Il 14 Maggio 2002 rilascia testimonianza Alberto Buini. Di professione imprenditore, è il vicino di casa della famiglia Narducci a San Feliciano. Il Buini aveva la stessa donna di servizio dei Narducci, Emma Magara.

Testimonianza rilasciata al Sost. Procuratore della Repubblica dr. Giuliano Mignini, assistito dal Tenente Antonio Morra comandante del R.O.N.O. CC. Di Perugia, alla presenza Malo De Pascalis Angelo, appartenente al RONO CC di Perugia, e dell’Assistente Capo Emili Salvatore, appartenente alla SQUADRA MOBILE della Questura di Perugia, dell’appuntato CEPPITELLLI STEFANELLI Giancarlo della Polizia Provinciale Aliquota della Sez. di P.G.

Questa la testimonianza: Buini Alberto 14.05.2002

Questa la trascrizione della testimonianza:

PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI PERUGIA

OGGETTO: verbale di assunzione di informazioni da persone informata sui fatti.

L’anno 2002 addì 14 del mese di maggio, in Perugia – piazza Rossi Scotti 1 – negli uffici della Sezione di P.G., aliquota Polizia Municipale, alle ore 18,55

Avanti al Sost. Procuratore della Repubblica dr. G. Mignini, assistito dal Tenente Antonio Morra comandante del R.O.N.O. CC. Di Perugia, alla presenza Malo De Pascalis Angelo, appartenente al RONO CC di Perugia, e dell’Assistente Capo Emili Salvatore, appartenente alla SQUADRA MOBILE della Questura di Perugia, dell’appuntato CEPPITELLLI STEFANELLI Giancarlo della Polizia Provinciale Aliquota della Sez. di P.G., è comparso il signor BUINI Alberto, il quale, richiestogli le generalità risponde: sono il signor BUINI Alberto, nato ad ASSISI il 24.10.1946, ivi residente alla Via Patrono d’Italia, 43 1/b, tel. 329/9027766 il quale ammonito degli obblighi di Legge, in relazione al procedimento nr. 17869/01 RG Mod. 44, a domanda risponde:

Domanda: cosa può dire della scomparsa e del ritrovamento del Dr. Francesco Narducci?
Risposta: non sono in grado di riferire notizie sulla vita del Dr. Francesco Narducci perché non lo conoscevo, posso solo dire che in comune avevamo la stessa donna di servizio che si identifica nella signora Emma Magara in Stefanelli. Il giorno della scomparsa ricordo che alcune persone che si identificano nella signora Bettina, forse e di altre persone che abitano nei dintorni della ex casa dei Narducci che, poi, voglio specificare, era attigua alla mia, mi dissero che il giorno della scomparsa e praticamente il giorno 08.10.1985, verso le ore 14,00-15 o meglio nel primo pomeriggio, il Narducci era partito sgommando come un pazzo lasciano una traccia della ruota della moto che era visibile nella strada che era imbrecciata. Chiesi chi fosse stato a lasciare quella traccia e le persone che ebbero modo di vedere la scena dissero che era strano che un ragazzo serio e a modo come il Dr. Narducci si fosse comportato in quel modo. Preciso che non conosco alcun membro della famiglia Narducci. Aggiungo che le persone che videro la scena confermarono che il medico si diresse in direzione lago a forte velocità. Il giorno dopo la scomparsa tutto il paese di San Feliciano e dintorni e anche gente di Perugia iniziò a parlare del Narducci come del mostro di Firenze. Non feci caso a quelle chiacchiere scattate subito dopo la scomparsa. Lei mi chiede se le voci anzidette vennero fuori dopo il rinvenimento o dopo il recupero del corpo ed il le rispondo che le voci vennero fuori il giorno dopo della scomparsa e cioè il 9 ottobre del 1985. Sono assolutamente sicuro del fatto e della data. Durante i giorni della scomparsa mi pare di aver sentito, forse da Emma, che i familiari del Narducci si erano rivolti a dei sensitivi nella speranza di ritrovare lo scomparso. Il giorno del ritrovamento ricordo che era di domenica io mi recai sul pontile di San Feliciano, quello vecchio antistante il ristorante Settimio, era di mattino presto ma non ricordo l’ora, ricordo che arrivai sul pontile e vi erano già delle persone che parlavano e riferivano che avevano trovato il corpo del Narducci con i pesi addosso, ricordo che parlarono di una fascia di pesi in vita, imbottito di barbiturici. Dei pesi ne sono assolutamente sicuro. Questo lo affermo perché si raccontava che vi erano sulla barca anche le scatole dei farmaci. La maggior parte delle persone erano pescatori o comunque persone di San Feliciano. Aggiungo che vi era quasi tutto il paese sul posto. Ricordo ancora che la gente si chiedeva come avesse il corpo a riemergere visto che era cinturato dai paese. Questa era la domanda che si ponevano tutti. Da quel momento mi sono messo in macchina per fare il giro del lago, giunto presso Sant’Arcangelo sempre dalla macchina ho fatto il giro intorno alla cooperativa dei pescatori ed ho visto che avevano tirato fuori il corpo e vicino ad esso c’erano poliziotti , Carabinieri, pescatori ed altro. Ho visto il corpo da lontano con un lenzuolo sopra. Dopo poco sono tornato a casa. Dopo qualche giorno ebbi modo di parlare con la signora Emma che, ripeto effettuava i servizi in casa Narducci, la stessa mi disse che aveva saputo che il Narducci venne ripescato con i pesi e che aveva preso dei barbiturici, inoltre parlammo del fatto che i coniugi NARDUCCI Francesco e la moglie, che so essere una Spagnoli, non andavano più d’accordo. In particolare questa fu una giustificazione fatta da Emma la quale aggiunse che i due si stavano per dividere, almeno così ricordo. Ancora voglio dire che la signora Emma non sapeva spiegarsi il gesto del medico morto. Posso aggiungere che la signora Emma era molto in confidenza con la famiglia Narducci. Ricordo che circolava anche la voce che Francesco Narducci andasse a Firenze per lavorare. Ora rammento che Emma o il marito Luigi Stefanelli o tutti e due dissero a me; credo la sera stessa o il giorno dopo della scomparsa, che il medico aveva lasciato una lettera. Lei mi chiede se di questo frangente sono certo ed il le rispondo che posso affermare con assoluta certezza che il medico Narducci Francesco aveva lasciato una lettera ai familiari.
A.D.R. ad un certo punto non si parlò più di nulla e si seppellì tutto anche le dicerie che c’erano.
A.D.R. La signora Emma era solita invitarmi a pranzo la domenica a casa sua. Per caso capitò ad uno di questi pranzi anche l’allora Capitano Di Carlo con la famiglia oltre ai componenti della mia famiglia e a due o tre figli della Signora Emma.
Nell’occasione quest’ultima e suo marito Luigi confermarono che il Narducci era stato ritrovato con una fascia di pesi nella vita ed imbottito di barbiturici. Questa: è la cosa certa che mi ricordo. Lei mi chiede che persona fosse Luigi Stefanelli ed io le, rispondo che lo stesso era persona stimata e degna della massima fiducia Aggiungo che sul pontile di San Feliciano vi erano tra. gli altri il Geometra Pennella, il Dr. Speroni ed altri che non ricordo.

Il Pubblico Ministero rilevata l’esigenza che quanto riferito dalla persona informata non trapeli all’esterno, stante la delicatezza dell’indagine e la necessità di evitare che la divulgazione delle circostanze riferite dalla persona informata sui fatti pregiudichi le indagini,
P.Q.M.
Visto l’art.391 quinquies c.p.p. e 320, 3° comma lettera a) c.p.p.
VIETA:
Alla persona esaminata di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell’indagine di cui hanno conoscenza, per la durata di Legge;
AVVERTE:
conseguentemente la persona stessa che la divulgazione delle notizie riferite e penalmente sanzionata dall’art.379 bis c.p., inserito dall’art. 2`1 della 1,.7 dicembre 2000 nr.397.
L.C.S.

Questo uno stralcio della testimonianza:

Ora rammento che Emma o il marito Luigi Stefanelli o tutti e due dissero a me; credo la sera stessa o il giorno dopo della scomparsa, che il medico aveva lasciato una lettera. Lei mi chiede se di questo frangente sono certo ed il le rispondo che posso affermare con assoluta certezza che il medico Francesco Narducci aveva lasciato una lettera ai familiari.

ed ancora

“La signora Emma era solita invitarmi a pranzo la domenica a casa sua. Per caso capitò ed uno di questi pranzi anche l’allora Capitano Di Carlo con la famiglia oltre ai componenti della mia famiglia e a due o tre figli della signora Emma.
Nell’occasione quest’ultima e suo marito Luigi confermarono che il Narducci era stato ritrovato con una fascia di pesi nella vita ed imbottito di barbiturici” 
Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 49

14 Maggio 2002 Testimonianza di Alberto Buini

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