Il 7 aprile 2003 rilascia la sua testimonianza Stefania Bruni, figlia del M.llo Lorenzo Bruni.
Questo uno stralcio della sua testimonianza:
“E’ successo la scorsa estate (agosto 2002). Mi trovavo in compagnia dei miei genitori a San Feliciano, alla “Festa del Giacchio”. Mentre mi trovavo nei pressi della pista da ballo notavo il Colonnello Di Carlo che si avvicinava a noi. Salutò prima mio padre e poi noi e, dopo alcuni convenevoli, il Colonnello cominciò a parlare del caso Narducci. Mi ricordo benissimo che disse a mio padre le testuali parole: “Se ti dovessero chiamare per essere sentito sul caso Narducci, tu dì che non ti
ricordi nulla giustificandoti che è passato tanto tempo!”. Aggiunse che quella era una famiglia potente e che non conveniva mettersi contro. Ricordo anche che il Colonnello fece riferimento ad un magistrato, senza peraltro dire il nome, che aveva fatto carriera dopo essersi occupato di questo caso e che qualcun altro, forse perché sentitosi danneggiato da questo fatto, aveva sollevato questo “polverone” e che era comunque meglio tenersi fuori.“
Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 48
“…. DOMANDA: Si ricorda di aver incontrato una sera che era in compagnia dei suoi genitori, il Colonnello DI CARLO ex Comandante della Compagnia CC. di Perugia ai tempi in cui suo padre era Comandante della Stazione CC. di Magione? RISPOSTA: Si è successo la scorsa estate. Mi trovavo in compagnia dei miei genitori a San Feliciano, alla “Festa del Giacco”. Mentre mi trovavo nei pressi della pista da ballo notavo il Colonnello Di Carlo che si avvicinava a noi.
Salutò prima mio padre e poi noi e, dopo alcuni convenevoli, il Colonnello cominciò a parlare del caso Narducci. Mi ricordo benissimo che disse a mio padre le testuali parole:” Se ti dovessero chiamare per essere sentito sul caso Narducci, tu di che non ricordi nulla giustificandoti che è passato molto tempo”. Aggiunse che quella era una famiglia potente e che non conveniva mettersi contro. Ricordo anche che il Colonnello fece riferimento anche ad un magistrato, senza peraltro dire il nome, che aveva fatto carriera dopo essersi occupato di questo caso e che qualcun altro, forse perché sentitosi danneggiato da questo fatto, aveva sollevato questo polverone e che era comunque meglio tenersi fuori…..”
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 127/128