Il 10 Settembre 2001, dopo l’attività di perquisizione del Prof. Francesco Bruno, avvenuta il data 5 settembre 2001, si prospetta, date le informazioni acquisite, che il SISDE ha operato, in area fiorentina rispetto il caso del MdF, in assenza di comunicazione con la procura fiorentina. Si arriva a sospettare un’interferenza con le indagini che coinvolgono uomini delle stesse istituzioni fiorentine. Il capo del SISDE al momento è Vincenzo Parisi.

Rispetto alla situazione in atto vi è un intervento anche del Governo ad opera del Ministro Franco Frattini che rilascia il giorno stesso un’intervista sulle pagine di La Repubblica del 10 settembre 2001. Queste le esatte parole: “Se l’accusa ipotizzata dai magistrati fiorentini si rivelasse fondata , sarebbe un fatto gravissimo, un caso di “scuola” nel capitolo delle deviazioni del SISDE: 500 milioni dei fondi riservati, cioè denaro pubblico, spesi per coprire i mandanti degli omicidi del mostro. Il Governo farà ogni passo per agevolare l’attività della magistratura, che verosimilmente avrà già sequestrato alcuni atti. Purtroppo, a metà degli anni ’80,i servizi furono interessati da vicende oscure, fortissime irregolarità… carte “galleggianti” di cui non c’è più traccia negli archivi.

La parte preoccupante dell’intervista del ministro risiede nelle parole: “… carte “galleggianti” di cui non c’è più traccia negli archivi.

10 Settembre 2001 Ingerenze del SISDE sul caso Mostro di Firenze
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