Il 1 Ottobre 2002 rilascia testimonianza Emma Magara.
Lei, insieme al marito Luigi Stefanelli (morto nel 1988), aveva svolto servizi alle dipendenze dei Narducci, tra questi servizi eseguire le pulizie nella villa di San Feliciano.
Questo uno stralcio della testimonianza: “…. Fin dagli anni 70 io e mio marito Luigi STEFANELLI, deceduto il 06.11.1988, spesso ci recavamo presso la villa del Prof. NARDUCCI Ugo per disbrigare alcuni lavori saltuari. Io per esempio mi recavo in tale posto per fare le pulizie, qualche volta per cucinare e mio marito invece per mettere a posto intorno a casa e fare dei piccoli lavoretti. Il giorno 8 ottobre 1985, giorno della scomparsa del prof. Narducci Francesco, io e mio marito ci siamo recati alla villa di San Feliciano del Prof. Narducci per rimettere la legna. Ci siamo recati alla villa verso le ore 14.00 circa. Ivi giunti non c’era nessuno, abbiamo notato che vi erano vistose tracce lasciate sulla breccia del piazzale di casa, lasciate molto presumibilmente da una moto. A quel punto pensammo che vi era stato Francesco, visto che lui era in possesso di una moto con la quale veniva spesso in villa. Io, comunque, ho aperto la casa per far prendere un po’ di aria in attesa che arrivasse la persona a portare la legna. Abbiamo atteso circa un’ora ma non è arrivato nessuno. Durante l’attesa abbiamo fatto un giro all’interno dell’abitazione e ci siamo accorti che sul davanzale della finestra del salone vi era un foglio di carta scritto a penna. Per pura curiosità con mio marito abbiamo cercato di leggerlo ma non siamo riusciti a decifrare il contenuto anche perché era stato scritto con una grafia a noi incomprensibile. Abbiamo anche notato che in cucina vi erano ancora le posate sporche usate dalla famiglia Narducci la domenica prima. Comunque, come già detto, dopo un’ora, visto che l’uomo che portava la legna non era giunto siamo ritornati a casa. La mattina successiva mi recai a fare la spesa e presso il genere alimentari ho incontrato il Sig. CIAMPANA Vittorio che era il custode della villa NARDUCCI e dallo stesso ho appreso la notizia della scomparsa del Prof. Francesco NARDUCCI. La sera stessa, verso le ore 17.00 ritornava mio marito dal lavoro e gli riferivo la notizia appresa relativa alla scomparsa del Prof. Narducci Francesco. Mio marito si recava subito alla villa per vedere se c’era qualcuno. Ivi giunto non trovava nessuno. Comunque entrava in casa e notava che il foglio di carta che era stato da noi visto sul davanzale della finestra era scomparso. Ritornava a casa e mi riferiva questo particolare. Entrambi abbiamo pensato che il foglio era stato preso dai familiari del Prof. Francesco, anche perché le chiavi della villa, per quanto mi risulta, le avevamo solamente noi oltre alla famiglia Narducci“. Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 16/17 e Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 4 e Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 30/31 e Vedi: Sentenza Micheli Pag. 861/862