Il 7 Gennaio 2002 rilascia testimonianza il capitano Francesco Di Carlo all’epoca Capitano dei Carabinieri, comandante della Compagnia CC di Perugia.

Il Di Carlo esclude di avere svolto indagini sulla vicenda Narducci.

L’ufficiale, rispondendo ad una precisa domanda sul punto, ha risposto: “Gli unici accertamenti da noi fatti furono quelli relativi alla ricerca dello scomparso.

Questo uno stralcio della testimonianza:

Ricordo che la denuncia della scomparsa del Narducci fu presentata alla Questura di Perugia ed io intervenni solo quando il M.llo Bruni della Stazione CC di Magione mi chiamò dicendomi che era stato recuperato un corpo esanime del Prof. Narducci nel lago… il cadavere era interamente vestito, gonfio e aveva un rigolo di schiuma che usciva dal naso e dalla bocca. Detti uno sguardo sommario al cadavere e non lo esaminai con attenzione. Ricordo che il Narducci era stato identificato dal M.llo Bruni. Il cadavere, quanto mi disse il M.llo, era stato trovato da pescatori nel lago…. Gli unici accertamenti da noi fatti furono quelli relativi alla ricerca dello scomparso… ” Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 47/48

“…. All’epoca dei fatti ero comandate della Compagnia CC. di Perugia. Ricordo che la denuncia della scomparsa del Narducci fu presentata alla Questura di Perugia ed io intervenni solo quando il M.llo BRUNI della Stazione CC. di Magione, mi chiamò dicendomi che era stato recuperato un corpo esanime del prof. Narducci nel lago. Ricordo che quando arrivai sul posto vi erano poche persone presenti, io o il M.llo chiamammo il Magistrato di turno che ci chiese se il corpo del Narducci, presentasse segni di lesioni. Gli rispondemmo di no e allora il Magistrato Dott. Federico Centrone dispose la visita esterna. Fu chiamato un medico ma io non parlai con lui e dopo poco mi allontanai. Null’altro so”. Domanda: ” Come si presentava il cadavere? “Risposta:” Il cadavere era interamente vestito, gonfio e aveva un rigolo di schiuma che usciva dal naso e dalla bocca. Detti uno sguardo sommario al cadavere e non lo esaminai con attenzione. Ricordo che il Narducci era stato identificato dal M.llo Bruni. Il cadavere, quanto mi disse il M.llo, era stato trovato da pescatori nel lago” Domanda: ” Chi era presente quando lei arrivò sul posto?” Risposta: ” C’era il M.llo Bruni, un militare della stazione CC. di Magione e due o tre pescatori che avevano recuperato il cadavere.” Domanda: ” Furono fatti accertamenti prima della morte sulla persona del prof. Narducci e successivamente alla morte?” Risposta: ” Gli unici accertamenti da noi fatti furono quelli relativi alla ricerca dello scomparso.” Domanda:” Avete fatto accertamenti sulle cause della morte e sulle modalità in cui il Narducci perse la vita? Vi sono state fatte richieste in proposito dai CC. di Firenze? Risposta: ” Ricordo che si parlò anche di suicidio oltre che di incidente. Si disse per esempio che il Narducci fosse scivolato dall’imbarcazione o si fosse suicidato ma non abbiamo mai accertato eventuali motivi perché lo facesse. Ribadisco che le indagini sulla scomparsa del professore, sono state fatte dalla Questura di Perugia, così credo e che noi Carabinieri ci siamo limitati al ritrovamento del cadavere a quanto ne so”. Nulla so di richieste inoltrate alla Stazione CC. di Magione dai Comandi CC. di Firenze. Ripeto che in quanto Compagnia e organi direttamente dipendenti dalla stessa, non pervenne alcuna richiesta ma non escludo che possano essere state fatte richieste direttamente ai CC. di Magione anche per rendere più celere la procedura…..”. Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 116/117

7 Gennaio 2002 Testimonianza di Francesco Di Carlo

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