Il 15 marzo 2002 rilascia testimonianza Nazzareno Moretti, titolare dell’omonima impresa funebre, che trasportò il corpo ritrovato il 13 ottobre 1985 dal pontile di Sant’Arcangelo a villa Narducci a San Feliciano.
Questo uno stralcio della testimonianza:
Domanda: “Lei è stato sentito dai CC della Sezione di Polizia Giudiziaria di Perugia, conferma quelle dichiarazioni?” Risposta: “Si confermo” Domanda: “Si ricorda quando è arrivato sul molo di Sant’Arcangelo chi c’era ed ha riconosciuto qualcuno ? “Risposta: “Ho notato fra gli altri un personaggio in divisa della Polizia di Stato che tutti chiamavano “Questore” e si qualificò come intimo amico della famiglia Narducci. La divisa era blu scuro con i pantaloni grigi e le bande chiare, non aveva gli stivali. Io non so se fosse il Questore, so solo che lì c’era il Questore. Appena arrivammo attendemmo il nulla osta del Magistrato alla rimozione della salma. Erano i Carabinieri che stavano in attesa del nulla osta. Ad un certo punto il Magistrato ha autorizzato la rimozione della salma e il trasporto della stessa all’obitorio. Preciso che la Dottoressa che faceva gli accertamenti, mi pareva che non avesse voce in capitolo, perché faceva tutto quello che le dicevano di fare e scriveva ciò che le veniva suggerito dai presenti, tra i quali vi erano molti medici. Ricordo che rimanemmo troppo fermi e che i presenti parlavano troppo alla Dottoressa, in modo troppo insistente. L’uomo in divisa mi disse che sarebbe salito con me nel carro funebre e che mi avrebbe accompagnato all’obitorio di Perugia. Il cadavere, era molto gonfio e violaceo. Detti un’occhiata sommaria al cadavere. Io non avevo nessun telo per coprirlo e credo che il telo sia stato portato da qualcuno del posto. Saliti sul carro giunti al bivio di San Feliciano, fummo fermati da una donna sulla trentina, longilinea, che disse al poliziotto: “HA DETTO MIO SUOCERO DI PORTARLO A CASA” e l’uomo in divisa a questo punto mi invitò a raggiungere la villa dei Narducci a San Feliciano, indicandomi la strada. Qui giunti scaricammo il cadavere in cantina e mi dissero che potevo andare. ” Domanda: “Lei si occupò della documentazione relativa al seppellimento del cadavere?” Risposta: “Non lo posso garantire. Ricordo che non avevo nessun documento e non ho mai visto documenti in proposito. Non mi ricordo.” A questo punto si interrompe l’audizione essendo necessario il confronto con Nazzareno Morarelli.
“….Domanda : “Come mai il nulla osta della Procura reca la data del 16 ottobre 1985 successiva ai funerali del Narducci?” Risposta: “La cosa mi appare incredibile ma non so dare una spiegazione…..”
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 160/161