Il 19 Aprile 2002 rilascia testimonianza Pier Luca Narducci. Il fratello di Francesco Narducci è ufficialmente il primo ad essere informato da Peppino Trovati dell’uscita sul lago del fratello e del suo mancato ritorno.

Questa la testimonianza: Narducci Pierluca 29.04.2002

Questa la trascrizione:

PROCURA della REPUBBLICA
Presso IL TRIBUNALE DI PERUGIA
p.p. nr.17869/01 R.G. Mod. 44

OGGETTO: Verbale di sommarie informazioni rese dalla persona Informata sui fatti ex art. 362 C.P.P.:

Il 29.04.2002 alle ore 12,00, in Perugia presso gli Uffici dell’Aliquota della Polizia Municipale presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, sita in Via Mario Angeloni.

Innanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini Sost., Assistito dall’Ispettore Fantauzzi Furio, presenti il Maresciallo Capo De Pascalis Angelo, Assistente Capo Emili Salvatore, è comparso Narducci Pierluca, il quale richiestogli le generalità, risponde: ” sono Narducci Pierluca, confermo le generalità già declinate precedentemente.

Il P.M. Visti gli artt. 197, 197 bis , 198, 199, 200, 201, 202,203 c.p.p., richiamati dall’art. 362 c.p.p. e ritenuto che non sussiste l’ipotesi di cui agli artt. 197, 197 bis 198, 199, 200, 201, 202,203 c.p.p., ricorda alla persona informata sui fatti che ha l’obbligo di rispondere secondo verità alle domande che le saranno rivolte e la informa che le false informazioni al P.M. sono penalmente sanzionate a norma dell’art. 371 bis c.p..

Si dà atto che è presente l’Avvocato Brizioli Alfredo.

Domanda: “lei ha detto che il giorno del ritrovamento del cadavere di suo fratello era stato avvisato da Farroni ma l’attività investigativa fornisce come elementi il fatto che lei ed il dr. Farroni eravate già sul posto; conferma quanto sopra?””
Risposta: ” Se ben ricordo quella domenica mattina ami trovavo a letto quando giunse la telefonata di Farroni e poi, con lui mi sono portato al lago.”
Domanda: ” Circa mia moto Honda di colore rosso di Francesco cosa può riferire?”
Risposta: ” La moto l’ho riportata io a casa guidandola, non ricordo esattamente quale giorno, ama sicuramente l’ho riportata e tuttora e conservata a casa nostra; non so se è stata effettuata la rottamazione delle targhe ma la moto ancora esiste.”
Domanda: ” Circa i rapporti tra la sua famiglia e quella Spagnoli, cosa può riferire? Conferma quanto già dichiarato in precedenza?”
Risposta: ” Si, confermo che i rapporti si sono incrinati a seguito del dolore provato per i fatti accaduti. ”
Domanda: ” Ricorda che il giorno dopo della scomparsa ebbe una discussione con la moglie di Francesco e la suocera, alla darsena di Trovati, occasione nella quale rispose alla Spagnoli ” non cominciamo ad infangare la memoria di Francesco”. Ricorda tale episodio?”
Risposta: ” No, assolutamente non ricordo di aver fatto tale affermazione.”
Domanda: ” Ricorda se una donna di origine fiorentina telefonò a casa di sua madre, in periodi posteriori alla morte? Ricorda di una consegna di mazzi di fiori secchi a casa sua? ”
Risposta: ” Circa la telefonata non so niente, così come per l’eventuale consegna di mazzi di fiori.”
Domanda: ” Ricorda se suo padre disse, durante il periodo in cui si effettuavano le ricerche, che si era organizzato per non fare eseguire l’autopsia sul corpo di Francesco?”
Risposta: ” Assolutamente non mi consta.”
Domanda: ” Lei ha saputo di una telefonata che avrebbe effettuato Francesco alla madre il giorno della scomparsa?”
Risposta: ” Non ricordo; so che mia madre parlò con mio fratello, probabilmente il giorno della scomparsa, ma non ne sono sicuro, circa una cena; non ricordo bene l’episodio né quando avvenne.”
Domanda: ” Può ripetere l’evolversi degli eventi del giorno in cui venne avvertito della scomparsa di suo fratello?”
Risposta: ” Ricordo che tornai a casa dal lavoro e ricevetti una telefonata da Peppino Trovati il quale mi diceva che mio fratello non era rientrato; arrivato al lago, uscimmo in barca con Peppino Trovati ma non trovammo niente. Andammo in direzione di Passignano. Nel frattempo, mio suocero , il Dr. Ceccarelli era uscito con un’altra barca insieme ad un pescatore del luogo, tale Mancinelli ed insieme trovarono la barca; quindi tornarono a riva e sulla barca salimmo io e la Francesca Spagnoli ed andammo sul luogo del ritrovamento. Ricordo che all’interno della barca vi era un pacchetto di sigarette, un paio di occhiali da sole ed i fiammiferi. Dopo aver trovato la barca mi sono portato a casa dei miei genitori per avvisarli dell’accaduto.”
Domanda: ” Lei ricorda di essere stato da un sensitivo?”
Risposta: ” No, non ricordo di essere stato da un sensitivo, sono dei particolari di cui non ho ricordo. Escludo nella maniera più categorica, comunque, che io sia stato alle sette del mattino di Domenica mattina perché un sensitivo mi avrebbe detto un qualcosa inerente il ritrovamento.”
Domanda: ” le risulta che Francesco avesse conoscenza tra professionisti o medici fiorentini?”
Risposta: ” che io sappia non aveva conoscenze nella città di Firenze.”

Si dà atto che il presente verbale è redatto in forma riassuntiva, secondo l’art. 140 c.p.p.

Il Pubblico Ministero rilevata l’esigenza che quanto riferito dalla persona informata non trapeli all’esterno, stante la delicatezza dell’indagine e la necessità di evitare che la divulgazione delle circostanze riferite dalla persona informata sui fatti pregiudichi le indagini
P.Q.M.
Visto l’art. 391 quinquies c.p.p. e 329, 3° comma lettera a) c.p.p.
VIETA
alla persona esaminata di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell’indagine di cui hanno conoscenza, perla durata di legge.
AVVERTE
conseguentemente la persona stessa che la divulgazione delle notizie riferite è penalmente sanzionata dall’art. 379 bis c.p., inserito dall’art. 21 della L. 7 dicembre 2000 nr. 397.

F.l.c.s

Questo uno stralcio della sua testimonianza:

…. no, non ricordo di essere stato da un sensitivo, sono dei particolari di cui non ho ricordo. Escludo nella maniera più categorica, comunque, che io sia stato alle sette del mattino di domenica mattina perchè un sensitivo mi avrebbe detto un qualcosa inerente il ritrovamento….” Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 74/75

29 Aprile 2002 Testimonianza di Pier Luca Narducci

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