Il 22 Aprile 2002, alle ore 12.00, rilascia testimonianza il Prof. Ugo Narducci., viene ascoltato dal Sostituto Procuratore Giuliano Mignini in presenza del proprio avvocato Antonio Brizioli nominato dalla famiglia in data 28 gennaio 2002.
Questo uno stralcio della testimonianza:
“Domanda: “come erano i cinturini di questi orologi?” Risposta; “il Rolex mi sembra fosse di metallo, il Seiko sempre di metallo, e mi sembra anche il subacqueo di metallo; non so invece dire come fosse quello del Patek philippe che io non ho mai visto. Mi pare che il quadrante dell’orologio subacqueo fosse chiaro.“
Domanda: “Lei non ha escluso il suicidio; generalmente quando le persone compiono questo atto lasciano uno scritto. Le risulta?” Risposta: “io non sono a conoscenza di questo; non mi risulta che esista qualcosa.“
L’avvocato Brizioli afferma che il cadavere è stato riconosciuto da diverse persone che erano presenti e che quindi non è possibile le sostituzione di un cadavere e rivolge la domanda al professore Narducci Ugo, il quale risponde che Francesco è stato riconosciuto dai vari intervenuti e che non presentava alcun segno di violenza, ivi presenti i due rappresentanti della Procura facenti parte della Polizia Giudiziaria.
Interessante questa affermazione dell’avv. Brizioli, una frase che anticipava, curiosamente, la problematica del doppio cadavere che sarebbe
emersa solo dopo i primi accertamenti sul cadavere oggetto della riesumazione, cioè di lì a qualche mese.
Domanda: “circa le dicerie di Firenze, attinente il cosiddetto “mostro di Firenze”, come sono venute fuori e quando?” Risposta: “il tutto nasce da un articolo giornalistico, pubblicato sul “corriere dell’Umbria”, nell’anno 1986, verso il mese di Aprile, a seguito di, una richiesta dì svolgere indagini su tutte le morte sospetto di medici. Fecero riferimento ad un duplice omicidio avvenuto nel mese di settembre ma all’epoca dei fatti Francesco era in America. Tengo a precisare che io rifiutai l’ipotesi del suicidio in quanto collegata ad un eventuale pentimento di Francesco a seguito dell’ultimo duplice omicidio di Firenze, come avevano ipotizzato le varie testate giornalistiche“.
Vedi Relazione Commissione Parlamentare
Domanda: “si ricorda se nei giorni successivi alla scomparsa, ossia in data 09.10.1985, prese sottobraccio la signora Bona Franchini e le disse di essersi messo d’accordo con il Questore per non far praticare l’autopsia? risponde: “Lo escludo assolutamente di aver detto una cosa simile, ma ero contento che non fosse fatta l’autopsia….”.
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 56/57