Il 26 novembre 1998 viene interrogato Giovanni Spinoso. Risulta che, per la sua attività, lo stesso si è interessato nel tempo di grandi inchieste giudiziarie riguardanti i sequestri di persona commessi da bande di sardi, l’inchiesta sull’attentato al treno 904, la strage di Bologna ed altre vicende di grande rilievo. E tali esperienze professionali sembrano richiamare le affermazioni, che l’anonimo fiorentino fa in alcune lettere, quando riferisce di conoscere tante cose su gravi eventi, quale la vicenda “Gladio”, l’attentato al treno 904, nonché vicende di droga e di sequestri di persona, come risulta in particolare nella lettera indirizzata al Dott. Pier Luigi Vigna, datata 5 marzo 1992.

Fra il materiale sequestrato allo Spinoso, in data 25 novembre 1998, figurava un appunto annotato su un foglio tipo scheda intestato “Canessa” con il seguente contenuto: “ragazza bruciata atti – come arrivato plico? Aprile 87 a Della Monica?”. E l’Anonimo Fiorentino, nella lettera del 18 Novembre 1991 al Direttore de “La Nazione” ed in quella del 8 febbraio 1992 al dott. Perugini faceva riferimento ad una seconda lettera che sarebbe stata ricevuta dal magistrato Della Monica e che non sarebbe stata pubblicizzata neppure dall’ufficio stampa della Questura.

Nella missiva del 1987, indirizzata alla Questura, come comunicato con altra nota, vi era un messaggio scritto con il sistema dell’alfabeto numerico; messaggio, che, decriptato, conteneva accuse al giudice Vigna. Questa del 1987, pertanto, prima ancora degli scritti firmati “Anonimo Fiorentino”, può considerarsi il primo atto di accusa al Procuratore Vigna, oggetto, successivamente, di accuse sempre più esplicite sia in relazione sempre alla vicenda del Mostro di Firenze, sia ad altre vicende, quali quelle relative ai sequestri di persona, a scopo di estorsione, e ad altri episodi delittuosi di rilevanza nazionale, dei quali il dott. Vigna si sarebbe interessato;

Lo Spinoso, per un certo periodo di tempo, abitava a San Piero a Sieve, che è il paese più volte ricorrente nella vicenda del Mostro di Firenze ed anche in quella dell’Anonimo Fiorentino (in una cabina di quel centro fu rinvenuto il dossier dell’anonimo preannunciato da una telefonata ai carabinieri del posto). Infatti, dalle dichiarazioni, rese da Marzia Rontini, convivente dello Spinoso, in data 26 Novembre 1998, risulta che nell’anno 1993 (anno in cui nacque il figlio Carlo Alberto) aveva ricevuto la visita di Graziano Flavio nell’abitazione di San Piero a Sieve. Vedi: Nota informativa n°500/2001 del 3 dicembre 2001

26 Novembre 1998 Interrogatorio di Giovanni Spinoso

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