L’8 Aprile 2003 rilascia testimonianza Lorenzo Nesi.

Questa la testimonianza. Dato però che il documento appare come se fosse stato “ricostruito” esprimiamo il dubbio sulla genuinità sia per eventuali mancanze che per eventuali modifiche: Nesi Lorenzo Testimonianza 08.04.03

Questa la trascrizione:

Confermo quanto da me dichiarato presso i vostri Uffici in data 4 aprile 2003. Successivamente alla verbalizzazione, sono tornato a casa e ho ripensato molto alle dichiarazioni da me rilasciate. Infatti nella giornata di sabato ho tentato di mettermi in contatto con qualcuno di voi tramite i numeri telefonici che mi avevate lasciato. Nella giornata di lunedì, sono riuscito a contattare il Dottor Giuttari, tramite il centralino della Questura, al quale ho spiegato i nuovi particolari che mi ero ricordato. In particolare ho ripensato alla persona da me indicata come “omone”, in quanto la descrizione dello stesso da me fornita, non corrisponde a quanto poi effettivamente mi è ritornato alla mente. Ricordo che lo stesso era più alto di 1.75, anzi dai miei ricordi penso che lo stesso potesse essere mt. 1.80 e forse anche di più, aveva una camminata molto particolare e cioè andava impettito ed a testa alta. Ancora ricordo che lo stesso si chiamava VITTA, non sono a conoscenza se tale modo di chiamarlo fosse il suo nome o cognome, ed all’epoca aveva circa 30/35 anni, era di carnagione chiara, quasi sul pallido ed aveva una corporatura robusta.

Domanda: Può fornirci altri particolari, indicata con il nome di VITTA?

Risposta: Ricordo che era il Vitta e che era sempre insieme alla persona da me riconosciuta nelle foto 2 e 4 dell’album che ho visto. Ricordo ancora che il Vitta aveva in uso diverse auto di grossa cilindrata, in linea di massima targate Milano, in particolare ne ricordo una, forse un Mercedes, di colore scuro, targata appunto Milano.

Domanda: Ci può indicare altre persone che ci possono riferire ulteriori notizie e particolari sul Vitta?

Risposta: Oltre le persone da me indicate nel verbale del 4 aprile, ricordo tale FRANCO LUMACHI, che ricordo essere un travestito che si prostituiva nei pressi delle Cascine negli anni 70-80. Tale LUMACHI, che abitava a San Casciano frequentava il gruppo di persone altolocate da me indicate nel precedente verbale. Ricordo ancora Valeriano Raspolini, nato e vissuto a San Casciano, precisamente in via Degli Scopeti. Il RASPOLLINI VALERIANO sicuramente conosce anche l’altra persona che vedevo insieme al VITTA, cioè l’uomo che ho riconosciuto nelle foto n.2 e 4 (NdR. Francesco Narducci). Voglio precisare con assoluta certezza che a San Casciano, molte persone, tra cui il Mario Vanni, conoscevano il VITTA; anzi, posso dire che in qualsiasi bar di San Casciano, all’epoca, si parlava del VITTA, conosciuto come persona facoltosa. Il VITTA, si accompagnava spesso anche con il Francesco Calamandreie con la persona da me riconosciuta nelle foto n. 2 e 4. All’epoca a San Casciano vi era il maresciallo LODATO, comandante della Stazione dei C.C. che sicuramente si ricorda del VITTA e dei suoi amici, anche perché gli stessi, dalle voci di paese, che circolavano all’epoca, erano sempre insieme per “fare affari”; non so dire comunque che tipo di affari facessero. Il VITTA ed i suoi amici si incontravano spesso in piazza a San Casciano o nei bar del paese. Io ricordo comunque di aver visto il VITTA, in compagnia della persona che ho riconosciuto nelle foto all’incrocio tra la strada che va a Mucciana con quella che va a Cerbaia. Ricordo che il VITTA abitava in una villa che si trova proprio all’incrocio tra la via di Mucciana e la strada che discende verso Cerbaia, della stessa ricordo che aveva un muro di cinta molto alto e dei cipressi tutto intorno. Vorrei aggiungere, che da quello che ricordo probabilmente, anche il Pietro Pacciani, conosceva il VITTA, se non ricordo male lo stesso era stato a lavorare come contadino presso i poderi che quest’ultimo aveva.

Trascrizione:

Ulteriori sommarie informazioni testimoniali vennero rese dal Nesi l’8 aprile 2003 circa il gruppo degli intellettuali: “Confermo quanto da me dichiarato in data 4 aprile. Successivamente alla verbalizzazione sono tornato a casa e ho infatti nella giornata di sabato ho tentato di mettermi in contatto con qualcuno. Nella giornata di lunedì sono riuscito a contattare il dottor Giuttari tramite il centralino della Questura, al quale ho spiegato i nuovi particolari che mi sono ricordato. In particolare ho ripensato alla persona da me indicata come omone. Aveva una camminata particolare, perché andava impettito a testa alta, ancora ricordo che lo stesso si chiamava “Vitta”. “Ricordo che era  il Vitta la persona da me indicata come l’omone. E che era sempre insieme alla persona da me riconosciuta nella foto due e quattro, aveva in uso diverse auto di grossa cilindrata, Mercedes di colore scuro, in massima parte targate Milano, e voglio precisare con assoluta certezza che a San Casciano molte persone, tra cui il Vanni Mario, conoscevano il Vitta. Posso dire che in qualsiasi bar di San Casciano all’epoca si parlava del Vitta, conosciuto come persona facoltosa. Il Vitta si accompagnava spesso anche con il Calamandrei Francesco e con la persona da me riconosciuta come il Narducci.” “Ricordo che il Vitta abitava in una villa che si trova proprio all’incrocio fra via della Mucciana e la strada che discende verso Cerbaia. Della stessa ricordo che aveva un muro alto di cinta e cipressi…. Vorrei aggiungere che da quello che ricordo probabilmente anche Pietro Pacciani conosceva il Vitta, perché se non ricordo male era stato a lavorare come contadino presso i poderi di quest’ultimo.” Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 177

8 Aprile 2003 Testimonianza di Lorenzo Nesi

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