Il 5 Marzo 2003 rilascia testimonianza Gabriella Ghiribelli.
A proposito di “festini”, la Ghiribelli citava anche a quelli che si svolgevano nella casa di Salvatore indovino e dei quali aveva già fatto cenno durante l’indagine a carico di Mario Vanni e Giancarlo Lotti, anche con la partecipazione di bambini e spiegava di essere a conoscenza che:
“Di solito la Milva Malatesta era quella che faceva la parte della vittima, si sdraiava nel centro del cerchio con all’interno una stella a cinque punte, poi tutti gli uomini si accoppiavano con lei; successivamente anche i bambini venivano portati nella stanza dove c’era il cerchio, ma non so cosa avvenisse dopo. Le feste avvenivano sempre a casa di Indovino, tranne una volta che andarono in un cimitero assieme al capo degli Hare Khrisna. Infatti il giorno dopo c’era un articolo sulla Nazione, che diceva che sconosciuti avevano scoperchiato le tombe. Il cimitero era nei dintorni di San Casciano ed il periodo era nei primi anni 80“. Dal Gides 2 Marzo 2005 Nota riassuntiva Nr.133/05/GIDES Pag.20/21
“Ha mai avuto come legale l’avvocato Fioravanti”? replicava: “No, non è mai stato il mio legale. L’ho conosciuto tramite una mia amica di soprannome “Cicci”. All’epoca in cui ero amica della Cicci ricordo che un giorno in Pretura incontrai Fioravanti, parlammo del più e del meno e poi ricordo che commentai il fatto che dovevo andare a San Casciano e che sarei dovuta passare da casa di Indovino. Cominciammo a parlare delle feste che avvenivano da Indovino. Fioravanti mi confermò di essere già a conoscenza dei festini, tanto che commentò dicendo che anche lui voleva andarci”. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 108
Altre sommarie informazioni testimoniali della Ghiribelli del 5 marzo 2003, già citate sopra, laddove diceva di non aver mai avuto come legale l’avvocato Fioravanti, che un giorno lo trovò in Pretura e che era interessato anche lui ai festini. E, in riferimento a questi festini, aggiungeva “…posso dire che quando il venerdì notte avvenivano ed io ero presente, c’erano molte persone che partecipavano, tra cui c’era l’orafo, di cui vi ho già raccontato, il carabiniere di San Casciano, il medico delle malattie tropicali, la Filippa Nicoletti, la Milva Malatesta, Ezio, che è il droghiere, assieme alla moglie, il capo degli Hare Krishna, Sebastiano Indovino che si accompagnava con dei bambini minorenni di circa otto-undici anni”. Alla ulteriore domanda della P.G.: “Come mai quando ha riferito in passato dei festini a casa di Salvatore, non ha parlato anche della partecipazione dell’orafo e del medico delle malattie della pelle”? Ghiribelli replicava: “In verità io mi ricordo che durante il processo fatto a Lotti Giancarlo e Vanni Mario io parlai dell’orafo e del medico delle malattie della pelle, ma non venni presa in considerazione. Comunque, durante i verbali fatti in Questura non ne parlai perché le domande che mi venivano poste riguardavano il Lotti e il Vanni”. Alla domanda: “Sa dirmi dove avvenivano i reclutamenti dei bambini?”, la Ghiribelli riferiva: “Non sono a conoscenza di cosa facessero fare a questi bambini, in quanto io dovevo venire a Firenze a lavorare; comunque, questi bambini erano sempre diversi. So che provenivano dalla zona di Prato, ma non sono a conoscenza di come facessero a convincerli….lo ho anche parlato con loro, ma non ho avuto l’impressione che fossero stati costretti, i bambini di otto-undici anni”…. “Le feste avvenivano sempre a casa di Indovino, tranne una volta che andarono in un cimitero assieme al capo degli Hare Krishna, Infatti il giorno dopo c’era un articolo sulla “Nazione” che diceva che sconosciuti avevano scoperchiato le tombe. Il cimitero era nei dintorni di San Casciano e il periodo erano i primi anni Ottanta”. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 79