Il 24 Ottobre 2001 rilasciò testimonianza Ugo Baiocco. Il Baiocco è un pescatore della Cooperativa “Alba” che il 13 ottobre, intorno alle ore 07:00, rinvenne il corpo attribuito al dr Francesco Narducci. Il Baiocco era assieme a suo cognato Arnaldo Budelli, ed insieme si sono diretti verso “l’Arginone”, per sistemare le reti.
La testimonianza è rilasciata dinanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini sost., assistito dall’Ispettore Fantauzzi Furio, presente il V.Sovrintendente Savelli Stefano.
Questa la testimonianza: Baiocco Ugo testimonianza 24.10.2001
Stralci del verbale:
“Ricordo perfettamente che quel giorno vi erano molte alghe che affioravano dall’acqua e vi era vento da ponente; io dissi a mio cognato, guardando quel cumulo di alghe, “ma non sarà mica il professore quello?” E quando ci avvicinammo, rallentando con il motoscafo, vidi il carpo di un uomo sfigurato, a pancia all’aria, vestito con cravatta, camicia e mi pare un giacchetto, calzoni e scarpe, con il volto tumefatto, nero e gonfio, e non si vedevano nemmeno gli occhi.
Ricordo che la testa era rivolta verso Castiglion del Lago, a favore di vento, ricordo anche che sulla testa vi erano molte alghe che formavano come una specie di capannelli in cui era immerso il corpo. Aveva il braccio sinistro poggiato sullo stomaco e il braccio destro lungo il corpo;
appena lo vidi svenni e mi ripresi dopo pochi minuti. Ricordo che in quei giorni il vento era di ponente un po’ sostenuto, in sostanza veniva da Castiglion del Lago ed andava verso S. Arcangelo;
ricordo anche che la mano sinistra, quella poggiata sullo stomaco era particolarmente gonfia, deforme e scura, mentre l’altra mano era sotto acqua. Dopo quel fatto facemmo chiamare i Carabinieri di Castiglion del lago che hanno portato il cadavere al molo, dove è arrivato il Procuratore. Ricordo che quando il cadavere fu poggiato nel motoscafo dai Carabinieri, si apri un qualcosa nel corpo del morto, non so se dal ventre o dalla bocca, e vi fu una puzza indescrivibile, tanto che i Carabinieri dovettero mettersi una garza alla bocca ed al naso.” Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 33