Il 5 Febbraio 2003 rilascia testimonianza Arturo Minoliti.
Questo uno stralcio della testimonianza:
Minoliti, già comandante della stazione Carabinieri di S. Casciano V.P. alla domanda se conoscesse il farmacista (Francesco Calamandrei), dichiarava:
“Sì, posso dire che si tratta di un personaggio piuttosto strano che non riceve mai nessuno a casa, la cui moglie separata lo ha accusato più volte di aver partecipato ai duplici omicidi. Aveva delle amicizie influenti. Ricordo che ha speso dei soldi per il figlio che ebbe problemi di droga; so che ha venduto la farmacia. All’epoca dei fatti il farmacista era molto ricco” Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 106
Arturo Minoliti fu tra i primi a sopraggiungere a casa di Pietro Pacciani quando fu trovato morto, in merito dichiarò: “Si sentiva un forte odore di varechina e il Pacciani era posto a faccia in giù, con i pantaloni abbassati all’inguine, e uno straccio di colore grigio le cui estremità sporgevano dai fianchi del Pacciani. Da allora non lo vidi più e non lo toccai. Avvisai le persone competenti, ossia il dottor Canessa e il dottor Giuttari e, giunti loro, io me ne andai.” Vedi I mostri di Firenze e il patto segreto pag: 90