Il 7 ottobre 2001, veniva risentito a verbale il Andrea Ceri.
Il Ceri precisava:
– che aveva rinvenuto i cerchi in un raggio di 50 metri intorno alla piazzola di cui aveva parlato ad una decina di metri uno dall’altro.
– Precisava di averli misurati e fotografati, prima con la Polaroid in dotazione per l’attività che svolgeva all’epoca e, poi, con una macchina fotografica normale. Aggiungeva, a proposito di queste ultime foto, che il rullino da 24 o 36 l’aveva fatto sviluppare sicuramente da un fotografo di sesto Fiorentino con esercizio vicino alla propria abitazione od al proprio negozio di Sesto e che aveva consegnato a suo tempo sia le foto che i negativi alla Polizia di Sesto Fiorentino. Quest’ultimo Ufficio, a sua volta, per come aveva appreso successivamente, aveva mandato il tutto in Questura;
– che il proiettile cal. 22, a suo tempo rinvenuto e consegnato alla Polizia, era stato da lui trovato in un posto collocabile nella macchia di cui aveva parlato tra il secchio e l’uscita del cunicolo;
– che, quando nel 1992 aveva inviato il fax alla Questura, lo aveva fatto per rispondere ad un appello apparso sul quotidiano “La Nazione” con cui la Polizia invitava chi aveva notizie sulla vicenda del Mostro a farsi sentire. Precisava di aver ricevuto quella stessa sera o la sera seguente una telefonata dalla Questura, forse proprio da parte del dott. Ruggero Perugini, che lo aveva interpellato ed al quale aveva fatto presente che aveva fatto all’epoca le foto su quella piazzola che aveva segnalato;
– che la zona di via Carmignianello non rientra negli itinerari turistici, ma può, invece, considerarsi come luogo per passeggiate domenicali da parte della gente del posto;
– che, nel posto di cui aveva parlato, né in precedenza all’episodio narrato, né successivamente, aveva mai notato persone colà accampate, essendo quel posto luogo frequentato da coppie della zona. Vedi: Nota informativa n°500/2001 del 3 dicembre 2001 e Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 202/203/204