Il 12 aprile 1999, in seguito alla pubblicazione dell’articolo su L’Unità del 4 febbraio 1999, Giorgio Sgherri e Giovanni Cipriani vengono convocati dalla Procura della Repubblica di Firenze dal Sostituto Procuratore Francesco Fleury con l’accusa di aver violato l’art. 684 c.p. e cioè “Pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale”.
Come si può leggere dall’articolo su linkato Sgherri e Cipriani evidenziano una serie di incongruenze sulla raccolta delle prove contro Pietro Pacciani, incongruenze su cui la Procura sta indagando.
In seguito, la Procura, evidenzierà, attraverso la perizia Minervini, che il proiettile ritrovato nell’orto di Pacciani il 29 aprile 1992 era non ha le caratteristiche dei proiettili della serie MdF.
Questa la convocazione per il giorno 7 maggio 1999 alle ore 11.00: Richiesta di comparizione Sgherri Cipriani 12 aprile 1999
Sarebbe interessante, ancora oggi, vedere i video ed ascoltare l’audio di quei filmati fatti durante la perquisizione e che Sgherri e Giovannini evidenziano come fondamentali sia nella dinamica del ritrovamento del proiettile sia rispetto alla presenza di agenti provenienti da Roma che non figurano in nessun rapporto tranne uno. Rapporto che era stato occultato, assieme ad i filmati e che, nell’uno ne gli altri sono mai giunti alla Procura ne in sede di giudizio. Tutto questo è una grossa spada di Damocle sulla testa del Processo di 1° grado a Pacciani e spiegherebbe perchè nel 2° grado si presero ben altre decisioni.