Il 5 Aprile 2002 rilasciava testimonianza il Dr. Alberto Speroni, all’epoca dei fatti Dirigente Capo della Squadra Mobile di Perugia.

Questo uno stralcio della testimonianza: “Il Dott. Centrone mi disse che tanto si trattava di suicidio come gli avevano detto i familiari e che quindi poteva essere riconsegnato agli stessi anche perché si trattava di una famiglia conosciuta.“. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 214

Inoltre “vidi il cadavere vestito con una camicia e un paio di pantaloni. Aveva dei grumi di schiuma alle narici e ad un angolo della bocca. Il cadavere era completamente vestito e non l’ho mai visto denudato. Rimasi sorpreso dal colorito scuro della pelle e la dottoressa disse che poteva trattarsi di barbiturici“. Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 28/29

Afferma di non sapeva nulla del fatto che l’Ispettore Luigi Napoleoni aveva svolto indagini sul “Mostro di Firenze” a Perugia, a Foligno e a Firenze.

Precisa che, nei giorni delle ricerche del medico, una parente dei Narducci ricevette un mazzo di fiori da uno sconosciuto, per conto di un certo Bruno. Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.6 e Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 7

Afferma che non sapeva nulla delle investigazioni di Luigi Napoleoni e dell’agente Sardara che si erano recati a Firenze. Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.12

“….Domanda ” Le risulta che l’Isp. Napoleoni e l’App.to Sardara si siano recati a Firenze individuando un appartamento in uso al Narducci anche in epoca anteriore alla scomparsa dello stesso.? “Risposta . ” Non mi risulta ma posso dire che sono diventato il dirigente della Squadra Mobile nel 1984 e che il mio predecessore , il Dirigente della Mobile dott. Franco, aveva lasciato ampio spazio di iniziativa all’Isp. Napoleoni e io impiegai del tempo per ridimensionare progressivamente la sua autonomia. L’isp. Napoleoni e’ stato poi trasferito alla DIGOS, mi pare nell’86….” Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 65

“Ricordo… di avere io corretto un identico telegramma ove si diceva che la salma era stata riconsegnata ai familiari e che quindi non era stata portata all’obitorio e che non veniva esclusa la causa violenta della morte”. (ndr: in relazione ai telegrammi inviati dal Dott. Trio il 14 ottobre 1985.Vedi: Sentenza Micheli Pag. 68

5 Aprile 2002 Testimonianza di Alberto Speroni

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