L’8 febbraio 2002 si presenta spontaneamente presso gli uffici della Procura della Repubblica Francesca Spagnoli, moglie di Francesco Narducci, che rilascia una sua testimonianza.
Questo uno stralcio della testimonianza:
“Ci siamo sposati nell’81, avevo vent’anni e Francesco ne aveva 31. (…) Mio marito rimase ininterrottamente negli Stati Uniti, all’università di Philadelphia nel corso di settembre al dicembre ‘81. Finché è stato vivo non ho mai avuto modo di supporre che mio marito avesse rapporti con Firenze. (…) Leggeva il quotidiano ‘La Nazione’ e forse qualche volta ne avremo anche parlato dei delitti attribuiti al ‘mostro di Firenze’ ma non ricordo nulla di preciso. (…) Quando arrivammo al lago, a San Feliciano io o mia madre chiedemmo se Francesco fosse arrivato da solo al lago; a quella domanda Pierluca (il fratello di Francesco) reagì in modo assolutamente anomalo esclamando: ‘Non cominciate ad infangare la memoria di Francesco!’ Era circa la mezzanotte fra l’otto ed il nove ottobre 1985. (…) Ricordo che Francesco era un bravissimo nuotatore e praticava lo sci d’acqua ed il windsurf. Non ha mai avuto problemi in acqua“. In parte vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 4 e Vedi: Sentenza Micheli Pag. 717
La Spagnoli confermava il possesso dell’auto Citroen da parte del marito. Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 81
“Ricordo che FRANCESCO era un bravissimo nuotatore e praticava lo sci d’acqua ed il windsurf.” Domanda: “ ricorda se suo marito ha mai avuto problemi in acqua?” (..) “Non li ha mai avuti.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 211
A domanda a pag. 4: “capitava che suo marito si assentasse per un certo periodo di tempo, anche per frequenze, circoli o associazioni?” rispondeva assolutamente no”. A pag. 7, a domanda: “suo marito aveva comunque rapporti con Firenze?” rispondeva: “finché è stato vivo non ho mai avuto modo di supporlo”. Ripeteva poi che suo marito si era recato in America nel periodo settembre-dicembre di quell’anno. Poi venivano mostrate alla Spagnoli copie dei due articoli del quotidiano “la Nazione” del 28 e 29 settembre 85, relativi ai delitti attribuiti al cosiddetto mostro di Firenze. E alla domanda: “suo marito leggeva il quotidiano La Nazione? Suo marito ha mai parlato con lei di questa vicenda?”, la Spagnoli riferiva: “Mio marito leggeva il quotidiano La Nazione e forse qualche volta ne avremo anche parlato della questione ma non ricordo nulla di preciso”. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 197 198