Il 18 Settembre 2002 rilascia testimonianza Giordana Baldassarri, infermiera presso Reparto di Ginecologia dell’ospedale di Foligno. Sentita rispetto al p.p. 17869/01/44.
Questo uno stralcio della sua testimonianza:
“Mi sono sentita telefonicamente con il Prof. Ugo Narducci circa due mesi fa. Lo stesso mi ha chiamata sulla mia utenza di casa. Nella circostanza mi ha chiesto di incontrarmi personalmente perché voleva parlarmi di qualcosa e non ha aggiunto altro. Credo che fosse i primi di luglio. Ci siamo incontrati a casa sua a Perugia in Via San Bonaventura che ho raggiunto in macchina. Mi ha ricevuto il Prof. Ugo NARDUCCI in persona… Poi ha iniziato un discorso sul figlio deceduto; in particolare mi ha chiesto se mi ricordassi di tale BORDIGHINI Bruno. Io gli risposi che BORDIGHINI, marito della ZENOBI, era morto e che era la persona che aveva portato di persona a Perugia, durante scomparsa del figlio, i bulbi e la cravatta. Io lo seppi all’epoca dallo stesso Professore e da altre persone. Saputo ciò il Professore mi ha chiesto se poteva fare il mio nome alla magistratura in ordine alla persona che aveva consegnato quei bulbi e la cravatta. Voglio aggiungere che quando mi è arrivata la convocazione ho pensato che poteva essere per le cose di cui sopra. Ovviamente per questioni di onestà e di principio non ho fatto parola con nessuno di tale invito. Da quel momento non l’ho più visto né sentito.” Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.6/7 e Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 8
Ho sentito dire in ospedale e l’ho letto anche sul giornale che in casa NARDUCCI arrivarono una cravatta e dei bulbi. Qualcuno mi disse che era stato un certo BRUNO BORDIGHINI infermiere dell’ospedale di Foligno che molti consideravano un po’ strano e che viveva un momento particolare. Faceva anche il sindacalista della CGIL ed era il marito della capo sala della sala operatoria di ginecologia. Si chiama ENZA ZENOBI tuttora vivente abitante nei pressi del cimitero di Foligno.
(..) Il BORDIGHINI è morto qualche anno fa, credo di leucemia.
(..) Il sig. BORDIGHINI era alto, magro con capelli scuri lisci. Parlava forse in buon italiano perché si sforzava di fare l’intellettuale.
(..) Non credo che nei confronti della famiglia NARDUCCI avesse dei rancori o inimicizie. In quel periodo non sono sicura se convivesse con la moglie o con qualcun altro. Ricordo che per telefono il Prof. UGO NARDUCCI informandomi di questo strano regalo e del fatto che era stata la cognata della moglie LISETTA a riceverlo mi chiese chi mai fosse questo BORDIGHINI ed io gli risposi “Ma come non lo conosce, è quel matto del marito della ZENOBI”. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 343