Il 4 Novembre 2000, a seguito della disposizione della perizia psichiatrica per Mario Vanni richiesta in data 21 ottobre 2000, il Prof Marchi consegna la stessa.
Questi degli stralci della perizia:
… si parla di “stato di coscienza che appare ipovalido, alternando momenti di lucidità a momenti di confusione e difficile comprensione”. “L’elemento di maggiore è dato dallo stato neuropsichiatrico nel quale emerge una situazione di deterioramento cognitivo su base vasculopatica cerebrale”. Si proseguiva “Abbiamo visto come le T.A.C. hanno evidenziato una sofferenza diffusa su base vascolare, che dimostra peggioramento su quanto era emerso ad alcune T.A.C, eseguite nel 1996”. Ancora: “L’aggravamento del quadro vasculopatico cerebrale è confermato anche dagli episodi confusionali e di assenza e di apatia segnalati nel 1998”.
Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 65