18 Marzo 1998, 73° udienza, processo, Compagni di Merende Mario Vanni,  Giancarlo Lotti e  Giovanni Faggi per i reati relativi ai duplici delitti del MdF e Alberto Corsi per favoreggiamento.

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Gino Colli, Avv. Nino Filastò, Mario Vanni, Avv. Aldo Colao, Avv. Antonio Mazzeo, Avv. Andrea Capanni, Avv. Stefano Bertini, Roberto Schema, Avv. Giampaolo Curandai, Dott. Michele Giuttari, Luigi Schema

Presidente: Allora ci sono i testi? Faccia venire Coli Gino, così chiariamo un po’ questa storia. Coli Gino.
Segretario dell’udienza: (Non udibile)
Presidente: Bene. Per cortesia, niente telecamere al testimone. Come si chiama lei?
G.C.: Coli Gino .
Presidente: Quando è nato? 
G.C.: Il NNNNN.
Presidente: Dove?
G.C.: NNNNNNN.

Presidente: Segua il foglio e lo faccia leggere, per cortesia, ad alta voce.
G.C.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non. . .
Presidente: No, no, ad alta voce, ad alta voce.
G.C.: … e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Dall’inizio, dall’inizio.
G.C.: Dall’inizio. “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Deve dire tutto quello che sa, con precisione.
G.C.: Eh, certo.
Presidente: E noi vogliamo sapere una cosa da lei.
G.C.: Sì.
Presidente: Lei lavora nel garage Bellini.
G.C.: Ero coadiuvante lì, al lavoro… insieme al mio consuocero e a mio cognato.
Presidente: Ecco. Senta, lei conosce Lotti Giancarlo?
G.C.: Sì, lo conosco perché era un cliente. Era un cliente.
Presidente: Cliente, fino a quando è stato cliente?
G.C.: Eh, non me lo ricordo. Fino a quando… Mah, non … . ho un’idea.
Presidente: Lei lavorava nel garage lì, nell’autorimessa.
G.C.: Certo, certo.
Presidente: Faceva il meccanico lei?
G.C.: Certo.
Presidente: Ecco, ci può dire: ha acquistato una macchina, lui, da voi, oppure no?
G.C.: Ma è probabile, senz’altro. Perché era, in quel periodo lì specialmente, qualche cliente, amico, lasciavano lì delle macchine per venderle. Può darsi.
Presidente: Ecco. Schwarzenberg Karl, gli dice qualche cosa?
G.C.: Sì, era un nostro cliente anche lui.
Presidente: Ecco, cosa ha fatto lui?
G.C.: Lui ha lasciato una macchina lì, una macchina da poche lire da vendere a chi capitava.
Presidente: E che macchina era?
G.C.: Eh, mi sembra
Presidente: Un 124 blu. Era blu?
G.C.: Guardi, le dovessi dire il colore…
Presidente: Va bene. É un 124.
G.C.: Sì.
Presidente: Lo abbiamo sentito stamattina. É un 124.
G.C.: Sì. Gli è passato tanto tempo, eh.
Presidente: Lo so, appunto. Però, un po’ alla volta, ecco perché le faccio delle domande così, per ricordare…
G.C.: Sì, sì.
Presidente: E questo 124 lo ha venduto lei?
G.C.: É probabile, è probabile lo abbia trattato Anch’io.. Senz’altro. Nei senso che…
Presidente: Cioè, nel senso che c’è chi ci dice che lo ha trattato lei. Quindi…
G.C.: Si, si, può darsi senz’altro. Può darsi.
Presidente: …cerchi di ricordare meglio.
G.C.: Può darsi.
Presidente: E si ricorda a chi lo ha venduto?
G.C.: A chi l’ho venduto. Mi sembrava… a Lotti, mi sembrava. Quel 124 lì. Sì.
Presidente: Ecco, a Lotti. É Lotti. Quanto lo pagò Lotti?
G.C.: Non me lo ricordo.
Presidente: Non se lo ricorda.
G.C.: Non me lo ricordo, assolutamente, guardi. No.
Presidente: Chi lo pagò Lotti, o lo pagò qualche altro per Lotti?
G.C.: É probabile anche che sia stato un…
Presidente: No, “è probabile”, niente di probabile. “Probabile” non vuol dire nulla.
G.C.: Eh…
Presidente: Probabile…
G.C.: …No, perché…
Presidente: Riferisca cosa sa lei.
G.C.: . .. lui lavorava a una draga. É probabile l’abbia pagata il suo principale.
Presidente: Eh…
G.C.: G. : Un assegno del suo principale, perché-…
Presidente: Allora, la pagò il ” principale . di lui con un assegno.
G.C.: Ci sta.
Presidente: Si ricorda più o meno quando è avvenuto questo, o no? É pretendere troppo?
G.C.: No.
Presidente: L’epoca, grosso modo?
G.C.: No, guardi. Assolutamente, non ricordo.
Presidente: Lasciamo l’anno, ma diciamo: la stagione. Inverno, estate, prima della mietitura, dopo la mietitura…
G.C.: Mah., potrebbe essere stato, semmai… proprio inverno, no. Nell’autunno, mi sembra, o nel… così.
Presidente: Come?
G.C.: Inverno no. Mi sembrava d’inverno, no. Mi sembrava più una stagione come ora, ecco, di questo periodo qui.
Presidente: E quando… come ricevette il pagamento, con assegni?
G.C.: Non lo so. Non me lo ricordo.
Presidente: Insomma, lo ha pagato il suo principale.
G.C.: Sì.
Presidente: Il principale, del Lotti, il principale del Lotti. Questo dice lei, no?
G.C.: Sì.
Presidente: Non si ricorda se era assegno, o in contanti. E la macchina quando gliel’avete data a Lotti?
G.C.: Non qlielo so dire, no.
Presidente: Cioè, ora avviene, stamattina oggi avviene il pagamento, la sera avviene il pagamento. Non so quando è avvenuto il pagamento…
G.C.: Ma normalmente la gli si dava quando c’era l’assicurazione, il foglio di via rilasciato dall’ACI. Lui la pagava e prendeva la macchina. E normalmente si, era così. Poi…
Presidente: Cioè, per consegnare la macchina ci vuole la copertura, ci vuole l’assicurazione. La polizza assicurativa.
G.C.: Sì.
Presidente: Avveniva dopo la polizza; assicurativa.
G.C.: Sì.
Presidente: Questo dice lei.
G.C.: Sì, senz’altro.
Presidente: Ma questo di regola. Ma in questo caso è avvenuto così, oppure no?
G.C.: Porca miseria! É avvenuto così.
Presidente: Non è che consegnate la macchina prima…
G.C.: No, no. Assolutamente.
Presidente: Senta, il 128.
G.C.: Non mi ricordo. Il 128?
Presidente: Il 128 rosso coupé, se lo ricorda lei?
G.C.: No, non me lo ricordo. Io mi ricordo di questo qui, proprio per questo signore estero, Schwarzenberg.
Presidente: Eh, Schwarzenberg.
G.C.: Basta. Poi non mi ricordo più…
Presidente: Lei parla di autunno. Ma autunno, cosa vuol dire autunno, per lei?
G.C.: Mah, io mi ricordo… Bah, non me lo… Non me lo ricordo. Non me lo ricordo, guardi. Devo esser sincero. Mah, direi una bugia se dicessi, per dire… non so…
Presidente: L’autunno per lei quando comincia a decorrere? Quand’è che dice, lei: è autunno?
G.C.: Ora… a me mi sembra una stagione così, però ora non mi ricordo mica. Un mese più, un mese meno, non glielo so dire, guardi. È passato troppo tempo, guardi. Non mi…
Presidente: Senta, e la cosa all’ACI, la pratica all’ACI? La scrittura privata per rivendita, eccetera, quando la facevate?
G.C.: No, noi si portava il libretto e il complementare. E all’ACI si prendeva residenza, e la fotocopia della…
Presidente: Il certificato di residenza dell’acquirente, il libretto da parte del proprietario…
G.C.: E dopo, il proprietario, andava a firmare la vendita.
Presidente: …lo portava all’ACI. E quando… Questo avveniva prima del pagamento, o dopo il pagamento? Com’è?
G.C.: Mah, normalmente il pagamento veniva un po’ prima. Perché la pratica, noi all’ACI si lascia tutto li, va bene? Ci danno il foglio di via. Poi, dopo un giorno o due, il cliente va a firmare quando c ‘è il notaro. Io…
Presidente: Dal notaro.
G.C.: Eh. Dal notaro, non lo so…
Presidente: Quando avviene questa… quando avviene questo, la macchina è già venduta, già, consegnata, o no?
G.C.: É già consegnata, perché lui va via con il foglio di via è l’assicurazione.
Presidente: Allora, questa cosa non torna, qui. Non torna. Allora, diciamo subito questo: che la polizza di questa macchina comincia a decorrere dal 20 settembre, questa 124 del Lotti. Dal 20 settembre; mentre la scrittura privata di cessione dello Schwarzenberg a Lotti è del 3 luglio dell’85.
G.C.: Può darsi che in quel periodo fosse fuori il cliente.

Presidente: E com’è, com’è questo intervallo? Ecco, lei mi deve spiegare com’è questo intervallo qui.
G.C.: É probabile che il cliente, in quel periodo, sia andato all’estero. Perché normalmente, qualche volta, andava all’estero, capito, questo signore. E allora che non ci fosse stato subito per firmare la vendita. Eh, oppure…
Presidente: No, no, la vendita è prima, la vendita è prima. È due mesi prima.
P.M.: Se è la vendita… Presidente, se avessimo la prova che quella era la vendita Se era una procura a vendere…
Presidente: La procura a vendere. Cioè…
P.M.: No, io non ho detto…
Avv. Nino Filastò: (Non udibile)
G.C.: Non c’era…
Presidente: No, no. Lei non precisi proprio nulla, perché non interessa ora.
Avv. Nino Filastò:
(Non udibile)

Presidente: Normalmente, normalmente accade…
Avv. Nino Filastò: (Non udibile)
Presidente: Scusi, per cortesia, per cortesia, per cortesia!
Avv. Nino Filastò: (Non udibile)
Presidente: Siamo troppo elettrici. Calmiamoci, per cortesia. Allora, capita a tutti, me compreso, di vendere una macchina e di ritirarne un’altra. Io ritiro la nuova e consegno la vecchia. Io non compro mai macchine usate, fra parentesi, va bene.
G.C.: É vero.
Presidente: Però la macchina vecchia la consegno.
G.C.: Certo.
Presidente: Lascio una procura a vendere, non so, eccetera. E poi dopo so che l’hanno venduta a Tizio o a Caio.
G.C.: Sì, ma in questo caso qui non c’è la procura a I vendere. Perché questo signore ci aveva… siccome, essendo cliente, l’aveva lasciata lì perché demolire gli dispiaceva. E allora la volle vendere. E capitò questo Lotti, ecco, e acquistò questa macchina.
Presidente: Ecco, voi quando avete ricevuto la macchina dallo Schwarzenberg, già avete stabilito il prezzo. Voi no?
G.C.: Senz’altro. Senz’altro si stabilì un prezzo di vendita. Ora non mi ricordo quanto, ma fu…… stabilito un prezzo.
Presidente: Cioè, lo Schwarzenberg voleva una certa cifra…
G.C.: Ecco.
Presidente: …e voi gliel’avete garantita E poi se avete trovato a venderla a di più o a di meno, sono fatti vostri o no?
G.C.: Mah, quello bisogna vedere anche quello, nella consegna, quello che viene fatto. Tante volte c’è da vedere l’olio, questi affari qui. Che uno può pagare o il cliente che l’acquista, oppure quello che la vende. Queste cose qui e basta. Poi, in quei casi lì, non c’è mica guadagni dalla nostra parte. Noi si fa per un favore al cliente e basta. Chiuso.
Presidente: Quando venne fatta quella scrittu… Quando lo Schwarzenberg venne invitato a passare all’ACI, perché c’era il notaio per la firma da mettere sull’atto di cessione, eccetera, il pagamento era avvenuto o no?
G.C.: Ma io penso di sì. Ora non mi ricordo bene? ma noi, che vuole, non si poteva mica trattenere i soldi del cliente. Gli si sono dati senz’altro.
Presidente: Be’, lei non si ricorda questo, il caso specifico. Però, di regola, quand’è che si manda il cliente a completare la procura?
G.C.: Noi si sente lì all’ufficio ACI quando c’è il notaro. Per dire: si fa un foglio oggi, se il notaro oggi non c’è, ma c’è fra due giorni, gli si dice: guardi, giovedì vada a firmare, perché c’è il notaro la sera dalle sei alle sette.
Presidente: Quindi voi i soldi li avete già avuti, oppure vi fidate della promessa di chi viene a comprare?
G.C.: No, ma quando gli si è consegnato la macchina, il foglio di via e residenza. . . il foglio di via e l’assicurazione, si soldi ce li avevano già dati.
Presidente: E allora, se lei mi parla dell’assicurazione, l’assicurazione è il 20 settembre. (Non udibile) Dov’è il certificato… (Al microfono) L’assicurazione è il 20 settembre. Allora, la macchina prima del 20 settembre non viene consegnata. Io questo voglio sapere da lei. Se la consegna a luglio…’. Eccolo qua.
G.C.: Non me lo ricordo. Assolutamente non me lo ricordo. E difatti c’era La Préservatrice, era l’assicurazione. No me lo ricordo.
Presidente: Senta, ma questa macchina… Un’altra domanda. Va be’, prima le facciamo rispondere. Guardi bene quello, poi faremo un’altra domanda.
G.C.: Sì, sì. L’assicurazione era questa qui.
Presidente: L’assicurazione era questa qui.
G.C.: Sì.
Presidente: Ecco, quando lo Schwarzenberg portò la macchina, questa macchina aveva anche una copertura assicurativa che andava a… oppure no?
G.C.: Non me lo ricordo.
Presidente: Oppure aveva…
G.C.: Non me lo ricordo.
Presidente:  …disdetto tutto…
G.C.: Questo, non credo. Ma non me lo ricordo. Guardi, non voglio proprio… non me lo ricordo.
Presidente: Cioè, quando vi consegnano la macchina siete responsabili voi dell’officina, del garage, di tutto…
G.C.: Certo. Siamo lì, responsabili. Perché poi è un piazzale nostro, privato. A quel tempo…
Presidente: Quindi, anche un’assicurazione…
G.C.: …non ci interessava dell’assicurazione. Per andare a provarla, se gli si faceva provare prima, ci s’ha la targa prova. Sicché non c’era problemi per quello.
Presidente: Senta, il Lotti veniva sempre da voi per fare riparare la macchina o no? O si serviva anche di altri? ,
G.C.: Ma quando si vendè questo 124, senz’altro veniva sempre da noi. Poi, dopo…
Presidente: Però voi avete venduto anche il 128, la macchina di prima.
G.C.: É probabile che mio cognato…
Presidente: Perché dice che l’ha venduta suo cognato.
G.C.: Il mio cognato, sì. Può darsi. Sì. Sì.
Presidente: Ecco perché ho domandato se lo vedeva in officina con questa macchina…
G.C.: Ah, senz’altro. Quando c’era, in quel periodo lì, che si guastava la macchina veniva da noi. Poi dopo non l’ho rivisto più. Ma sa, non ci siamo mica noi soli di meccanici. Eh, sennò sarebbe da pretender troppo.
Presidente: Non mi ha spiegato com’è questa scrittura notarile del luglio…
G.C.: Io, se il passaggio l’è- avvenuto un pochettino dopo, perché questo signore è andato a firmare in ritardo, questo non glielo so dire.
Presidente: Come, firmare…
G.C.: Comunque… Per dire, questo signore che doveva firmare la vendita, forse gli avranno rinnovato qualche foglio di via. É probabile che sia…
Presidente: No, quel signore che doveva firmare la vendita, l’ha firmata il 3 luglio.
G.C.: Ah.
Presidente: Il 3 luglio.
G.C.: Ah, allora…
Presidente: E come si arriva dal 3 luglio al 20 settembre per la polizza della macchina. É questo che non capisco.
G.C.: Questo non lo so.
Presidente: Capito?
G.C.: Ma…
Presidente: Se lei dice: ‘noi non consegniamo la macchina se non ci ha l’assicurazione già stipulata, allora: o gliel’avete consegnata subito, o gliel’avete consegnata il 20 settembre. Me lo dica lei, quando…
G.C.: Ma io, guardi, non me lo ricordo. Io so soltanto che quando normalmente si consegna le macchine, si guarda sia l’assicurazione che il foglio di via, e che ci sia il bollo e tutto. Poi… Ora non me lo ricordo.
Presidente: Senta, questa macchina quanto tempo è stata nel piazzale da voi, la 124?
G.C.: Per vendere?
Presidente: Eh.
G.C.: Boh, non lo so, non me lo ricordo. Non me lo ricordo. No, non lo so. Non me lo ricordo. Se… ci può essere stata un mese, o due, non posso… non posso dirglielo.

Presidente: Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Sì, Presidente. Volevo chiedere ma penso che qui si va (incomprensibile) ipotesi. Perché il teste sta continuando a dire che non lo ricorda, o non lo sa. Però provo anch’io: può essere avvenuto, se lo sa, che il compratore, rispetto a quella data del 3 luglio, si sia trovato il Lotti a non avere denaro per pagare voi? Non avere il denaro per pagare l’assicurazione, per le volture, per cui la data dal 3 luglio al 20 settembre può essere avvenuta una situazione di equo genere? Ricorda niente in proposito?
G.C.: No, non me lo ricordo, guardi.
P.M.: È mai successa una cosa di questo genere? Che, rispetto alla firma voi date solo quando c’è l’assicurazione?
G.C.: No.
P.M.: Comunque voi consegnate la macchina quando avete la copertura assicurativa.
G.C.: Certo.
P.M.: Grazie.
G.C.: Di niente.
Presidente: Altre domande?
Avv. Nino Filastò: Una domanda io, Presidente. Volevo fare una domanda. Questa centoventi…
Presidente: No, aspetti un attimo, Avv. Nino Filastò. Avv. Aldo Colao.
Avv. Aldo Colao: Senta, scusi, ma…
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: …di regola, chi è che paga il bollo dell’assicurazione?
G.C.: Il bollo o l’assicurazione?
Avv. Aldo Colao: Cioè, chi è che paga il certificato, la polizza di assicurazione?
G.C.: Mah, normalmente quello che si assicura, il cliente,
Avv. Aldo Colao: Cioè, l’acquirente…
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: L’acquirente.
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: Ecco. E allora, chi è che si cura di, fare il contratto di assicurazione, voi o il cliente?
G.C.: Noi si mandava lì, all’assicurazione in via Orti Oricellari.
Avv. Aldo Colao: Quindi, evidentemente… Allora, il cliente dà i denari…
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: …per pagare, per fare il contratto di assicurazione…e, tramite l’agenzia, curate che questi denari siano versati alla Compagnia che rilascia polizza e certificato.
G.C.: E certificato.
Avv. Aldo Colao: Quando voi avete polizza e certificato, a quel punto lì consegnate la macchina.
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: É così?
G.C.: É così.
Avv. Aldo Colao: Quindi, evidentemente, i denari sono stati dati prima del 20 di settembre.
G.C.: É probabile. Non mi ricordo…
Avv. Aldo Colao: Ecco. O intorno al 20 settembre. No, no, “è probabile”… É così o non è così?
G.C.: Eh…
Avvocato: Non si ricorda nulla, vien via!
Avv. Aldo Colao: É così il discorso?
G.C.: Ma dovrebbe esser così.
Avv. Aldo Colao: L’acquirente paga.
G.C.: Eh.
Avv. Aldo Colao: Ecco, quindi… Allora, l’acquirente della macchina che è il Lotti, ha pagato per poter avere il certificato e il contratto della polizza.
G.C.: Certo.
Avv. Aldo Colao: Va bene. Grazie, io non ho altre domande.
Presidente: Prego, Avv. Nino Filastò.
Avv. Nino Filastò: Signor Coli, questa 124 era una berlina o sportiva?
G.C.: Questa che si sta parlando…
Avv. Nino Filastò: Sì.
G.C.: …è una berlina.
Avv. Nino Filastò: Una berlina.
G.C.: Quattro porte.
Avv. Nino Filastò: Signor Coli, è mai capitato a voi di vendere una macchina usata appartenente ad un’altra persona, ad un altro acquirente, munita di contratto di assicurazione? Cioè a dire: con un contratto di assicurazione che scade in un’epoca successiva al momento in cui avviene l’acquisto.
G.C.: Può darsi, ma… guardi, non me lo ricordo, questo, che sia avvenuto su quella.
Avv. Nino Filastò: No, no, su questa. Dico in generale…
G.C.: Non… In generale, normalmente, non capita mai. Almeno a noi.
Avv. Nino Filastò: Ecco, tenendo presente, fra l’altro, che questo signore era uno straniero e che, fra l’altro, questa macchina, per quello che riguardava lui, non l’avrebbe più usata lui. Cioè a dire: lui, lasciando questa macchina, la persona che avesse fatto un eventuale contratto di assicurazione in precedenza, insomma, l’avrebbe lasciato decadere. Non avrebbe avuto la necessità, poi… Voglio dire, capisce? Normalmente… Le spiego il discorso.
G.C.: Sì.
Avv. Nino Filastò: Normalmente succede così: io ho un contratto di assicurazione sulla macchina che voglio vendere: ad una terza persona. Al momento in cui mi disfo di questa macchina e ne compro una nuova, in Italia, trasferisco il mio contratto di assicurazione dalla macchina che vendo alla macchina nuova che acquisto.
G.C.: Ma è probabile che abbia fatto anche lui questa…
Avv. Nino Filastò: Eh, no. In questo caso non è probabile, perché la persona che aveva questa macchina si era trasferita all’estero, quindi il suo contratto di assicurazione italiano non avrebbe avuto più nessun valore. Quindi può darsi, potrebbe darsi che questa signora avesse lasciato il contratto…
G.C.: É probabile, ma io non me lo ricordo.
Avv. Nino Filastò: Ecco, lei non se lo ricorda, però c’è questa possibilità. Eh?
G.C.: Ci può essere codesta possibilità. Però io non me lo ricordo, guardi.
Avv. Nino Filastò: Bene, grazie. No, no, ma infatti, volevo soltanto confrontare…
Presidente: Dice sempre: ”É probabile, è probabile”, però lo dice troppo spesso “probabile”.
G.C.: No, che le devo dire?
Presidente: “Probabile” non vuol dire nulla.
G.C.: Non me lo ricordo, abbia pazienza. Che devo dire? Non me lo ricordo.
Presidente: Allora probabile lo dà come possibile…
G.C.: Allora gli dico no, o si. Vuole così?
Presidente: No o sì…
G.C.: Ecco: no, io non lo so.
Avv. Aldo Colao: (Non udibile)
Presidente: Ma scusi, avvocato, che vuole lei, eh?
Avv. Aldo Colao: Una domanda ancora, volevo fare. La Préservatrice, lei ha detto, è la Compagnia, no?
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Cioè, lei ha riconosciuto…
Avvocato (Non udibile)
Avv. Aldo Colao: Ma che vuol dire? Voglio dire: che Compagnia è quella dell’assicurazione della Polizza?
G.C.: É La Préservatrice.
Avv. Aldo Colao: La?
G.C.: La Préservatrice, com’è.
Avv. Aldo Colao: La Préservatrice.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: D’accordo. Lei ha detto: “Ah, La Préservatrice”.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Quindi gli è venuto a mente…
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Cioè…
G.C.: Dell’assicurazione, sì.
Avv. Aldo Colao: Eh, e allora perché le è venuto a mente La Préservatrice, questa…
Presidente: Ha visto anche il foglio scritto qui, eh.
Avv. Aldo Colao: No, ma perché è una…
G.C.: Perché ho letto lì sopra.
Presidente: Eh, l’ha letto…
Avv. Aldo Colao: Sì. Non è che era una Compagnia che voi, che questa agenzia si appoggiava a questa Compagnia per fare i contratti?
G.C.: Sì…
Avv. Aldo Colao: Questo, volevo sapere.
G.C.: Senz’altro. Qualche volta la mia moglie era in contatto e faceva delle assicurazioni con questa Compagnia qui e ci mandava il tagliandino. Però io non so se questa… senz’altro la si sia fatta noi, o sia andato da sé, io non lo so.
Avv. Aldo Colao: Quindi le… Ecco, appunto, le era nota perché voi avevate anche contatti con questa Compagnia.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Non è che l’ha vista ora e basta.
G.C.: No, no…
Avv. Aldo Colao: Lei già… Ecco. Cioè, era una Compagnia con la quale voi appoggiavate, tramite questa agenzia, i vostri clienti.
G.C.: Certo.
Avv. Aldo Colao: É questo il discorso.
G.C.: Sì.
Avv. Aldo Colao: Bene. Grazie, non ho altre domande.

Presidente: Senta, un’ultima domanda: il signor Scherma Roberto, gli dice qualche cosa a lei?
G.C.: Mah, l’è un signore che ci ha la draga dove lavorava Lotti. Giù, in Pesa. Lo conosco come… qualche volta si serve da noi, a volte, così.
Presidente: E lui è venuto a pagare la macchina del Lotti, o è stato qualcun altro a pagare la macchina dì Lotti?
G.C.: A me mi sembrava… No, no, venne lui, mi sembra, a pagare.
Presidente: Venne lui?
G.C.: Sì. E il Lotti.
Presidente: Eh?
G.C.: Lui… Mi sembra Scherma. Però, come… un me lo ricordo se era lui…
Presidente: O sì o no. Va bene, va bene… Lui afferma non lo sa. Lei deve dire se lo sa, o non lo sa.
G.C.: Eh…
Presidente: Non si allontani, perché dobbiamo sentire lo Scherma. Va bene?
G.C.: Senz’altro.
Avv. Antonio Mazzeo: Permette un’ultima domanda?
Presidente: Va bene? Ah, mi scusi. Prego.
Avv. Antonio Mazzeo: Prego, Presidente. Senta, visto che siamo nel probabile, giustamente, dopo 13 anni… Ma è mai successo, a memoria sua – mettiamola così – è mai successo che un cliente viene da voi, vede una macchina usata lì, sul piazzale e dice: ‘ma tienimela ferma, questa mi interessa’, eccetera, eccetera. Va bene? Poi dice: ‘la compro’. Vi mettete d’accordo sul prezzo di acquisto. In questo caso mi sembrano 800.000 lire, mi sembra di aver sentito…
Presidente: 800.000 lire, sì.
Avv. Antonio Mazzeo: Quanti, Presidente?
Presidente: Così si dice.
Avv. Antonio Mazzeo: Ecco. Va be’, qualunque sia stato. Vi trovate d’accordo; si sa che questo è pronto a pagare; voi telefonate al venditore, quello che ve l’ha affidata, e gli dite: ‘guarda, amico, vai giovedì che c’è il notaio, lì all’AGI. Fai la dichiarazione di vendita a favore di…’, nome cognome, indirizzo, dati anagrafici, eccetera. Se fate questo è probabile, per dire, che abbiate già i soldi, oppure dovete avere una grande fiducia nell’acquirente.
G.C.: Eh.
Avv. Antonio Mazzeo: Perché, se anche non ve li ha dati, ve li darà. Giusta?
G.C.: Certo.
Avv. Antonio Mazzeo: Ci siamo fin qui. É mai successo che da questo momento siano passati due mesi, che poi chi ha pagato si ripigli questa macchina e vada a giro?
G.C.: No.
Avv. Antonio Mazzeo: Grazie.
Presidente: Prego? 
Avv. Andrea Capanni: Posso fare una domanda? Avv. Andrea Capanni. Mi scusi, in quegli anni, a come ricordo io, era consentito fare i passaggi di proprietà trascrivendo la procura a vendere. Le risulta?
G.C.: No. 
Avv. Andrea Capanni: Non che lo facevate voi, o… le risulta che era una prassi consentita? Cioè, faccio un esempio…
G.C.: Ma non credo, non credo. 
Avv. Andrea Capanni: …una persona…
Avv. Nino Filastò: (Non udibile) 
Avv. Andrea Capanni: Ma quello emerge dopo.
Avv. Nino Filastò: Ha detto: “Non credo”, due volte. Ha detto “No”, una volta; e “non credo”, la seconda. 

Avv. Andrea Capanni: E io gli faccio un’altra domanda. É mai accaduto che una persona si sia presentata da voi conosciuta magari, ha lasciato una macchina per venderla, sottoscrivendo una procura notarile – quindi dall’agenzia, presso il notaio — a vendere, poi se ne sia andata e abbia ricevuto comunicazione dell’avvenuta vendita, e i soldi in tempo successivo?
G.C.: No. 
Avv. Andrea Capanni: A voi non è mai capitato.
G.C.: No. 
Avv. Andrea Capanni: Grazie. 
Avvocato: Una domanda, Presidente, mi scusi. Senta, signor Coli – impostiamola così la domanda — è mai capitato che al momento del contratto non vi sia la copertura assicurativa e quindi si aspetti un po’ di tempo prima di consegnarla, quando cioè ci sarà la copertura assicurativa?
G.C.: Se non c’ha l’assicurazione senz’altro. Ma… 
Avvocato: Benissimo. Grazie.
G.C.: …mi sembra… Mi sembra di no, in quel caso lì, perché a me mi sembrava ci avesse tutto. E la prese la macchina. 
Avvocato: Le sembra ora?
G.C.: No, no, no., 
Avvocato: A quel tempo.
G.C.: Sì. 
Avvocato: Le sembrava che avesse…
G.C.: Sì, era tutto in regola… 
Avvocato: Da cosa lo deduce che le sembrava che avesse la copertura assicurativa?
Presidente: E allora perché non mi spiega, allora… 
Avvocato: Scusi, Presidente…
Presidente: … il certificato di assicurazione del 20 settembre? Se è così… 
Avvocato: Da cosa le sembra?
Presidente: Scusi, eh, avvocato. Se è così, se la macchina è tutto in regola il 3 luglio, perché , l’assicurazione parte da 20 settembre? Ce lo dica… 
Avvocato: Eh, guardi che qui l’assicurazione è del 20 settembre, eh.
P.M.: Ma non lo sa…
G.C.: Non lo so. Non lo so, mi dispiace. Non lo so. 
Avvocato: Ecco, scusi, questo…
G.C.: Non me lo spiego. 
Avvocato: Questo “Mi sembra che ce l’avesse”, da cosa deriva, questo…
G.C.: Io… Perché normalmente, quando si consegna una macchinai non sta ferma lì o coso… normalmente ci hanno tutto. Se poi, questo, è successo questo, io non lo so. Non me lo ricordo.. A questo punto, io non me lo ricordo. 
Avvocato: Benissimo. Grazie. Questo…
Presidente: Si accomodi, per cortesia. Si accomodi.
G.C.: Sì.
Presidente: Rimanga… rimanga un attimo qui.
Avv. Nino Filastò: Presidente, io dovrei fare una istanza.
Presidente: Chi è? 
Segretario dell’udienza: (Non udibile)
Presidente: Allora, faccia venire Scherma Roberto. Benissimo. Faccia venire…
Avv. Nino Filastò: Presidente, dovrei fare una istanza, io.
Presidente: Mi dica.
Avv. Nino Filastò: Ora io ho sentito dall’Avv. Stefano Bertini – perché prima questa cosa non mi constava…
Presidente: Volevo sentire prima il testimone…
Avv. Nino Filastò: Presidente, ma può servire, proprio per il testimone.
Presidente: Ah, mi dica allora, benissimo. Allora va benissimo.
Avv. Nino Filastò: Ho sentito dall’Avv. Stefano Bertini che quei contratti, quei documenti assicurativi, sono stati acquisiti perché trovati in una agenda di Lotti. È così, o sbaglio?
Avv. Stefano Bertini: Sì, lo ha detto a me.
Avv. Nino Filastò: No, vorrei ci desse la conferma…
Avv. Stefano Bertini: Cioè un portadocumenti…
Avv. Nino Filastò: Un’agenda, portadocumenti… Io vorrei che venisse esibito al Pubblico Ministero il decreto di sequestro di questo portadocumenti. 
Avv. Stefano Bertini: No, documenti provenienti dall’imputato possono essere sempre esibiti, in qualsiasi stato o grado…
Presidente: No, no, avvocato, scusi. Faccia parlare…
Avv. Nino Filastò: Insomma, ma io voglio sapere una cosa, Presidente. Me ne devo andare?
Presidente: (ride)
Avv. Nino Filastò: No, perché io, alla fine, sono anche disposto ad andarmene.
Presidente: No, no, avvocato, no…
Avv. Nino Filastò: Quindi noi apprendiamo che il Lotti ha, o una agenda, o portadocumenti, qualche cosa di questo genere, che si riferisce a quest’anno 1985. Allora apprendiamo che non è stata sequestrata. È così? Sì…
Avv. Stefano Bertini: Non è un’agenda… 
P.M.: Evidentemente… evidentemente, se tira fuori dei documenti…
Avv. Nino Filastò: Eh, insomma, Presidente… Ne prendiamo atto. Però, a questo punto, a questo punto, questo portadocumenti, qualunque cosa esso sia, con tutti i documenti che ci sono dentro, riferendosi al 1985, immediatamente va tirato fuori e sequestrato e portato agli atti. Bene, Presidente? Mi pare che questo sia il meno che si possa… É vero che è tardi, che è passato molto tempo, ma visto che è venuto fuori, a questo punto, lo acquisisca immediatamente la Corte. E questo è
Avv. Antonio Mazzeo: Povero Faggi gli hanno sequestrato due casse di agende, Presidente… Scusi, pazienza.
Avv. Nino Filastò: Ma scherziamo, Presidente! (Non udibile) Ma scherziamo! Ma come?
Presidente: Allora, va bene, ho capito. Andiamo, facciamo entrare il teste.
Avv. Nino Filastò: Poi…
Presidente: Avv. Stefano Bertini, cos’è questo documento che ha…
Avv. Stefano Bertini: Presidente, il discorso è questo:’non c’è: un riferimento ’85. Quello è un porta…. è un inserto in cui ha preso… essendo degli appunti, dei fogli di carta, ha preso questi certificati. Non è un’agenda dell’85.
Avv. Nino Filastò: E gli appunti, qualunque cosa sia, a noi ci serve. Gli appunti, tutto.
Avv. Stefano Bertini: Sono documenti, proprio, d’identità. 
Presidente: (Non udibile)
Avv. Antonio Mazzeo: Sennò sembra che uno è un prestigiatore che tira fuori dal cilindro.
Presidente: Va be’, prendiamo atto dell’istanza poi provvederemo, venga avanti.
Avv. Antonio Mazzeo: (Non udibile)
Avv. Nino Filastò: Ma insomma, scusi, Presidente, ma si può vedere questa cosa? Almeno vedere…
Presidente: Senta avvocato… 
(voci inudibili)
Avv. Nino Filastò: Si può vedere?
Presidente: Avvocato, abbia pazienza, ha fatto l’istanza, basta, finiamola lì poi la Corte provvederà. 
(voci inudibili)
Presidente: Se il commissario non… che le posso dire? 
(voci inudibili)
Avv. Nino Filastò: La privacy? La privacy? Con dieci morti?
P.M.: Scusi ma tutti i documenti di Vanni sono in questo processo?
Avv. Nino Filastò: Accidenti! C’è duecento lettere spedite dal carcere da questo poveromo. Ma che scherziamo!
P.M.: (voci inudibili)
Avv. Nino Filastò: (Non udibile)
Presidente: Va bene.
P.M.: Onde evitare inutili polemiche, se la Corte crede, va a vedere in casa di Vanni quante cose ci sono che non sono state sequestrate…
Avv. Nino Filastò: Ci son state! Non c’è un accidente dì niente. É la casa più nuda che abbia mai visto in vita mia.
Avv. Antonio Mazzeo: É quaranta metri quadrati. 
(voci inudibili)
P.M.: La Corte può andare a vedere…
Presidente: Va bene. Ora venga il teste.
P.M.: Comunque, io credo che le cose che sono state sequestrate sono a disposizione.
Presidente: Venga lei, venga lei, venga. Poi deve venir suo fratello. 
(voci inudibili)
Presidente: Non si preoccupi delle voci. 
(voci inudibili)
Presidente: Signori, basta ora, eh, signori.
Avv. Stefano Bertini: Mai vista una cosa del genere. Non ho detto un’agenda, non dell’85.
P.M.: (Non udibile)
Avv. Nino Filastò: (Non udibile) 
(voci inudibili)
Presidente: Cosa? 
(voci inudibili)
Avv. Antonio Mazzeo: Presidente… con molta serenità ho rilevato che certi documenti che la Corte nella sua ordinanza di ieri richiedeva, correttamente, al Pubblico Ministero…
Presidente: C’è il verbale di sequestro.
Avv. Antonio Mazzeo: Appunto perché non risultavano consegnati alla Corte, quando invece risultavano i verbali di sequestro. Stamattina venivano consegnati…
P.M.: C’è l’elenco, per fortuna c’è l’elenco.
Avv. Antonio Mazzeo: …venivano consegnati dall’Avv. Stefano Bertini. Io ho chiesto, con molta… dell’Avv. Stefano Bertini… (voci inudibili)
P.M.: No, no, no .
Avv. Antonio Mazzeo: Ma questi documenti chi li sta consegnando?
P.M.: No, no, no, no.
Avv. Antonio Mazzeo: Come no? L’ha consegnati Bertini e mi ha detto che venivano dalla sua agenda.
P.M.: No, no, no, no e no.
Avv. Antonio Mazzeo: Come no? C’è un verbale.
P.M.: La confusione… la confusione è confusione. Presidente, mi scusi… 
Presidente: Prendiamo il verbale, prendiamo il verbale…
P.M.: Correttamente glielo legga.
Avv. Antonio Mazzeo: Ma perché deve fare così, ma poi è Bertini che l’ha consegnati questi qui, non il Pubblico Ministero. 
(voci inudibili)
P.M.: Per carità…
Presidente: Ora c’è il verbale, lo verifichi lei e veda… tutti e due, vai. Per carità.
P.M.: (Non udibile)
Presidente: Allora, sentiamo intanto il testimone, lì. Come si chiama lei? Scherma Roberto? 
R.S.: Schema Roberto, sì. 
(voci inudibili)
Presidente: Capisco che… Pubblico Ministero un po’ di pazienza, sennò non arriviamo in porto, qui.
P.M.: Sì, Presidente, ma si continua a fare illazioni…
Presidente: Eh, allora, Scherma Rob… e va be’…
Avv. Antonio Mazzeo: (Non udibile)
Presidente: Scherma Robe…
P.M.: (Non udibile) 
(voci inudibili) 
Presidente: Avv. Antonio Mazzeo, Mazzeo, ora la smetta sennò a questo punto bisogna prendere provvedimenti.
Avv. Stefano Bertini: Sono agende… Fra l’altro ci sono anche documenti dell’86, se non sbaglio, da me prodotti, quindi non c’è solo l’85 e basta.
P.M.: (Non udibile)
Presidente: Andiamo. 
(voci fuori microfono)
Presidente: Così si fa al mercato, così si fa al mercato. 
(voci inudibili) 
Presidente: Avvocati, così si fa al mercato, meno male che ci sono le telecamere di questo spettacolo che si porta nelle case d’Italia.
Avv. Nino Filastò: (Non udibile) 
(voci inudibili)
P.M.: Eh, c’è un verbale di sequestro con l’elenco e l’ha consegnato il Pubblico Ministero. Per cortesia, prima di dire le cose, lo guarda, poi. vedrà che…
Avv. Antonio Mazzeo: Insomma, quei tre documenti che mi ha dato cortesemente al Giudice a Latere, provenivano dal Pubblico Ministero o dall’Avv. Stefano Bertini?
Presidente: Dall’Avv. Stefano Bertini.
Avv. Antonio Mazzeo: Oh, grazie…
P.M.: (Non udibile)
Avv. Nino Filastò: (Non udibile)
Avv. Antonio Mazzeo: (Non udibile) 
(voci inudibili) 
Presidente: Allora, Scherma Roberto, dove è nato?
R.S.: A Xxxxx.
Presidente: Quando?
R.S.: Il XX/XX/XX
Presidente: Residente?
R.S.: Residente a Xxxxx.
Presidente: Prego, legga quel foglio lì.
R.S.: “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Senta, signor Scherma, noi vogliamo sapere da lei una cosa: lei era datore di lavoro del Lotti?
R.S.: Lotti, sì.
Presidente: Fino a quando Lotti ha lavorato con lei?
R.S.: Mah, il Lotti ha lavorato con me, mi pare, fino nell’85, ’87, non me lo ricordo.
Presidente: Quegli anni lì.
R.S.: Bisognerebbe guardare il libro matricola che c’ha il ragioniere.
Presidente: Eh. Lui abitava vicino a lei?
R.S.: Lui abitava… sì, abitava lì accanto a me.
Presidente: Accanto a lei. Eh. Che macchina aveva lui, si ricorda? Fino a quando ha abitato lì.
R.S.: Eh, ma lui delle macchine ne ha cambiate diverse. Ogni pochino lui ne cambiava qualcuna, perché erano macchine vecchie e allora o la batteva o gli si rompeva, dice: ‘per accomodarla ci vuole tanto, allora, no, allora ne cerco un’altra.’
Presidente: Ecco. Lei si ricorda una 124 blu?
R.S.: No, mi pare che era bianca la 124.
Presidente: Ma lui m’ha detto blu, non lo so, blu, celeste… insomma, non bianca.
R.S.: A me mi pare che era bianca e poi ce n’ha avuta un’altra rossa.
Presidente: Va be’, lasciamo stare per ora la rossa, lasciamola stare per il momento; la vediamo dopo la rossa. Quella 124…
R.S.: A me mi pare che era… mi ricordo che era bianca.
Presidente: Va bene.
R.S.: 0 che era qualche altra…
Presidente: La domanda è questa: lei ha mai pagato una 124 a Lotti?
R.S.: Una 124?
Presidente: L’ha pagata lei per conto del Lotti? Che lui ha ritirato poi insieme a lei?
R.S.: Eh, può darsi.
Presidente: Può darsi.
R.S.: Può darsi perché… sì, può darsi perché lui lavorava con me, allora, dice: ‘mi mancano questi soldi e…’
Presidente: A chi l’ha… .
R.S.: …il meccanico vuole che, insomma, che tu ci vieni e poi glieli darai, poi glieli dai tu…
Presidente: Poi lei glieli pigliava sulla paga un po’, lei.
R.S.: Sì, certo, e ci mancherebbe’.
Presidente: Glieli pigliava sulla paga.
R.S.: Eh.
Presidente: E questa macchina da chi l’avete comprata?
R.S.: Mah, mi pare che questa macchina la comprò dall’officina Bellini.
Presidente: L’officina Bellini.
R.S.: Perché ne ha comprata più di una, lui, di queste macchine.
Presidente: Sì, sì, lo so.
R.S.: E ora io un me lo ricordo.
Presidente: Si parla del 124, però, non delle altre.
R.S.: Mi pare che questa l’abbia comprata lì…
Presidente: Quella che ha pagata lei, quella che ha pagata lei.
R.S.: Gliel’ho detto, mi pare che era dall’officina Bellini.
Presidente: Sì, l’officina Bellini, sì. Quello che dice il Lotti…
R.S.: Al cento per cento non glielo… non glielo posso assicurare.
Presidente: No, no, lo dice il Lotti. L’ha detto il Lotti che l’ha pagata lei, 800.000 lire.
R.S.: Sì…
Presidente: Si ricorda questo pagamento all’officina Bellini in che epoca avvenne? Il giorno, di sera, la stagione o non stagione. Cerchi un po’ di far mente locale.
R.S.: Come? Unn’ho capito la…
Presidente: Lei andò insieme al Lotti all’officina Bellini a pagare questa macchina.
R.S.: Sì. Non mi ricordo se era l’officina Bellini, insomma, da un meccanico a San Casciano.
Presidente: Ce l’ha detto anche…
R.S.: Ma mi pare che…
Presidente: Un meccanico a San Casciano, benissimo. É uscito poc’anzi, sta lì fuori, se vuole… è quello che ha ricevuto il pagamento da lei.
R.S.: Sì.
Presidente: Va bene?
R.S.: Sì.
Presidente: Allora, si ricorda quando è avvenuto questo fatto? Siamo nell’85, la metto sulla strada.
R.S.: Eh, un me lo ricordo, come fo? Sarà stato nell’85, nell’87, nell’83, non me lo ricordo.
Presidente: No, va bene…
R.S.: Non…
Presidente: Comunque, allora voglio sapere una cosa: quando lei ha pagato, la macchina l’avete ritirata subito
R.S.: Sì, io mi ricordo che siamo andati assieme e questi soldi o gliel’ho dati subito al meccanico, sennò gli ho detto: ‘te li do io, la macchina gliela puoi dare’, ecco. O glieli diedi subito, un me lo ricordo, diciamo, se questi soldi io gliel’ho dati lì per lì.
Presidente: Comunque, è andato insieme al Lotti…
R.S.: Insieme a Lotti e io ho detto, questi soldi…
Presidente: E sta dicendo, la macchina l’ha ritirata la stessa occasione, oppure è andato dopo a ritirarla?
R.S.: Ma io penso che sia andato dopo, però, perché io ci sono andato di furia, così, perché lui dice: ‘bisogna che vieni te, sennò la macchina un me la dà, io i soldi non ce li ho, poi me li ritiri’, e via discorrendo.
Presidente: Davanti a lei la macchina non l’ha ritirata.
R.S.: Non… non me lo… mi par di no. Io, come gli ripeto, sono andato lì; questi soldi o gliel’ho dati subito o gliel’ho dati dopo. Gli ho detto: ‘va bene, la macchina gliela potete dare’. Ecco.
Presidente: Sì, ho capito, lei ha pagato, in ogni modo. Insomma, per il Bellini andava bene. Comunque pagata.
R.S.: Mah, fatto queste tre parole, io sono venuto via.
Presidente: É venuto via.
R.S.: Eh, perché io sono sempre con la furia.
Presidente: E al meccanico come siete andati? Siete andati insieme o siete andati ognuno per conto suo?
R.S.: Dal meccanico… ci siamo trovati là, mi pare. Mi pare che ci siamo trovati là.
Presidente: No, mi pare…
R.S.: O che… come fo? Che si era tutti e due lì, sì, quando c’è stato questa discussione di comprare questa macchina.
Presidente: Appunto, un po’ alla volta…
R.S.: Però che ci siamo… che io ho portato lui là…
Presidente: Sì, ma un po’ alla volta che rivede l’episodio, rivede la scena, si può ricordare, no?
R.S.: Eh. . .
Presidente: Voi abitavate tutti e due vicini, lavorate insieme, quindi, non c’era necessità di andare dalla draga, dov’è, al Ponte Rotto…
R.S.: Sì, è al Ponte Rotto.
Presidente: Potevate andare con una macchina sola, anziché con due, non lo so.
R.S.: Sì…
Presidente: Però me lo dica lei se c’è andato con una macchina o siete andati con due macchine, una macchina e un motorino, a piedi…
R.S.: Mah, questo non glielo posso dire di preciso, se lui quando siamo andati dal meccanico l’ho portato io, o sennò gli ho detto: ‘va bène, aspettami là stasera e ci sono anch’io’.
Presidente: Non se lo ricorda.
R.S.: Ecco. O così, sennò ci siamo andati assieme.
Presidente: Comunque, lei è andato a pagare e è andato via.
R.S.: Si, sì, quello subito, fatte tre parole e sono tornato via, io.
Presidente: Senta, la macchina 128, se la ricorda la macchina, 128?
R.S.: Mi pare che è quella rossa.
Presidente: Rossa, rossa.
R.S.: Rossa, sì.
Presidente: Quella scodata.
R.S.: Sì, sì.
Presidente: Quella la pagò anche lei?
R.S.: No, gli avrò dato dei soldi se ce n’aveva di bisogno, ma…
Presidente: Quella macchina la teneva anche lì a casa vostra, a casa sua, lì…
R.S.: Sì, a casa sua, diciamo, che…
Presidente: E quando ritirò la macchina, la 124, davanti a casa sua c’erano tutte e, due le macchine, o ce n’era una sola?
R.S.: Ma mi pare per un po’ di tempo c’è stata anche quella che non andava, quella che l’aveva rotta.
Presidente: Quella che era rotta. Non mi ricordo di che, era rotta; quella per un po’ di tempo ci deve essere stata, lì.
Presidente: E quando c’era la macchina 124, la blu, Lotti usava anche la 128 no? 0 usava solamente la 124 nuova? Nuova per modo di dire.
R.S.: Nuova per modo di dire. No, ci sta, questa vecchia che non andava, quando lui aveva quell’altra, un po’ di tempo gliel’ho vista là davanti a casa.
Presidente: Sì, ma la domanda mia era un’altra: le macchine sono tutt’e due davanti a casa, no? Lì.
R.S.: Sì, sì.
Presidente: Volevo dire, Lotti usava sempre la macchina nuova, oppure usava anche l’altra?
R.S.: No, l’altra no, non credo, non credo io, perché era rotta.
Presidente: Quello che ha visto, quello che ha visto lei, lei non deve dire quello che pensa, quello che ha visto fare, è una cosa diversa.
R.S.: Io non l’ho… quella lì.. rotta, non gliel’ho vista usare…
Presidente: Da quando c’aveva l’altra nuova.
R.S.: Gliel’ho ho vista lì davanti per un pò di tempo e poi mi pare che chiamò il coso lì, quello che le prendono, il demolitore…
Presidente: E quanto tempo è stata ferma davanti a casa sua quella macchina lì?
R.S.: Mah, un po’ di tempo c’è stata, un so, un mese, due mesi… Se erano cose di, voglio dire, che erano successe ora da poco tempo, uno magari…
Presidente: Cioè, un mese o due mesi da quando ha ricevuto la macchina… la 124?
R.S.: Sì, lui andava con quella, diciamo, nuova…
Presidente: Nuova
R.S.: …e questa qui era là, rotta doveva essere, perché un gli andava più, che sappia io. 

Presidente: Quando venne da lei per dire: ‘mi voglio comprare un’altra macchina…’, eccetera, che cosa gli disse lui?
R.S.: Che gli dissi io?
Presidente: No, cosa disse Lotti a lei.
R.S.: E mi disse, dice: ‘quella macchina lì vogliono un monte di soldi per riparalla, allora ne cerco un’altra’. ‘E cercane un’altra’.
Presidente: Senta, le gomme alla macchina ce l’han tolte o c’era… o ci stavano sempre? A quella 128 rossa.
R.S.: Le gomme?
Presidente: Eh.
R.S.: Sì, c’erano.
Presidente: C’erano le gomme.
R.S.: Io quando gliel’ho vista…
Presidente: Cioè, stava ferma lì, ma con le gomme di una macchina… in sosta, diciamo, così.
R.S.: Sì, io penso di sì. Ora unn’è che. andavo a guardare preciso…
Presidente: Ma la macchina ferma la si vede se c’ha le gomme o no.
R.S.: Appunto, appunto, sì, sì…
Presidente: Un c’è mica…
R.S.: Sì, sì.
Presidente: Basta un attimo.
R.S.: Penso che sì, c’erano.
Presidente: E fu portata via con le ruote.
R.S.: No… non lo so… non credo, però.
Presidente: Cioè, aveva sempre…
R.S.: Credo che è venuto quello con il granchio a mettersela sul camion.
Presidente: Sì, ma le ruote c’erano sempre, voglio dire. Volevo dire… la domanda mia era questa: le ruote c’erano sempre o no?
R.S.: Sì, penso di sì…
Presidente:  Eh, pensa.
R.S.: Eh, mah… c’erano…
P.M.: (Non udibile)
Presidente: Va bene, insomma, ora…
R.S.: Mah, cose… se era successo qualche mese fa, allora uno ce l’aveva più nell’occhio, ma…
Presidente: Va bene, allora domande alle parti, prima il Pubblico Ministero, poi le parti civili e dopo il Pubblico Ministero… Non ci sono ritorni. Non ci sono ritorni. Difesa?
Avv. Nino Filastò: Senta, solamente una conferma. Lei questa macchina rossa – sto parlando della macchina rossa – ha detto che… gli è stato chiesto quanto tempo l’ha vista ferma e ha parlato di? Di che periodo più o meno?
R.S.: Mah, l’ho detto prima, il periodo un me lo ricordo.
Avv. Nino Filastò: Un mese, due mesi, ha detto.
Presidente: Un mese, due, mesi.
R.S.: Ah, quella proprio ferma, quella rotta.
Avv. Nino Filastò: Sì, sì, sì.
R.S.: Sì, penso un paio di mesi, io, così…
Avv. Nino Filastò: Un paio di mesi. Ecco, durante questi due mesi lei è sicuro di non averla mai vista in movimento questa macchina.
R.S.: No, io in giro, no, un l’ho vista.
Avv. Nino Filastò: Ecco. Stava in un posto davanti alla casa del Lotti.
R.S.: Davanti alla casa del Lotti.
Avv. Nino Filastò: Sempre lì, in quel posto.
R.S.: Sì, sempre in quel posto là.
Avv. Nino Filastò: Grazie.
Avv. Antonio Mazzeo: Si, Presidente. Preliminarmente gradirei, se possibile sapere quanto è l’importo del premio di assicurazione che risulta dal tagliando per la 124, quella che risulta 20 settembre ’85.
Presidente: É sei mesi, vero?
P.M.: (Non udibile) In totale 162.000 lire per…
Avv. Antonio Mazzeo: 162.000 lire per sei mesi. Per sei mesi. La domanda al teste è questa: qual era lo stipendio del Lotti a quell’epoca? Nell’85 quanto prendeva al mese Lotti?
R.S.: Mah, io ora…
Avv. Antonio Mazzeo: Più o meno.
R.S.: Mah, più o meno, penso, sulle 700-800.000. Per essere precisi, come ripeto, bisogna guardare il libro che c’ha il ragioniere; allora, là…
Avv. Antonio Mazzeo: Sì, benissimo. Un’altra domanda, ecco, ma in quel periodo lì in cui gli si era rotta la macchina 128 rossa’, no, che ce l’aveva lì ferma davanti casa, come si muoveva il Lotti?
R.S.: Come?
Avv. Antonio Mazzeo: Come si muoveva? Cioè, per andare in centro a San Casciano come faceva?
R.S.: Sì, lui andava a San Casciano, certo.
Avv. Antonio Mazzeo: Come, visto che la macchina era rotta?
R.S.: No, era rotta quella bianca.
Avv. Antonio Mazzeo: No… il 128, no, quella rossa…
R.S.: Quella rossa.
Avv. Antonio Mazzeo: …ha detto lei, era rotta, no? Quando gli si è rotta questa macchina come si muoveva lui?
R.S.: Quando ha rotto questa macchina?
Avv. Antonio Mazzeo: Eh.
R.S.: Quando ha rotto anche questa rossa?
Avv. Antonio Mazzeo: Eh. Che c’aveva un motorino, una bicicletta, andava a piedi, pigliava la SITA, che faceva?
R.S.: No, no, no, lui n’avrà… n’ha presa un’altra, ne ha presa un’altra.
Avv. Antonio Mazzeo: Ha preso, l’altra…
R.S.: Lui a piedi .un, c’andava mai.
P.M.: A piedi non c’andava mai.
Avv. Antonio Mazzeo: Benissimo’.
R.S.: No, no.
Presidente: Allora bene… Senta…
P.M.: Presidente, se… ho una domanda…
Presidente: Una domanda qui: ma Lotti, Lotti, lui usava macchine vecchie, prendeva macchine vecchie e poi riprendeva altre macchine vecchie. É mai rimasto a piedi senza una macchina? Ha mai chiesto a lei: ‘guarda, Roberto, me lo dai un passaggio per andare a San Casciano? Me lo dai un passaggio per andare al Bargino, per andare…’.
R.S.: Mah, l’avrò anche portato io qualche volta.
Presidente: “L’avrò”. “L’avrò”, avete sempre questa cosa: “l’avrò”, “sarà”…
R.S.: Eh, che vuole…
Presidente: L’ha portato o no?
P.M.: Presidente, sono stati sedici anni insieme.
Presidente: Appunto perché sono stati sedici anni insieme.
R.S.: Lo so ma… Dunque, lì poi c’è un altro fatto, che quando lui magari rimaneva per qualche giorno senza la macchina e aveva bisogno di andare a San Casciano, il passaggio lo trovava. Perché dove lavoro io si carica tutti questi camioncini e allora lui, magari, all’ora che smetteva, capitava qualcheduno, dice: ‘che vai a San Casciano?’, ‘sì’, ‘allora vengo’ con te’. Fo per fare un paragone, non che mi possa ricordare se l’ho portato o se l’ha portato anche qualcheduno di questi. Voglio dire, il sistema era questo qua. Se lui rimaneva a piedi qualcheduno lo portava su.
Presidente: Senta, un’altra domanda. Quanto gli prendeva al mese lei per recuperare le 800.000 lire?
R.S.: Mah, secondo; se lui, per esempio, a quei tempi guadagnava 800.000 lire, queste 400.000 lire gliele ritiravo un po’ per volta.
Presidente: Ho capito un poco alla volta. Che cifra gli prendeva? Questo ha la sua importanza. Al mese dava 700.000 lire al Lotti…
R.S.: Sì.
Presidente: Eh, dice: ‘va be, Lotti, ora da questo mese siccome tu mi devi rimborsare 800.000 lire della macchina che io ti ho pagato, mi ridarai, che ne so, 600-500.000…’, un lo so, guant’ è che gli dava?
R.S.: Mah, in un paio di volte. ;
Presidente: Un paio di volte? Che gli dava metà stipendio?
R.S.: Sì, le 400.000 lire… un 200.000 lire, per volta.
Presidente: 200.000 lire per volta…
Avv. Aldo Colao: Presidente, una domanda.
Presidente: Prego, c’era il Pubblico Ministero prima, Avv. Aldo Colao.
P.M.: Sì, grazie Presidente, la domanda è questa: è stato chiesto se ha visto… se il Lotti usciva, quando aveva già la 124, con un 128. Io le chiedo: ma lei vedeva se il Lotti, ad esempio, la sera usciva per conto suo, lei lo vedeva?
R.S.: Lo vedevo, lo vedevo se ero lì davanti. Eh…
P.M.: Quindi se… allora la mia domanda è: se una sera …possa essere uscito con la 128, lei non lo sa.
R.S.: Appunto…
P.M.: Bene, grazie.
Presidente: Prego, Avv. Aldo Colao.
Avv. Aldo Colao: Era quello che gli volevo chiedere, cioè, il Lotti le chiedeva il permesso per muoversi?
Presidente: No…
R.S.: Ci mancherebbe altro.
Avv. Aldo Colao: Appunto, basta.
Presidente: Bene.
Avv. Nino Filastò: Senta, scusi,per chiudere questo discorso, ma a lei risulta che questa 128 era rotta… signor Scherma? Signor Scherma?
R.S.: Sì.
Avv. Nino Filastò: A lei risulta che questa 128 era rotta;, vero? Da un certo momento in poi era rotta, da quando è ferma era ferma perché era rotta.
R.S.: Da quando era ferma, che sappia io era rotta.
Avv. Nino Filastò: Era rotta.
R.S.: Eh.
Avv. Nino Filastò: Tant’ è che per portarla via non fu… non se ne andò con le sue gambe, diciamo cosi, questa macchina, ma venne presa da un carro attrezzi, è così?
R.S.: Sì, sì.
Avv. Nino Filastò: Grazie, signor Scherma.
R.S.: Da un demolitore.
Avv. Nino Filastò: Grazie, signor Scherma.
Presidente: Ma rotta prima di acquistare la macchina, prima di ricevere la 124?
R.S.: Eh, per forza.
Presidente: Come…
R.S.: Lui se non la rompeva, un’altra non l’andava a cercare.
Presidente: Va be’.
R.S.: Quello garantito. Lui quando la rompeva, o che magari batteva e ci voleva troppo per il carrozziere, allora dice: ‘ne compro un’altra’.
Presidente: Cioè, la teneva finché non andava più.
R.S.: O si rompeva il motore, dice: ‘qui ci vuole un sacco dì soldi e allora ne compro un’altra’.
Presidente: Va bene. Bene.
Avv. Aldo Colao: No, scusi, Presidente, allora, a questo punto, ma era una rottura di parti meccaniche. (voci inudibili)
Avv. Aldo Colao: …stai tranquillo, scusa, fammi finire. Era una rottura di parti meccaniche o di parti di carrozzeria?
R.S.: Di quello e quell’altro.
(voci inudibili)
R.S.: Sì. Perché una volta mi ricordo il carrozziere gli disse che ci voleva troppo, un milione e mezzo, due…
(Non udibile)
Avv. Aldo Colao: E io questo volevo sapere, se era la carrozzeria rotta o le parti meccaniche. Lei è sicuro che fosse la carrozzeria o le parti meccaniche?
R.S.: Una volta era la carrozzeria, un’altra volta doveva essere la parte meccanica. In un’altra macchina o in quella… un me lo ricordo ora.
Avv. Aldo Colao: D’accordo, grazie, basta così.
Presidente: Bene, può andare, grazie.
Avv. Antonio Mazzeo: Presidente, scusi, l’ultima, l’ultima, l’ultimissima. Ma quanto tempo è stata rotta questa 128, prima che lui viaggiasse tranquillo sulla 124 nuova?
Presidente: Cosa? Non ho capito io.
Avv. Antonio Mazzeo: Questa 128 s’è rotta?
Presidente: Eh.
Avv. Antonio Mazzeo: L’ha detto.
Presidente: Sì.
Avv. Antonio Mazzeo: E dopo quanto l’ha visto tutto contento viaggiare sulla macchina nuova? Dopo quanto tempo? Un mesotto ha detto?
R.S.: No, che… lui un ci stava un mese senza macchina.
Avv. Antonio Mazzeo: Ah, va be’.
R.S.: Lui se l’ha rotta oggi, stasera stessa andava a girare San Casciano e chi c’aveva qualche macchina.
Presidente: Bene. Grazie.
R.S.: Grazie.
Presidente: Suo fratello… che è suo fratello o suo figliolo, l’altro?
R.S.: Il mi’ figliolo ora torna, perché che vuole, sta al cantiere, vengono questi camioncini…
Presidente: Ecco, allora ce lo mandi di corsa.
R.S.: …per dieci quintali di rena e non trovano nessuno…
Presidente: Va bene.
R.S.: …e si fa ridere.
Presidente: In quanto tempo sarà qui?
R.S.: Allora si è detto: ritorno io e viene lui.
Presidente: Vi interessa questo teste o no?
Avv. Nino Filastò: A noi sì, Presidente.
Presidente: Allora aspettiamo…
P.M.: Presidente, possiamo rinunciare, no?
Presidente: No, non…
P.M.: Qual è il teste, scusate?
Avv. Nino Filastò: L.S., il figliolo del…
Presidente: É quello delle ruote.
P.M.: (Non udibile)
Presidente: Ce lo mandi subito. Ce lo mandi subito.
Avv. Nino Filastò: E se nel frattempo, Presidente, si acquisisse questa documentazione per intero.
Presidente: Come?
Avv. Nino Filastò: Io insisto, eh.
P.M.: Presidente, due parole su questo perché sia…
Presidente: Allora, lei può andare, ci mandi suo fra…. suo coso, va bene?
R.S.: Sì.
Presidente: Siamo qui a aspettare lui, eh. Bene.
P.M.: Sia ben chiaro che in atti c/è un decreto di perquisizione e sequestro, l’esito di quella perquisizione e sequestro è in quei documenti che sono stati depositati alla Corte come verbale di sequestro e materialmente forniti stamani insieme al verbale di sequestro. Se nel momento della perquisizione e del sequestro è stato preso quei documenti, quelli sono stati trovati e quelli si ritenevano pertinenti alle indagini, perché, fino a prova contraria…
Presidente: Signori, per piacere.
P.M.: …è il Pubblico Ministero che emette un decreto di sequestro e cita nel suo decreto – andatelo a vedere io non ce l’ho qua in questo momento, si tratta di vedere negli atti — che cosa sia stato. Quello è stato sequestrato. Se poi il signor Lotti abbia altre cose che non sono state ritenute utili alle indagini, è un suo diritto tenerle quanto gli pare. Se poi il signor Lotti li vuole depositare, io non vedo perché non abbia diritto di depositarli o non depositarli, perché quello è stato sequestrato, a quel momento è stato sequestrato – quello che è elencato nel verbale di sequestro, io credo che non ci sia assolutamente nessun mistero in questo. Volevo comunque far presente, per correttezza, che la Allsecures Préservatrice, è stata invitata ieri a fornire anche i documenti relativi a quelle polizze che poi, per fortuna o sfortuna oppure… questo tipo di meccanismo ha messo in moto, aveva il Lotti per conto suo. O comunque, non gli è stato sequestrato e secondo me non c’era motivo nel momento in cui venivano sequestrati documenti in relazione a un omicidio rende… se non sbaglio ci sono agende, c’è tutto quello che gli è stato trovato. Volevo solo accennare che la Allsecures si è riservata di mandare gli originali, o comunque le copie che ha la Compagnia di quelle polizze, e mi stava dicendo il Dott. Michele Giuttari, che stanno mandando un fax, perché hanno trovato loro anche il corrispondente. Quindi, se ci fosse dubbio che quelle cose che aveva Lotti non siano autentiche o ci sia qualche problema grossissimo, la Assicurazione ha fatto sapere che ha trovato qualcosa nei famosi magazzini e ce li sta mandando. Sta facendo un fax e il Dott. Michele Giuttari lo produrrà alla Corte. Cosi è risolto anche questo dilemma sulla autenticità o meno di quei documenti che aveva Lotti. Allsecures Préservatrice è la Compagnia che ha emesso quelle polizze di cui ai documenti che ha fornito, stamani l’Avv. Stefano Bertini, tramite il suo cliente. Questo è materialmente… Se poi la Corte decide di emettere un decreto di sequestro, un. decreto di…
Presidente: Non ho capito di che cosa? Decreto di sequestro di che cosa?
P.M.: Bravo. Presidente, ci siamo già capiti, benissimo. (voci inudibili)
Avv. Nino Filastò: Ecco, Presidente, vorrei essere allora più chiaro io. Quello… Da quello che ho ca…
P.M.: Si può perquisire ex novo il Lotti, per carità, non…
Avv. Nino Filastò: No…
Presidente: Ora lasciamo parlare l’Avv. Nino Filastò.
Avv. Nino Filastò: Ha finito?
P.M.: Finitissimo.
Avv. Nino Filastò: Ovvia. Io ho appreso stamani che il signor Lotti è in possesso o di un’agenda o di un portadocumenti o di…
(Non udibile)
Avv. Nino Filastò: …o di tutto quello che si vuole, contenente alcuni documenti,, tra i quali questi certificati assicurativi, risalenti al periodo del 1985, un periodo di grande rilevanza per questo processo. Ora, io ho espresso le mie perplessità per il fatto che questi documenti arrivino all’attenzione di questa Corte solamente in questo momento e che non siano stati sequestrati. Perché, secondo me – documenti riguardanti il 1985 — avrebbero dovuti essere sequestrati al Lotti tutti i fogli di carta che riguardava quel periodo. Non si può mai sapere, vero? Siccome, lo stesso processo, con riferimento alla posizione di Faggi, dà la dimostrazione dell’importanza a sentire addirittura il Pubblico Ministero del prelevamento e del mettere da parte tutta la documentazione relativa ad un determinato periodo. Ora, comunque, è inutile piangere sul latte versato. Stamattina l’Avv. Stefano Bertini, difensore di Lotti, dice: ‘io ho tirato fuori questi documenti da…’ Ce lo vuol dire l’avvocato. Bertini che cos’è? Se è una borsa, un portadocumenti, un’agenda, una qualsiasi… un calzino, va bene?
P.M.: É il suo cliente.
Avv. Nino Filastò: Sì…
Avv. Stefano Bertini: (Non udibile)
P.M.: (Non udibile)
Avv. Nino Filastò: Insomma… E lo so che è il suo cliente. Lo so benissimo. Qualunque cosa sia, io chiedo che questa cosa contenente questi, questi documenti, quali essi siano, magari non serviranno a nulla, ci sarà, che lo so io, il Sesto Caio Baccelli del 1985, pubblicazione campagnola, per altro abbastanza attigua agli “amici di merende”, qualunque cosa ci sia io desi… io, faccio istanza perché questa cosa venga acquisita dalla Corte: il suo contenente e il suo contenitore, va bene? Non mi sembra di fare un’istanza assurda…
P.M.: In pratica è la perquisizione e il sequestro.
Presidente: No, no, non so… non lo so.
(voce fuori micròfono)Non’ho espresso parere io.
Avv. Nino Filastò: Facciamo la perquisizione e il sequestro, io non so cosa vuol fare la Corte.
(Non udibile) Non ho espresso parere io.
Avv. Nino Filastò: Cosa vuol fare il Pubblico Ministero a me io non so, io…
(Non udibile) Io non ho espresso il mio parere, eh.
Avv. Nino Filastò: Io ho espresso la… ho espresso, semplicemente dal punto di vista della difesa di Mario Vanni, la opportunità, o meglio, la necessità che questo contenitore con il suo contenuto venga acquisito agli atti. Oh, perbacco!
Avv.  Giampaolo Curandai: Presidente, mi perdoni, io non ho ancora espresso il mio parere… Io chiedo la parola per esprimere il parere.
Presidente: Qui dimenticate le regole processuali. Qui si fa: il Pubblico Ministero, le parti civili e il Pubblico Ministero. Per carità, io non ho nulla in contrario, perché Si può anche invertire l’ordine con l’accordo delle parti. Però…
Avv.  Giampaolo Curandai: Ma non mi è stata data la parola, ecco.
Presidente: Non le ho dato la parola? Ho domandato chi vuol parlare, nessuno vuol parlare. Parla per ultimo il difensore. Comunque. . .
Avv.  Giampaolo Curandai: Io l’ho lasciato parlare cortesemente, l’Avv. Nino Filastò, però…
Avv. Nino Filastò: No cortesemente, mi hai lasciato parlare, perché io ho il diritto di parlare con… 

Avv.  Giampaolo Curandai: (Non udibile)
(voci inudibili)
Presidente: Avv. Stefano Bertini vuole dare quel contenitore lei? Se…
Avv.  Giampaolo Curandai: Posso esprimere la mia opinione o no, su questo punto?
Presidente: Mi dica.
Avv.  Giampaolo Curandai: Presidente per poter disporre una perquisizione occorrono fondate ragioni per ritenere che l’imputato, in quel momento, sia in possesso di documenti o di cose utili, in questo caso, per il giudizio – si dice in genere per le indagini — e in questo caso addirittura per il giudizio. Ci mancherebbe altro!
P.M.: Ci mancherebbe !
Avv.  Giampaolo Curandai: Quindi, ci sono queste fondate ragioni? Ce le ha spiegate, illustrate, l’Avv. Nino Filastò, queste fondate ragioni, sì o no? Sennò si. commette un abuso in. atti. Ecco, questo è il punto. Ci sono queste fondate ragioni, sì o no? Ecco.
P.M.: L’imputato è già stato perquisito nel corso della perqui…
Avv.  Giampaolo Curandai: Questa è la mia opinione. Però, Presidente, questo è un aspetto delicatissimo.
P.M.: Sennò…
Presidente: Pubblico Ministero, non si può parlare contemporaneamente. Qui si sta facendo, veramente, peggio del mercato. É la prima volta che mi trovo…
Avv.  Giampaolo Curandai: Presidente, io chiedo all’Avv. Nino Filastò in che cosa consisterebbe.
Presidente: Lei non chiede nulla, lei parla con la Corte. Lei non può parlare con l’Avv. Nino Filastò. Avv.  Giampaolo Curandai: No. L’avvocato… No, io ho chiesto, lo chiedo, voglio sapere.
Avv. Nino Filastò: Posso?
Avv.  Giampaolo Curandai: Grazie.
Avv. Nino Filastò: Gli rispondo subito all’Avv.  Giampaolo Curandai. Ci si può trovare il tagliando di una assicurazione precedente, relativo alla 124. In quell’inserto, in questo contenitore, può trovarsi, per esempio, un tagliando con una assicurazione precedente: la Zurigo, per esempio. Vale a dire con quella assicurazione accesa da quel signore, che era il precedente proprietario. Per fare un esempio.
Avv.  Giampaolo Curandai: (Non udibile)
Presidente: (Non udibile)

Presidente: Qui è arrivata la copia dell’Assicurazione, della polizza assicurativa. Però è illeggibile.
Dott. Michele Giuttari: Sì, me lo aveva detto telefonicamente. Infatti me l’ha letto, per telefono.
P.M.: Abbiamo l’originale, però.
Presidente: Ah, c’è…
P.M.: Mi scusi, Presidente è la copia di quella che loro hanno avuta dall’ Avv. Stefano Bertini.
Presidente: Sì, ma è illeggibile, non si legge nulla.
P.M.: Sì, sì…
Dott. Michele Giuttari: No, ma me lo aveva preannunciato.
Presidente: Ah.
Dott. Michele Giuttari: Mi ha letto le date: che è dal 20 marzo ’86 al 20 marzo ’89. Presidente, se vede l’89, mi diceva che l’originale lo tiene presso l’ufficio. Io, domani, lo faccio ritirare.
Presidente: Ecco, appunto. Cioè, questo lo teniamo, poi porterà l’originale per bene.
Dott. Michele Giuttari: No, no, questo per dire che sono stati, ecco, velocissimi ad accertare…
Presidente: Allora: “La Corte, sulla richiesta della difesa dell’imputato Vanni, volta ad ottenere il sequestro del contenitore nel quale era custodita la documentazione assicurativa prodotta dal difensore del Lotti in data odierna, relativa all’autovettura FIAT 128 e FIAT 124 posseduta dal …… medesimo Lotti negli anni ’85. e ’86; Rilevato che la richiesta non appare accoglibile, non essendo stato specificato il .tipo di contenitore, mancando totalmente elementi per affermare, che lo stesso contenga altri documenti ” rilevanti – ai- fini di questo processo, per questi motivi respinge la richiesta di cui sopra.” C’è il teste?
(Non udibile)
Presidente: Dov’è questo teste?
P.M.: C’è, c’è il teste.
(Non udibile)
Presidente: Come si chiama lei?
L.S.: L.S..
Presidente: Dov’è nato?
L.S.: Xxxxx, XX/XX/XX.
SEGR. D’UDIENZA: Residente?
L.S.: Via Xxxxxx.
SEGR. D’UDIENZA: Legga guesta formula ad alta voce.
L.S.: ”Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Senta, lei conosce Lotti Giancarlo, vero?
L.S.: Sì.
Presidente: Da quanto lo conosce?
L.S.: Beh, la data di assunzione nella ditta dei miei genitori, attualmente non ricordo. E comunque lo conosco bene, diciamo, dagli anni ’70 fino alla fine del suo licenziamento.
Presidente: Quando è avvenuto il licenziamento?
L.S.: Metà anni ‘ 80. Ora. non ricordo…
Presidente:  ’80. Lei. ha lavorato sempre alla draga?
L.S.: No. Nella draga ho lavorato dall’85 in poi.
Presidente: Dall’85. Senta, nell’85 che macchina aveva il Lotti, se lo ricorda?
L.S.: Siccome ha cambiato molto spesso le auto, l’85 non ricordo. Ricordo tutte le auto che ha avuto.
Presidente: Ecco. E che auto ha avuto?
L.S.: Allora, la prima auto fu una Mini Cooper. E l’anno non ricordo. Poi, seconda… bisognava che ci pensassi meglio. Dunque, cercherò di ricordare. Dunque, dopo… mi sembra abbia avuto una FIAT 124.
Presidente: Il colore lo sa di questa macchina?
L.S.: Come?
Presidente: Il colore se lo ricorda di questa macchina?
L.S.: Sì, la ricordo. Era una macchina di colore beige, berlina. Dopodiché ha avuto una 128 coupé rossa. Dopo di questa ha avuto un’altra 124 berlina, colore blu.
Presidente: Blu.
L.S.: Dopo di questa, una FIAT 131 colore rossa. Dopo di questa, non ha lavorato più presso la nostra ditta.
Presidente: Lei non sa più nulla.
L.S.: Come?
Presidente: Non sa più nulla.
L.S.: Del fatto delle macchine, no.
Presidente: No, ecco. La 124 blu…
L.S.: Sì.
Presidente: …la 124 blu, segue la 128. Cosa gli ricorda, più o meno, l’epoca in cui ha avuto questa 124 blu?
L.S.: Mah… niente di particolare.
Presidente: Questa macchina pare che l’abbia pagata suo padre, il…
L.S.: Sì, mi sembra che fu agevolato da mio padre. Il pagamento non ricordo come fu effettuato. Fu un concessionario di San Casciano a cedere questa macchina.
Presidente: E nulla può dire di queste modalità di acquisto? Quando è avvenuto, quando non è avvenuto, quando è avvenuta la consegna della macchina…
L.S.: No, questo no. Questo forse mio padre, se ci pensa, glielo sa dire.
Presidente:  Ecco. Può localizzare nella sua mente quando è venuta la macchina, ha visto la macchina, la 124 davanti a casa lì, vostra? Blu, la macchina 124 blu.
L.S.: Cioè, voleva sapere?
Presidente: Ecco, lei immagini di vedere la 124 per la prima volta a casa, lì.
L.S.: Sì.
Presidente: Davanti a casa sua. Ecco, la 128 ce l’aveva ancora, non ce l’aveva…
L.S.: Sì, la 128… la 128…
Presidente: …era funzionante, non funzionante… Insomma, tutto quello che sa di questa macchina.
L.S.: Allora, al momento dell’acquisto della 124, la precedente 128…
Presidente: Cominci a dire la 124 blu, . la distinguiamo dall’altra.
L.S.: Ah…
Presidente: Si parla della 124 blu.
L.S.: Sì, benissimo.
Presidente: Ecco.
L.S.: All’acquisto della 124 blu, la 128 era ferma. davanti alla sua casa. Che, non so, era guasta. É rimasta ferma per un mese, un mese e mezzo, davanti alla sua casa, che negli ultimi giorni aveva tolto le gomme, ricordo. E poi venne il rottamista e portò via tutto.
Presidente: Ecco. No, pare che questa macchina è stata portata via… portata via, insomma, è stata diciamo cancellata al PRA dal marzo ’86, dal marzo… dal marzo.
L.S.: Sì, la data di esenzione non so… Comunque…
Presidente: Allora lo inquadro io, a questo punto.
L.S.: Sì.
Presidente: L’aiuto un po’ io.
L.S.: Sì.
Presidente: Questa 124 blu è stata assicurata dal 20 settembre dell’85.
L.S.: Sì.
Presidente: 20 settembre ’85. É stata tenuta fino all’88, va bene? La 128 rossa è stata materialmente distrutta, cioè, al PRA, non so se poi al disfacitore, ma insomma, cancellata al PRA, mi pare il 3 aprile.
(Non udibile) Sì, sì.
Presidente: Il 3 aprile dell’86. E la documentazione è stata presentata il 18 marzo. Quindi, praticamente, questa macchina dalsettembre, sicuramente, dal 20 settembre a marzo, è stata posseduta da Lotti insieme alla 124.
L.S.: Sì.
Presidente: Questo, sicuramente.
L.S.: Sì.
Presidente: Sicuramente. Ecco, quello che volevo sapere io, invece, è: da quando lui ha avuto per la prima volta la 124- blu, la 128, se funzionava, se la usava lo stesso, non la usava; era ferma, con le ruote, non ruote… Cosa ricorda di questi particolari?
L.S.: Mah… A me sembra che non la usasse più la 128; usasse solo la 124 blu. Non… diciamo, non ho badato tanto a questo. Ma mi sembra che la macchina non era più funzionante e usava solo la 124 blu.
Presidente: Sì, va bene. Da quando aveva la 124 blu.
L.S.: Sì.
Presidente: Ma prima di avere la 124 blu?
L.S.: Usava la 128
Presidente: Usava la 128.
L.S.: Certo. Fino a che non l’ha fermata per guasto, non so di che cosa…
Presidente: Quando’ ha avuto l’altra macchina.
L.S.: Sì.
Presidente: Domande?
P.M.: Sì, grazie, Presidente. Mi scusi, signor Scherma, lei ha detto…
L.S.: Sì.
Presidente: Chi è?
P.M.: E, invece, ha detto che lei, se non ho capito male, ha conosciuto, era alla draga dall’85?
L.S.: Diciamo, fisso, sì.
Presidente: Metà ’80, sì.
L.S.: Dall’85, più o meno.
P.M.: Ecco. Quando lei era alla draga, abitava lì alla draga anche lei, o…
L.S.: Certo. Io sono sempre abitato, dal ’66 ad ora, lì.
P.M.: Quindi la draga è nel comune di Montespertoli?
L.S.: Sì, la draga è comune di Montespertoli.
P.M.: Ecco, benissimo. Ancora una cosa: lei, quindi, se Lotti usciva la domenica o usciva di sera, non è che lei stava sempre a guardare.
L.S.: Naturalmente, no.
P.M.: Ecco, perché lei, finito il lavoro, usciva anche lei.
L.S.: Certo.
P.M.: Quindi, se il Lotti usciva in un giorno, in un’ora della settimana con l’una o l’altra macchina, lei come fa a saperlo?
L.S.: Eh, appunto, ho detto: non sono totalmente sicuro:
P.M.: Molte grazie. Io non ho altre domande.
L.S.: Prego.

Presidente: Le altre parti civili? 
Avvocato: Nessuna domanda.
Presidente: La difesa?
Avv. Nino Filastò: Signor Scherma, ci può dire dove si trovava ferma la macchina 128? Cerchi di visualizzarla, di localizzarla visivamente.
L.S.: Certo. Davanti alla sua casa.
Avv. Nino Filastò: Da quando lei l’ha vista la prima volta davanti a questa sua casa, a quando poi è intervenuto lo sfasciacarrozze che l’ha portato via, lei si ricorda di averla vista spostata questa macchina?
L.S.: No. Non l’ho mai vista spostata.
Avv. Nino Filastò: L’ha vista sempre nello stesso posto?
L.S.: Sempre ferma e… prima gualche giorno che venisse demolitore, aveva tolto le gomme. E non le so dire di più.
Avv. Nino Filastò: Senta, lei ci potrebbe dire, se se lo ricorda, il nome di questo demolitore?
L.S.: No. Non lo ricordo proprio. Può aiutarvi di più forse, il concessionario delle auto dove ha acquistato.
Avv. Nino Filastò: Che fosse un certo Lotti, per caso, non se lo rammenta.
L.S.: Eh, non… non so proprio.
Avv. Nino Filastò: Senta… No, non ho altre domande.
Presidente: Allora, a questo punto lei può andar via.
L.S.: Grazie.
Presidente: Può andar via non essendoci altri testi da esaminare..
L.S.: Buonasera.
Presidente: Si dichiara chiusa la introduzione della, diciamo, della discussione.
P.M.: Presidente, chiedo scusa a questo proposito. Io chiedo che, se per caso – “se”, perché io non lo so – fossero stati acquisiti dalla Corte quella annotazione, relazione intestata Agenzia Falco e quel verbale del signor Scherma, siano restituiti ai difensori che li hanno prodotti, perché sono stati utilizzati ai fini della ammissione delle prove e non possono, a mio avviso, far parte del fascicolo del dibattimento.
Presidente: A questo punto bisogna che la Corte si ritiri.
Avv. Nino Filastò: Su questa istanza del Pubblico Ministero, per quanto riguarda le investigazioni, cioè a dire il rapporto dell’investigatore Falco, sono remissivo. Non certo per quanto riguarda la certificazione…
Presidente: No, no, quella no. Quella non…
Avv. Nino Filastò: Quella, c’è; e quella resta.
Presidente: Riguarda il rapportino, se mai, del…
Avv. Nino Filastò: Il rapporto, se ne può fare a meno.
Presidente: Allora, se siete d’accordo…
Avv. Nino Filastò: Salvo che eventualmente dal rapporto si potrebbe estrapolare e ? mantenere agli atti del dibattimento, questa indicazione che viene dalla M.B. Investigazioni Mario Buccarella, perché contiene una serie di indicazioni tratte da questo computer di Roma e che riguardano tutte le auto possedute dal signor Lotti: la FIAT 131, la FIAT 128, 124… in successione, fino all’ultima, che è-la FIAT 131, che poi viene… Va be’, fino alla FIAT 131. Questo a me serve con particolare riferimento alle indicazioni che riguardano la 124. Sull’anno di immatricolazione che risulta 0000, e sulla targa che, come ho detto prima, risulta sbagliata. Questo, anche per spiegare il motivo per il quale questo accertamento di cui si sta parlando oggi, è avvenuto con il ritardo che sappiamo. Questo qui fa parte del… questo documento che è una lettera spedita a me, allo studio legale Antonino Filastò, da parte di M.B. Investigazioni di Mario Buccarella, fa parte di questo dossier della Falco. E, secondo me, queste due pagine devono rimanere agli atti.
P.M.: Presidente.
Presidente: Pubblico Ministero, che vuole dire lei?
P.M.: Sì. Volevo dire due cose. Questa annotazione di cui… annotazione, scusate, io uso termini impropri, in questo caso. Questa relazione di cui parla il difensore, relativo al fatto che sono stati estratti dal CED della Polizia, questi dati, è sicuramente una relazione che non può essere negli atti del dibattimento. Faccio presente che, comunque… perché è una lettura fatta da terzi, sui quali ovviamente non è possibile introdurre nel dibattimento una, diciamo, lettura di documenti che potrebbero – essere comunque letti ufficialmente, direttamente al CED da parte, di privati. Quindi non c’è spazio. Vorrei però far presente che la lettura al CED, per quello che riguarda quell’auto – è la Firenze E42… quello che è — è una lettura al CED della quale vi è stata data, stamani mattina, — se loro avranno la cortesia di guardarla in Camera di Consiglio – datata 16/03/98, c’è la strisciata originale del CED e no lettura fatta da terzi, dalla quale risulta: prima, quella macchina lì. Prima, com’era targata, Bolzano; poi com’è targata Firenze. E, contrariamente a quanto viene esposto da questi signori, il numero è esatto.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Cioè, se loro controllano… Quindi è un motivo ancora maggiore per dire: signori, carte che non sono ufficiali, non possono entrare in dibattimento. Anche perché vi dicono che sul CED c’è un numero sbagliato. E loro hanno il CED originale che è gestito dalla polizia di Stato. Questo è il CED, il numero è esatto. Per cui, ragione in più, perché non sia ammesso un documento nel quale si parla di numeri sbagliati che non risulta agli atti, perché il CED numeri sbagliati non ne porta.

Presidente: Allora: “La Corte di Assise di I grado di Firenze, sulla richiesta del Pubblico Ministero volta a ottenere l’esclusione dal fascicolo del dibattimento la documentazione prodotta nell’udienza di ieri dell’Avv. Nino Filastò e, in particolare, del rapporto informativo dell’agenzia investigativa Falco con relativi allegati; Rilevato che di tale documentazione sono acquisibili come documenti pubblici soltanto le due certificazioni del PRA relative all’autovettura targata Firenze E42432, dell’autovettura targata FI, Firenze D56735, mentre tutti gli altri documenti devono essere restituiti, non potendo far parte del fascicolo per il dibattimento, ex articolo 431 C.p.p., ed essendo comunque irrilevanti; Ritenuto inoltre che deve essere ripresa la discussione orale interrotta, essendosi esaurita l’attività istruttoria in conseguenza della precedente ordinanza della Corte; Per questi motivi dispone acquisirsi al fascicolo del dibattimento le due certificazioni del PRA sopramenzionate. Restituirsi al difensore del Vanni gli ulteriori documenti prodotti. Dispone riprendersi la discussione orale interrotta.” Questi sono i documenti da restituire. Pubblico Ministero, riprendiamo da lei la parola.
P.M.: Presidente, si rimanda a domani mattina.
Presidente: Come?
P.M.: Si riprende domani mattina. Sono le sei e mezzo. É una giornata…
Presidente: Ecco, noi dobbiamo sapere, più o meno, programmare il tempo, per…
P.M.: Presidente, io… Sicuramente mi basta riordinare le idee, due parole. Non ho assolutamente da…
Presidente: Chi parla delle parti civili? 
Avvocato: Presidente, sì. Come voi sapete, la discussione è stata interrotta in sede di replica.
Presidente: Sì capisce. 
Avvocato: Quando noi stavamo per prendere la parola in sede di replica. Quindi, il programma è questo…
Presidente: Chiaramente potete utilizzare questo materiale, questa parte qui, più la replica.  
Avvocato: Sì, ma appunto, più la replica. Quindi parlerà il professor Voena, dopo il Pubblico Ministero e poi l’Avv.  Giampaolo Curandai, dopo il professor Voena.
Presidente: Le parti civili? 
Avvocato: Anch’io, in fondo mattinata, se è possibile. 
Avvocato: Bene, sì, sì.
Presidente: Nella mattinata. 
Avvocato: (Non udibile)
Presidente: Benissimo. L’Avv. Stefano Bertini parlerà, o no?
Avv. Stefano Bertini: (Non udibile)
Presidente: Si va in continuazione. Ve lo dico subito. Sì, sì. Non ci sono più mattina e pomeriggio. Si va in continuazione. Poi, il Bertini parla, o no?
Avv. Stefano Bertini: (Non udibile)
Presidente: Non è mica obbligatorio parlare, eh.
Avv. Stefano Bertini: Se caso mai, io… se si fa domani…
Presidente: C’è Bertini, c’è l’avvocato… Bagattini, parlano tutti e due, o uno? 
Avv. Federico Bagattini: Io di sicuro.
Presidente: Uno. 
Avv. Federico Bagattini: Uno, sicuro.
Avv. Stefano Bertini: Poi c’è anche Zanobini, Presidente, allora. 
Avv. Gabriele Zanobini: Sì…
Presidente: Poi l’Avv. Nino Filastò, invece, domani è impedito?
Avv. Nino Filastò: Io son qui domani l’altro, Presidente.
Presidente: Eh, allora bisogna che parli domani, lei. Se mai facciamo parlare… Se non si dovesse esaurire la discussione, parliamo domani. Va bene?
Avv. Nino Filastò: Domani non posso.
Presidente: E allora andiamo a domani mattina alle 09.00 all’Aula Bunker dove eravamo prima, che se l’appronteranno… Va bene? 
Segretario dell’udienza: (Non udibile)
Presidente: Se è la stessa aula, sinceramente non lo so. 
(voci fuori microfono)
Presidente: É una delle due. Tanto sono tutte e due vuote. 
Avvocato: Si va anche al pomeriggio?
Presidente: Come? 
Avvocato: Si va anche al pomeriggio?
Presidente: Sì, sì. Domani anche il pomeriggio. Sì, si. 
P.M.: Bene. Grazie.
Presidente: Bene. Arrivederci alle 09.00, lì. L’udienza è tolta.

18 Marzo 1998 73° udienza processo Compagni di Merende

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