Il 9 Dicembre 1998 alle 11.10 Renzo Rontini muore per un attacco cardiaco accasciandosi in via San Gallo, poco distante dalla Questura di Firenze, aveva 68 anni.
Rontini, dopo l’omicidio della figlia abbandonò il suo lavoro e dette fondo a tutto il suo denaro, arrivando anche a vendere la casa, pur di scoprire l’autore/i dei delitti. Nel corso del tempo molte persone, che definire spregevoli è riduttivo, si sono approfittate di quest’uomo che accettava di percorrere anche strade alternative con investigatori privati e maghi pur di giungere alla verità. Persone che hanno contribuito a compromettere le sue finanze.
La sua condizione economica si era cosi complicata che molti agenti della questura si erano “tassati” attraverso il sindacato per confezionare una busta che ogni mese davano a Rontini per aiutarlo con le spese. Morì recandosi in Questura a ritirare questa busta.
Riteniamo Renzo Rontini a sua volta una vittima del MdF per il condizionamento successivo, dettato dall’amore per la figlia e per la verità, che gli ha cosi cambiato la sua vita.