Stralci della testimonianza di Anna Rita Fino moglie di Nazareno Moretti il proprietario dell’agenzia di pompe funebri di Magione. La sua testimonianza si riferisce racconto fattogli dal marito.
Dichiarava: “Ricordo che mio marito fu chiamato ad effettuare un recupero di un cadavere nel lago. Chiesi al suo ritorno come fosse andata e lui mi disse che il morto era molto grosso….Voglio aggiungere che quando mio marito tornò a casa era sconvolto e mi disse che la persona deceduta era molto grande nel senso che era molto corpulento e che lui voleva portare il cadavere all’obitorio ma fu costretto a condurlo nella casa della famiglia. Mi disse in particolare che al suo fianco, nel carro funebre, vi era una persona che comandava che lo obbligò a portarlo a casa e che insieme a quest’ultima, non nel carro, vi era anche, probabilmente, un conoscente o un familiare del defunto che affiancava il personaggio potente. Io allora gli dissi in maniera diretta: ma ti sei rimbecillito! Guarda che per queste cose si rischia perché sono cose gravi anche in considerazione del fatto che non si era attuata la procedura prevista. Mio marito si giustificò dicendo che lui aveva detto all’uomo seduto al suo fianco che doveva, per procedura, portarlo all’obitorio ma questa persona che comandava gli disse di non preoccuparsi perché pensavano a tutto loro“.
Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 25/26