Caccia ai mandanti che avrebbero ordinato gli omicidi a Pacciani. La polizia batte la pista dei riti magici

Firenze, svolta sul mostro “Una setta dietro i delitti”
I feticci pagati milioni, perquisite due donne a Genova

di GIANLUCA MONASTRA

FIRENZE – C’era una setta dietro ai delitti del mostro. Un gruppo di dieci/dodici personaggi insospettabili. Gente potente e protetta che commissionava gli omicidi al gruppo di fuoco e con i feticci delle vittime celebrava riti satanici. Non è più solo una suggestione, ma un’ipotesi di lavoro precisa, scritta nero su bianco su un rapporto appena consegnato dalla squadra mobile di Firenze alla procura.
E’ il primo atto ufficiale in cui si descrive dettagliatamente la pista. Il rapporto rilegge e riscrive la storia di sette degli otto duplici delitti del mostro, escludendo dalla serie il primo doppio omicidio, quello dell’agosto 1968. Dunque, una scia di sangue iniziata nel ’74 e terminata nell’85, con quattordici vittime, e un elenco di elementi comuni che per gli investigatori collegano gli omicidi ad un’unica ritualità, mai casuale, sempre necessaria per le cerimonie successive della setta di mandanti.

Dopo il rapporto firmato dal capo della squadra mobile Michele Giuttari e consegnato al sostituto procuratore Paolo Canessa, le indagini hanno ricevuto un’accelerazione e nei giorni scorsi sono state eseguite due perquisizioni a Genova a caccia dei primi riscontri. L’ipotesi di lavoro del capo della mobile – padre dell’inchiesta bis sui delitti – rivisita gli omicidi e assegna nuovi ruoli ai protagonisti. Secondo lo scenario degli investigatori, Pietro Pacciani, accusato di aver compiuto gli omicidi e morto (forse ucciso) nel febbraio 1998 in attesa del nuovo processo, Mario Vanni e Giancarlo Lotti (condannati in Cassazione per alcuni dei duplici delitti del mostro) erano soltanto gli esecutori materiali. Sopra di loro avrebbero agito mandanti ricchi e insospettabili, uniti dal vincolo di una setta. Omicidi e feticci in cambio di soldi, tanti soldi. Elemento che spiegherebbe, per gli investigatori, il misterioso patrimonio di Pacciani, contadino per lunghi anni rinchiuso in carcere che però fra 1981 e il 1987 aveva depositato in vari uffici postali circa 160 milioni e acquistato due case.

Il rapporto della squadra mobile si sofferma sulle similitudini degli omicidi, descrivendone la ritualità. Notti senza luna, spesso nel fine settimana, mutilazioni (pube e seno), utilizzo della stessa pistola (la Beretta calibro 22) e lo stesso coltello. Nelle pagine si ricorda anche come Vanni e Pacciani amassero partecipare negli anni ’80 a sedute spiritiche e messe nere nella casa del mago Salvatore Indovino a San Casciano, sulle colline di Firenze.
Negli ultimi mesi, in questura sono arrivate alcune lettere anonime ritenute particolarmente interessanti. Nei messaggi si parla di magia nera dietro agli omicidi della calibro 22, si offrono dettagli che solo chi è bene informato può conoscere, e si invita la polizia a cercare una donna genovese (descrivendola, ma senza rivelarne l’identità) che molto saprebbe sulla vicenda. La donna è stata rintracciata a Genova dalla squadra mobile, nei giorni scorsi è stata interrogata, così come la sorella, e i loro appartamenti sono stati perquisiti. Dal faccia a faccia, un indizio: Pacciani frequentava i vicoli di Genova, la zona a luci rosse delle lucciole da marciapiede, fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80.

Particolare da chiarire: l’ultima di queste lettere anonime è stata consegnata già aperta in questura e in ritardo rispetto al giorno del suo arrivo a Firenze. La procura ha già sentito l’ufficiale di polizia giudiziaria che l’ha ritrovata per primo per chiarire l’elemento. La pista ora è nel mirino dei magistrati e qualcuno ricorda come, circa un anno e mezzo fa, un consulente della procura di Catanzaro, Giuseppe Cosco, esperto in esoterismo, descrisse nel dettaglio il collegamento mostro di Firenze setta in un articolo apparso sulla rivista “Teologica”. Presto comunque scatteranno altri accertamenti, altri ordini di interrogatorio, e probabilmente nuove perquisizioni. E le porte sprangate e i silenzi negli uffici della squadra mobile confermano l’attesa dei nuovi sviluppi.

https://www.repubblica.it/online/cronaca/pacciani/svolta/svolta.html

7 Agosto 2001 Stampa: La Repubblica – Firenze, svolta sul mostro “Una setta dietro i delitti”
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