Il 28 Febbraio 2000 Michele Giuttari a seguito della vittoria ottenuta rispetto al Ministero l’8 marzo 2000, rientra dall’aspettativa e torna al suo ruolo di capo della Squadra Mobile.

Emblematico un avvenimento, che lo stesso Giuttari riporta nel suo libro “Confesso che ho indagato”, al suo rientro alla Questura dopo il braccio di ferro con il Ministero…

Varco finalmente l’ingresso della Questura, ma con stupore trovo il mio ufficio chiuso a chiave. Nessuno sembra intenzionato ad aprire la porta. Mi sento un figlio illegittimo della polizia e non mi resta che tornare a casa, addolorato. Non immaginavo che i miei superiori potessero giungere a tanto, ignorando addirittura le sentenze.
Mia moglie è allibita, ma non si scoraggia: «Ho capito che era successo qualcosa di grave, ma vedrai, sono sicura che presto si risolverà tutto».
E in effetti l’indomani qualcosa si muove.
Alle otto di mattina mi presento in ufficio e lo trovo ancora chiuso a chiave. Non è cambiato nulla. Questa volta però ho portato con me un atto di diffida al questore con allegate le sentenze. Lo avverto espressamente che, se non farà aprire la stanza, lo denuncerò all’autorità giudiziaria. Faccio recapitare la diffida da un agente e attendo nell’anticamera, seduto accanto ai numerosi testimoni che ho ascoltato. Sembro uno di loro, quando invece sono il capo della Mobile, chiuso fuori dal suo ufficio.
L’emissario mandato dal questore è Gianni Luperi, il collega che aveva dovuto lasciarmi il suo posto nell’ottobre 1995 e che nel 2001 sarà coinvolto nei fatti del G8 genovese.
Non ci scambiamo nemmeno una parola, ma lui ha le chiavi e apre la porta.
Finalmente riesco a entrare. … “
La Procura mi sollecita le deleghe d’indagine, precedentemente rilasciate alla Mobile, che nessuno nel frattempo ha espletato, nemmeno Gilberto Calderozzi, che ha diretto l’ufficio durante la mia assenza. Mi stupisco perché il collega è un ottimo funzionario che vanta importanti esperienze investigative. Anni dopo, alla notizia della sua condanna definitiva per i fatti del G8 di Genova – anche lui come Luperi – resterò esterrefatto.

28 Febbraio 2000 Michele Giuttari rientra nel suo ruolo di capo della Squadra Mobile
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