Il 28 Gennaio 2002 la Procura Fiorentina trasmette una nota informativa alla a Procura Perugina. Si tratta di una serie di atti riguardanti Francesco Narducci, raccolti da vari organismi dell’Arma dei Carabinieri, sia fiorentini che perugini.
La documentazione può sintetizzarsi come segue:
1) C’è un primo appunto, datato 30.04.1986 (allegato dall’SM – Ufficio GAIO del Comando Reg. CC. Toscana del 4.01.2002, indirizzato alla Sez. PG CC. della Procura di Perugia, al Comando Prov. CC. di Firenze e per conoscenza alla Procura di Firenze), in cui si fa la cronistoria della vicenda del “Mostro” e le indagini svolte.
2) Appunto del M.llo Salvatore Oggianu, delle ore 10 circa del 3.02.1987, con cui il Maresciallo riferisce della telefonata dell’ispettore Sirico della Squadra Mobile di Firenze che voleva sapere se i CC. di Firenze fossero informati sul suicidio avvenuto “pochi giorni orsono nel Lago Trasimeno” (ma è il 1987….). LCC. di Firenze rispondono di non saperne nulla e si rivolgono al Nucleo Operativo CC. di Perugia ed in particolare al Brigadiere Fringuello che li informava del suicidio avvenuto l’8.10.1985, al Trasimeno, del Prof. Francesco Narducci, coniugato con Francesca Spagnoli. Il Fringuello riferisce anche che alcuni giorni prima era stato contattato da un familiare del medico che gli aveva riferito che lo stesso aveva uno studio medico in Firenze e che negli ultimi tempi prima del suicidio si era comportato in modo molto strano. Il Fringuello non ha ritenuto di spingersi oltre nei particolari, sia per motivi di riservatezza sia per timore di essere intercettato, ma si è riservato di riferire i fatti solo sul posto, cioè a Perugia. Ciò corrisponde all’annotazione di servizio, depositata il 24.01.2004 e redatta dal Lgt. CC. Mario Fringuello, ora in forza alla Sezione di PG (Aliquota CC.) sede, trasmessa recentemente a codesta Procura, in cui si riferisce che dopo la morte del Narducci, si presentarono al R.O. del Gruppo CC. due Marescialli provenienti dal R.O. CC. di Firenze, tra cui, forse, l’Oggianu e altro non identificato, di origine umbro – settentrionale, che riferirono al Fringuello che stavano procedendo ad accertamenti, nell’ambito delle indagini sui delitti del “Mostro di Firenze”, in merito al rinvenimento di bossoli o munizioni calibro 22, trovati presso una clinica fiorentina, dove aveva operato il Narducchi. Nell’appunto vi sono poi annotazioni vergate a mano, indicanti: “Morani”, “Marciana Marina (o Marna o Marna) LI” ,“Domenica”, “Cucinella”, “Nigiano (?) Magione”.
3) Vi è poi un appunto del Nucleo di PG di Firenze, Borgo Ognissanti n. 48, in data 5.02.1987, in cui si dice di essere venuti a conoscenza che verso la fine del 1985, nelle acque del Trasimeno, sarebbe stato rinvenuto il corpo di Narducci Franco, medico di Perugia. Poi si dice che, dalle indagini espletate, si era accertato che il medico era Narducci Francesco (generalizzato come il nostro), che l’8 ottobre il medico era scomparso, che nei giorni successivi era stato rinvenuto il motoscafo, senza nessuno a bordo e che il 13 ottobre 1985 era stato rinvenuto da due pescatori il cadavere del Narducci, in acqua “nei pressi della riva del lago, in Comune di Magione”. Si parlava degli accertamenti effettuati allora e si diceva che, dopo la morte, erano circolate voci insistenti secondo cui l’uomo si sarebbe suicidato perché era proprio lui il “Mostro di Firenze”. Nel documento si precisava che la voce che lo indicava come “il Mostro di Firenze” circolava anche prima della sua morte. Viene poi tracciato un quadro del personaggio e si parla del rinvenimento con i pesi.
4) Lo stesso appunto (come da annotazione in calce) viene consegnato dal Comandante del Nucleo di PG di Perugia al Comandante della Legione di Perugia che, a sua volta, lo consegna al Procuratore Gen. di Firenze, al Comandante della Brigata CC. di Firenze e al Comandante della Legione di Firenze. Lo scrivente (l’Oggianu ?) ne ha fatto avere copia al Comandante del Gruppo CC. di Firenze. L’appunto nasce nel Nucleo di PG CC. Perugia ed è stilato da Maglionico.
5) Il 13.02.1987 l’ufficio GAIO CC. Firenze chiede alla Staz. di Magione (e per conoscenza all’ufficio OAIO di Perugia e al Nucleo PG di Perugia) di trasmettere copia del rapporto sulla morte del Narducci, precisando che ciò ha attinenza col “noto appunto” (che è quello sub 1, ma più verosimilmente, quello di Maglionico che, assunto a informazioni, ha precisato, tra l’altro, che era stato individuato un appartamento nella disponibilità del Narducci a Fiesole):
6) Con nota in data 13.03.1987, l’ufficio OAIO di Firenze (Col. Francesco Valentini) trasmette alla Procura di Firenze l’appunto loro consegnato dal Ten. Col. Antonio Colletta, Comandante del Nucleo di PG di Perugia. Si fa presente che il Ten. Col. Colletti, ha precisato che avrebbe attivato le indagini se fosse stato richiesto dall’AG. Viene allegato il rapporto dei CC. di Magione, la nota negativa circa il possesso di appartamenti fiorentini intestati al Narducci.
7) Il 19.03.1987 l’Ufficio OAIO gira l’appunto (quello sub 3, redatto verosimilmente da Maglionico) al Gruppo CC. FI, al Nucleo PG FI, al NO CC. FI.
8) Vi è successivamente una richiesta di accertare i periodi di permanenza all’estero del Narducci, previo accertamento sul passaporto (prese le opportune intese col Questore di Perugia), mandata da Vigna (Proc. Agg.) e Canessa al Comandante Nucleo di PG dei CC. di Firenze in data 23.03.1987 (in cui si richiama una nota 19.03.1987 dell’Ufficio OAIO della Legione CC. di Firenze).
9) Con richiesta in data 29.05.1987, relativa al proc. n. 5475/86 R.G., il Proc. Agg. Vigna e il sostituto Canessa (con firma per ricevuta Dr. Federico) scrivono al Comandante Gruppo CC. di Firenze, chiedendo di redigere (trasmettendone un esemplare) “un elenco aggiornato di tutte le persone – che saranno indicate per ordine alfabetico – oggetto di segnalazioni con riferimento ai duplici omicidi accertati il 29 luglio 1984 in agro di Vicchio di Mugello ed il 9 settembre 1985 in agro di S. Casciano V. Pesa….”, invitando gli organi destinatari a valutare l’opportunità di predisporre “una coordinata attività volta alla verifica della posizione di tali persone, o di quelle fra esse che appaiano più rilevanti, per l’ipotesi che abbia a ripetersi un episodio come quelli in passato verificatisi”.
10) Risponde la Squadra Mobile, con sigla “b” (Bernabei ?), con nota (indirizzata alla Procura e hai due magistrati e, per conoscenza, al Comando Gruppo CC. di Firenze) in data 14.07.1987, Categ.M/1/87 Sq.Mob.SAM., All.1, Riservata a mano, in cui, in risposta alla richiesta e facendo seguito alla nota 17.06.1987 (comprendente altro distinto elenco di sospettati) si trasmette altro elenco di “tutte le persone, segnalate, da anonimi e non, dopo i duplici omicidi del 29.07.1984 e, a Vicchio di Mugello, e del 9.9.1985, a S. Casciano V. di Pesa”. L’elenco è intitolato “Elenco di tutte le persone segnalate da anonimi e non dopo il duplice omicidio Stefanacci-Rontini del 29.771984, trattate da questo ufficio, escluse quelle segnalate con elenco compilato in data 17.6.1987: ”Sono esattamente 254 nomi e al n. 181 è indicato: “ NARDUCCI Francesco, nato a Perugia il 4.10.1949, già ivi residente, deceduto per annegamento sul Lago Trasimeno; nel 1985”. E’ l’unico, dell’elenco, deceduto dopo il delitto del 1985 (l’altro, certo Tamponi, è deceduto nel 1970). Sembrerebbe, pertanto, che il Narducci fosse stato segnalato, come persona sospetta, sin dal delitto di Vicchio, del 29 luglio 1984.
11) Il Comandante del Nucleo di PG di Firenze, Col. Rotellini risponde alla richiesta sub 8), il 4.07.1988, precisando che presso l’ufficio Passaporti della Questura di Perugia non erano stati rinvenuti documenti validi per l’espatrio da cui si potesse rilevare la permanenza all’estero del Narducci. Si precisava che in data 17.07.1984 aveva rinnovato la validità del passaporto. Si precisava anche che presso l’Università di Perugia era stato rinvenuto il decreto 14.08.1981 con cui il Narducci veniva autorizzato a un congedo straordinario per motivi di studio dal 16 settembre 1981 al 31.12.1981, dovendo il Narducci frequentare un corso di specializzazione a Philadelphia (USA) presso il Gastrointeslinae Section Departement of Medicine Hospital of University of Pennsylvania – Philadelphia, dal Prof. William Snape Jr. e, nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 1981 (un giovedì), è avvenuto il delitto di Cadenzano. Nell’informativa si riferiva anche, attraverso l’interpol, si era accertato che il Narducci aveva soggiornato in Philadelphia, presso la International House, dal 16 settembre 1981 al 13.12.1981, e che aveva partecipato a tutte le lezioni che si tenevano il lunedì e il mercoledì; si diceva anche che non era risultato che fosse possessore di armi, che non era stato rinvenuto con le cinture con piombi per subacquei; che nessuno degli automezzi di sua proprietà era stato notato nei servizi “antimostro”; che non aveva svolto il servizio militare, pur avendo fatto domanda di partecipare al 58° corso AUC come ufficiale (era stato riformato). Si escludeva che potesse essere il “Mostro”.
12) Le indagini richieste dall’interpol erano state condotte dal detective Diegel Frank della Divisione Omicidi che aveva ottenuto il 25 gennaio 1988, con l’aiuto del Detective Supervisor Michael Carroll, Università di Pennsylvania, Divisione di Pubblica Sicurezza (215-898-4485) il fascicolo personale del Narducci, consegnato dall’addetta d’Amministrazione Sig.ra Goldstein, Sezione di Gastroenterologia, Dipartimento di Medicina. Dai moduli risultava che il Narducci aveva frequentato l’Università dal 01°.09.1981 al 30.06.1982 (ma non era dal 16 settembre 1981 al 13.12.1981 ?), come uditore, senza il titolo di studente o di dipendente stipendiato. Il Narducci svolgeva la sua attività sotto la direzione del Prof. William Snape Jr., come ricercatore presso il Laboratorio di Gastroenterologia dell’Università. All’epoca lo Snape era Direttore della Sezione di Gastroenterologia del Centro Medico Harbor – UCLA – 1000 W. Carson, Torrance, California, 90509 (213-533-2471). Il Narducci era arrivato il 16 settembre, aveva preso alloggio alla International House, 3701 Chestnut Street, Philadelphia, Pa., una struttura ricettiva con possibilità di pernottamento per uditori stranieri presse l’Università. Dai registri risultava che il Narducci vi aveva abitato dal 16 settembre 1981 al 13 dicembre 1981, occupando da solo una stanza doppia (C-42) a un prezzo simbolico. Si era accertato anche che presso la INTERNATIONAL HOUSE non vi erano registri nè di ingresso né di uscita, né per annotare le telefonate in arrivo o in partenza. Da una lettera scritta dal Narducci al Dr. Cohen in data 1.06.1982 risulta che il Narducci era tornato in Italia prima di quella data (non è chiaro quale). Il detective Diegei aveva avuto un colloquio con una collega del Narducci, certa Dr. Ann Ouyang, 37 0/F, 14, Lynne Circe, Paoli, Pennsylvania (647-7334) che in quel periodo lavorava sotto la direzione del Dr. Snape. Secondo la Ouyang il Narducci partecipò a tutte le lezioni, del lunedì e del mercoledì. La stessa ha detto anche che lo venne a trovare a Perugia nel Settembre 1983. E poi venne a sapere della sua morte. Anche lo Snape ha confermato la frequenza.
Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.15/18 e Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 16/17/18