interrogato diverse volte, varie volte, su queste automobili. Ha mai parlato di questa 124? Non della 128, della 124.
G.L.: Ma a chi…
Avv. Nino Filastò: Tanto per cominciare, ci dica di che colore era questa 124.
G.L.: Celeste.
Avv. Nino Filastò: Eh?
G.L.: Celeste.
Avv. Nino Filastò: Come?
Presidente: Celeste. Celeste.
Avv. Nino Filastò: Ecco. E lei, di questa 124 celeste ne ha mai parlato?
G.L.: Come?
Avv. Nino Filastò: Ne aveva parla… Ne ha mai parlato?
G.L.: Come, mai parlato?
Avv. Nino Filastò: Con i Giudici, o le persone che la interrogavano, sulle macchine che lei aveva all’epoca, ne ha mai parlato?
G.L.: No.
Avv. Nino Filastò: No.
G.L.: Quando n’ho parlato? Io parlo ora.
Avv. Nino Filastò: No, gli chiedo se ne ha mai parlato, lei ha risposto di no. Non ne ha mai…
G.L.: Io ho parlato ora di queste macchine. Ne parlavo anche prima…
Avv. Nino Filastò: Signor Lotti, le dispiace rispondere senza far delle domande a me? Perché per ora l’imputato non sono io, l’è lei, e quindi è lei che deve rispondere alle domande non io.
G.L.: Ma se mi fa le domande, che devo rispondere o no?
Avv. Nino Filastò: No, si capisce, deve rispondere alle domande, non fare delle domande a me, a mia volta. Ha capito? Sennò ci si scambia i posti, vengo a sedere lì io e lei viene qua.
Presidente: Pericoloso, eh, avvocato…
Avv. Nino Filastò: Eh, non è tanto regolare. Capito, Lotti? Ecco. Allora, come mai non ne ha mai parlato di questa 124?
G.L.: Perché devo parla’ delle macchine? A chi devo parla’?
Avv. Nino Filastò: Come, perché deve parlare… Eh, mi fa le domande, vede. Io gli chiedo una cosa, dice: perché devo di’ delle macchine?
Presidente: No, ma ne ha parlato di alcune macchine, ora non so, di questa qui non ha parlato.
Avv. Nino Filastò: Sì.
(voci non udibili)
P.M.: È uno degli argomenti…
Avv. Nino Filastò: Sì, sì. Sì, sì.
P.M.: Era uno degli argomenti del P.M. Lo ha spiegato, anzi…
(voci non udibili)
Presidente: La 124 celeste…
P.M.: (voce non udibile) …anzi, ha tentato di nascondere il 128, come dimostra…
Avv. Gianpaolo Curandai: Ha tentato di nascondere il 128…
Avv. Nino Filastò: Sì.
Presidente: E questo poi…
Avv. Nino Filastò: “Ha tentato di nascondere” lo dice l’Avv. Gianpaolo Curandai e il Pubblico Ministero.
(voci non udibili)
Presidente: No, no, no…
P.M.: Anche il P.M.
Avv. Nino Filastò: E non sbattere… e non sbattere le mani sul tavolo, che non serve…
Presidente: Avv. Gianpaolo Curandai… no, non si fa così…
Avv. Gianpaolo Curandai: Allora leggo il verbale, Presidente…
(voci non udibili)
Avv. Nino Filastò: …e lasciami fare il mio lavoro.
Presidente: Beh, dopo farete tutte le discussioni…
Avv. Nino Filastò: Senza interrompere ogni cinque minuti. Hai capito, Curandai, di farla finita una buona volta?
Avv. Gianpaolo Curandai: (voce non udibile)
(voci non udibili)
Avv. Gianpaolo Curandai: Tu non hai mai interrotto, tu non hai mai interrotto.
Presidente: Avv. Nino Filastò, Avv. Nino Filastò, Per cortesia, eh, facciamo le domande al…
Avv. Nino Filastò: Ho capito. Presidente, ma non si può andare avanti così.
Presidente: Ho capito, però…
Avv. Nino Filastò: Ogni volta è un’interruzione, io non sono più padrone di aprire bocca senza essere interrotto. Eh. Perché caso mai, ha voluto nascondere non il 128, il 128 all’inizio certo che lo nascondeva, perché un c’era.
G.L.: Come, lo nascondevo?
Avv. Nino Filastò: Allora, va bene.
Avv. Nino Filastò: Si ricorda, signor Lotti, d’avergli tolto le gomme al 128?
G.L.: Come, levato le gomme?
Avv. Nino Filastò: Sì.
G.L.: A i’ 128?
Avv. Nino Filastò: Io c’ho un testimone qui, l’ho sentito ieri, che ha visto la sua macchina 128, ferma, davanti a casa sua…
G.L.: Eh.
Avv. Nino Filastò: …davanti alla casa dello Scherma, quella colonica, eh, ferma con le ruote che gli eran state levate.
G.L.: Ora…
Avv. Nino Filastò: Le gomme.
G.L.: Non mi ricordo se eran state levate, un me ne ricordo questo. La macchina?
G.L.: Mah, questo nome un…
Avv. Nino Filastò: Non si ricorda nemmeno di lui.
G.L.: No.
Avv. Nino Filastò: Allora un altro, che sta a Tavarnelle, Lomb… No, un altro che sta a Tavarnelle il cui nome, per dir la verità, non son riuscito a ottenere… Ciuffi, il Ciuffi di Tavarnelle, è lui?
G.L.: Il Ciuffi c’ho lavorato, un qualche mese o due, però un credo l’abbi presa lui.
Avv. Nino Filastò: Ci vuol dir chi l’ha presa, allora?
G.L.: Se un mi ricordo come fo a diglielo?
Avv. Nino Filastò: É sicuro?
G.L.: Lei insiste su una cosa che un mi ricordo…
Avv. Nino Filastò: Insomma, io gli ho detto tre… tre, ce n’è tre, quattro in quella zona, ce ne sarà….
Presidente: Va be’ , non se lo ricorda, avvocato, che gli possiamo fare?
Avv. Nino Filastò: Non se lo ricorda. Ma non è che magari non se lo vuole ricordare per impedire a noi di fare un accertamento?
G.L.: No, se un me ne ricordo un me ne ricordo.
Avv. Nino Filastò: Non se lo ricorda, proprio netto così.
Avv. Stefano Bertini: Presidente, mi perdoni, sbaglio o prima ha parlato di un certo Lotti del Bargino, o sbaglio…
P.M.: L’ha detto. Un certo Lotti del Bargino.
G.L.: Però un son sicuro se gl’è lui. o un altro. Un posso mica…
Avv. Nino Filastò: Ha detto, caro Avv. Stefano Bertini, ha detto Lotti del Bargino…
Presidente: Va bene, va bene.
Avv. Nino Filastò: …ma quando gli ho fatto presente che la Corte aveva la possibilità di accertare, allora, a quel punto ha cominciato a dire che non se lo ricorda. Va bene?
Avv. Stefano Bertini: É la prima cosa che ha detto, Avv. Nino Filastò: Lotti del Bargino.
Avv. Nino Filastò: Sì, ma quando poi si è fatto osservare…
Presidente: Signori, signori, allora… allora non è possibile andare avanti così. Un pochettino…
Avv. Nino Filastò: E va be’, Presidente, ma che devo fare io?
Presidente: Sennò è tutto un becchettare, io…
Avv. Nino Filastò: E va be’, ma non sono mica io. Non son mica io.
Presidente: Santo Cielo! Io capisco che ci son interessi enormi, voi capite… Però, Santo Cielo!
Avv. Nino Filastò: Senta, lei ha detto poco fa al Pubblico Ministero, mi segue signor Lotti?
G.L.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Lei, rispondendo a una domanda del Pubblico Ministero, ha detto che per un certo periodo può essere capitato che, è andato in giro con la 128 senza assicurazione.
G.L.: Ma ho detto qualche volta.
Avv. Nino Filastò: Qualche volta.
G.L.: Di più…
Avv. Nino Filastò: Molto bene. La domanda che le faccio io è questa qui, può essere che lei sia andato qualche giorno o qualche volta in giro con la 124 senza assicurazione?
G.L.: No…
Avv. Nino Filastò: No.
G.L.: …questo gl’è impossibile.
Avv. Nino Filastò: Impossibile perché? Ce lo vuol dire?
G.L.: Perché l’è assicurata dal 20 settembre dell’85.
Avv. Nino Filastò: Si, è assicurata, dal 20 settembre, ma prima evidentemente non era assicurata.
G.L.: Eh, ma io un ave… prima di qui’ giorno un l’avevo la macchina, quella lì.
Avv. Nino Filastò: Ah, lei proprio…
P.M.: (voce non udibile)
G.L.: Io ho preso la macchina… l’ho assicurata, qualche giorno prima o due o tre un me ne ricordo. Io l’ho presa quande proprio l’era intestata a me…
Avv. Nino Filastò: Quindi, lei è sicuro di tutte le cose che c’ha detto, di cui non è sicuro, persino chi è lo sfascino…
G.L.: Mah, sono le macchine mie, un sapevo icché dire? Un lo so.
Avv. Nino Filastò: …che le ha preso la macchina… Mi faccia finir di parlare, lei è sicuro di tutto però dì questo è sicurissimo:che con la 124 senza assicurazione non è mai, andato in giro. E nemmeno in precedenza con altre, macchine era mai andato, in giro senza assicurazione ?
G.L.: No.
Avv. Nino Filastò: Mai?
G.L.: Mai.
Avv. Nino Filastò: Mai? Con la 128 si, però, l’ha detto al Pubblico Ministero.
G.L.: Una volta…
Presidente: La 128, avvocato, ha detto con la 128, su.
G.L.: Un potevo mica gira’ tanto, con la 128 senza assicurazione , io un credo.
Avv. Nino Filastò: No.
Presidente: Va bene.
G.L.: Se ti fermano…
Avv. Nino Filastò: Sì, ma non ho finito,” signor Presidente, perché questo signore ci deve dire la verità, questa volta. Senta Lotti, ci vuol spiegare come è avvenuto il contratto di vendita della 124? Ce lo vuol raccontare?
G.L.: Come il contratto? Io un ho fatto contratto di nulla con Nanni.
Avv. Nino Filastò: Sembrerebbe di sì.
G.L.: Io gli ho detto: ‘se tu me la fermi questa macchina la prendo io, sennò se non ce…’
Presidente: A chi si è rivolto?
G.L.: No… al Bellini.
Presidente: A Bellini.
G.L.: Mi rivolsi al Bellini, insomma, a quello anziano che mi conosceva bene, gli dissi: ‘se vu’ me la fermate… fermate, se vu’ me la date a me bene, sennò quando arriva il giorno che la un c’è, prendevo un’altra macchina’. E inve…
Avv. Nino Filastò: I soldi lei quando…
G.L.: E invece me la lascionno a me.
Avv. Nino Filastò: Sì…
Presidente: Risponda all’avvocato, dai.
G.L.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Quanto la pagò?
G.L.: 800.000 lire.
Avv. Nino Filastò: Ottocento… I soldi quando li ha pagati e a chi?
G.L.: Al figlio di Mandino. Un mi ricordo…
Avv. Nino Filastò: Al figlio di…?
G.L.: No, c’era uno, ma un mi ricordo il nome, ora, come si chiama. . . A Gino.
Avv. Nino Filastò: Chi è Gino? Gino, ci dica il cognome.
G.L.: Quello che gli sta… dorme lì e lavora dentro l’officina.
Avv. Nino Filastò: Ci dica il cognome.
G.L.: Eh, Gino, poi il cognome… il cognome un lo so. So il nome.
Avv. Nino Filastò: Gino. Che mestiere fa questo Gino?
G.L.: Lavora nell’officina lì dentro..
Avv. Nino Filastò: Del Bellini.
Presidente: L’officina del meccanico Bellini.
G.L.: L’officina lì.
Avv. Nino Filastò: Del Bellini. Quindi, è un meccanico dell’officina Bellini e si chiama Gino.
G.L.: Gino, però il cognome un…
Presidente: Va bene.
Avv. Nino Filastò: Il cognome non se lo ricorda e i soldi li ha dati a…
G.L.: Aspetti un momento. Perché io la macchina, prima di prendila l’era bell’e assicurata, però i soldi io subito unn’avevo. Allora parlai con Scherma e allora Scherma mi disse: ‘si, si va su e si va, la sera… la sera’. Era bell’e pronta la macchina, assicurata, bollo e tutto. Si va su e Scherma gli fa l’assegno e gliene dà a questa persona, a questo Gino .
Avv. Nino Filastò: Ah, l’è stato Scherma a pagare?
G.L.: Due macchine m’ha pagato Scherma: il 128 e il 124.
Avv. Nino Filastò: Con un assegno.
G.L.: Con un assegno di 800.000 lire.
Avv. Nino Filastò: Benissimo. E quando è stato fatto questo pagamento?
G.L.: Questo, preciso il giorno come fo a ricordammi?
Avv. Nino Filastò: Non se lo ricorda?
G.L.: Come fo a ricordammi il giorno?
Avv. Nino Filastò: Ma lei sa che in precedenza era stato fatto un contratto, che l’abbia firmato lei o non l’abbia firmato lei…
G.L.: E dai con questo contratto! Io unn’ho fatto contratto di nulla.
Avv. Nino Filastò: E allora chi l’ha fatto, scusi?
G.L.: Ma che gl’ha fatto? Io ho fatto il contratto? Di che?
Avv. Nino Filastò: Senta…
G.L.: Io al Bellini gli ho detto di lasciammi questa ……macchina. . .
Avv. Nino Filastò: Scusi, va bene, senta me…
G.L.: …e me l’hanno lasciata. Io l’ho presa e l’ho assicurata. Io, meglio che così un lo so che dire.
Avv. Nino Filastò: Questi soldi che lei ha pagato…
G.L.: Poi me l’ha ritirati…
Avv. Nino Filastò: …dovevano andare al proprietario della macchina, no?
G.L.: …mese per mese il padro…
Avv. Nino Filastò: Come?
G.L.: Scherma me l’ha ritirati mese per mese, un… che io gli dia ottocentomi…
Avv. Nino Filastò: Come si chiama Scherma di nome?
G.L.: Scherma Roberto…
Avv. Nino Filastò: Roberto Scherma, il suo datore di lavoro. Molto bene. Che ha pagato con un assegno.
G.L.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Sicuro che era un assegno? Lotti è sicuro che era un assegno?
G.L.: Era un assegno, sì.
Avv. Nino Filastò: Molto bene. Dunque…
G.L.: Più sicuro di me, l’ho visto io.
Avv. Nino Filastò: Ma questi soldi poi andavano al tedesco, sì o no?
G.L.: Io l’ho dati a quello del meccanico, a Gino.
Avv. Nino Filastò: Sì, che però l’avrà dati al tedesco.
G.L.: Ah, questo, icché gl’hanno fatto…
Avv. Nino Filastò: Facendoci, evidentemente, la tara per sé.
G.L.: Eh.
Avv. Nino Filastò: Eh?
G.L.: Questo un so niente.
Presidente: Humanum est.
G.L.: Questo deve sapello quello che ha lasciata lì…
Avv. Nino Filastò: Questo Gino, eh, questo Gino la sa questa cosa?
Avv. Gianpaolo Curandai: (voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: Curandai, smetti di disturbare perché stavolta… eh.
Presidente: No, ora non provochiamo, Avv. Nino Filastò, eh.
Avv. Nino Filastò: No, no, io non provoco, siccome ridacchia, capisce, alle spalle. La finisce il signor Curandai, eh. Hai capito?
Presidente: Va bene, sì.
Avv. Nino Filastò: Allora, quindi lei ha pagato con questo assegno dallo Scherma e ha preso…
G.L.: Un ho pagato io, l’ha pagato lo Scherma.
Avv. Nino Filastò: L’ha pagato. Benissimo, questa è una cosa ottima che c’ha detto, perché così possiamo sapere quando è avvenuto…
Presidente: Chi è questo Scherma? Come si chiama questo Scherma?
Avv. Nino Filastò: …questo pagamento.
G.L.: Scherma Roberto via Lucciano, 20.
Presidente: Scherma Roberto.
G.L.: Roberto.
Avv. Nino Filastò: Dunque… Ecco, e questa cosa qui, lei, però, non si ricorda quando è avvenuto questo pagamento. Il giorno non se lo ricorda. Il mese se lo ricorda?
G.L.: Come fo a ricordammi il mese, è passato parecchi anni.
Avv. Nino Filastò: Fatto il pagamento lei è salito sulla macchina e se riandato.
G.L.: Gl’era di sera, un lo so, se gl’era di venerdì o sabato, un mi ricordo di preciso.
Avv. Nino Filastò: No, ma voglio dire, una volta effettuato questo pagamento, lei è montato su questa macchina, sì o no?
G.L.: Mah, la macchina l’era bell’e assicurata, potevo anda’ via…
Avv. Nino Filastò: Eh, assicurata e tutto. Lei è salito sulla macchina?
G.L.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Ed era la prima volta che ci montava sopra?
G.L.: Prima un la potevo pigliare perché se un c’era pagata rimaneva lì, ferma.
Avv. Nino Filastò: Come? Se…?
G.L.: Se un pagavo la macchina, rimaneva lì ferma. O un gliel’ho spiegato? Io un capi… un lo so. Più chiaro che così.
Avv. Nino Filastò: Rimaneva lì ferma, dove?
G.L.: Se un tu la paghi una macchina…
Avv. Nino Filastò: No, lasci stare il “se”. Dov’è che rimaneva ferma ‘sta macchina.
G.L.: Come?
Avv. Nino Filastò: Sì, lei ha detto…
G.L.: Ma se uno un paga, che te la danno senza pagare? Un credo.
Avv. Nino Filastò: Lotti, lasciamo perdere se uno un paga, io voglio sapere: la macchina dove era ferma, la 124?
G.L.: Fori dall’officina era.
Avv. Nino Filastò: Fuori dall’officina. Molto bene.
G.L.: Pronta. Però se uno un paga la macchina…
Avv. Nino Filastò: Rotta. Era rotta anche la 124?
(voci non udibili) Pronta.
Avv. Nino Filastò: Ronta. A Ronta questo, eh?
(voce non udibile) Pronta.
Avv. Nino Filastò: A, Ronta. Benissimo. Quanto, tempo è rimasta ferma… Ronta?
P.M.: Ma ha detto “pronta”.
(voci fuori microfono): Pronta.
Avv. Nino Filastò: Pronta o Ronta? Io avevo capito Ronta.
P.M.: Pronta, era pronta…
(voci non udibili)
Avv. Nino Filastò: Benissimo. Allora fatto il pagamento lei è salito su questa macchina, sì o no?
G.L.: Come?
Avv. Nino Filastò: Fatto il pagamento lei ha preso la macchina?
G.L.: Son salito, l’ho già detto innanzi, che son salito innanzi. Son salito…
Avv. Nino Filastò: E prima no, non c’era mai salito prima?
G.L.: No.
Avv. Nino Filastò: Nemmeno provata?
G.L.: Perché un me la dava fino al…
Avv. Nino Filastò: Ma, senta, io se compro una macchina, specialmente se è usata, la provo, signor Lotti.
G.L.: Eh? Me l’ha fatta provare, però con loro dentro.
Avv. Nino Filastò: Con loro dentro.
G.L.: Però senza spostalla perché… Dopo l’hanno messa lì, hanno detto: ‘ti si dà la macchina pagata’, sennò riman lì. E che dovevo fare… Poi parlai con Scherma e anche lui mi disse: ‘va bene, si va su e pago io’. E me la ritirò mese per mese. Questo gl’è quello che l’è. Quello preciso icché ho detto ora.
Avv. Nino Filastò: Va bene. Allora, ora lei ci spiega…
P.M.: Era il suo datore di lavoro.
Avv. Nino Filastò: Sì. Ora lei però ci spiega…
G.L.: No… Scusa eh, avvocato…
P.M.: (voce non udibile)
(voci non udibili)
Presidente: Ritirare…
P.M.: Dallo stipendio.
G.L.: Per forza sennò che…
Avv. Nino Filastò: Sì.
G.L.: Me li ritirava un tanto il mese.
Avv. Nino Filastò: Ora...
Presidente: (voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: Va bene.
G.L.: No, io credo di ave’ spiegato bene, un lo so.
Avv. Nino Filastò: Lotti, ora lei ci deve spiegare a che cosa serviva quel contratto… quel contratto, quell’atto che a noi ci risut…
G.L.: E dai con quel contratto!
Avv. Nino Filastò: …e dai…
G.L.: Io un ho fatto contratto di nulla.
Avv. Nino Filastò: Lei un l’ha fatto, benissimo. Lei non sa nemmeno che esisteva?
G.L.: Un l’ho fatto contratto.
Avv. Nino Filastò: Lei non sa nemmeno che esisteva? La domanda è se lei sapeva…
G.L.: Ma lei, avvocato, dice: dai il contratto. Ma perché la insiste su questo qui?
Avv. Nino Filastò: Le ho già…
G.L.: Io il contratto un ho fatto niente.
Avv. Nino Filastò: Io l’ho già pregata, signor Lotti, di smetterla di far le domande a me. Sono io che le faccio a lei, lo vuol capire?
P.M.: Però ha già detto che… un ne sa nulla.
G.L.: Ma scusi, la insiste sul contratto, e che contratto c’è?
Avv. Nino Filastò: No, questo che non ne sa nulla è una risposta che sta suggerendo lei.
P.M.: L’ha detto tre volte.
Avv. Nino Filastò: Non l’ha detto per niente mai, c’è il verbale, non ha mai detto che non ne sa nulla. Ha continuato a dire: ‘ma perché mi chiede del contratto?’, ha capito?
P.M.: No, ha detto espressamente che del contratto un ne sa nulla.
Avv. Nino Filastò: Eh, allora, suggeriamoglielo meglio. Signor Lotti, sa cosa deve dire adesso alla domanda che le faccio io?
Presidente: (voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: Deve dire che lei del contratto non ne sa nulla. È quello che le sta suggerendo da tre o guattro volte il Pubblico Ministero.
(voci non udibili)
P.M.: Presidente, no, così… Presidente, mi scusi, così non è… è assolutamente il caso, eh.
Presidente: (voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: Ma è la verità.
P.M.: Vediamo il verbale.
Avv. Nino Filastò: Si vedrà il verbale, certamente: è la verità.
P.M.: No, ma questo si vedrà…
Presidente: Avvocato, insomma, vogliamo fare l’interrogatorio o fare polemiche e basta?
(voci non udibili)
Avv. Nino Filastò: No, io non ce l’ho con nessuno
P.M.: Con chiunque… con Bertini ce l’ha. Con l’Avv. Gianpaolo Curandai ce l’ha.
Avv. Nino Filastò: Non ce l’ho con nessuno.
Presidente: Scusi, scusi, scusi…
Avv. Nino Filastò: Allora lei…
Avv. Antonio Mazzeo: Ma la fa finita, Pubblico Ministero!
Presidente: Pubblico Ministero, Pubblico Ministero…
P.M.: (voce non udibile)
Avv. Antonio Mazzeo: …sennò complicazioni a affari semplici è questa. Ha già risposto, no, è una dichiarazione di vendita quella, è una dichiarazione di vendita.
(brusio)
Avv. Antonio Mazzeo: Quando uno fa una dichiarazioni dì vendita, lo sappiamo tutti perché ci siamo passati, è perché la dà la macchina, non è che la fa…
Presidente: Ora sospendiamo… Avv. Antonio Mazzeo!
Avv. Antonio Mazzeo: E via, Presidente…
Presidente: O per la miseria!
Avv. Antonio Mazzeo: É una complicazione a affari semplici questa.
Presidente: Eh, ma allora cosa vogliamo fare il mercato?
Avv. Antonio Mazzeo: Mi scusi.
Presidente: Eh, no. Non scuso proprio nulla.
Avv. Antonio Mazzeo: Mi scusi, siamo tutti adulti, eh. Avete visto…
Presidente: Sospendiamo dieci minuti, per cortesia, e poi finiamo questa… Perché è l’ora di finirla.
Presidente: Il Lotti dov’è?
Ufficiale Giudiziario: Sta arrivando, Presidente, un attimo.
Presidente: Lotti venga qui. Avv. Nino Filastò, ha altre domande o no?
Avv. Nino Filastò: Allora, signor Lotti, si parlava di questa che si chiama scrittura privata autenticata, che è stata trascritta al PRA in data 3 luglio dell’85, così risulta… A proposito, Presidente, ma l’atto è arrivato?
Presidente: No. Ora io vi dovevo informare per la nota del coso… ah, a questo punto lo posso far ora. Scusate…
Avv. Nino Filastò: Prego, Presidente.
P.M.: Evviva.
Presidente: Allora, a questo punto apriamo una parentesi per dire questo. Il dottor Vinci, il funzionario della Questura fa questa comunicazione: “In relazione all’ordinanza 16/03/98, si comunica l’esito delle acquisizioni disposte. Per quanto concernente l’acquisizione di cui al punto A non è stato possibile…”, sarebbe quella dichiarazione…
Avv. Nino Filastò: Sì.
Presidente: “Non è stata possibile eseguirla in quanto l’ACI, ufficio provinciale di Firenze, ha fatto presente che la documentazione in questione risulta essere stata inviata al macero.” Quindi non c’è. “Non è stato altresì possibile acquisire copia della documentazione inerente alla copertura assicurativa della vettura FIAT 128 coupé targata FID56735 e dell’autovettura FIAT 124 targata – FIE42432, in quanto la compagnia assicuratrice Allsecures Assicurazioni ha fatto presente che la polizza numero 67053 relativa alla 128 e la polizza numero 69395 relativa alla FIAT 124, polizze entrambe emerse nella perquisizione del 23/01/9 6, non risultano presenti presso l’archivio di sede. Si tratterebbe infine che dall’archivio CED delle Forze di Polizia l’autovettura 124 targata Firenze… targata in data 06/02 (?) ‘86, Firenze E42432, risulta essere, come targa precedente, Bolzano 086273, periodo in cui era intestata a Schwarzenberg Gabriella Anna, nata a … il 14/09 del ’64, residente a San Casciano Val di Pesa, via NNNNNNNN. Dallo stesso archivio non risulta la data di registrazione di detto mezzo a nome di Lotti Giancarlo, mentre risulta la data di cessazione della circolazione il 30/12/88. Si provvede all’avvenuta ‘citazione dei due testi” eccetera. Questo è quello che ha detto. Quindi non è stata acquisita quella dichiarazione perché tutto è andato, al macero e quindi non si sa più che fine hanno fatto questi documenti. Bene, riprendiamo l’esame.
Avv. Nino Filastò: Bene, ho capito. Allora…
Presidente: Elisabetta.
Avv. Nino Filastò: La domanda a questo punto abbastanza inutile, comunque io gliela faccio… Lei sa dell’esistenza di questa scrittura privata autenticata in cui il signor Schwarzenberg trasferisce questa macchina a lei? Conosce che esiste…
G.L.: Come trasferisce? Io l’ho presa da Nandino.
Avv. Nino Filastò: Eh?
G.L.: Il Bellini. Ma io l’ho presa dal meccanico, icché c’entra.
Avv. Nino Filastò: Si, ma lei sa dell’esistenza di un atto con il quale questo signore dice che l’ha venduta a lei?
G.L.: Mah, questo di che mese l’è?
Avv. Nino Filastò: Gliel’ho bell’e detto: è del 3 di luglio dei 1985.
G.L.: Di luglio? Che di luglio?
Avv. Nino Filastò: Di luglio, di luglio.
G.L.: No.
Avv. Nino Filastò: C’è scritto così nel Pubblico Registro.
G.L.: Ma che macchina, il 124?
Avv. Nino Filastò: La 124.
G.L.: O non l’ho già spiegato quande l’ho presa io. Il 20/09/85.
Avv. Nino Filastò: Ma la domanda non è questa. Io volevo sapere se lei sapeva dell’esistenza di questo atto con il quale questo tedesco…
G.L.: No io un so niente.
Avv. Nino Filastò: Lei non ne sa niente.
G.L.: No, non ne so niente io…
Avv. Nino Filastò: Oh. Non ne sa niente. Senta, però formalmente, da un punto di vista formale, a partire dal 3 di luglio dell’85 questo signore ha dichiarato di averla venduta a lei la macchina?
G.L.: No, la macchina l’era ferma da Nandino.
Avv. Nino Filastò: Era…
G.L.: Io un l’ho presa…
Presidente: Ora sentiremo quando viene questo signore. Tutti e due.
Avv. Nino Filastò: Sì. Senta una cosa, e se la macchina avesse avuto un incidente?
G.L.: Se l’era sempre lì ferma, fuori da Nandino.
Avv. Nino Filastò: Se la macchina avesse avuto, un incidente, lei lo sa che sarebbe stato addebitato a lei?
G.L.: Perché addebitatala, me?
Avv. Nino Filastò: Perché era trascritta a lei da quella data.
P.M.: No, la data di trascrizione è successiva.
Avv. Nino Filastò: No, la data di trascrizione è del 03/07/85.
P.M.: Ma nemmeno per idea, avvocato.
Avv. Nino Filastò: Come no?
P.M.: . No.
Avv. Nino Filastò: C’è scritto, lì “Si trascrive scrittura privata autenticata il 03/07/85…”
P.M.: (voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: “…di trasferimento della proprietà a favore di Lotti Giancarlo.”
P.M.: No.
Avv. Nino Filastò: Ha capito?
Presidente: No, è stata trascritta il 26 novembre ’86.
P.M.: 26 novembre ’86. Quindi…
Presidente: Su formalità presentata il 1 aprile ’86. La scrittura privata è datata, autenticata il 03/07/85.
Avv. Nino Filastò: Sì, sì, Presidente. Però il trasferimento di proprietà — per quello che so io di diritto civile – è certificato, avvenuto in quella data.
Presidente: Avvocato, noi cerchiamo di sapere come è avvenuto il fatto, come è avvenuto l’acquisito.
Avv. Nino Filastò: Quindi lei…
Presidente: E poi…
(brusio)
Avv. Nino Filastò: Comunque, lei signor Lotti di questa scrittura privata non ne sa niente.
G.L.: No, io un so nulla.
Avv. Nino Filastò: Nessuno gli ha detto nulla?
G.L.: No.
Avv. Nino Filastò: E lei dice che i soldi sono stati dati quando?
G.L.: La sera, da Scherma Roberto.
Avv. Nino Filastò: La sera, ma di che giorno?
G.L.: L’ho bell’e…
Avv. Nino Filastò: Eh?
G.L.: Eh?
Avv. Nino Filastò: Di che giorno.
G.L.: O un l’ho detto anche dianzi, se un mi ricordo come fo a sapere preciso. Gl’è stato di sera, però non so preciso il giorno.
Avv. Nino Filastò: Uhm.
G.L.: Però ha pagato, l’ho visto con gli, occhi mia, che gli ha dato l’assegno al meccanico.
Avv. Nino Filastò: Dopo quanto tempo che la macchina era ferma venne prelevata dallo sfasciacarrozze?
G.L.: Quale? Quale sfasciacarrozze?
Presidente: La 128 stava ferma?
G.L.: Ma se un me lo dice, come fo a saperlo io, se dice…
Presidente: Allora, la 128 stava ferma? Stava ferma?
G.L.: Sì.
Presidente: Allora, dopo quanto tempo, vuol sapere, l’avvocato, è stata portata via dallo sfascia… dallo…
G.L.: Quando l’hanno portato via di laggiù?
Presidente: Eh, l’hanno portato via di laggiù al macero.
G.L.: L’ho detto, sarà stata ferma un mese. Non mi ricordo mica di preciso quande, se gl’era più. Io l’ho adoprato fino agli ultimi giorni, il 128. Poi ho girato l’assicurazione, ho fermato quella e ho preso quell’altra.
Presidente: Ecco, ha preso quell’altra. E quella macchina quanto tempo è stata ferma?
G.L.: L’era giù da Scherma, gliel’ho detto, un mese e più. Non preciso quante. Può darsi anche meno, come fo a ricordammelo.
Avv. Nino Filastò: Quindi è rimasta un mese ferma e dopo un mese è venuto a prenderla lo sfasciacarrozze? Più o meno.
G.L.: Mah, io ho detto un mese, può darsi anche meno o più. Questo come fo a ricordar preciso.
Avv. Nino Filastò: Come mai s’era fermata? Qualora il guasto?
G.L.: Io ho detto fermata, questa qui, perché non l’andava quasi più. E ho girato fino agli ultimi giorni che ho girato l’assicurazione…
Avv. Nino Filastò: Se ne intende di automobili lei, Lotti?
G.L.: Perché l’ho avute un me ne intendo, un lo so, io credo.
Avv. Nino Filastò: Ci può dire perché s’era fermata?
G.L.: Come s’era fermata? Avevo visto questa macchina a San Casciano e volevo…
Avv. Nino Filastò: No, io sto parlando della 128. Voglio sapere qual era il guasto. L’ha capito benissimo che voglio saper questo.
G.L.: La lasciai ferma io perché avevo visto un’altra macchina e volevo comprare questo 124. E allora la lasciai nel cantiere e presi. . stetti dei giorni fermo, senza andare, andavo a piedi.
Avv. Nino Filastò: Quindi non era guasta? La 128 non era guasta.
G.L.: L’era quasi finita, non andava quasi più, a dire la verità, eh.
Avv. Nino Filastò: Ma per via di che?
G.L.: Perché non me ne importava più di quella macchina lì. L’era tutta sfondata, andava via a pezzi, e allora dissi: icché, la lascerò ferma lì. Poi veddi questa macchina e gli dissi a Nandino: fermala per me.
Avv. Nino Filastò: Insomma, una macchina si può fermare perché gli s’è rotto l’impianto elettrico, perché ha fuso il motore, perché ha rotto un giunto. Lo saprà lei perché la macchina è rimasta ferma, l’ha fermata lei a un certo punto. Ce lo dica, per piacere.
G.L.: Giunto? Ma giunto di che? Un c’è nulla.
Avv. Nino Filastò: Io ho fatto una serie di esempi, poi ce lo dice lei per quale ragione la macchina s’è fermata.
P.M.: Era sfondata, se non sbaglio, ha detto..
Avv. Nino Filastò: E allora lo dica lei, Pubblico Ministero.
P.M.: No, l’ha detto prima…
Presidente: No, l’ha detto lui, l’ha detto lui.
Avv. Nino Filastò: No, ma io sto rifacendo un’altra volta la domanda. Ma insomma, Presidente, glielo vuol dire di smetterla di interrompere.
Presidente: (voce non udibile)
G.L.: Ma l’era finita quella macchina, non me ne importava più, vai. E veddi questa macchina a San Casciano e dissi: lasciatela a me…
Presidente: Va bene, va bene. Non c’è altro da dire…
Avv. Nino Filastò: E le ruote non si ricorda di avergliele tolte? Le gomme.
G.L.: E un mi ricordo se l’ho tolte, o no.
Avv. Nino Filastò: Nemmeno quando, ovviamente.
G.L.: No, non mi ricordo preciso.
Avv. Nino Filastò: Uhm. Va be’, ora sentiremo gli altri testi.
Presidente: Bene.
Avv. Nino Filastò: E poi io però r mi riservo di rinterrogarlo il signore, eh.
Presidente: No, no, le domande le fa ora. Dopo sentiremo se è il caso di ammetterlo lo …
Avv. Nino Filastò: Io posso fargli delle contestazioni rispetto a quello che diranno i testi, Presidente. Abbia pazienza, ma prima voglio sentire i testimoni.
Presidente: No, no, avvocato, questo lo dice lei.
Avv. Nino Filastò: Eh, va be’…
Presidente: No, no…
Avv. Nino Filastò: E va be’, io farò un’istanza e poi la Corte me la rigetta.
Presidente: Ah, benissimo, benissimo. Vada a posto.
Avv. Nino Filastò: Eh, io ho diritto di sentire cosa dicono i testi.
P.M.: (voce non udibile)
Presidente: Ah, ecco, sì, sì, giusto.
Avv. Stefano Bertini: Presidente…
(voci non udibili)
G.L.: Perché mi deve fare le contestazioni a me, pe’ icché?
Presidente: Scusi Lotti, per cortesia. Questo… se li crea lei, eh.
G.L.: No, un me li creo io.
Presidente: Perché è lei…
G.L.: Gl’è l’avvocato…
Presidente: No, no.
(voci non udibili)
Presidente: No, dove va? Stia qui, stia qui. Stia qui. Eh. Lei prima fa, poi dice, rigira, riva… Non è mai preciso in niente, dà sempre, sempre… due o tre versioni alla volta dà. Qui sono argomenti seri, ci sono dieci vittime, ci sono qui, dieci persone morte, dieci famiglie che piangono, dieci giovani che la vita è distrutta e poi parla così, lei. Ha ragione l’avvocato, forse, che lei doveva stare in manette. Diciamo che è una legge un po’ troppo favorevole a lei. Forse se stava in manette poi parlava un po’ più chiaramente. Allora, prego Avv. Antonio Mazzeo.
(voce non udibile) No, Presidente.
Avv. Antonio Mazzeo: Grazie, Presidente. No, io vorrei tornare un momentino alle sue parole. Dunque, lei ha detto poco fa, ce lo ricordiamo, che quando ha visto questo 124 fermo davanti all’officina del Bellini, gl’è piaciuto, gl’è garbato e ha detto: ‘lasciamela’ – io ho trascritto, poi c’è il verbale – ‘lasciamela che quell’altra non va più, era belle finita, lasciamela’. Conferma questo?
G.L.: Sì.
Avv. Antonio Mazzeo: Oh. Quindi quando lei ha visto per la…
G.L.: Ma io non ho fatto un contratto col Nandino.
Avv. Antonio Mazzeo: No, no, lasci perdere il contratto, se lo scordi. Dunque, mi conferma almeno questo – perché l’ha già detto – che quando lei ha visto per la prima volta questa macchina 124…
G.L.: Non l’ho vista una volta, anche diverse volte.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco.
G.L.: Per vedere se me la davano a me.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco. E lei ha detto: ‘lasciamela…’
G.L.: E ce l’ho fatta a prendila.
Avv. Antonio Mazzeo: E infatti, bravo. Lei ha detto: ‘lasciamela, che quell’altra non va più’. Quindi mi pare di capire – me lo confermi – che quando lei ha visto per la prima volta questa a macchina 124 davanti all’officina del Bellini, quella che lei aveva prima non andava già più. Ci siamo fin qui?
G.L.: …
Avv. Antonio Mazzeo: Cioè, non andava nel senso non marciava.
G.L.: Marciava a quella maniera…
Avv. Antonio Mazzeo: Eh?
G.L.: Non marciava quasi più, l’andava poco.
Avv. Antonio Mazzeo: . No, no, lei ha detto: “era bell’e finita”.
G.L.: Eh…
Presidente: Va be’ , ora prendiamo le domande che fa. Poi quello che è stato fatto prima, si vede…
Avv. Antonio Mazzeo: Dunque, lui vede questa macchina e dice: ‘lasciamela’ quindi aveva già in mente di comprarla — ‘perché quell’ altra non mi va più’. Giusto?
G.L.: Però io ho parlato con il meccanico.
Avv. Antonio Mazzeo: Sì.
G.L.: Gli dissi: ‘quella macchina che l’hai venduta o…’ Lui disse: ‘no, non c’è clienti per nulla. Se tu la vuoi te, tu la prendi’. Però gli dissi: subito ‘un la prendo’.
Avv. Antonio Mazzeo: Sì. Quindi quando lei…
G.L.: Prima che lasciassi il 128.
Avv. Antonio Mazzeo: Sì.
G.L.: L’avevo vista diverse volte o più e allora ogni pochino andavo da Nandino e gli dissi : ‘ma me la lasci questa macchina?’ Viense un altro cliente che gli dava più di me.
Avv. Antonio Mazzeo: Uhm.
G.L.: Gli dissi: ‘la macchina te l’ho detto io, te la prendo io’.
Avv. Antonio Mazzeo: Sì.
G.L.: E fu di parola, me la lasciò a me.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco, voglio dire, però lei stava, quando ha visto questo 128 per la prima volta, no, da questo Bellini, da questo meccanico.
G.L.: …io… che 128?
Avv. Antonio Mazzeo: 124, mi scusi. La sua precedente macchina, 128, non andava più, no? È vero, no? Sennò perché diavolo diceva: ‘lasciamela, la voglio comprare’, è ovvio no? Giusta? Sennò diceva: va be’, no, io ce l’ho il 128, marcia, viaggia regolare. Giusta?
G.L.: | Io lo feci perché quella lì la unn’andava più, quasi.
Avv. Antonio Mazzeo: Non andava più.
G.L.: Non andava più.
Avv. Antonio Mazzeo: Allora, quando lei ha visto per la prima volta la 124, la sua 128 non andava più. Ci siamo? Oh. Quanto tempo è passato — a occhio eh, non stia a dire ora giorni, eccetera – da quando ha visto per la prima volta dal Bellini la 124, a quando poi l’ha presa?
G.L.: Sì, prima che feci l’assicurazione.
Avv. Antonio Mazzeo: Ma lei ha detto che non è che fece l’assicurazione. Ha detto che volturò l’assicurazione. Cioè, Lei ha detto prima che c’aveva già un’assicurazione…
G.L.: Ma io l’ho vista prima di prendere il 124… la viaggiava a quella maniera. Poi verso, prima del 20 girai l’assicurazione dal 128 al 124.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco, ma io voglio . sapere, quand’è che l’ha visto questo 124 per la prima volta?
G.L.: Prima. Prima…
Avv. Antonio Mazzeo: Prima quanto?
G.L.: Prima che feci l’assicurazione.
Avv. Antonio Mazzeo: Ma quanto prima? Una settimana, un mese, quanto?
G.L.: Prima… sarà stata una settimana. Un lo so di preciso. L’ho visto un paio di volte o tre.
Avv. Antonio Mazzeo: No, sì… Le spiego. Siccome questa macchina a lei, il precedente proprietario — questo è sicuro perché risulta – gliel’ha ceduta, con una dichiarazione che ha fatto lui, non l’ha fatta lei, il 3 di luglio dell’85.
G.L.: Il?
Avv. Antonio Mazzeo: Il 3 di luglio gliel’ha ceduta. Eh, c’è scritto, non c’è versi. Quindi per averla ceduta a lei il 3 di luglio, vuol dire che lei l’avrà vista prima del 3 di luglio.
G.L.: (voce non udibile)
Avv. Antonio Mazzeo: Le do un’indicazione: l’avrà vista prima del 3 di luglio dell’85, sennò il tedesco come faceva a sapere che la cedeva a lei, scusi?
Presidente: Va be’, ora sentiremo come è andata la cosa.
P.M.: (voce non udibile)
Avv. Antonio Mazzeo: Noi abbia… Io volevo sapere…
Presidente: Ora vediamo cosa dice lui, poi.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco, io vorrei sapere da lei: siccome.
Presidente: Non dimenticate che lui è imputato: può mentire, purtroppo.
Avv. Antonio Mazzeo: Allora, abbiamo chiarito una cosa, no? me l’ha ripetuta: cioè che quando lei ha visto questo 124, il suo 12…
G.L.: Ma io non sono mica andato dal tedesco a dirgli che compravo quella macchina.
Avv. Antonio Mazzeo: No, lasci perdere il tedesco. Quella è la dichiarazione che ha fatto in cui la cede.
G.L.: Io l’ho vista fuori dal meccanico.
Avv. Antonio Mazzeo: Eh, e quand’è? Se lo ricorda più o meno? Era estate, autunno, inverno, primavera, almeno questo se lo ricorda?
G.L.: Sarà stata estate…
Avv. Antonio Mazzeo: Sarà stata estate.
G.L.: Non me lo ricordo mica di preciso.
Avv. Antonio Mazzeo: D’estate diciamo, eh? E allora, me lo conferma che quando l’ha ‘vista lì per la prima volta, fuori dal meccanico, ha detto: ‘lasciala a me, perché il mio 128 non va più’
G.L.: Gliel’avrò detto due o tre volte, quando l’ho rivista… diverse volte.
Avv. Antonio Mazzeo: Benissimo. Va be’, non ho altre domande.
Presidente: L’Avv. Stefano Bertini doveva fare una domanda, no?
Avv. Stefano Bertini: (voce fuori, microfono)
Presidente: Va bene, può andare a posto Lotti, per cortesia. Allora, venga quel signore: Bellini. Lotti non vada via però, per cortesia, eh.
G.L.: (voce non udibile)
Presidente: Stia qui, almeno per oggi.
G.L.: (voce non udibile)
Presidente: Bene. Bene.
Avv. Antonio Mazzeo: (voce non udibile)
Presidente: Sì, sì. Credevo l’avesse già visto.
Avv. Antonio Mazzeo: (voce non udibile)
P.M.: (voce non udibile) Può darsi che ce l’avesse…
Presidente: Ce l’aveva lui, ce l’aveva lui.
(voci fuori microfono)
Avv. Antonio Mazzeo: Dopo 13 anni?
Avvocato: (voce non udibile)
P.M.: (voce non udibile)
Presidente: No, non ce l’aveva. Ce l’ha portato direttamente l’Avv. Stefano Bertini.
(voci non udibili)
Presidente: Esatto.
Avv. Stefano Bertini: Presidente, volevo dare atto che…
Presidente: Allora, scusi, lei non vuole essere ripreso dalle telecamere, vero?
Franco Bellini: Se è possibile.
Presidente: Bene. Allora, per cortesia, il teste non inquadrarlo. Allora, come si chiama lei?
F.B.: Bellini Franco.
Presidente: Bellini Franco. Dove è nato? Dove risiede?
F.B.: A San Casciano. Risiedo a NNNNNNN “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi | impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza”.
Presidente: Senta, lei conosce Lotti Giancarlo? Lo conosce, vero?
F.B.: Sì.
Presidente: Lo conosce. É suo cliente?
F.B.: Sì, era mio cliente.
Presidente: Si serviva per la sua officina.
F.B.: Della mia officina, sì.
Presidente: É lei che ha venduto la 128 a lui?
F.B.: La 128 sì, mi ricordo di avergliela venduta.
Presidente: Ecco, noi intendiamo parlare non della vendita della 128, della 124 blu o celeste. Com’era? Blu o celeste?
F.B.: Quello, guardi, io, assolutamente non me lo ricordo. Il 124 che ha preso dopo non mi ricordo nemmeno di che colore era, onestamente.
Presidente: Era la macchina di Schwarzenberg.
F.B.: L’ho saputo stamani mattina io di questo, perché non mi ricordavo…
Presidente: Come, c’era in officina lei?
F.B.: Eh?
Presidente: Non c’era lei in officina?
F.B.: Sì, c’ero io in officina. Ma, capisce, sono passati tanti di questi anni che ricordarmi…
Presidente: Senta, c’era un altro dipendente che si chiama Gino?
F.B.: Il mio cognato.
Presidente: Come si chiama? Come si chiama?
F.B.: Coli Gino.
Presidente: Coli Gino. Che lavora con lei?
F.B.: Sì.
Presidente: Lavora con lei. E pare che questa macchina è stata proprio venduta, il pagamento l’ha ricevuto lui, il Gino, dallo Scherma Roberto. Come sì chiama, Scherma? (voce non udibile) Roberto.
Presidente: Va be’, Scherma Roberto, sì. Scherma Roberto.
F.B.: Può darsi.
Presidente: Con un assegno, eccetera, eccetera. Insomma, questa vendita è stata trattata da voi.
F.B.: Può darsi sia stata trattata da noi. Infatti io, quando mi chiesero che macchina avevo venduto, dissi: il 128 me lo ricordavo chiaramente, era una macchina un po’ particolare, un 128 coupé rosso.
Presidente: Ecco. Questo 12…
F.B.: Altre macchine, onestamente, capisce, ne passano tante, ricordarsele tutte…
Presidente: Senta, il 128… il Lotti è venuto sempre da lei come meccanico, o si rivolgeva anche a altre officine?
F.B.: Mah, io penso venisse da me, poi sa, non posso sapere se viene sempre da me. Fino a un certo periodo è venuto da me, poi…
Presidente: Eh, fino a quando è venuto da lei, se lo può ricordare?
F.B.: Onestamente no.
Presidente: Col 128. Si ricorda, il 128 è una macchina particolare.
F.B.: Il 128 sì.
Presidente: Eh, fino a quando è venuto da lei, per farla riparare, rivedere, eccetera, eccetera.
F.B.: Mah, io penso, in quel momento lì si serviva da me, quindi sarà continuato a venire a servirsi da me. Col 128 senz’altro, non ho… non penso sia andato… Poi sa, uno è libero di andare dove crede, ecco. Però lì si serviva da noi, ecco.
Presidente: Si serviva da lei, eh?
F.B.: Sì.
Presidente: Aveva grossi guasti questa macchina, grossi problemi, è una macchina vecchia?
F.B.: Mah, non era una macchina poi tanto vecchia; un 128 coupé in quel periodo era una macchina ancora, insomma, decente, ecco. Però grossi problemi, onestamente, a ricordarsi ora di 15 anni fa, o 16, o 20, o 18…
Presidente: Va bene.
F.B.: …sarebbero tutti discorsi onestamente da mettersi così, ecco.
Presidente: E senta, quando avveniva la vendita delle macchine, come avveniva?
F.B.: Mah, avveniva così, che il cliente diceva: io ho una macchina che ho intenzione di venderla. Se c’era qualche cliente o qualcuno interessato all’acquisto, si chiamava, si faceva i fogli, gli si faceva fare il certificato di residenza.
Presidente: Eh.
F.B.: Si portavano a un’agenzia di pratiche automobilistiche, si chiamava il cliente a firmare, e basta.
Presidente: Il cliente sarebbe l’acquirente?
F.B.: No, firma il venditore.
Presidente: Il venditore.
F.B.: L’acquirente non firma.
Presidente: Non firma. Ecco, no, io volevo sapere da lei, per carità.
F.B.: No, no, no.
P.M.: (voce non udibile)
Presidente: Senta, e volevano… prima di vendere la macchina, volevate l’assicurazione già pronta, o no?
F.B.: Sì, perché generalmente senza assicurazione non si mandava via nessuno.
Presidente: Voi.
F.B.: Mah, noi… non ho ricordanza di una macchina che sia uscita senza una copertura assicurativa.
Presidente: Il pagamento lo facevate dilazionato, oppure la davate dopo pagamento avvenuto intero, dopo il saldo?
F.B.: Eh, codesto… generalmente non erano cifre talmente grosse da poter dire si dilaziona un pagamento… Però può anche darsi che abbiano lasciato qualcosa da pagare, quello non lo so.
Presidente: Ma insomma, il pagamento non era un’impedimento a consegnare la macchina?
F.B.: No, no, no. Cioè, se uno…
Presidente: Ma voi…
F.B.: Se uno lascia, per modo di dire, su una cifra di mezzo milione, lasciava 50.000 lire o 100 da pagare, non era un discorso…
Presidente: Ora, è una domanda un po’ scontata, ma ad ogni modo gliela devo fare: perché voi non davate la macchina se non c’era la copertura, assicurativa?
P.M.: È la legge.
F.B.: Come si fa a mandare…
Presidente: No, no, è la sua versione. Mi deve dire quello che pensa lui.
F.B.: Una macchina senza assicurazione, la capisce, insomma non è serietà nei confronti di nessuno. Per legge ci deve essere la copertura assicurativa della macchina.
Presidente: E quella macchina risultava affidata a voi, o no?
F.B.: Quale?
Presidente: La macchina che voi vendevate, era affidata a voi? C’è una procura a vendere… (brusio)
F.B.: Se uno mi porta una macchina, nella mia officina io c’ho la macchina sotto la mia, cioè, la mia responsabilità.
Presidente: Ma il venditore, il proprietario,, vi faceva una procura a vendere a voi, o no?
F.B.: No, generalmente no.
Presidente: Che documento rilasciate voi?
F.B.: Generalmente no. Generalmente erano tutti clienti di qui.
Presidente: Cioè sulla voce, sulla parola.
F.B.: Dice: guarda, io ti lascio la macchina, se trovi qualcuno da venderla. O sennò addirittura qualcheduno ci diceva: io ho intenzione di vendere la macchina, se ti capita un cliente, telefonami. Ecco, il discorso era in questi termini qui.
Presidente: Di che agenzia vi servite per le pratiche?
F.B.: Per le pratiche ci si serviva all’ACI di San Casciano, poi della Val di Pesa che era un’altra agenzia che faceva atti di vendita, o trasferimenti, di proprietà, insomma, in quel periodo lì. Poi dipendeva anche dal cliente: se uno aveva dei rapporti fuori, andava a farla fuori.
Presidente: Senta, e queste macchine che voi trattavate per la vendita, chi le trattava: lei, c’era il suo babbo, c’era Gino, chi altro, c’era?
F.B.: Il mi’ babbo generalmente no.
Presidente: No, no.
F.B.: Perché fra l’altro in quel periodo il mi’ babbo era presente in officina. Ora, a parte che è morto da poco.
Presidente: Sì, Io so.
F.B.: Però, ecco, era presente in officina, però generalmente non le curava queste cose.
Presidente: E questo Gino… come si chiama? (voce non udibile) Coli, Presidente.
F.B.: Coli Gino.
Presidente: Coli Gino è suo cognato, no?
F.B.: Sì.
Presidente: Lui faceva anche questo lavoro di vendita, trattare con ì clienti, o no?
F.B.: Era nell’azienda, e ci sta che facesse anche codesto lavoro, ecco. Cioè, trattava con i clienti, era un coadiuvante dell’azienda, quindi…
Presidente: Ci lavora sempre lì? Sta sempre lì?
F.B.: Ora lui l’è in pensione, però insomma è sempre lì, eh. Volendo si chiama.
Presidente: Dove abita questo signore? Dove abita questo signore?
F.B.: … A San Casciano.
Presidente: Sì, che via?
F.B.: NNNNNN
Presidente: NNN.
F.B.: Abitiamo nello stesso portone. Uno…
Presidente: … Ah, sta proprio in casa sua.
F.B.: No, sulle stesse scale: uno a destra e uno a sinistra.
Presidente: Va bene. Destra e sinistra. Va bene, va bene. Naldino gli dice nulla? Naldino.
F.B.: Naldino no, Nandino.
Presidente: E chi è?
F.B.: Nandino era mio padre.
Presidente: Ah, Nandino è suo padre.
F.B.: Chiamato così, perché si chiamava Ferdinando e quindi lo chiamavano…
Presidente: Nandino, va bene.
F.B.: …come soprannome, Nandino.
Presidente: Va bene, io non ho domande a questo signore. Se voi avete delle domande, fategliele.
P.M.: Nessuna il P.M., Presidente, grazie.
Avv. Nino Filastò: Sì, signor Bellini.
F.B.: Mi dica.
Avv. Nino Filastò: Lei è anche concessionario di Alfa Romeo, se non sbaglio.
F.B.: Sì. No, non concessionario: officina autorizzata.
Avv. Nino Filastò: Officina autorizzata Alfa Romeo. Le chiedevo questo: una macchina, questa 128, fabbricata nel 1972, nell’85 comincia a essere abbastanza… per la sua esperienza, funziona bene ancora, oppure?
F.B.: Mah, le macchine non vanno a esperienza diretta di un tipo di vettura: se è 10 anni la un va, se è a 5 la va. È lo stato della vettura, la conservazione e chi l’adopera.
Avv. Nino Filastò: E lei è in grado di darci delle indicazioni sullo stato di conservazione di questo 128 fabbricato nel 1972?
F.B.: Onestamente no.
Avv. Nino Filastò: Onestamente no.
F.B.: Perché…
Avv. Nino Filastò: Benissimo. Senta, un’altra domanda è questa.
F.B.: Mi dica.
Avv. Nino Filastò: Queste macchine che Voi avete lì, che vi lasciano lì per essere vendute, è esatto che alcune le tenete fuori dell’officina?
F.B.: Sì, nel nostro piazzale.
Avv. Nino Filastò: Nel vostro piazzale. E, tenendole fuori dell’officina, ovviamente queste macchine devono essere assicurate?
F.B.: Nel piazzale privato non necessariamente.
Avv. Nino Filastò: Non necessariamente. Lei si rammenta di macchine che. abbiate tenuto nel piazzale, o fuori dell’officina, dove vuole lei, insomma, che avessero una copertura assicurativa perché al proprietario non era scaduta?
F.B.: Questo può anche essere. Io non lo posso…
Avv. Nino Filastò: É capitato.
F.B.: …non lo posso escludere. Perché può darsi che uno metta la macchina lì in vendita e poi, perché non ha comprato un’altra macchina, oppure per qualsiasi altro motivo, non abbia tolto l’assicurazione.
Avv. Nino Filastò: Non abbia tolto l’assicurazione. Lei non sa…
F.B.: Oppure magari la può togliere quando comprerà un’altra macchina. Ma insomma, non lo so eh.
Avv. Nino Filastò: Quando comprerà… Certamente. Quindi lei, però, di questo tedesco, questo signor… che c’ha questo nome insopportabile, impronunciabile Schwarzenberg, lei non si ricorda niente, oppure se lo ricorda?
F.B.: Io la persona me la ricordo.
Avv. Nino Filastò: Ah, se la ricorda.
F.B.: Certo.
Avv. Nino Filastò: E si ricorda che aveva un 124?
F.B.: Io che tipo di macchina l’aveva, onestamente, non me lo ricordo. Però, conoscere la persona la conosco, era nostro cliente, anche lui. Quindi, volevo dire…
Avv. Nino Filastò: Però, lei, di questo… affidamento a voi, da parte sua, di questa macchina o della vendita, non se lo ricorda.
F.B.: Onestamente non me lo ricordo.
Avv. Nino Filastò: Non se lo ricorda. Senta, siccome qui non abbiamo dei dati, ma ce li può dare lei che è un esperto; ci vuol descrivere la 124 FIAT di quell’epoca, come era?
F.B.: La 124 FIAT, insomma…
Avv. Nino Filastò: Sì, sa…
F.B.: …qualsiasi persona gliela può descrivere.
Avv. Nino Filastò: Eh, ma purtroppo, vede, noi qui non possiamo dare per scontato.
F.B.: Va be’.
Avv. Nino Filastò: A parte io non mi intendo di macchine…
F.B.: Ecco, allora la 124 FIAT è un…
Avv. Nino Filastò: È una macchina a quanti volumi?
F.B.: A tre volumi.
Avv. Nino Filastò: Tre volumi.
F.B.: Quattro porte.
Avv. Nino Filastò: Quattro porte. È dotata di portabagagli? Di baule portabagagli?
F.B.: Un baule ce l’ha, certo.
Presidente: No, ma quello sport, quello sport… Un coupé è?
F.B.: No, mi stava chiedendo della 124.
Avv. Nino Filastò: No, no, la 124.
Presidente: Ah, normale. Ah, ma quella allora…
Avv. Nino Filastò: 124. Voglio sapere se questo portabagagli aggetta fuori del corpo della macchina, ci ha detto.
F.B.: È a tre volumi, quindi…
Avv. Nino Filastò: È a tre volumi, quindi esce fuori.
F.B.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Molto bene. E c’era mica un tipo sportivo della 124 senza questo portabagagli, così?
F.B.: C’era un 124 Sport, una volta, se uno va… Spider. Erano anche belle macchine, tra l’altro.
Avv. Nino Filastò: Sì.
F.B.: Però, ecco, non era… era completamente diversa come struttura di macchina.
Avv. Nino Filastò: Ho capito.
F.B.: Un 124 Coupé, ecco, non era un tre volumi, eh. Era, insomma, fatto diverso.
Avv. Nino Filastò: Ho capito.
F.B.: E lo Spider lo stesso, ecco. Era uno Spider con due porte, insomma, come tutti gli Spider, grosso modo, ecco.
Avv. Nino Filastò: Va bene. Non ho altre domande. Grazie.
Presidente: Può andare. Grazie.
F.B.: Grazie.
Avv. Nino Filastò: Bellini. No, no, solamente un’altra. Lei ha detto che vi rivolgevate a determinate agenzie per queste pratiche automobilistiche; se ci volesse indicare quali: una, ha detto, l’ACI di San Casciano.
F.B.: Sì. Una era… e l’altra, mi sembrava, si chiamasse Val di Pesa. Agenzia Val di Pesa.
Avv. Nino Filastò: Agenzia Val di Pesa, facente capo a chi?
F.B.: Ora, l’ho detto, non me lo ricordo.
Avv. Nino Filastò: Non si ricorda il nome, eh?
F.B.: No.
Avv. Nino Filastò: Di nessuna persona. Grazie.
F.B.: Prego.
Avv. Antonio Mazzeo: Vorrei fare una domanda io, Presidente.
Presidente: Sì.
Avv. Antonio Mazzeo: Senta, lei ha detto che questo tedesco – comunque se lo ricorda – era un vostro cliente?
F.B.: Sì.
Avv. Antonio Mazzeo: Cioè, era un vostro cliente nel senso che si rivolgeva alla vostra officina per le riparazioni, eccetera?
F.B.: Sì, anche alla nostra officina.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco. Lei non ricorda perché gliela diede da vendere questa macchina? Per esempio, magari per comprarne una nuova e quindi lasciarla…
F.B.: No, non credo…
Avv. Antonio Mazzeo: Non sa se poi…
F.B.: Non credo che noi gli si sia venduto una macchina nuova, a questo signore.
Avv. Antonio Mazzeo: Sì. Qui la proprietaria sembrerebbe una ragazza da come ha detto il Presidente…
F.B.: Io questo signore lo conosco…
Avv. Antonio Mazzeo: Lui?
F.B.: Perché è uno del paese e si conosce perché si vedeva da noi. Però, per quale motivo, se l’ha cambiato la macchina con un’altra, onestamente, non glielo saprei dire. I motivi per cui ha cambiato la macchina, ecco, se è a quello che si vuole riferire lei.
Avv. Antonio Mazzeo: Sì. Va bene, la ringrazio.
F.B.: Prego.
Presidente: Può andare, grazie.
F.B.: Buongiorno.
Presidente: Fa’ venire il Schwarzenberg.
(voce non udibile)
Presidente: Come si chiama lei?
Karl Schwarzenberg: Schwarzenberg.
Presidente: Poi? Dove è nato? Dove risiede?
K.S.: Sono nato a Vienna, l’8 aprile del ’33. Risiedo a San Casciano Val di Pesa.
Presidente: Vuol essere ripreso dalla telecamera o no?
K.S.: Non ha importanza, insomma, non…
Presidente: Va bene, va bene.
K.S.: Non vedo la necessità di questo.
Presidente: Sì o no? Ha difficoltà ad essere ripreso o no? Signore?
K.S.: Non lo vieto, ma non lo incoraggio nemmeno.
Presidente: Va bene. Non lo vieta. Se può leggere quella formula ad alta voce l’impegno a dire la verità.
K.S.: “Sono consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione e mi impegno a dire tutta la verità e soltanto la verità e di non nascondere nulla di quanto so.”
Presidente: Bene. Noi vogliamo sapere di una 124 che lei aveva e che poi ha affidato all’officina Bellini per la vendita. Ecco, come è avvenuto questo fatto?
K.S.: Dunque. È stato un quattordici, quindici anni fa che…
Presidente: Eh, quella anche dell’85 che posseduta…
K.S.: …che mia fiqlia è venuta ad abitare con noi a Castelbonzi, ed ho acquistato per lei una macchina da mio cognato che abita nell’Alto Adige. Credo ricordarmi che era una vecchissima FIAT, colore blu. Il mio cognato mi conferma che era una 124.
Presidente: Una 124.
K.S.: E mia figlia l’ha guidata per un anno, circa, e poi è tornata in Austria. Non è più ritornata da quel tempo e così l’ho venduta e l’ho affidata al garage Bellini di San Casciano per venderla. E so che c’è voluto parecchie settimane, perché trovasse un acquirente. Lui mi telefona e dice: ‘l’abbiamo venduta, vada all’ACI di San Casciano per firmare il contratto di vendita’. Cosa che ho fatto. E poi gli chiedevo i soldi e non ho più sentito parlare di questa macchina.
Presidente: Sì. E i suoi soldi glieli hanno dati prima di andare all’ACI di San Casciano oppure glieli hanno dati dopo?
K.S.: Onestamente non mi ricordo. So che sono arrivati tempestivamente: se è l’ACI che me li ha dati o il signor Bellini, onestamente non mi ricordo. Insomma, era una somma molto modesta e non mi ricordo nemmeno il quantitativo
Presidente: Senta, questa macchina era assicurata?
K.S.: Assicurata…
Presidente: Fino a quando?
K.S.: Ho mantenuto l’assicurazione di mio cognato, presso una ditta che si chiama la Zurigo di Merano. Ed io penso che loro avranno ancora un ricordo di… che io ho strappato. Se avevo documenti li ho strappati, sono tanti anni fa. Comunque, forse che la Compagnia di Assicurazione si ricorderà del momento nel quale ho disdetto l’assicurazione.
Presidente: Senta, no, volevo sapere: quando lei ha affidato la macchina al garage Bellini per la vendita…
K.S.: Sì.
Presidente: Ecco. La macchina era sempre coperta da assicurazione?
T, Schwarzenberg: Era coperta almeno fino al momento del passaggio, non è che… Adesso non mi ricordo esattamente, so che ho telefonato alla Compagnia per dire: ‘la macchina è venduta, dunque, scade l’assicurazione. Insomma, finisce il contratto.’
Presidente: Quindi, lei… Allora ha telefonato quando è andato all’ACI per firmare, quando ha preso i soldi? Si può ricordare un po’?
K.S.: Non mi ricordo quando l’ho fatto; ma so che mi premeva di farlo, perché quello che spesso succede è che chi continua a guidare, poi arrivano delle contravvenzioni perché ha parcheggiato male…
Presidente: Sì, sì.
K.S.: Poi arrivano le multe al vecchio proprietario. Dunque, la prima cosa che fa è di…
Presidente: Di mettere tutto regolare.
K.S.: Ma la data precisa, onestamente, non gliela so dire.
Presidente: Senta, lei, Lotti Giancarlo non lo ha mai visto? Non ha mai parlato con lui?
K.S.: Non ho mai parlato con lui; so chi è, perché si è fatto tanto chiasso che…
Presidente: Va be’, questo…
K.S.: Essendo di San Casciano, mi dicono che è postino, lo avrò visto all’ufficio.
Presidente: No, postino no. Non è postino lui. Non è postino.
K.S.: Ah, non è postino?
P.M.: Abbiamo una prova…
Presidente: Va bene, va bene. Va bene, non ha importanza. Ha domande il Pubblico Ministero?
P.M.: Sì. Va be’, la domanda forse è superflua, ma gliela faccio lo stesso. Ma, quando andò a firmare, questo signor Lotti o comunque questo… non era presente?
K.S.: No, no. Ho trovato il foglio e ho firmato un foglio soltanto all’ACI, ma non c’era nessuno
P.M.: Bene.
K.S.: Insomma, non l’ho visto di persona.
P.M.: Bene, bene.
Presidente: Altre parti?
Avvocato?: (voce non udibile) Nessuna.
Avv. Nino Filastò: Senta. Cercando di fare uno sforzo, lei, rammenta quando ha affidato l’auto al signor Bellini, in che epoca? Voglio dire, anche grosso modo, se era primavera inoltrata, primavera, oppure – tanto l’anno lo sappiamo, deve essere il 1985 – oppure autunno. Insomma una indicazione il più possibile aderente, da un punto di vista cronologico, di questo suo affidamento. T, Schwarzenberg: Senta.
Avv. Nino Filastò: Per esempio, lei ha detto. Scusi, posso… Posso intervenire? Lei ha detto che la ragione per cui rivendette questa macchina era per il fatto che sua figlia, se non sbaglio, ritornò’ in Austria. È così?
K.S.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Ecco. Può ricordare quando sua figlia ritornò in Austria?
K.S.: Non lo ricordo, ma posso appurarlo. Posso telefonare a mia figlia e poi, telefonando alla Zurigo di Merano, mi diranno quando ho denunciato la vendita. E poi andiamo gualche settimana indietro, forse un paio di mesi; così è che lo posso appurare, ma non ricordo.
Avv. Nino Filastò: Può far quello? Può far questo, signor…?
K.S.: Sì, posso telefonare, appena…
Avv. Nino Filastò: Presidente, io chiedo… chiederei di risentire il testimone dopo che ha fatto questi accertamenti.
K.S.: Sì.
Presidente: Sì. Va bene. Allora sospendiamo per un dieci minuti, lei telefona…
Avv. Nino Filastò: Anche di più. Gli ci vorrà di più.
P.M.: Chiedo scusa.
Presidente: Ah?
P.M.: Chiedo scusa. Non ho capito, forse posso essere di gualche utilità.
Presidente: Dica.
P.M.: ‘ Qual era la richiesta che abbiamo fatto al signor Schwarzenberg.
Presidente: No, lui ha detto, .lui ha detto che può sapere…
Avv. Nino Filastò: (voce non udibile)
P.M.: Chiedo scusa, ma stavo parlando un attimo con il dottor Giuttari.
Avv. Nino Filastò: Io voglio sapere: quando… La domanda è: quando il signor — scusi eh, non mi riesce pronunciare il suo nome — Schwarzenberg…
K.S.: Schwarzenberg.
Avv. Nino Filastò: …ha affidato questa automobile al signor Bellini. Ecco, e con riferimento a questo, il signor Bellini (N.d.K.S.) si è riservato: primo, di sentire la figlia quando è tornata in Austria; secondo, di sentire presso la Compagnia Zurigo… Lei potrebbe sentire anche fino a quando era coperta da assicurazione questa macchina. Quando lei ha fatto la disdetta, insomma. E quando questa disdetta è diventata operativa, secondo loro. Ecco.
Avv. Patrizio Pellegrini: Presidente, mi scusi, avvocato Pellegrini. Mi sembra superfluo, perché abbiamo la data certa della dichiarazione di vendita; basta chiedere in relazione a quella data lì, quanto tempo prima o… quanto tempo dopo.
Presidente: Abbiamo capito, ma siccome è stato accettato l’esame nei minimi dettagli…
Avv. Patrizio Pellegrini: Sì.
Presidente: …si può fare anche questo. In ogni modo lui ha detto che è stata affidata per gualche tempo la macchina alla Bellini e poi l’hanno venduta. C’è stato un acquirente, comunque prendo atto della sua osservazione.
K.S.: Posso fare due telefonate: una alla Compagnia di Assicurazione, che mi diranno, forse, quando ho disdetto l’assicurazione. Poi, posso telefonare a mia figlia, per chiederle se si ricorda in che stagione, già che l’anno…
Presidente: Gli bastano dieci minuti, gli basta mezz’ora o no?
P.M.: Presidente, posso intervenire per facilitare questo compito…
Presidente: Dica.
P.M.: …nel senso che può fare prima, il signor…
Presidente: Eh…
P.M.: Perché ieri, al momento della notifica, il signor… il teste ha fatto presente questa circostanza. Per cui l’accertamento alla Zurigo di Merano – ha fornito il numero di telefono il signore — è stato fatto, ai fini- dell’accertamento della verità e la Zurigo, al dottor Giuttari, ha riferito qualcosa che potrà…
Presidente: E allora…
P.M.: Non so, qualcosa che non hanno i documenti.
Michele Giuttari: É stato telefonato allo 0473/231459, che lo ha fornito al funzionario che è andato per la notifica della citazione, alla signorina Yvonne…
K.S.: Esatto, sì.
Michele Giuttari: Ci ho parlato personalmente io e non avevano più la pratica relativa alla copertura assicurativa dell’autovettura.
K.S.: Oh, dopo 10 anni si vede che la…
Michele Giuttari: Comunque il numero è questo qua.
Presidente: Senta, comunque, faccia una cosa. Le diamo 10 minuti, se ci rintraccia la sua figliola e poi torneremo.
K.S.: Non so. se. a quest’ora sarà a casa, ma c’è una cabina nel cortile, provo. Ci provo a… .
Presidente: Va bene, okay. Sospendiamo 10 minuti.
Presidente: Senta, che tutto. . . Non so perché, si dice 10 minuti, perché poi se ne vanno, non vengono in aula, non ho mai capito. Ora ci sono anche gli altri. Ora non abbiamo più neanche l’aula per fare l’udienza… Questa è occupata, quell’altra occupata, quell’altra occupata. Tutto così. Ora vengono le teleconferenze, vengono altri problemi. E il processo sta in corso, non si può mai finire perché ci manca le aule.
Avv. Nino Filastò: (voce non udibile)
Presidente: Andiamo al Teatro Tenda. Al Teatro Tenda andiamo a fare…
Avv. Nino Filastò: (voce non udibile)
Presidente: Andiamo al cortile all’aperto e si fa la cosa, si fa…
Avv. Nino Filastò: (voce non udibile)
Presidente: Ci vuol pazienza, ci vuol pazienza.
(voce non udibile)
Presidente: Come?
(voce non udibile)
Presidente: Allora, signor Schwarzenberg, ha telefonato, poi? Cosa ha saputo?
K.S.: Allora, ho parlato con mia figlia.
Presidente: Eh.
K.S.: E lei purtroppo non si ricorda in che stagione è stata venduta questa sua macchina.
Presidente: Ma quando è rientrata in Austria non se lo ricorda, lei?
K.S.: Non si ricorda assolutamente, no. Poi non è che… lasciato casa nostra e ha vissuto un paio di settimane a Cortona e poi è tornata in Austria.
Presidente: Va be’, insomma, non se lo ricorda.
K.S.: Non si ricorda della stagione.
Presidente: Non importa. Sentiremo attraverso altre persone, va bene?
Avv. Nino Filastò: Signor Schwarzenberg, quando lei ha firmato quest’atto presso questa agenzia, le venne detto dall’agenzia che da quel momento la responsabilità dell’auto passava all’acquirente? Nel senso che se avesse avuto un incidente, avesse provocato un sinistro, non avrebbe risposto sua figlia,, ma. ne avrebbe risposto il nuovo acquirente?
K.S.: Sono sicuro che ho fatto come faccio sempre quando vendo una vecchia auto per prendere una nuova che, al momento che è venduta, telefono subito all’assicurazione. Questa è un’abitudine anche per le mie macchine personali, per disfarsi della responsabilità.
Avv. Nino Filastò: Per disfarsi…
K.S.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Quindi nel momento in cui lei sì disfaceva di quest’auto, lei sapeva che si disfaceva anche della responsabilità anche dell’auto?
K.S.: Certo.
Avv. Nino Filastò: Certo, e lo scopo anche di questa scrittura era questo?
K.S.: Sì, dell’atto di vendita, prima per prendere i soldi e poi per liberarsi…
Avv. Nino Filastò: E poi per liberarsi della responsabilità. Non sa se, per caso, qualcuno gli disse che, nel momento in cui lei faceva questo… firmava quest’atto di trasferimento, quest’auto era già nel possesso del nuovo acquirente? Sa niente lei di questo?
K.S.: La macchina non l’ho più veduta da che l’ho affidata al garage Bellini, che è. successo alcune settimane prima della vendita dell’auto. Non so se è rimasta nel garage, o_ se_ il ‘ garage l’ha imprestata. Questo non lo so,, non l’ho più rivista. L’ho consegnata, poi mi hanno telefonato, credo alcune settimane dopo, per dire che avevano finalmente trovato l’acquirente.
Avv. Nino Filastò: Benissimo. Senta, lei è in grado di dirci il tempo che è passato dal momento in cui l’ha affidata all’officina Bellini, al momento in cui lei ha siglato quest’atto, quanto tempo era passato, se lo rammenta? Più o meno.
K.S.: Settimane sì, mesi non lo so. Io questo non mi ricordo. So che c’è voluto del tempo, che non fu facile per il garage trovare un acquirente. Cosa vuole, una macchina così vecchia, una macchina degli anni ’50, ci voleva un amatore per venderla. Insomma, non era immediato il passaggio.
Avv. Nino Filastò: Non fu immediato. Quindi diverse settimane, due, tre, quattro, cinque settimane, sei?
K.S.: Potrebbe essere, sì.
Avv. Nino Filastò: Quante?
K.S.: Non voglio dire una cosa e poi… ma la mia impressione è che ci è voluto settimane. Mesi . forse, no, ma settimane sì.
Avv. Nino Filastò: Ma…
Presidente: Va be’, questo… Va bene. Senta a questo, punto la Corte, visto l’articolo 507, già abbiamo deliberato in questo senso in Camera di Consiqlio, ammette la deposizione dei testi di riferimento Scherma Roberto, Scherma Luigi e Coli Gino. Ne dispone l’immediata citazione a cura della Questura di Firenze – insomma, ci penserà il dottor Giuttari – fissando per la loro comparizione le ore 15.00 di oggi. Il Luigi… Il Coli Gino verrà di certo, perché è cognato dell’altro, Roberto… Insomma, non so se può raggiungerlo anche per telefono, può darsi che vengano da sé, non lo so.
P.M.: Facciamolo…
Presidente: Insomma… Benissimo. Allora, l’udienza viene sospesa e rinviata alle ore 15.00 di oggi.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco, Presidente, mi scusi. Eventualmente, anche con riferimento alla deposizione del signore, questa difesa riterrebbe a contestazione di fare le domande ancora a Lotti.
Presidente: Ma quella è una cosa che si vedrà dopo. Ora no.
Avv. Antonio Mazzeo: Lo vediamo dopo?
Presidente: Dopo si vedrà il Lotti se è il caso. Fate istanza e si vedrà. Bene? Lei è libero, può andare. Grazie.
K.S.: Grazie.
Presidente: Alle ore 15.00 di oggi.
P.M.: Grazie, Presidente.
Presidente: Si fa udienza continua fino al pomeriggio, perché…
P.M.: Bene, Presidente, grazie.
Presidente: …
(voci non udibili)
Mario Vanni: Domani.
Presidente: Anche domani.
Mario Vanni: Domani vengo.
Presidente: Ah, domani… Ecco, benissimo, per oggi.
P.M.: Nuova traduzione, Presidente.
Presidente: Nuova traduzione per domani, bene.
Pomeriggio
Presidente: Allora ci sono i testi? Faccia venire Coli Gino, così chiariamo un po’ questa storia. Coli Gino.
Segretario dell’udienza: (Voce non udibile)
Presidente: Bene. Per cortesia, niente telecamere al testimone. Come si chiama lei?
G.C.: Coli Gino .
Presidente: Quando è nato?
G.C.: Il NNNNN.
Presidente: Dove?
G.C.: NNNNNNN.
Presidente: Segua il foglio e lo faccia leggere, per cortesia, ad alta voce.
G.C.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non. . .
Presidente: No, no, ad alta voce, ad alta voce.
G.C.: … e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Dall’inizio, dall’inizio.
G.C.: Dall’inizio. “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Deve dire tutto quello che sa, con precisione.
G.C.: Eh, certo.
Presidente: E noi vogliamo sapere una cosa da lei.
G.C.: Sì.
Presidente: Lei lavora nel garage Bellini.
G.C.: Ero coadiuvante lì, al lavoro… insieme al mio consuocero e a mio cognato.
Presidente: Ecco. Senta, lei conosce Lotti Giancarlo?
G.C.: Sì, lo conosco perché era un cliente. Era un cliente.
Presidente: Cliente, fino a quando è stato cliente?
G.C.: Eh, non me lo ricordo. Fino a quando… Mah, non … . ho un’idea.
Presidente: Lei lavorava nel garage lì, nell’autorimessa.
G.C.: Certo, certo.
Presidente: Faceva il meccanico lei?
G.C.: Certo.
Presidente: Ecco, ci può dire: ha acquistato una macchina, lui, da voi, oppure no?
G.C.: Ma è probabile, senz’altro. Perché era, in quel periodo lì specialmente, qualche cliente, amico, lasciavano lì delle macchine per venderle. Può darsi.
Presidente: Ecco. Schwarzenberg Karl, gli dice qualche cosa?
G.C.: Sì, era un nostro cliente anche lui.
Presidente: Ecco, cosa ha fatto lui?
G.C.: Lui ha lasciato una macchina lì, una macchina da poche lire da vendere a chi capitava.
Presidente: E che macchina era?
G.C.: Eh, mi sembra
Presidente: Un 124 blu. Era blu?
G.C.: Guardi, le dovessi dire il colore…
Presidente: Va bene. É un 124.
G.C.: Sì.
Presidente: Lo abbiamo sentito stamattina. É un 124.
G.C.: Sì. Gli è passato tanto tempo, eh.
Presidente: Lo so, appunto. Però, un po’ alla volta, ecco perché le faccio delle domande così, per ricordare…
G.C.: Sì, sì.
Presidente: E questo 124 lo ha venduto lei?
G.C.: É probabile, è probabile lo abbia trattato Anch’io.. Senz’altro. Nei senso che…
Presidente: Cioè, nel senso che c’è chi ci dice che lo ha trattato lei. Quindi…
G.C.: Si, si, può darsi senz’altro. Può darsi.
Presidente: …cerchi di ricordare meglio.
G.C.: Può darsi.
Presidente: E si ricorda a chi lo ha venduto?
G.C.: A chi l’ho venduto. Mi sembrava… a Lotti, mi sembrava. Quel 124 lì. Sì.
Presidente: Ecco, a Lotti. É Lotti. Quanto lo pagò Lotti?
G.C.: Non me lo ricordo.
Presidente: Non se lo ricorda.
G.C.: Non me lo ricordo, assolutamente, guardi. No.
Presidente: Chi lo pagò Lotti, o lo pagò qualche altro per Lotti?
G.C.: É probabile anche che sia stato un…
Presidente: No, “è probabile”, niente di probabile. “Probabile” non vuol dire nulla.
G.C.: Eh…
Presidente: Probabile…
G.C.: …No, perché…
Presidente: Riferisca cosa sa lei.
G.C.: . .. lui lavorava a una draga. É probabile l’abbia pagata il suo principale.
Presidente: Eh…
G.C.: G. : Un assegno del suo principale, perché-…
Presidente: Allora, la pagò il ” principale . di lui con un assegno.
G.C.: Ci sta.
Presidente: Si ricorda più o meno quando è avvenuto questo, o no? É pretendere troppo?
G.C.: No.
Presidente: L’epoca, grosso modo?
G.C.: No, guardi. Assolutamente, non ricordo.
Presidente: Lasciamo l’anno, ma diciamo: la stagione. Inverno, estate, prima della mietitura, dopo la mietitura…
G.C.: Mah., potrebbe essere stato, semmai… proprio inverno, no. Nell’autunno, mi sembra, o nel… così.
Presidente: Come?
G.C.: Inverno no. Mi sembrava d’inverno, no. Mi sembrava più una stagione come ora, ecco, di questo periodo qui.
Presidente: E quando… come ricevette il pagamento, con assegni?
G.C.: Non lo so. Non me lo ricordo.
Presidente: Insomma, lo ha pagato il suo principale.
G.C.: Sì.
Presidente: Il principale, del Lotti, il principale del Lotti. Questo dice lei, no?
G.C.: Sì.
Presidente: Non si ricorda se era assegno, o in contanti. E la macchina quando gliel’avete data a Lotti?
G.C.: Non qlielo so dire, no.
Presidente: Cioè, ora avviene, stamattina oggi avviene il pagamento, la sera avviene il pagamento. Non so quando è avvenuto il pagamento…
G.C.: Ma normalmente la gli si dava quando c’era l’assicurazione, il foglio di via rilasciato dall’ACI. Lui la pagava e prendeva la macchina. E normalmente si, era così. Poi…
Presidente: Cioè, per consegnare la macchina ci vuole la copertura, ci vuole l’assicurazione. La polizza assicurativa.
G.C.: Sì.
Presidente: Avveniva dopo la polizza; assicurativa.
G.C.: Sì.
Presidente: Questo dice lei.
G.C.: Sì, senz’altro.
Presidente: Ma questo di regola. Ma in questo caso è avvenuto così, oppure no?
G.C.: Porca miseria! É avvenuto così.
Presidente: Non è che consegnate la macchina prima…
G.C.: No, no. Assolutamente.
Presidente: Senta, il 128.
G.C.: Non mi ricordo. Il 128?
Presidente: Il 128 rosso coupé, se lo ricorda lei?
G.C.: No, non me lo ricordo. Io mi ricordo di questo qui, proprio per questo signore estero, Schwarzenberg.
Presidente: Eh, Schwarzenberg.
G.C.: Basta. Poi non mi ricordo più…
Presidente: Lei parla di autunno. Ma autunno, cosa vuol dire autunno, per lei?
G.C.: Mah, io mi ricordo… Bah, non me lo… Non me lo ricordo. Non me lo ricordo, guardi. Devo esser sincero. Mah, direi una bugia se dicessi, per dire… non so…
Presidente: L’autunno per lei quando comincia a decorrere? Quand’è che dice, lei: è autunno?
G.C.: Ora… a me mi sembra una stagione così, però ora non mi ricordo mica. Un mese più, un mese meno, non glielo so dire, guardi. È passato troppo tempo, guardi. Non mi…
Presidente: Senta, e la cosa all’ACI, la pratica all’ACI? La scrittura privata per rivendita, eccetera, quando la facevate?
G.C.: No, noi si portava il libretto e il complementare. E all’ACI si prendeva residenza, e la fotocopia della…
Presidente: Il certificato di residenza dell’acquirente, il libretto da parte del proprietario…
G.C.: E dopo, il proprietario, andava a firmare la vendita.
Presidente: …lo portava all’ACI. E quando… Questo avveniva prima del pagamento, o dopo il pagamento? Com’è?
G.C.: Mah, normalmente il pagamento veniva un po’ prima. Perché la pratica, noi all’ACI si lascia tutto li, va bene? Ci danno il foglio di via. Poi, dopo un giorno o due, il cliente va a firmare quando c ‘è il notaro. Io…
Presidente: Dal notaro.
G.C.: Eh. Dal notaro, non lo so…
Presidente: Quando avviene questa… quando avviene questo, la macchina è già venduta, già, consegnata, o no?
G.C.: É già consegnata, perché lui va via con il foglio di via è l’assicurazione.
Presidente: Allora, questa cosa non torna, qui. Non torna. Allora, diciamo subito questo: che la polizza di questa macchina comincia a decorrere dal 20 settembre, questa 124 del Lotti. Dal 20 settembre; mentre la scrittura privata di cessione dello Schwarzenberg a Lotti è del 3 luglio dell’85.
G.C.: Può darsi che in quel periodo fosse fuori il cliente.
Presidente: E com’è, com’è questo intervallo? Ecco, lei mi deve spiegare com’è questo intervallo qui.
G.C.: É probabile che il cliente, in quel periodo, sia andato all’estero. Perché normalmente, qualche volta, andava all’estero, capito, questo signore. E allora che non ci fosse stato subito per firmare la vendita. Eh, oppure…
Presidente: No, no, la vendita è prima, la vendita è prima. È due mesi prima.
P.M.: Se è la vendita… Presidente, se avessimo la prova che quella era la vendita Se era una procura a vendere…
Presidente: La procura a vendere. Cioè…
P.M.: No, io non ho detto…
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
G.C.: Non c’era…
Presidente: No, no. Lei non precisi proprio nulla, perché non interessa ora.
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
Presidente: Normalmente, normalmente accade…
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
Presidente: Scusi, per cortesia, per cortesia, per cortesia!
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
Presidente: Siamo troppo elettrici. Calmiamoci, per cortesia. Allora, capita a tutti, me compreso, di vendere una macchina e di ritirarne un’altra. Io ritiro la nuova e consegno la vecchia. Io non compro mai macchine usate, fra parentesi, va bene.
G.C.: É vero.
Presidente: Però la macchina vecchia la consegno.
G.C.: Certo.
Presidente: Lascio una procura a vendere, non so, eccetera. E poi dopo so che l’hanno venduta a Tizio o a Caio.
G.C.: Sì, ma in questo caso qui non c’è la procura a I vendere. Perché questo signore ci aveva… siccome, essendo cliente, l’aveva lasciata lì perché demolire gli dispiaceva. E allora la volle vendere. E capitò questo Lotti, ecco, e acquistò questa macchina.
Presidente: Ecco, voi quando avete ricevuto la macchina dallo Schwarzenberg, già avete stabilito il prezzo. Voi no?
G.C.: Senz’altro. Senz’altro si stabilì un prezzo di vendita. Ora non mi ricordo quanto, ma fu…… stabilito un prezzo.
Presidente: Cioè, lo Schwarzenberg voleva una certa cifra…
G.C.: Ecco.
Presidente: …e voi gliel’avete garantita E poi se avete trovato a venderla a di più o a di meno, sono fatti vostri o no?
G.C.: Mah, quello bisogna vedere anche quello, nella consegna, quello che viene fatto. Tante volte c’è da vedere l’olio, questi affari qui. Che uno può pagare o il cliente che l’acquista, oppure quello che la vende. Queste cose qui e basta. Poi, in quei casi lì, non c’è mica guadagni dalla nostra parte. Noi si fa per un favore al cliente e basta. Chiuso.
Presidente: Quando venne fatta quella scrittu… Quando lo Schwarzenberg venne invitato a passare all’ACI, perché c’era il notaio per la firma da mettere sull’atto di cessione, eccetera, il pagamento era avvenuto o no?
G.C.: Ma io penso di sì. Ora non mi ricordo bene? ma noi, che vuole, non si poteva mica trattenere i soldi del cliente. Gli si sono dati senz’altro.
Presidente: Be’, lei non si ricorda questo, il caso specifico. Però, di regola, quand’è che si manda il cliente a completare la procura?
G.C.: Noi si sente lì all’ufficio ACI quando c’è il notaro. Per dire: si fa un foglio oggi, se il notaro oggi non c’è, ma c’è fra due giorni, gli si dice: guardi, giovedì vada a firmare, perché c’è il notaro la sera dalle sei alle sette.
Presidente: Quindi voi i soldi li avete già avuti, oppure vi fidate della promessa di chi viene a comprare?
G.C.: No, ma quando gli si è consegnato la macchina, il foglio di via e residenza. . . il foglio di via e l’assicurazione, si soldi ce li avevano già dati.
Presidente: E allora, se lei mi parla dell’assicurazione, l’assicurazione è il 20 settembre. (Voce non udibile) Dov’è il certificato… (Al microfono) L’assicurazione è il 20 settembre. Allora, la macchina prima del 20 settembre non viene consegnata. Io questo voglio sapere da lei. Se la consegna a luglio…’. Eccolo qua.
G.C.: Non me lo ricordo. Assolutamente non me lo ricordo. E difatti c’era La Préservatrice, era l’assicurazione. No me lo ricordo.
Presidente: Senta, ma questa macchina… Un’altra domanda. Va be’, prima le facciamo rispondere. Guardi bene quello, poi faremo un’altra domanda.
G.C.: Sì, sì. L’assicurazione era questa qui.
Presidente: L’assicurazione era questa qui.
G.C.: Sì.
Presidente: Ecco, quando lo Schwarzenberg portò la macchina, questa macchina aveva anche una copertura assicurativa che andava a… oppure no?
G.C.: Non me lo ricordo.
Presidente: Oppure aveva…
G.C.: Non me lo ricordo.
Presidente: …disdetto tutto…
G.C.: Questo, non credo. Ma non me lo ricordo. Guardi, non voglio proprio… non me lo ricordo.
Presidente: Cioè, quando vi consegnano la macchina siete responsabili voi dell’officina, del garage, di tutto…
G.C.: Certo. Siamo lì, responsabili. Perché poi è un piazzale nostro, privato. A quel tempo…
Presidente: Quindi, anche un’assicurazione…
G.C.: …non ci interessava dell’assicurazione. Per andare a provarla, se gli si faceva provare prima, ci s’ha la targa prova. Sicché non c’era problemi per quello.
Presidente: Senta, il Lotti veniva sempre da voi per fare riparare la macchina o no? O si serviva anche di altri? ,
G.C.: Ma quando si vendè questo 124, senz’altro veniva sempre da noi. Poi, dopo…
Presidente: Però voi avete venduto anche il 128, la macchina di prima.
G.C.: É probabile che mio cognato…
Presidente: Perché dice che l’ha venduta suo cognato.
G.C.: Il mio cognato, sì. Può darsi. Sì. Sì.
Presidente: Ecco perché ho domandato se lo vedeva in officina con questa macchina…
G.C.: Ah, senz’altro. Quando c’era, in quel periodo lì, che si guastava la macchina veniva da noi. Poi dopo non l’ho rivisto più. Ma sa, non ci siamo mica noi soli di meccanici. Eh, sennò sarebbe da pretender troppo.
Presidente: Non mi ha spiegato com’è questa scrittura notarile del luglio…
G.C.: Io, se il passaggio l’è- avvenuto un pochettino dopo, perché questo signore è andato a firmare in ritardo, questo non glielo so dire.
Presidente: Come, firmare…
G.C.: Comunque… Per dire, questo signore che doveva firmare la vendita, forse gli avranno rinnovato qualche foglio di via. É probabile che sia…
Presidente: No, quel signore che doveva firmare la vendita, l’ha firmata il 3 luglio.
G.C.: Ah.
Presidente: Il 3 luglio.
G.C.: Ah, allora…
Presidente: E come si arriva dal 3 luglio al 20 settembre per la polizza della macchina. É questo che non capisco.
G.C.: Questo non lo so.
Presidente: Capito?
G.C.: Ma…
Presidente: Se lei dice: ‘noi non consegniamo la macchina se non ci ha l’assicurazione già stipulata, allora: o gliel’avete consegnata subito, o gliel’avete consegnata il 20 settembre. Me lo dica lei, quando…
G.C.: Ma io, guardi, non me lo ricordo. Io so soltanto che quando normalmente si consegna le macchine, si guarda sia l’assicurazione che il foglio di via, e che ci sia il bollo e tutto. Poi… Ora non me lo ricordo.
Presidente: Senta, questa macchina quanto tempo è stata nel piazzale da voi, la 124?
G.C.: Per vendere?
Presidente: Eh.
G.C.: Boh, non lo so, non me lo ricordo. Non me lo ricordo. No, non lo so. Non me lo ricordo. Se… ci può essere stata un mese, o due, non posso… non posso dirglielo.
Presidente: Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Sì, Presidente. Volevo chiedere ma penso che qui si va (incomprensibile) ipotesi. Perché il teste sta continuando a dire che non lo ricorda, o non lo sa. Però provo anch’io: può essere avvenuto, se lo sa, che il compratore, rispetto a quella data del 3 luglio, si sia trovato il Lotti a non avere denaro per pagare voi? Non avere il denaro per pagare l’assicurazione, per le volture, per cui la data dal 3 luglio al 20 settembre può essere avvenuta una situazione di equo genere? Ricorda niente in proposito?
G.C.: No, non me lo ricordo, guardi.
P.M.: È mai successa una cosa di questo genere? Che, rispetto alla firma voi date solo quando c’è l’assicurazione?
G.C.: No.
P.M.: Comunque voi consegnate la macchina quando avete la copertura assicurativa.
G.C.: Certo.
P.M.: Grazie.
G.C.: Di niente.
Presidente: Altre domande?
Avv. Nino Filastò: Una domanda io, Presidente. Volevo fare una domanda. Questa centoventi…
Presidente: No, aspetti un attimo, Avv. Nino Filastò. Avv. Aldo Colao.
Avv. Aldo Colao: Senta, scusi, ma…
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: …di regola, chi è che paga il bollo dell’assicurazione?
G.C.: Il bollo o l’assicurazione?
Avv. Aldo Colao: Cioè, chi è che paga il certificato, la polizza di assicurazione?
G.C.: Mah, normalmente quello che si assicura, il cliente,
Avv. Aldo Colao: Cioè, l’acquirente…
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: L’acquirente.
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: Ecco. E allora, chi è che si cura di, fare il contratto di assicurazione, voi o il cliente?
G.C.: Noi si mandava lì, all’assicurazione in via Orti Oricellari.
Avv. Aldo Colao: Quindi, evidentemente… Allora, il cliente dà i denari…
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: …per pagare, per fare il contratto di assicurazione…e, tramite l’agenzia, curate che questi denari siano versati alla Compagnia che rilascia polizza e certificato.
G.C.: E certificato.
Avv. Aldo Colao: Quando voi avete polizza e certificato, a quel punto lì consegnate la macchina.
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: É così?
G.C.: É così.
Avv. Aldo Colao: Quindi, evidentemente, i denari sono stati dati prima del 20 di settembre.
G.C.: É probabile. Non mi ricordo…
Avv. Aldo Colao: Ecco. O intorno al 20 settembre. No, no, “è probabile”… É così o non è così?
G.C.: Eh…
Avvocato: Non si ricorda nulla, vien via!
Avv. Aldo Colao: É così il discorso?
G.C.: Ma dovrebbe esser così.
Avv. Aldo Colao: L’acquirente paga.
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: Ecco, quindi… Allora, l’acquirente della macchina che è il Lotti, ha pagato per poter avere il certificato e il contratto della polizza.
G.C.: Certo.
Avv. Aldo Colao: Va bene. Grazie, io non ho altre domande.
Presidente: Prego, Avv. Nino Filastò.
Avv. Nino Filastò: Signor Coli, questa 124 era una berlina o sportiva?
G.C.: Questa che si sta parlando…
Avv. Nino Filastò: Sì.
G.C.: …è una berlina.
Avv. Nino Filastò: Una berlina.
G.C.: Quattro porte.
Avv. Nino Filastò: Signor Coli, è mai capitato a voi di vendere una macchina usata appartenente ad un’altra persona, ad un altro acquirente, munita di contratto di assicurazione? Cioè a dire: con un contratto di assicurazione che scade in un’epoca successiva al momento in cui avviene l’acquisto.
G.C.: Può darsi, ma… guardi, non me lo ricordo, questo, che sia avvenuto su quella.
Avv. Nino Filastò: No, no, su questa. Dico in generale…
G.C.: Non… In generale, normalmente, non capita mai. Almeno a noi.
Avv. Nino Filastò: Ecco, tenendo presente, fra l’altro, che questo signore era uno straniero e che, fra l’altro, questa macchina, per quello che riguardava lui, non l’avrebbe più usata lui. Cioè a dire: lui, lasciando questa macchina, la persona che avesse fatto un eventuale contratto di assicurazione in precedenza, insomma, l’avrebbe lasciato decadere. Non avrebbe avuto la necessità, poi… Voglio dire, capisce? Normalmente… Le spiego il discorso.
G.C.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Normalmente succede così: io ho un contratto di assicurazione sulla macchina che voglio vendere: ad una terza persona. Al momento in cui mi disfo di questa macchina e ne compro una nuova, in Italia, trasferisco il mio contratto di assicurazione dalla macchina che vendo alla macchina nuova che acquisto.
G.C.: Ma è probabile che abbia fatto anche lui questa…
Avv. Nino Filastò: Eh, no. In questo caso non è probabile, perché la persona che aveva questa macchina si era trasferita all’estero, quindi il suo contratto di assicurazione italiano non avrebbe avuto più nessun valore. Quindi può darsi, potrebbe darsi che questa signora avesse lasciato il contratto…
G.C.: É probabile, ma io non me lo ricordo.
Avv. Nino Filastò: Ecco, lei non se lo ricorda, però c’è questa possibilità. Eh?
G.C.: Ci può essere codesta possibilità. Però io non me lo ricordo, guardi.
Avv. Nino Filastò: Bene, grazie. No, no, ma infatti, volevo soltanto confrontare…
Presidente: Dice sempre: ”É probabile, è probabile”, però lo dice troppo spesso “probabile”.
G.C.: No, che le devo dire?
Presidente: “Probabile” non vuol dire nulla.
G.C.: Non me lo ricordo, abbia pazienza. Che devo dire? Non me lo ricordo.
Presidente: Allora probabile lo dà come possibile…
G.C.: Allora gli dico no, o si. Vuole così?
Presidente: No o sì…
G.C.: Ecco: no, io non lo so.
Avv. Aldo Colao: (Voce non udibile)
Presidente: Ma scusi, avvocato, che vuole lei, eh?
Avv. Aldo Colao: Una domanda ancora, volevo fare. La Préservatrice, lei ha detto, è la Compagnia, no?
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Cioè, lei ha riconosciuto…
Avvocato (Voce non udibile)
Avv. Aldo Colao: Ma che vuol dire? Voglio dire: che Compagnia è quella dell’assicurazione della Polizza?
G.C.: É La Préservatrice.
Avv. Aldo Colao: La?
G.C.: La Préservatrice, com’è.
Avv. Aldo Colao: La Préservatrice.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: D’accordo. Lei ha detto: “Ah, La Préservatrice”.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Quindi gli è venuto a mente…
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Cioè…
G.C.: Dell’assicurazione, sì.
Avv. Aldo Colao: Eh, e allora perché le è venuto a mente La Préservatrice, questa…
Presidente: Ha visto anche il foglio scritto qui, eh.
Avv. Aldo Colao: No, ma perché è una…
G.C.: Perché ho letto lì sopra.
Presidente: Eh, l’ha letto…
Avv. Aldo Colao: Sì. Non è che era una Compagnia che voi, che questa agenzia si appoggiava a questa Compagnia per fare i contratti?
G.C.: Sì…
Avv. Aldo Colao: Questo, volevo sapere.
G.C.: Senz’altro. Qualche volta la mia moglie era in contatto e faceva delle assicurazioni con questa Compagnia qui e ci mandava il tagliandino. Però io non so se questa… senz’altro la si sia fatta noi, o sia andato da sé, io non lo so.
Avv. Aldo Colao: Quindi le… Ecco, appunto, le era nota perché voi avevate anche contatti con questa Compagnia.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Non è che l’ha vista ora e basta.
G.C.: No, no…
Avv. Aldo Colao: Lei già… Ecco. Cioè, era una Compagnia con la quale voi appoggiavate, tramite questa agenzia, i vostri clienti.
G.C.: Certo.
Avv. Aldo Colao: É questo il discorso.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Bene. Grazie, non ho altre domande.
Presidente: Senta, un’ultima domanda: il signor Scherma Roberto, gli dice qualche cosa a lei?
G.C.: Mah, l’è un signore che ci ha la draga dove lavorava Lotti. Giù, in Pesa. Lo conosco come… qualche volta si serve da noi, a volte, così.
Presidente: E lui è venuto a pagare la macchina del Lotti, o è stato qualcun altro a pagare la macchina dì Lotti?
G.C.: A me mi sembrava… No, no, venne lui, mi sembra, a pagare.
Presidente: Venne lui?
G.C.: Sì. E il Lotti.
Presidente: Eh?
G.C.: Lui… Mi sembra Scherma. Però, come… un me lo ricordo se era lui…
Presidente: O sì o no. Va bene, va bene… Lui afferma non lo sa. Lei deve dire se lo sa, o non lo sa.
G.C.: Eh…
Presidente: Non si allontani, perché dobbiamo sentire lo Scherma. Va bene?
G.C.: Senz’altro.
Avv. Antonio Mazzeo: Permette un’ultima domanda?
Presidente: Va bene? Ah, mi scusi. Prego.
Avv. Antonio Mazzeo: Prego, Presidente. Senta, visto che siamo nel probabile, giustamente, dopo 13 anni… Ma è mai successo, a memoria sua – mettiamola così – è mai successo che un cliente viene da voi, vede una macchina usata lì, sul piazzale e dice: ‘ma tienimela ferma, questa mi interessa’, eccetera, eccetera. Va bene? Poi dice: ‘la compro’. Vi mettete d’accordo sul prezzo di acquisto. In questo caso mi sembrano 800.000 lire, mi sembra di aver sentito…
Presidente: 800.000 lire, sì.
Avv. Antonio Mazzeo: Quanti, Presidente?
Presidente: Così si dice.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco. Va be’, qualunque sia stato. Vi trovate d’accordo; si sa che questo è pronto a pagare; voi telefonate al venditore, quello che ve l’ha affidata, e gli dite: ‘guarda, amico, vai giovedì che c’è il notaio, lì all’AGI. Fai la dichiarazione di vendita a favore di…’, nome cognome, indirizzo, dati anagrafici, eccetera. Se fate questo è probabile, per dire, che abbiate già i soldi, oppure dovete avere una grande fiducia nell’acquirente.
G.C.: Eh.
Avv. Antonio Mazzeo: Perché, se anche non ve li ha dati, ve li darà. Giusta?
G.C.: Certo.
Avv. Antonio Mazzeo: Ci siamo fin qui. É mai successo che da questo momento siano passati due mesi, che poi chi ha pagato si ripigli questa macchina e vada a giro?
G.C.: No.
Avv. Antonio Mazzeo: Grazie.
Presidente: Prego?
Avv. Andrea Capanni: Posso fare una domanda? Avv. Andrea Capanni. Mi scusi, in quegli anni, a come ricordo io, era consentito fare i passaggi di proprietà trascrivendo la procura a vendere. Le risulta?
G.C.: No.
Avv. Andrea Capanni: Non che lo facevate voi, o… le risulta che era una prassi consentita? Cioè, faccio un esempio…
G.C.: Ma non credo, non credo.
Avv. Andrea Capanni: …una persona…
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
Avv. Andrea Capanni: Ma quello emerge dopo.
Avv. Nino Filastò: Ha detto: “Non credo”, due volte. Ha detto “No”, una volta; e “non credo”, la seconda.
Avv. Andrea Capanni: E io gli faccio un’altra domanda. É mai accaduto che una persona si sia presentata da voi conosciuta magari, ha lasciato una macchina per venderla, sottoscrivendo una procura notarile – quindi dall’agenzia, presso il notaio — a vendere, poi se ne sia andata e abbia ricevuto comunicazione dell’avvenuta vendita, e i soldi in tempo successivo?
G.C.: No.
Avv. Andrea Capanni: A voi non è mai capitato.
G.C.: No.
Avv. Andrea Capanni: Grazie.
Avvocato?: Una domanda, Presidente, mi scusi. Senta, signor Coli – impostiamola così la domanda — è mai capitato che al momento del contratto non vi sia la copertura assicurativa e quindi si aspetti un po’ di tempo prima di consegnarla, quando cioè ci sarà la copertura assicurativa?
G.C.: Se non c’ha l’assicurazione senz’altro. Ma…
Avvocato?: Benissimo. Grazie.
G.C.: …mi sembra… Mi sembra di no, in quel caso lì, perché a me mi sembrava ci avesse tutto. E la prese la macchina.
Avvocato?: Le sembra ora?
G.C.: No, no, no.,
Avvocato?: A quel tempo.
G.C.: Sì.
Avvocato?: Le sembrava che avesse…
G.C.: Sì, era tutto in regola…
Avvocato?: Da cosa lo deduce che le sembrava che avesse la copertura assicurativa?
Presidente: E allora perché non mi spiega, allora…
Avvocato?: Scusi, Presidente…
Presidente: … il certificato di assicurazione del 20 settembre? Se è così…
Avvocato?: Da cosa le sembra?
Presidente: Scusi, eh, avvocato. Se è così, se la macchina è tutto in regola il 3 luglio, perché , l’assicurazione parte da 20 settembre? Ce lo dica…
Avvocato?: Eh, guardi che qui l’assicurazione è del 20 settembre, eh.
P.M.: Ma non lo sa…
G.C.: Non lo so. Non lo so, mi dispiace. Non lo so.
Avvocato?: Ecco, scusi, questo…
G.C.: Non me lo spiego.
Avvocato?: Questo “Mi sembra che ce l’avesse”, da cosa deriva, questo…
G.C.: Io… Perché normalmente, quando si consegna una macchinai non sta ferma lì o coso… normalmente ci hanno tutto. Se poi, questo, è successo questo, io non lo so. Non me lo ricordo.. A questo punto, io non me lo ricordo.
Avvocato?: Benissimo. Grazie. Questo…
Presidente: Si accomodi, per cortesia. Si accomodi.
G.C.: Sì.
Presidente: Rimanga… rimanga un attimo qui.
Avv. Nino Filastò: Presidente, io dovrei fare una istanza.
Presidente: Chi è?
Segretario dell’udienza: (Voce non udibile)
Presidente: Allora, faccia venire Scherma Roberto. Benissimo. Faccia venire…
Avv. Nino Filastò: Presidente, dovrei fare una istanza, io.
Presidente: Mi dica.
Avv. Nino Filastò: Ora io ho sentito dall’Avv. Stefano Bertini – perché prima questa cosa non mi constava…
Presidente: Volevo sentire prima il testimone…
Avv. Nino Filastò: Presidente, ma può servire, proprio per il testimone.
Presidente: Ah, mi dica allora, benissimo. Allora va benissimo.
Avv. Nino Filastò: Ho sentito dall’Avv. Stefano Bertini che quei contratti, quei documenti assicurativi, sono stati acquisiti perché trovati in una agenda di Lotti. È così, o sbaglio?
Avv. Stefano Bertini: Sì, lo ha detto a me.
Avv. Nino Filastò: No, vorrei ci desse la conferma…
Avv. Stefano Bertini: Cioè un portadocumenti…
Avv. Nino Filastò: Un’agenda, portadocumenti… Io vorrei che venisse esibito al Pubblico Ministero il decreto di sequestro di questo portadocumenti.
Avv. Stefano Bertini: No, documenti provenienti dall’imputato possono essere sempre esibiti, in qualsiasi stato o grado…
Presidente: No, no, avvocato, scusi. Faccia parlare…
Avv. Nino Filastò: Insomma, ma io voglio sapere una cosa, Presidente. Me ne devo andare?
Presidente: (ride)
Avv. Nino Filastò: No, perché io, alla fine, sono anche disposto ad andarmene.
Presidente: No, no, avvocato, no…
Avv. Nino Filastò: Quindi noi apprendiamo che il Lotti ha, o una agenda, o portadocumenti, qualche cosa di questo genere, che si riferisce a quest’anno 1985. Allora apprendiamo che non è stata sequestrata. È così? Sì…
Avv. Stefano Bertini: Non è un’agenda…
P.M.: Evidentemente… evidentemente, se tira fuori dei documenti…
Avv. Nino Filastò: Eh, insomma, Presidente… Ne prendiamo atto. Però, a questo punto, a questo punto, questo portadocumenti, qualunque cosa esso sia, con tutti i documenti che ci sono dentro, riferendosi al 1985, immediatamente va tirato fuori e sequestrato e portato agli atti. Bene, Presidente? Mi pare che questo sia il meno che si possa… É vero che è tardi, che è passato molto tempo, ma visto che è venuto fuori, a questo punto, lo acquisisca immediatamente la Corte. E questo è
Avv. Antonio Mazzeo: Povero Faggi gli hanno sequestrato due casse di agende, Presidente… Scusi, pazienza.
Avv. Nino Filastò: Ma scherziamo, Presidente! (Voce non udibile) Ma scherziamo! Ma come?
Presidente: Allora, va bene, ho capito. Andiamo, facciamo entrare il teste.
Avv. Nino Filastò: Poi…
Presidente: Avv. Stefano Bertini, cos’è questo documento che ha…
Avv. Stefano Bertini: Presidente, il discorso è questo:’non c’è: un riferimento ’85. Quello è un porta…. è un inserto in cui ha preso… essendo degli appunti, dei fogli di carta, ha preso questi certificati. Non è un’agenda dell’85.
Avv. Nino Filastò: E gli appunti, qualunque cosa sia, a noi ci serve. Gli appunti, tutto.
Avv. Stefano Bertini: Sono documenti, proprio, d’identità.
Presidente: (Voce non udibile)
Avv. Antonio Mazzeo: Sennò sembra che uno è un prestigiatore che tira fuori dal cilindro.
Presidente: Va be’, prendiamo atto dell’istanza poi provvederemo, venga avanti.
Avv. Antonio Mazzeo: (Voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: Ma insomma, scusi, Presidente, ma si può vedere questa cosa? Almeno vedere…
Presidente: Senta avvocato…
(voci non udibili)
Avv. Nino Filastò: Si può vedere?
Presidente: Avvocato, abbia pazienza, ha fatto l’istanza, basta, finiamola lì poi la Corte provvederà.
(voci non udibili)
Presidente: Se il commissario non… che le posso dire?
(voci non udibili)
Avv. Nino Filastò: La privacy? La privacy? Con dieci morti?
P.M.: Scusi ma tutti i documenti di Vanni sono in questo processo?
Avv. Nino Filastò: Accidenti! C’è duecento lettere spedite dal carcere da questo poveromo. Ma che scherziamo!
P.M.: (voci non udibili)
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
Presidente: Va bene.
P.M.: Onde evitare inutili polemiche, se la Corte crede, va a vedere in casa di Vanni quante cose ci sono che non sono state sequestrate…
Avv. Nino Filastò: Ci son state! Non c’è un accidente dì niente. É la casa più nuda che abbia mai visto in vita mia.
Avv. Antonio Mazzeo: É quaranta metri quadrati.
(voci non udibili)
P.M.: La Corte può andare a vedere…
Presidente: Va bene. Ora venga il teste.
P.M.: Comunque, io credo che le cose che sono state sequestrate sono a disposizione.
Presidente: Venga lei, venga lei, venga. Poi deve venir suo fratello.
(voci non udibili)
Presidente: Non si preoccupi delle voci.
(voci non udibili)
Presidente: Signori, basta ora, eh, signori.
Avv. Stefano Bertini: Mai vista una cosa del genere. Non ho detto un’agenda, non dell’85.
P.M.: (Voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
(voci non udibili)
Presidente: Cosa?
(voci non udibili)
Avv. Antonio Mazzeo: Presidente… con molta serenità ho rilevato che certi documenti che la Corte nella sua ordinanza di ieri richiedeva, correttamente, al Pubblico Ministero…
Presidente: C’è il verbale di sequestro.
Avv. Antonio Mazzeo: Appunto perché non risultavano consegnati alla Corte, quando invece risultavano i verbali di sequestro. Stamattina venivano consegnati…
P.M.: C’è l’elenco, per fortuna c’è l’elenco.
Avv. Antonio Mazzeo: …venivano consegnati dall’Avv. Stefano Bertini. Io ho chiesto, con molta… dell’Avv. Stefano Bertini… (voci non udibili)
P.M.: No, no, no .
Avv. Antonio Mazzeo: Ma questi documenti chi li sta consegnando?
P.M.: No, no, no, no.
Avv. Antonio Mazzeo: Come no? L’ha consegnati Bertini e mi ha detto che venivano dalla sua agenda.
P.M.: No, no, no, no e no.
Avv. Antonio Mazzeo: Come no? C’è un verbale.
P.M.: La confusione… la confusione è confusione. Presidente, mi scusi…
Presidente: Prendiamo il verbale, prendiamo il verbale…
P.M.: Correttamente glielo legga.
Avv. Antonio Mazzeo: Ma perché deve fare così, ma poi è Bertini che l’ha consegnati questi qui, non il Pubblico Ministero.
(voci non udibili)
P.M.: Per carità…
Presidente: Ora c’è il verbale, lo verifichi lei e veda… tutti e due, vai. Per carità.
P.M.: (Voce non udibile)
Presidente: Allora, sentiamo intanto il testimone, lì. Come si chiama lei? Scherma Roberto?
Roberto Schema: Schema Roberto, sì.
(voci non udibili)
Presidente: Capisco che… Pubblico Ministero un po’ di pazienza, sennò non arriviamo in porto, qui.
P.M.: Sì, Presidente, ma si continua a fare illazioni…
Presidente: Eh, allora, Scherma Rob… e va be’…
Avv. Antonio Mazzeo: (Voce non udibile)
Presidente: Scherma Robe…
P.M.: (Voce non udibile)
(voci non udibili)
Presidente: Avv. Antonio Mazzeo, Mazzeo, ora la smetta sennò a questo punto bisogna prendere provvedimenti.
Avv. Stefano Bertini: Sono agende… Fra l’altro ci sono anche documenti dell’86, se non sbaglio, da me prodotti, quindi non c’è solo l’85 e basta.
P.M.: (Voce non udibile)
Presidente: Andiamo.
(voci fuori microfono)
Presidente: Così si fa al mercato, così si fa al mercato.
(voci non udibili)
Presidente: Avvocati, così si fa al mercato, meno male che ci sono le telecamere di questo spettacolo che si porta nelle case d’Italia.
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
(voci non udibili)
P.M.: Eh, c’è un verbale di sequestro con l’elenco e l’ha consegnato il Pubblico Ministero. Per cortesia, prima di dire le cose, lo guarda, poi. vedrà che…
Avv. Antonio Mazzeo: Insomma, quei tre documenti che mi ha dato cortesemente al Giudice a Latere, provenivano dal Pubblico Ministero o dall’Avv. Stefano Bertini?
Presidente: Dall’Avv. Stefano Bertini.
Avv. Antonio Mazzeo: Oh, grazie…
P.M.: (Voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: (Voce non udibile)
Avv. Antonio Mazzeo: (Voce non udibile)
(voci non udibili)
Presidente: Allora, Scherma Roberto, dove è nato?
R.S.: A Frosinone.
Presidente: Quando?
R.S.: Il 2 aprile del ’27
Presidente: Residente?
R.S.: Residente a Via Bignola 79 Montespertoli.
Presidente: Prego, legga quel foglio lì.
R.S.: “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Senta, signor Scherma, noi vogliamo sapere da lei una cosa: lei era datore di lavoro del Lotti?
R.S.: Lotti, sì.
Presidente: Fino a quando Lotti ha lavorato con lei?
R.S.: Mah, il Lotti ha lavorato con me, mi pare, fino nell’85, ’87, non me lo ricordo.
Presidente: Quegli anni lì.
R.S.: Bisognerebbe guardare il libro matricola che c’ha il ragioniere.
Presidente: Eh. Lui abitava vicino a lei?
R.S.: Lui abitava… sì, abitava lì accanto a me.
Presidente: Accanto a lei. Eh. Che macchina aveva lui, si ricorda? Fino a quando ha abitato lì.
R.S.: Eh, ma lui delle macchine ne ha cambiate diverse. Ogni pochino lui ne cambiava qualcuna, perché erano macchine vecchie e allora o la batteva o gli si rompeva, dice: ‘per accomodarla ci vuole tanto, allora, no, allora ne cerco un’altra.’
Presidente: Ecco. Lei si ricorda una 124 blu?
R.S.: No, mi pare che era bianca la 124.
Presidente: Ma lui m’ha detto blu, non lo so, blu, celeste… insomma, non bianca.
R.S.: A me mi pare che era bianca e poi ce n’ha avuta un’altra rossa.
Presidente: Va be’, lasciamo stare per ora la rossa, lasciamola stare per il momento; la vediamo dopo la rossa. Quella 124…
R.S.: A me mi pare che era… mi ricordo che era bianca.
Presidente: Va bene.
R.S.: 0 che era qualche altra…
Presidente: La domanda è questa: lei ha mai pagato una 124 a Lotti?
R.S.: Una 124?
Presidente: L’ha pagata lei per conto del Lotti? Che lui ha ritirato poi insieme a lei?
R.S.: Eh, può darsi.
Presidente: Può darsi.
R.S.: Può darsi perché… sì, può darsi perché lui lavorava con me, allora, dice: ‘mi mancano questi soldi e…’
Presidente: A chi l’ha… .
R.S.: …il meccanico vuole che, insomma, che tu ci vieni e poi glieli darai, poi glieli dai tu…
Presidente: Poi lei glieli pigliava sulla paga un po’, lei.
R.S.: Sì, certo, e ci mancherebbe’.
Presidente: Glieli pigliava sulla paga.
R.S.: Eh.
Presidente: E questa macchina da chi l’avete comprata?
R.S.: Mah, mi pare che questa macchina la comprò dall’officina Bellini.
Presidente: L’officina Bellini.
R.S.: Perché ne ha comprata più di una, lui, di queste macchine.
Presidente: Sì, sì, lo so.
R.S.: E ora io un me lo ricordo.
Presidente: Si parla del 124, però, non delle altre.
R.S.: Mi pare che questa l’abbia comprata lì…
Presidente: Quella che ha pagata lei, quella che ha pagata lei.
R.S.: Gliel’ho detto, mi pare che era dall’officina Bellini.
Presidente: Sì, l’officina Bellini, sì. Quello che dice il Lotti…
R.S.: Al cento per cento non glielo… non glielo posso assicurare.
Presidente: No, no, lo dice il Lotti. L’ha detto il Lotti che l’ha pagata lei, 800.000 lire.
R.S.: Sì…
Presidente: Si ricorda questo pagamento all’officina Bellini in che epoca avvenne? Il giorno, di sera, la stagione o non stagione. Cerchi un po’ di far mente locale.
R.S.: Come? Unn’ho capito la…
Presidente: Lei andò insieme al Lotti all’officina Bellini a pagare questa macchina.
R.S.: Sì. Non mi ricordo se era l’officina Bellini, insomma, da un meccanico a San Casciano.
Presidente: Ce l’ha detto anche…
R.S.: Ma mi pare che…
Presidente: Un meccanico a San Casciano, benissimo. É uscito poc’anzi, sta lì fuori, se vuole… è quello che ha ricevuto il pagamento da lei.
R.S.: Sì.
Presidente: Va bene?
R.S.: Sì.
Presidente: Allora, si ricorda quando è avvenuto questo fatto? Siamo nell’85, la metto sulla strada.
R.S.: Eh, un me lo ricordo, come fo? Sarà stato nell’85, nell’87, nell’83, non me lo ricordo.
Presidente: No, va bene…
R.S.: Non…
Presidente: Comunque, allora voglio sapere una cosa: quando lei ha pagato, la macchina l’avete ritirata subito
R.S.: Sì, io mi ricordo che siamo andati assieme e questi soldi o gliel’ho dati subito al meccanico, sennò gli ho detto: ‘te li do io, la macchina gliela puoi dare’, ecco. O glieli diedi subito, un me lo ricordo, diciamo, se questi soldi io gliel’ho dati lì per lì.
Presidente: Comunque, è andato insieme al Lotti…
R.S.: Insieme a Lotti e io ho detto, questi soldi…
Presidente: E sta dicendo, la macchina l’ha ritirata la stessa occasione, oppure è andato dopo a ritirarla?
R.S.: Ma io penso che sia andato dopo, però, perché io ci sono andato di furia, così, perché lui dice: ‘bisogna che vieni te, sennò la macchina un me la dà, io i soldi non ce li ho, poi me li ritiri’, e via discorrendo.
Presidente: Davanti a lei la macchina non l’ha ritirata.
R.S.: Non… non me lo… mi par di no. Io, come gli ripeto, sono andato lì; questi soldi o gliel’ho dati subito o gliel’ho dati dopo. Gli ho detto: ‘va bene, la macchina gliela potete dare’. Ecco.
Presidente: Sì, ho capito, lei ha pagato, in ogni modo. Insomma, per il Bellini andava bene. Comunque pagata.
R.S.: Mah, fatto queste tre parole, io sono venuto via.
Presidente: É venuto via.
R.S.: Eh, perché io sono sempre con la furia.
Presidente: E al meccanico come siete andati? Siete andati insieme o siete andati ognuno per conto suo?
R.S.: Dal meccanico… ci siamo trovati là, mi pare. Mi pare che ci siamo trovati là.
Presidente: No, mi pare…
R.S.: O che… come fo? Che si era tutti e due lì, sì, quando c’è stato questa discussione di comprare questa macchina.
Presidente: Appunto, un po’ alla volta…
R.S.: Però che ci siamo… che io ho portato lui là…
Presidente: Sì, ma un po’ alla volta che rivede l’episodio, rivede la scena, si può ricordare, no?
R.S.: Eh. . .
Presidente: Voi abitavate tutti e due vicini, lavorate insieme, quindi, non c’era necessità di andare dalla draga, dov’è, al Ponte Rotto…
R.S.: Sì, è al Ponte Rotto.
Presidente: Potevate andare con una macchina sola, anziché con due, non lo so.
R.S.: Sì…
Presidente: Però me lo dica lei se c’è andato con una macchina o siete andati con due macchine, una macchina e un motorino, a piedi…
R.S.: Mah, questo non glielo posso dire di preciso, se lui quando siamo andati dal meccanico l’ho portato io, o sennò gli ho detto: ‘va bène, aspettami là stasera e ci sono anch’io’.
Presidente: Non se lo ricorda.
R.S.: Ecco. O così, sennò ci siamo andati assieme.
Presidente: Comunque, lei è andato a pagare e è andato via.
R.S.: Si, sì, quello subito, fatte tre parole e sono tornato via, io.
Presidente: Senta, la macchina 128, se la ricorda la macchina, 128?
R.S.: Mi pare che è quella rossa.
Presidente: Rossa, rossa.
R.S.: Rossa, sì.
Presidente: Quella scodata.
R.S.: Sì, sì.
Presidente: Quella la pagò anche lei?
R.S.: No, gli avrò dato dei soldi se ce n’aveva di bisogno, ma…
Presidente: Quella macchina la teneva anche lì a casa vostra, a casa sua, lì…
R.S.: Sì, a casa sua, diciamo, che…
Presidente: E quando ritirò la macchina, la 124, davanti a casa sua c’erano tutte e, due le macchine, o ce n’era una sola?
R.S.: Ma mi pare per un po’ di tempo c’è stata anche quella che non andava, quella che l’aveva rotta.
Presidente: Quella che era rotta. Non mi ricordo di che, era rotta; quella per un po’ di tempo ci deve essere stata, lì.
Presidente: E quando c’era la macchina 124, la blu, Lotti usava anche la 128 no? 0 usava solamente la 124 nuova? Nuova per modo di dire.
R.S.: Nuova per modo di dire. No, ci sta, questa vecchia che non andava, quando lui aveva quell’altra, un po’ di tempo gliel’ho vista là davanti a casa.
Presidente: Sì, ma la domanda mia era un’altra: le macchine sono tutt’e due davanti a casa, no? Lì.
R.S.: Sì, sì.
Presidente: Volevo dire, Lotti usava sempre la macchina nuova, oppure usava anche l’altra?
R.S.: No, l’altra no, non credo, non credo io, perché era rotta.
Presidente: Quello che ha visto, quello che ha visto lei, lei non deve dire quello che pensa, quello che ha visto fare, è una cosa diversa.
R.S.: Io non l’ho… quella lì.. rotta, non gliel’ho vista usare…
Presidente: Da quando c’aveva l’altra nuova.
R.S.: Gliel’ho ho vista lì davanti per un pò di tempo e poi mi pare che chiamò il coso lì, quello che le prendono, il demolitore…
Presidente: E quanto tempo è stata ferma davanti a casa sua quella macchina lì?
R.S.: Mah, un po’ di tempo c’è stata, un so, un mese, due mesi… Se erano cose di, voglio dire, che erano successe ora da poco tempo, uno magari…
Presidente: Cioè, un mese o due mesi da quando ha ricevuto la macchina… la 124?
R.S.: Sì, lui andava con quella, diciamo, nuova…
Presidente: Nuova
R.S.: …e questa qui era là, rotta doveva essere, perché un gli andava più, che sappia io.
Presidente: Quando venne da lei per dire: ‘mi voglio comprare un’altra macchina…’, eccetera, che cosa gli disse lui?
R.S.: Che gli dissi io?
Presidente: No, cosa disse Lotti a lei.
R.S.: E mi disse, dice: ‘quella macchina lì vogliono un monte di soldi per riparalla, allora ne cerco un’altra’. ‘E cercane un’altra’.
Presidente: Senta, le gomme alla macchina ce l’han tolte o c’era… o ci stavano sempre? A quella 128 rossa.
R.S.: Le gomme?
Presidente: Eh.
R.S.: Sì, c’erano.
Presidente: C’erano le gomme.
R.S.: Io quando gliel’ho vista…
Presidente: Cioè, stava ferma lì, ma con le gomme di una macchina… in sosta, diciamo, così.
R.S.: Sì, io penso di sì. Ora unn’è che. andavo a guardare preciso…
Presidente: Ma la macchina ferma la si vede se c’ha le gomme o no.
R.S.: Appunto, appunto, sì, sì…
Presidente: Un c’è mica…
R.S.: Sì, sì.
Presidente: Basta un attimo.
R.S.: Penso che sì, c’erano.
Presidente: E fu portata via con le ruote.
R.S.: No… non lo so… non credo, però.
Presidente: Cioè, aveva sempre…
R.S.: Credo che è venuto quello con il granchio a mettersela sul camion.
Presidente: Sì, ma le ruote c’erano sempre, voglio dire. Volevo dire… la domanda mia era questa: le ruote c’erano sempre o no?
R.S.: Sì, penso di sì…
Presidente: Eh, pensa.
R.S.: Eh, mah… c’erano…
P.M.: (Voce non udibile)
Presidente: Va bene, insomma, ora…
R.S.: Mah, cose… se era successo qualche mese fa, allora uno ce l’aveva più nell’occhio, ma…
Presidente: Va bene, allora domande alle parti, prima il Pubblico Ministero, poi le parti civili e dopo il Pubblico Ministero… Non ci sono ritorni. Non ci sono ritorni. Difesa?
Avv. Nino Filastò: Senta, solamente una conferma. Lei questa macchina rossa – sto parlando della macchina rossa – ha detto che… gli è stato chiesto quanto tempo l’ha vista ferma e ha parlato di? Di che periodo più o meno?
R.S.: Mah, l’ho detto prima, il periodo un me lo ricordo.
Avv. Nino Filastò: Un mese, due mesi, ha detto.
Presidente: Un mese, due, mesi.
R.S.: Ah, quella proprio ferma, quella rotta.
Avv. Nino Filastò: Sì, sì, sì.
R.S.: Sì, penso un paio di mesi, io, così…
Avv. Nino Filastò: Un paio di mesi. Ecco, durante questi due mesi lei è sicuro di non averla mai vista in movimento questa macchina.
R.S.: No, io in giro, no, un l’ho vista.
Avv. Nino Filastò: Ecco. Stava in un posto davanti alla casa del Lotti.
R.S.: Davanti alla casa del Lotti.
Avv. Nino Filastò: Sempre lì, in quel posto.
R.S.: Sì, sempre in quel posto là.
Avv. Nino Filastò: Grazie.
Avv. Antonio Mazzeo: Si, Presidente. Preliminarmente gradirei, se possibile sapere quanto è l’importo del premio di assicurazione che risulta dal tagliando per la 124, quella che risulta 20 settembre ’85.
Presidente: É sei mesi, vero?
P.M.: (Voce non udibile) In totale 162.000 lire per…
Avv. Antonio Mazzeo: 162.000 lire per sei mesi. Per sei mesi. La domanda al teste è questa: qual era lo stipendio del Lotti a quell’epoca? Nell’85 quanto prendeva al mese Lotti?
R.S.: Mah, io ora…
Avv. Antonio Mazzeo: Più o meno.
R.S.: Mah, più o meno, penso, sulle 700-800.000. Per essere precisi, come ripeto, bisogna guardare il libro che c’ha il ragioniere; allora, là…
Avv. Antonio Mazzeo: Sì, benissimo. Un’altra domanda, ecco, ma in quel periodo lì in cui gli si era rotta la macchina 128 rossa’, no, che ce l’aveva lì ferma davanti casa, come si muoveva il Lotti?
R.S.: Come?
Avv. Antonio Mazzeo: Come si muoveva? Cioè, per andare in centro a San Casciano come faceva?
R.S.: Sì, lui andava a San Casciano, certo.
Avv. Antonio Mazzeo: Come, visto che la macchina era rotta?
R.S.: No, era rotta quella bianca.
Avv. Antonio Mazzeo: No… il 128, no, quella rossa…
R.S.: Quella rossa.
Avv. Antonio Mazzeo: …ha detto lei, era rotta, no? Quando gli si è rotta questa macchina come si muoveva lui?
R.S.: Quando ha rotto questa macchina?
Avv. Antonio Mazzeo: Eh.
R.S.: Quando ha rotto anche questa rossa?
Avv. Antonio Mazzeo: Eh. Che c’aveva un motorino, una bicicletta, andava a piedi, pigliava la SITA, che faceva?
R.S.: No, no, no, lui n’avrà… n’ha presa un’altra, ne ha presa un’altra.
Avv. Antonio Mazzeo: Ha preso, l’altra…
R.S.: Lui a piedi .un, c’andava mai.
P.M.: A piedi non c’andava mai.
Avv. Antonio Mazzeo: Benissimo’.
R.S.: No, no.
Presidente: Allora bene… Senta…
P.M.: Presidente, se… ho una domanda…
Presidente: Una domanda qui: ma Lotti, Lotti, lui usava macchine vecchie, prendeva macchine vecchie e poi riprendeva altre macchine vecchie. É mai rimasto a piedi senza una macchina? Ha mai chiesto a lei: ‘guarda, Roberto, me lo dai un passaggio per andare a San Casciano? Me lo dai un passaggio per andare al Bargino, per andare…’.
R.S.: Mah, l’avrò anche portato io qualche volta.
Presidente: “L’avrò”. “L’avrò”, avete sempre questa cosa: “l’avrò”, “sarà”…
R.S.: Eh, che vuole…
Presidente: L’ha portato o no?
P.M.: Presidente, sono stati sedici anni insieme.
Presidente: Appunto perché sono stati sedici anni insieme.
R.S.: Lo so ma… Dunque, lì poi c’è un altro fatto, che quando lui magari rimaneva per qualche giorno senza la macchina e aveva bisogno di andare a San Casciano, il passaggio lo trovava. Perché dove lavoro io si carica tutti questi camioncini e allora lui, magari, all’ora che smetteva, capitava qualcheduno, dice: ‘che vai a San Casciano?’, ‘sì’, ‘allora vengo’ con te’. Fo per fare un paragone, non che mi possa ricordare se l’ho portato o se l’ha portato anche qualcheduno di questi. Voglio dire, il sistema era questo qua. Se lui rimaneva a piedi qualcheduno lo portava su.
Presidente: Senta, un’altra domanda. Quanto gli prendeva al mese lei per recuperare le 800.000 lire?
R.S.: Mah, secondo; se lui, per esempio, a quei tempi guadagnava 800.000 lire, queste 400.000 lire gliele ritiravo un po’ per volta.
Presidente: Ho capito un poco alla volta. Che cifra gli prendeva? Questo ha la sua importanza. Al mese dava 700.000 lire al Lotti…
R.S.: Sì.
Presidente: Eh, dice: ‘va be, Lotti, ora da questo mese siccome tu mi devi rimborsare 800.000 lire della macchina che io ti ho pagato, mi ridarai, che ne so, 600-500.000…’, un lo so, guant’ è che gli dava?
R.S.: Mah, in un paio di volte. ;
Presidente: Un paio di volte? Che gli dava metà stipendio?
R.S.: Sì, le 400.000 lire… un 200.000 lire, per volta.
Presidente: 200.000 lire per volta…
Avv. Aldo Colao: Presidente, una domanda.
Presidente: Prego, c’era il Pubblico Ministero prima, Avv. Aldo Colao.
P.M.: Sì, grazie Presidente, la domanda è questa: è stato chiesto se ha visto… se il Lotti usciva, quando aveva già la 124, con un 128. Io le chiedo: ma lei vedeva se il Lotti, ad esempio, la sera usciva per conto suo, lei lo vedeva?
R.S.: Lo vedevo, lo vedevo se ero lì davanti. Eh…
P.M.: Quindi se… allora la mia domanda è: se una sera …possa essere uscito con la 128, lei non lo sa.
R.S.: Appunto…
P.M.: Bene, grazie.
Presidente: Prego, Avv. Aldo Colao.
Avv. Aldo Colao: Era quello che gli volevo chiedere, cioè, il Lotti le chiedeva il permesso per muoversi?
Presidente: No…
R.S.: Ci mancherebbe altro.
Avv. Aldo Colao: Appunto, basta.
Presidente: Bene.
Avv. Nino Filastò: Senta, scusi,per chiudere questo discorso, ma a lei risulta che questa 128 era rotta… signor Scherma? Signor Scherma?
R.S.: Sì.
Avv. Nino Filastò: A lei risulta che questa 128 era rotta;, vero? Da un certo momento in poi era rotta, da quando è ferma era ferma perché era rotta.
R.S.: Da quando era ferma, che sappia io era rotta.
Avv. Nino Filastò: Era rotta.
R.S.: Eh.
Avv. Nino Filastò: Tant’ è che per portarla via non fu… non se ne andò con le sue gambe, diciamo cosi, questa macchina, ma venne presa da un carro attrezzi, è così?
R.S.: Sì, sì.
Avv. Nino Filastò: Grazie, signor Scherma.
R.S.: Da un demolitore.
Avv. Nino Filastò: Grazie, signor Scherma.
Presidente: Ma rotta prima di acquistare la macchina, prima di ricevere la 124?
R.S.: Eh, per forza.
Presidente: Come…
R.S.: Lui se non la rompeva, un’altra non l’andava a cercare.
Presidente: Va be’.
R.S.: Quello garantito. Lui quando la rompeva, o che magari batteva e ci voleva troppo per il carrozziere, allora dice: ‘ne compro un’altra’.
Presidente: Cioè, la teneva finché non andava più.
R.S.: O si rompeva il motore, dice: ‘qui ci vuole un sacco dì soldi e allora ne compro un’altra’.
Presidente: Va bene. Bene.
Avv. Aldo Colao: No, scusi, Presidente, allora, a questo punto, ma era una rottura di parti meccaniche. (voci non udibili)
Avv. Aldo Colao: …stai tranquillo, scusa, fammi finire. Era una rottura di parti meccaniche o di parti di carrozzeria?
R.S.: Di quello e quell’altro.
(voci non udibili)
R.S.: Sì. Perché una volta mi ricordo il carrozziere gli disse che ci voleva troppo, un milione e mezzo, due…
(Voce non udibile)
Avv. Aldo Colao: E io questo volevo sapere, se era la carrozzeria rotta o le parti meccaniche. Lei è sicuro che fosse la carrozzeria o le parti meccaniche?
R.S.: Una volta era la carrozzeria, un’altra volta doveva essere la parte meccanica. In un’altra macchina o in quella… un me lo ricordo ora.
Avv. Aldo Colao: D’accordo, grazie, basta così.
Presidente: Bene, può andare, grazie.
Avv. Antonio Mazzeo: Presidente, scusi, l’ultima, l’ultima, l’ultimissima. Ma quanto tempo è stata rotta questa 128, prima che lui viaggiasse tranquillo sulla 124 nuova?
Presidente: Cosa? Non ho capito io.
Avv. Antonio Mazzeo: Questa 128 s’è rotta?
Presidente: Eh.
Avv. Antonio Mazzeo: L’ha detto.
Presidente: Sì.
Avv. Antonio Mazzeo: E dopo quanto l’ha visto tutto contento viaggiare sulla macchina nuova? Dopo quanto tempo? Un mesotto ha detto?
R.S.: No, che… lui un ci stava un mese senza macchina.
Avv. Antonio Mazzeo: Ah, va be’.
R.S.: Lui se l’ha rotta oggi, stasera stessa andava a girare San Casciano e chi c’aveva qualche macchina.
Presidente: Bene. Grazie.
R.S.: Grazie.
Presidente: Suo fratello… che è suo fratello o suo figliolo, l’altro?
R.S.: Il mi’ figliolo ora torna, perché che vuole, sta al cantiere, vengono questi camioncini…
Presidente: Ecco, allora ce lo mandi di corsa.
R.S.: …per dieci quintali di rena e non trovano nessuno…
Presidente: Va bene.
R.S.: …e si fa ridere.
Presidente: In quanto tempo sarà qui?
R.S.: Allora si è detto: ritorno io e viene lui.
Presidente: Vi interessa questo teste o no?
Avv. Nino Filastò: A noi sì, Presidente.
Presidente: Allora aspettiamo…
P.M.: Presidente, possiamo rinunciare, no?
Presidente: No, non…
P.M.: Qual è il teste, scusate?
Avv. Nino Filastò: L.S., il figliolo del…
Presidente: É quello delle ruote.
P.M.: (Voce non udibile)
Presidente: Ce lo mandi subito. Ce lo mandi subito.
Avv. Nino Filastò: E se nel frattempo, Presidente, si acquisisse questa documentazione per intero.
Presidente: Come?
Avv. Nino Filastò: Io insisto, eh.
P.M.: Presidente, due parole su questo perché sia…
Presidente: Allora, lei può andare, ci mandi suo fra…. suo coso, va bene?
R.S.: Sì.
Presidente: Siamo qui a aspettare lui, eh. Bene.
P.M.: Sia ben chiaro che in atti c/è un decreto di perquisizione e sequestro, l’esito di quella perquisizione e sequestro è in quei documenti che sono stati depositati alla Corte come verbale di sequestro e materialmente forniti stamani insieme al verbale di sequestro. Se nel momento della perquisizione e del sequestro è stato preso quei documenti, quelli sono stati trovati e quelli si ritenevano pertinenti alle indagini, perché, fino a prova contraria…
Presidente: Signori, per piacere.
P.M.: …è il Pubblico Ministero che emette un decreto di sequestro e cita nel suo decreto – andatelo a vedere io non ce l’ho qua in questo momento, si tratta di vedere negli atti — che cosa sia stato. Quello è stato sequestrato. Se poi il signor Lotti abbia altre cose che non sono state ritenute utili alle indagini, è un suo diritto tenerle quanto gli pare. Se poi il signor Lotti li vuole depositare, io non vedo perché non abbia diritto di depositarli o non depositarli, perché quello è stato sequestrato, a quel momento è stato sequestrato – quello che è elencato nel verbale di sequestro, io credo che non ci sia assolutamente nessun mistero in questo. Volevo comunque far presente, per correttezza, che la Allsecures Préservatrice, è stata invitata ieri a fornire anche i documenti relativi a quelle polizze che poi, per fortuna o sfortuna oppure… questo tipo di meccanismo ha messo in moto, aveva il Lotti per conto suo. O comunque, non gli è stato sequestrato e secondo me non c’era motivo nel momento in cui venivano sequestrati documenti in relazione a un omicidio rende… se non sbaglio ci sono agende, c’è tutto quello che gli è stato trovato. Volevo solo accennare che la Allsecures si è riservata di mandare gli originali, o comunque le copie che ha la Compagnia di quelle polizze, e mi stava dicendo il Dott. Michele Giuttari, che stanno mandando un fax, perché hanno trovato loro anche il corrispondente. Quindi, se ci fosse dubbio che quelle cose che aveva Lotti non siano autentiche o ci sia qualche problema grossissimo, la Assicurazione ha fatto sapere che ha trovato qualcosa nei famosi magazzini e ce li sta mandando. Sta facendo un fax e il Dott. Michele Giuttari lo produrrà alla Corte. Cosi è risolto anche questo dilemma sulla autenticità o meno di quei documenti che aveva Lotti. Allsecures Préservatrice è la Compagnia che ha emesso quelle polizze di cui ai documenti che ha fornito, stamani l’Avv. Stefano Bertini, tramite il suo cliente. Questo è materialmente… Se poi la Corte decide di emettere un decreto di sequestro, un. decreto di…
Presidente: Non ho capito di che cosa? Decreto di sequestro di che cosa?
P.M.: Bravo. Presidente, ci siamo già capiti, benissimo. (voci non udibili)
Avv. Nino Filastò: Ecco, Presidente, vorrei essere allora più chiaro io. Quello… Da quello che ho ca…
P.M.: Si può perquisire ex novo il Lotti, per carità, non…
Avv. Nino Filastò: No…
Presidente: Ora lasciamo parlare l’Avv. Nino Filastò.
Avv. Nino Filastò: Ha finito?
P.M.: Finitissimo.
Avv. Nino Filastò: Ovvia. Io ho appreso stamani che il signor Lotti è in possesso o di un’agenda o di un portadocumenti o di…
(Voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: …o di tutto quello che si vuole, contenente alcuni documenti, tra i quali questi certificati assicurativi, risalenti al periodo del 1985, un periodo di grande rilevanza per questo processo. Ora, io ho espresso le mie perplessità per il fatto che questi documenti arrivino all’attenzione di questa Corte solamente in questo momento e che non siano stati sequestrati. Perché, secondo me – documenti riguardanti il 1985 — avrebbero dovuti essere sequestrati al Lotti tutti i fogli di carta che riguardava quel periodo. Non si può mai sapere, vero? Siccome, lo stesso processo, con riferimento alla posizione di Faggi, dà la dimostrazione dell’importanza a sentire addirittura il Pubblico Ministero del prelevamento e del mettere da parte tutta la documentazione relativa ad un determinato periodo. Ora, comunque, è inutile piangere sul latte versato. Stamattina l’Avv. Stefano Bertini, difensore di Lotti, dice: ‘io ho tirato fuori questi documenti da…’ Ce lo vuol dire l’avvocato. Bertini che cos’è? Se è una borsa, un portadocumenti, un’agenda, una qualsiasi… un calzino, va bene?
P.M.: É il suo cliente.
Avv. Nino Filastò: Sì…
Avv. Stefano Bertini: (Voce non udibile)
P.M.: (Voce non udibile)
Avv. Nino Filastò: Insomma… E lo so che è il suo cliente. Lo so benissimo. Qualunque cosa sia, io chiedo che questa cosa contenente questi, questi documenti, quali essi siano, magari non serviranno a nulla, ci sarà, che lo so io, il Sesto Caio Baccelli del 1985, pubblicazione campagnola, per altro abbastanza attigua agli “amici di merende”, qualunque cosa ci sia io desi… io, faccio istanza perché questa cosa venga acquisita dalla Corte: il suo contenente e il suo contenitore, va bene? Non mi sembra di fare un’istanza assurda…
P.M.: In pratica è la perquisizione e il sequestro.
Presidente: No, no, non so… non lo so.
(voce non udibile) Non l’ho espresso parere io.
Avv. Nino Filastò: Facciamo la perquisizione e il sequestro, io non so cosa vuol fare la Corte.
(Voce non udibile) Non ho espresso parere io.
Avv. Nino Filastò: Cosa vuol fare il Pubblico Ministero a me io non so, io…
(Voce non udibile) Io non ho espresso il mio parere, eh.
Avv. Nino Filastò: Io ho espresso la… ho espresso, semplicemente dal punto di vista della difesa di Mario Vanni, la opportunità, o meglio, la necessità che questo contenitore con il suo contenuto venga acquisito agli atti. Oh, perbacco!
Avv. Giampaolo Curandai: Presidente, mi perdoni, io non ho ancora espresso il mio parere… Io chiedo la parola per esprimere il parere.
Presidente: Qui dimenticate le regole processuali. Qui si fa: il Pubblico Ministero, le parti civili e il Pubblico Ministero. Per carità, io non ho nulla in contrario, perché Si può anche invertire l’ordine con l’accordo delle parti. Però…
Avv. Giampaolo Curandai: Ma non mi è stata data la parola, ecco.
Presidente: Non le ho dato la parola? Ho domandato chi vuol parlare, nessuno vuol parlare. Parla per ultimo il difensore. Comunque. . .
Avv. Giampaolo Curandai: Io l’ho lasciato parlare cortesemente, l’Avv. Nino Filastò, però…
Avv. Nino Filastò: No cortesemente, mi hai lasciato parlare, perché io ho il diritto di parlare con…
Avv. Giampaolo Curandai: (Voce non udibile)
(voci non udibili)
Presidente: Avv. Stefano Bertini vuole dare quel contenitore lei? Se…
Avv. Giampaolo Curandai: Posso esprimere la mia opinione o no, su questo punto?
Presidente: Mi dica.
Avv. Giampaolo Curandai: Presidente per poter disporre una perquisizione occorrono fondate ragioni per ritenere che l’imputato, in quel momento, sia in possesso di documenti o di cose utili, in questo caso, per il giudizio – si dice in genere per le indagini — e in questo caso addirittura per il giudizio. Ci mancherebbe altro!
P.M.: Ci mancherebbe !
Avv. Giampaolo Curandai: Quindi, ci sono queste fondate ragioni? Ce le ha spiegate, illustrate, l’Avv. Nino Filastò, queste fondate ragioni, sì o no? Sennò si. commette un abuso in. atti. Ecco, questo è il punto. Ci sono queste fondate ragioni, sì o no? Ecco.
P.M.: L’imputato è già stato perquisito nel corso della perqui…
Avv. Giampaolo Curandai: Questa è la mia opinione. Però, Presidente, questo è un aspetto delicatissimo.
P.M.: Sennò…
Presidente: Pubblico Ministero, non si può parlare contemporaneamente. Qui si sta facendo, veramente, peggio del mercato. É la prima volta che mi trovo…
Avv. Giampaolo Curandai: Presidente, io chiedo all’Avv. Nino Filastò in che cosa consisterebbe.
Presidente: Lei non chiede nulla, lei parla con la Corte. Lei non può parlare con l’Avv. Nino Filastò. Avv. Giampaolo Curandai: No. L’avvocato… No, io ho chiesto, lo chiedo, voglio sapere.
Avv. Nino Filastò: Posso?
Avv. Giampaolo Curandai: Grazie.
Avv. Nino Filastò: Gli rispondo subito all’Avv. Giampaolo Curandai. Ci si può trovare il tagliando di una assicurazione precedente, relativo alla 124. In quell’inserto, in questo contenitore, può trovarsi, per esempio, un tagliando con una assicurazione precedente: la Zurigo, per esempio. Vale a dire con quella assicurazione accesa da quel signore, che era il precedente proprietario. Per fare un esempio.
Avv. Giampaolo Curandai: (Voce non udibile)
Presidente: (Voce non udibile)
Presidente: Qui è arrivata la copia dell’Assicurazione, della polizza assicurativa. Però è illeggibile.
Dott. Michele Giuttari: Sì, me lo aveva detto telefonicamente. Infatti me l’ha letto, per telefono.
P.M.: Abbiamo l’originale, però.
Presidente: Ah, c’è…
P.M.: Mi scusi, Presidente è la copia di quella che loro hanno avuta dall’ Avv. Stefano Bertini.
Presidente: Sì, ma è illeggibile, non si legge nulla.
P.M.: Sì, sì…
Dott. Michele Giuttari: No, ma me lo aveva preannunciato.
Presidente: Ah.
Dott. Michele Giuttari: Mi ha letto le date: che è dal 20 marzo ’86 al 20 marzo ’89. Presidente, se vede l’89, mi diceva che l’originale lo tiene presso l’ufficio. Io, domani, lo faccio ritirare.
Presidente: Ecco, appunto. Cioè, questo lo teniamo, poi porterà l’originale per bene.
Dott. Michele Giuttari: No, no, questo per dire che sono stati, ecco, velocissimi ad accertare…
Presidente: Allora: “La Corte, sulla richiesta della difesa dell’imputato Vanni, volta ad ottenere il sequestro del contenitore nel quale era custodita la documentazione assicurativa prodotta dal difensore del Lotti in data odierna, relativa all’autovettura FIAT 128 e FIAT 124 posseduta dal …… medesimo Lotti negli anni ’85. e ’86; Rilevato che la richiesta non appare accoglibile, non essendo stato specificato il .tipo di contenitore, mancando totalmente elementi per affermare, che lo stesso contenga altri documenti ” rilevanti – ai- fini di questo processo, per questi motivi respinge la richiesta di cui sopra.” C’è il teste?
(Voce non udibile)
Presidente: Dov’è questo teste?
P.M.: C’è, c’è il teste.
(Voce non udibile)
Presidente: Come si chiama lei?
Luigi Scherma: Luigi Schema
Presidente: Dov’è nato?
L.S.: Rignano sull’Arno, 21/11/64.
Segretario d’Udienza: Residente?
L.S.: Via Bignola 79 Montespertoli.
Segretario d’Udienza: Legga questa formula ad alta voce.
L.S.: ”Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Senta, lei conosce Lotti Giancarlo, vero?
L.S.: Sì.
Presidente: Da quanto lo conosce?
L.S.: Beh, la data di assunzione nella ditta dei miei genitori, attualmente non ricordo. E comunque lo conosco bene, diciamo, dagli anni ’70 fino alla fine del suo licenziamento.
Presidente: Quando è avvenuto il licenziamento?
L.S.: Metà anni ‘ 80. Ora. non ricordo…
Presidente: ’80. Lei. ha lavorato sempre alla draga?
L.S.: No. Nella draga ho lavorato dall’85 in poi.
Presidente: Dall’85. Senta, nell’85 che macchina aveva il Lotti, se lo ricorda?
L.S.: Siccome ha cambiato molto spesso le auto, l’85 non ricordo. Ricordo tutte le auto che ha avuto.
Presidente: Ecco. E che auto ha avuto?
L.S.: Allora, la prima auto fu una Mini Cooper. E l’anno non ricordo. Poi, seconda… bisognava che ci pensassi meglio. Dunque, cercherò di ricordare. Dunque, dopo… mi sembra abbia avuto una FIAT 124.
Presidente: Il colore lo sa di questa macchina?
L.S.: Come?
Presidente: Il colore se lo ricorda di questa macchina?
L.S.: Sì, la ricordo. Era una macchina di colore beige, berlina. Dopodiché ha avuto una 128 coupé rossa. Dopo di questa ha avuto un’altra 124 berlina, colore blu.
Presidente: Blu.
L.S.: Dopo di questa, una FIAT 131 colore rossa. Dopo di questa, non ha lavorato più presso la nostra ditta.
Presidente: Lei non sa più nulla.
L.S.: Come?
Presidente: Non sa più nulla.
L.S.: Del fatto delle macchine, no.
Presidente: No, ecco. La 124 blu…
L.S.: Sì.
Presidente: …la 124 blu, segue la 128. Cosa gli ricorda, più o meno, l’epoca in cui ha avuto questa 124 blu?
L.S.: Mah… niente di particolare.
Presidente: Questa macchina pare che l’abbia pagata suo padre, il…
L.S.: Sì, mi sembra che fu agevolato da mio padre. Il pagamento non ricordo come fu effettuato. Fu un concessionario di San Casciano a cedere questa macchina.
Presidente: E nulla può dire di queste modalità di acquisto? Quando è avvenuto, quando non è avvenuto, quando è avvenuta la consegna della macchina…
L.S.: No, questo no. Questo forse mio padre, se ci pensa, glielo sa dire.
Presidente: Ecco. Può localizzare nella sua mente quando è venuta la macchina, ha visto la macchina, la 124 davanti a casa lì, vostra? Blu, la macchina 124 blu.
L.S.: Cioè, voleva sapere?
Presidente: Ecco, lei immagini di vedere la 124 per la prima volta a casa, lì.
L.S.: Sì.
Presidente: Davanti a casa sua. Ecco, la 128 ce l’aveva ancora, non ce l’aveva…
L.S.: Sì, la 128… la 128…
Presidente: …era funzionante, non funzionante… Insomma, tutto quello che sa di questa macchina.
L.S.: Allora, al momento dell’acquisto della 124, la precedente 128…
Presidente: Cominci a dire la 124 blu, . la distinguiamo dall’altra.
L.S.: Ah…
Presidente: Si parla della 124 blu.
L.S.: Sì, benissimo.
Presidente: Ecco.
L.S.: All’acquisto della 124 blu, la 128 era ferma. davanti alla sua casa. Che, non so, era guasta. É rimasta ferma per un mese, un mese e mezzo, davanti alla sua casa, che negli ultimi giorni aveva tolto le gomme, ricordo. E poi venne il rottamista e portò via tutto.
Presidente: Ecco. No, pare che questa macchina è stata portata via… portata via, insomma, è stata diciamo cancellata al PRA dal marzo ’86, dal marzo… dal marzo.
L.S.: Sì, la data di esenzione non so… Comunque…
Presidente: Allora lo inquadro io, a questo punto.
L.S.: Sì.
Presidente: L’aiuto un po’ io.
L.S.: Sì.
Presidente: Questa 124 blu è stata assicurata dal 20 settembre dell’85.
L.S.: Sì.
Presidente: 20 settembre ’85. É stata tenuta fino all’88, va bene? La 128 rossa è stata materialmente distrutta, cioè, al PRA, non so se poi al disfacitore, ma insomma, cancellata al PRA, mi pare il 3 aprile.
(Voce non udibile) Sì, sì.
Presidente: Il 3 aprile dell’86. E la documentazione è stata presentata il 18 marzo. Quindi, praticamente, questa macchina dalsettembre, sicuramente, dal 20 settembre a marzo, è stata posseduta da Lotti insieme alla 124.
L.S.: Sì.
Presidente: Questo, sicuramente.
L.S.: Sì.
Presidente: Sicuramente. Ecco, quello che volevo sapere io, invece, è: da quando lui ha avuto per la prima volta la 124- blu, la 128, se funzionava, se la usava lo stesso, non la usava; era ferma, con le ruote, non ruote… Cosa ricorda di questi particolari?
L.S.: Mah… A me sembra che non la usasse più la 128; usasse solo la 124 blu. Non… diciamo, non ho badato tanto a questo. Ma mi sembra che la macchina non era più funzionante e usava solo la 124 blu.
Presidente: Sì, va bene. Da quando aveva la 124 blu.
L.S.: Sì.
Presidente: Ma prima di avere la 124 blu?
L.S.: Usava la 128
Presidente: Usava la 128.
L.S.: Certo. Fino a che non l’ha fermata per guasto, non so di che cosa…
Presidente: Quando’ ha avuto l’altra macchina.
L.S.: Sì.
Presidente: Domande?
P.M.: Sì, grazie, Presidente. Mi scusi, signor Scherma, lei ha detto…
L.S.: Sì.
Presidente: Chi è?
P.M.: E, invece, ha detto che lei, se non ho capito male, ha conosciuto, era alla draga dall’85?
L.S.: Diciamo, fisso, sì.
Presidente: Metà ’80, sì.
L.S.: Dall’85, più o meno.
P.M.: Ecco. Quando lei era alla draga, abitava lì alla draga anche lei, o…
L.S.: Certo. Io sono sempre abitato, dal ’66 ad ora, lì.
P.M.: Quindi la draga è nel comune di Montespertoli?
L.S.: Sì, la draga è comune di Montespertoli.
P.M.: Ecco, benissimo. Ancora una cosa: lei, quindi, se Lotti usciva la domenica o usciva di sera, non è che lei stava sempre a guardare.
L.S.: Naturalmente, no.
P.M.: Ecco, perché lei, finito il lavoro, usciva anche lei.
L.S.: Certo.
P.M.: Quindi, se il Lotti usciva in un giorno, in un’ora della settimana con l’una o l’altra macchina, lei come fa a saperlo?
L.S.: Eh, appunto, ho detto: non sono totalmente sicuro:
P.M.: Molte grazie. Io non ho altre domande.
L.S.: Prego.
Presidente: Le altre parti civili?
Avvocato?: Nessuna domanda.
Presidente: La difesa?
Avv. Nino Filastò: Signor Scherma, ci può dire dove si trovava ferma la macchina 128? Cerchi di visualizzarla, di localizzarla visivamente.
L.S.: Certo. Davanti alla sua casa.
Avv. Nino Filastò: Da quando lei l’ha vista la prima volta davanti a questa sua casa, a quando poi è intervenuto lo sfasciacarrozze che l’ha portato via, lei si ricorda di averla vista spostata questa macchina?
L.S.: No. Non l’ho mai vista spostata.
Avv. Nino Filastò: L’ha vista sempre nello stesso posto?
L.S.: Sempre ferma e… prima gualche giorno che venisse demolitore, aveva tolto le gomme. E non le so dire di più.
Avv. Nino Filastò: Senta, lei ci potrebbe dire, se se lo ricorda, il nome di questo demolitore?
L.S.: No. Non lo ricordo proprio. Può aiutarvi di più forse, il concessionario delle auto dove ha acquistato.
Avv. Nino Filastò: Che fosse un certo Lotti, per caso, non se lo rammenta.
L.S.: Eh, non… non so proprio.
Avv. Nino Filastò: Senta… No, non ho altre domande.
Presidente: Allora, a questo punto lei può andar via.
L.S.: Grazie.
Presidente: Può andar via non essendoci altri testi da esaminare..
L.S.: Buonasera.
Presidente: Si dichiara chiusa la introduzione della, diciamo, della discussione.
P.M.: Presidente, chiedo scusa a questo proposito. Io chiedo che, se per caso – “se”, perché io non lo so – fossero stati acquisiti dalla Corte quella annotazione, relazione intestata Agenzia Falco e quel verbale del signor Scherma, siano restituiti ai difensori che li hanno prodotti, perché sono stati utilizzati ai fini della ammissione delle prove e non possono, a mio avviso, far parte del fascicolo del dibattimento.
Presidente: A questo punto bisogna che la Corte si ritiri.
Avv. Nino Filastò: Su questa istanza del Pubblico Ministero, per quanto riguarda le investigazioni, cioè a dire il rapporto dell’investigatore Falco, sono remissivo. Non certo per quanto riguarda la certificazione…
Presidente: No, no, quella no. Quella non…
Avv. Nino Filastò: Quella, c’è; e quella resta.
Presidente: Riguarda il rapportino, se mai, del…
Avv. Nino Filastò: Il rapporto, se ne può fare a meno.
Presidente: Allora, se siete d’accordo…
Avv. Nino Filastò: Salvo che eventualmente dal rapporto si potrebbe estrapolare e ? mantenere agli atti del dibattimento, questa indicazione che viene dalla M.B. Investigazioni Mario Buccarella, perché contiene una serie di indicazioni tratte da questo computer di Roma e che riguardano tutte le auto possedute dal signor Lotti: la FIAT 131, la FIAT 128, 124… in successione, fino all’ultima, che è-la FIAT 131, che poi viene… Va be’, fino alla FIAT 131. Questo a me serve con particolare riferimento alle indicazioni che riguardano la 124. Sull’anno di immatricolazione che risulta 0000, e sulla targa che, come ho detto prima, risulta sbagliata. Questo, anche per spiegare il motivo per il quale questo accertamento di cui si sta parlando oggi, è avvenuto con il ritardo che sappiamo. Questo qui fa parte del… questo documento che è una lettera spedita a me, allo studio legale Antonino Filastò, da parte di M.B. Investigazioni di Mario Buccarella, fa parte di questo dossier della Falco. E, secondo me, queste due pagine devono rimanere agli atti.
P.M.: Presidente.
Presidente: Pubblico Ministero, che vuole dire lei?
P.M.: Sì. Volevo dire due cose. Questa annotazione di cui… annotazione, scusate, io uso termini impropri, in questo caso. Questa relazione di cui parla il difensore, relativo al fatto che sono stati estratti dal CED della Polizia, questi dati, è sicuramente una relazione che non può essere negli atti del dibattimento. Faccio presente che, comunque… perché è una lettura fatta da terzi, sui quali ovviamente non è possibile introdurre nel dibattimento una, diciamo, lettura di documenti che potrebbero – essere comunque letti ufficialmente, direttamente al CED da parte, di privati. Quindi non c’è spazio. Vorrei però far presente che la lettura al CED, per quello che riguarda quell’auto – è la Firenze E42… quello che è — è una lettura al CED della quale vi è stata data, stamani mattina, — se loro avranno la cortesia di guardarla in Camera di Consiglio – datata 16/03/98, c’è la strisciata originale del CED e no lettura fatta da terzi, dalla quale risulta: prima, quella macchina lì. Prima, com’era targata, Bolzano; poi com’è targata Firenze. E, contrariamente a quanto viene esposto da questi signori, il numero è esatto.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Cioè, se loro controllano… Quindi è un motivo ancora maggiore per dire: signori, carte che non sono ufficiali, non possono entrare in dibattimento. Anche perché vi dicono che sul CED c’è un numero sbagliato. E loro hanno il CED originale che è gestito dalla polizia di Stato. Questo è il CED, il numero è esatto. Per cui, ragione in più, perché non sia ammesso un documento nel quale si parla di numeri sbagliati che non risulta agli atti, perché il CED numeri sbagliati non ne porta.
Presidente: Allora: “La Corte di Assise di I grado di Firenze, sulla richiesta del Pubblico Ministero volta a ottenere l’esclusione dal fascicolo del dibattimento la documentazione prodotta nell’udienza di ieri dell’Avv. Nino Filastò e, in particolare, del rapporto informativo dell’agenzia investigativa Falco con relativi allegati; Rilevato che di tale documentazione sono acquisibili come documenti pubblici soltanto le due certificazioni del PRA relative all’autovettura targata Firenze E42432, dell’autovettura targata FI, Firenze D56735, mentre tutti gli altri documenti devono essere restituiti, non potendo far parte del fascicolo per il dibattimento, ex articolo 431 C.p.p., ed essendo comunque irrilevanti; Ritenuto inoltre che deve essere ripresa la discussione orale interrotta, essendosi esaurita l’attività istruttoria in conseguenza della precedente ordinanza della Corte; Per questi motivi dispone acquisirsi al fascicolo del dibattimento le due certificazioni del PRA sopramenzionate. Restituirsi al difensore del Vanni gli ulteriori documenti prodotti. Dispone riprendersi la discussione orale interrotta.” Questi sono i documenti da restituire. Pubblico Ministero, riprendiamo da lei la parola.
P.M.: Presidente, si rimanda a domani mattina.
Presidente: Come?
P.M.: Si riprende domani mattina. Sono le sei e mezzo. É una giornata…
Presidente: Ecco, noi dobbiamo sapere, più o meno, programmare il tempo, per…
P.M.: Presidente, io… Sicuramente mi basta riordinare le idee, due parole. Non ho assolutamente da…
Presidente: Chi parla delle parti civili?
Avvocato?: Presidente, sì. Come voi sapete, la discussione è stata interrotta in sede di replica.
Presidente: Sì capisce.
Avvocato?: Quando noi stavamo per prendere la parola in sede di replica. Quindi, il programma è questo…
Presidente: Chiaramente potete utilizzare questo materiale, questa parte qui, più la replica.
Avvocato?: Sì, ma appunto, più la replica. Quindi parlerà il professor Voena, dopo il Pubblico Ministero e poi l’Avv. Giampaolo Curandai, dopo il professor Voena.
Presidente: Le parti civili?
Avvocato?: Anch’io, in fondo mattinata, se è possibile.
Avvocato?: Bene, sì, sì.
Presidente: Nella mattinata.
Avvocato?: (Voce non udibile)
Presidente: Benissimo. L’Avv. Stefano Bertini parlerà, o no?
Avv. Stefano Bertini: (Voce non udibile)
Presidente: Si va in continuazione. Ve lo dico subito. Sì, sì. Non ci sono più mattina e pomeriggio. Si va in continuazione. Poi, il Bertini parla, o no?
Avv. Stefano Bertini: (Voce non udibile)
Presidente: Non è mica obbligatorio parlare, eh.
Avv. Stefano Bertini: Se caso mai, io… se si fa domani…
Presidente: C’è Bertini, c’è l’avvocato… Bagattini, parlano tutti e due, o uno?
Avv. Federico Bagattini: Io di sicuro.
Presidente: Uno.
Avv. Federico Bagattini: Uno, sicuro.
Avv. Stefano Bertini: Poi c’è anche Zanobini, Presidente, allora.
Avv. Gabriele Zanobini: Sì…
Presidente: Poi l’Avv. Nino Filastò, invece, domani è impedito?
Avv. Nino Filastò: Io son qui domani l’altro, Presidente.
Presidente: Eh, allora bisogna che parli domani, lei. Se mai facciamo parlare… Se non si dovesse esaurire la discussione, parliamo domani. Va bene?
Avv. Nino Filastò: Domani non posso.
Presidente: E allora andiamo a domani mattina alle 09.00 all’Aula Bunker dove eravamo prima, che se l’appronteranno… Va bene?
Segretario dell’udienza: (Voce non udibile)
Presidente: Se è la stessa aula, sinceramente non lo so.
(voci non udibili)
Presidente: É una delle due. Tanto sono tutte e due vuote.
Avvocato: Si va anche al pomeriggio?
Presidente: Come?
Avvocato: Si va anche al pomeriggio?
Presidente: Sì, sì. Domani anche il pomeriggio. Sì, si.
P.M.: Bene. Grazie.
Presidente: Bene. Arrivederci alle 09.00, lì. L’udienza è tolta.