Il 28 aprile 1998 viene consegnata l’autopsia sul corpo di Pietro Pacciani eseguita dal Prof. Giovanni Marello su incarico ricevuto il 22 febbraio 1998.
L’autopsia indica, come probabile orario della morte, le 22.30 del giorno prima al ritrovamento avvenuto il 22 febbraio 1997.
Questo uno stralcio del certificato di morte: “Insufficienza cardiaca con edema polmonare in recente infarto del miocardio il soggetto con cardiomegalia per ipertrofia ventricolare sinistra e sfiancamento globale di cuore, affetto da arteriosclerosi polidistrettuale a particolare incidenza al livello coronarico e cerebrale ove è presente una atrofia corticale con dilatazione ventricolare ed edema. Il Pacciani presentava esiti di pregressi infarti ed erano presenti segni di anasarca e di notevole stasi di epatomegalia con aspetto a noce moscata oltre a gastrite emorragica diffusa, cistite e ipertrofia prostatica.”
Il PM dispose il prelievo di liquidi biologici dal cadavere per conservarli in stato di congelamento per eventuali successivi approfondimenti medico – legali.
Questa la perizia: