Il 13 Marzo 2002 rilascia testimonianza Dott.ssa Luciana Mencuccini.

Questa la trascrizione della testimonianza:

Domanda: Ricorda di essere intervenuta con degli accertamenti circa la morte del Dott. Francesco Narducci? Risposta : “All’epoca della morte del Dott. Narducci io mi trovavo in ferie. Avevo preso circa tre o quattro giorni di ferie. All’epoca io svolgevo le funzioni di medico responsabile del distretto sociosanitario di Magione nell’ambito delle quali rientrava anche quella dell’attività necroscopica. Noi nella nostra attività ricevevamo i certificati di morte e sulla base di tali certificazioni rilasciavamo i certificati di accertamento di morte. Per redigere il certificato di accertamento di morte noi dovevamo vedere il cadavere e se si trattava di morte violenta… In pratica ricevuto il certificato di morte noi andavamo a vedere il cadavere, salvo casi eccezionali specialmente per i pazienti che conoscevamo personalmente. Invece nei casi di morte violenta andavamo solo noi a vedere il cadavere perchè chiamavano noi del distretto che redigevamo il certificato di accertamento di morte e la nostra attività non era preceduta da un certificato di morte come nei casi di morte non violenta…

A questo punto rientra la dott.ssa Severi. 

Domanda: Nei giorni in cui lei era assente chi la sostituiva? R:”Probabilmente il medico del distretto di Passignano.

Domanda: Lei Conosceva la Dott.ssa Seppoloni? Risposta: “Conoscevo la Seppoloni che svolgeva le sue funzioni presso la sede U.S.L. di Panicale.

Domanda: Per la zona di S. Arcangelo chi era competente? Risposta: “Il distretto di Magione.

A questo punto viene mostrata alla dott.ssa Mencuccini il certificato di accertamento di morte.

Domanda: Riconosce la sua firma? Risposta: “Si. Io ho rilasciato quel certificato sulla base del verbale di visita esterna e dopo aver visto il nulla-osta del magistrato. Il documento non l’ho solo firmato, l’ho anche compilato.

Domanda: Le contesto che il nulla-osta al seppellimento del cadavere è intervenuto due giorni dopo il rilascio del certificato di accertamento morte. Mi sa spiegare questa anomalia? Risposta: “Non so spiegarmela. Mi pare di aver visto qualcosa della Procura, ma certo non il documento che mi viene esibito che è datato 16 ottobre.

D: Lei mi ha detto che per redigere il certificato di accertamento di morte dovevate vedere il cadavere. Ha visto il cadavere del Dott. Narducci prima di redigere il certificato? R: “No, ne prima ne dopo.

D: Sa spiegarmi perchè? R: “Ricordo che vi doveva essere qualche certificato della Procura che mi autorizzava a farlo.”

D: Come mai non sono riportati sul certificato di morte i dati relativi alla macchie ipostatiche presenti invece nel processo verbale di riconoscimento e descrizione di cadavere redatto dalla Dott.ssa Seppoloni e non è riportata l’ora della morte che la Dott.ssa Seppoloni indica invece in 110 ore prima del rinvenimento? R: “Non so spiegarmi perchè.” Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 191/192 

(In pratica la Dott.ssa Mencuccini nonostante che sia in ferie redige il certificato e, conoscendo la procedura che esigeva il nulla-osta prima di redigere l’accertamento di morte, e che per redigerlo si esigeva l’esame del cadavere, candidamente affermava di avere compilato e sottoscritto uno dei due certificati, quello n. 788, ammettendo che non aveva ne visto il nulla-osta ne aveva esaminato il cadavere del Narducci. Pare strano o no?)

13 Marzo 2002 Testimonianza di Luciana Mencuccini

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