Massimo Introvigne è nato a Roma il 14 giugno 1955. Di professione sociologo e saggista.
Dal 1970 al 1973 frequenta il liceo presso una scuola torinese, l’Istituto sociale retto dai Gesuiti. Si laurea in giurisprudenza a Torino. Si specializza sulla tematica delle minoranze religiose.
È il fondatore e direttore del Centro studi sulle nuove religioni (CESNUR) che comprende una rete internazionale di studiosi di nuovi movimenti religiosi.
Dal 5 gennaio al 31 dicembre 2011 ha avuto nell’ambito dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) il ruolo di Rappresentante per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni.
Ha insegnato presso l’Athenaeum Pontificium Regina Apostolorum e nell’anno accademico 2005-2006 presso la Pontificia Università della Santa Croce. Dal 2013 al 2016 ha insegnato Sociologia dei movimenti religiosi e Sociologia della religione presso l’Università Pontificia Salesiana di Torino.
Dal giugno 2012 al dicembre 2016 è stato coordinatore dell’Osservatorio della Libertà Religiosa costituito dal Ministero degli esteri italiano in collaborazione con Roma Capitale.
Autore di oltre settanta libri, tra i quali l’Enciclopedia delle religioni in Italia, e centinaia di articoli nel campo della sociologia della religione.
Nell’ambito dei suoi studi sui nuovi movimenti religiosi e l’esoterismo, a partire dal 2013 Introvigne si è dedicato particolarmente a mostrare i collegamenti fra l’esoterismo, in particolare nella versione diffusa dalla Società Teosofica, e l’arte moderna.
Nel 2016, Introvigne ha pubblicato in inglese un voluminoso studio storico e sociologico sul satanismo, Satanism: A Social History (Leiden, Brill). Il libro è stato salutato dai critici come una storia definitiva del satanismo dal Seicento ai nostri giorni.