Il 8 Maggio 2002 rilascia testimonianza Giuseppe Trovati.
La testimonianza è rilasciata Innanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini Sost., Assistito dal Tenente Morra Antonio, comandante del Nucleo Operativo del Comando Provinciale CC e alla presenza del Maresciallo A s UPS Angelo DE PASCALIS addetto al R.O.N.O. CC Perugia e dell’Assistente Capo Emili Salvatore, della Questura di Perugia – Squadra Mobile.
Questa la testimonianza: Trovati Giuseppe 08.05.2002
Questa la trascrizione della testimonianza:
Presso IL TRIBUNALE DI PERUGIA
p.p. nr.17869/01 R.G. Mod. 44
OGGETTO: Verbale di sommarie informazioni rese dalla persona Informata sui fatti ex art. 362 c.p.p.
Il 08.05.2002 alle ore 18,25, in Perugia presso gli Uffici dell’Aliquota della Polizia Municipale presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, sita in Via Mario Angeloni.
Innanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini Sost., Assistito dal Tenente Antonio Morra, comandante del Nucleo Operativo del Comando Provinciale CC e alla presenza del Maresciallo A s UPS Angelo DE PASCALIS addetto al R.O.N.O. CC Perugia e dell’Assistente Capo Emili Salvatore, della Questura di Perugia – Squadra Mobile è comparso il Sig, Giuseppe TROVATI, noto all’ufficio e risponde: “sono Giuseppe TROVATI nato a Perugia il 15.09.1933, residente in Magione Fraz. San Feliciano Via F.lli Papigni, 79. Il P.M.
Visti gli artt. 197, 197 bis , 198, 199, 200, 201, 202,203 c.p.p., richiamati dell’art. 362 c.p.p. e ritenuto che non sussiste l’ipotesi di cui agli artt. 197, 197 bis , 198, 199, 200, 201, 202,203 c.p.p., ricorda alla persona informata sui fatti che ha l’obbligo di rispondere secondo verità alle domande che le saranno rivolte e la informa che le false informazioni al P.M. sono penalmente sanzionate a norma dell’art. 371 bis c.p..
Domanda: E’ a conoscenza di una lettera lasciata da Francesco Narducci prima della sua scomparsa?
Risposta: non sono a conoscenza di lettere lasciate dal Dr. Narducci Francesco. Posso dire che il giorno della scomparsa era da tempo che non veniva alla darsena. Sono sicuro che il Dr. Narducci Francesco mancava da circa due anni. Quando ritornai alla darsena era più o meno all’imbrunire e ricordo che andai a controllare se tutto fosse a posto e mi accorsi che la barca con il Narducci non era rientrata. Aspettai ancora un po’ e poi chiamai, a casa dei Narducci, ricordo che mi rispose il Dr. Pier Luca Narducci al quale dissi che il fratello Francesco non era rientrato in darsena con la barca. Lui mi sembrò meravigliato della cosa ed infatti mi disse testualmente: non è possibile che mio fratello sia al lago! Io dissi al fratello che avevo dato proprio io la barca a Francesco. Ricordo che sentivo dei rumori di altre barche, probabilmente di pescatori, che andavano a posizionare le reti per la pesca che vengono messe tra le ore 17,00 e le 21,00.
Domanda: Lei ha riferito che quando hanno portato il cadavere del Prof. Francesco Narducci al pontile di S. Arcangelo un comandante forse della Polizia mi disse di riconoscere il cadavere. Io da una distanza di tre o quattro metri riconobbi nel cadavere il Prof. Narducci Francesco. Voglio precisare che io ero sul pontile quando la motovedetta dei carabinieri arrivò portando il cadavere del prof. Narducci sullo scafo e mentre lo stavano alzando per adagiarlo sul pontile io lo vidi e lo riconobbi senza ombra di dubbio
Domanda: durante i giorni della scomparsa ricorda di alcuni maghi interpellati per ritrovare il Narducci?
Risposta: ho sentito parlare di questi maghi ed infatti ricordo di aver accompagnato il Prof. Ugo ed il figlio Pierluca in giro per il lago per trovare Francesco Narducci.
Domanda: dalla sua esperienza dove ricompaiono i cadaveri quando annegano?
Risposta: in genere non riemergono nello stesso punto dove sono caduti poiché vi sono delle correnti che lo trasportano altrove
A.D.R.- Quando Francesco Narducci è partito dalla mia darsena io lo vidi andare verso il centro del Lago credo che si stava dirigendo verso isola Polvese. Prima di partire lo stesso dottore mi disse che era sua intenzione andare a prendere il sole, partì tutto vestito, non aveva alcuna borsa , né asciugamani, non aveva occhiali da sole. Scambia pochissime parole con lui. Quando il professore Narducci arrivò, egli aveva i capelli a posto, ed era ordinato nei suoi abiti: :
Non ho altro da aggiungere
Si dà atto che il verbale viene chiuso alle ore 19,50 ed è stato redatto in forma riassuntiva, secondo l’art. 140 c.p.p
Il Pubblico Ministero rilevata l’esigenza che quanto riferito dalla persona informata non trapeli all’esterno, stante la delicatezza dell’indagine e la necessità di evitare che la divulgazione delle circostanze riferite dalla persona informata sui fatti pregiudichi le indagini,
P.Q.M.
Visto l’art. 391 quinquies c.p.p. e 329, 3° comma lettera a) c.p.p.
VIETA
alla persona esaminata di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell’indagine di cui hanno conoscenza, perla durata di legge.
AVVERTE
conseguentemente la persona stessa che la divulgazione delle notizie riferite è
penalmente sanzionata dall’art. 379 bis c.p., inserito dall’art. 21 della L. 7 dicembre 2000 nr. 397
F.L.C.S.