Il 18 Aprile 2002 rilascia testimonianza Ferruccio Farroni.
Questo uno stralcio della testimonianza:
“Mi riferisco in particolare al “sensitivo” che il padre ed il fratello o, forse, il suocero di questi, Alberto Ceccarelli, insieme a me, incontrano in due occasioni, ma in particolare la sera di sabato 12 ottobre, nei pressi di Monte Tezio ed ai quali l’uomo comunicò dove e quando l’indomani sarebbe stato trovato il corpo di Francesco. Il giorno dopo quindi andammo al lago, di mattina presto, ed effettivamente dei pescatori ritrovarono il corpo.”
“Ci siamo recati al Lago, recependo l’indicazione del sensitivo e….guarda caso, dei pescatori rinvennero il corpo.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 60
“Ricordo che durante la scomparsa di FRANCESCO, unitamente al Professore Ugo Narducci ed al figlio PierLuca, ci incontrammo con un “mago”, presso la sua abitazione sita in Perugia, località Monte Tezio, ed a “collo torto”, questo personaggio, di cui non ricordo il nome, ci disse che FRANCESCO era ormai morto e che sarebbe stato ritrovato nel lago Trasimeno, il giorno dopo e ci indicò più o meno il posto. Il giorno dopo
quindi andammo al lago, di mattina presto, ed effettivamente dei pescatori ritrovarono il corpo; furono chiamati i Carabinieri ed il corpo fu portato sul molo di Sant’Arcangelo.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 62
Il giorno del ritrovamento del cadavere io ero presente, e non solo feci il riconoscimento del cadavere ma andai alla casa del lago dove fu portato ed io stesso lo vestii per essere poi deposto nella bara. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 394