In data 9 aprile 2003 rilasciava testimonianza Nella Gasperini. All’epoca capo-sala nel reparto dove lavorava il NARDUCCI.
Domanda: “Che tipo era il Prof. Francesco Narducci?”
(..) “Vi racconto una cosa che vi farà gelare. Il Prof. NARDUCCI veniva continuamente chiamato al telefono non so da chi, tanto che un giorno, scherzando, osservai che se fosse stato figlio di un camionista come me, nessuno l’avrebbe cercato con tale insistenza. Poi, postami di fronte a lui che stava rispondendo al telefono, guardandolo ad una distanza di meno di un metro, gli dissi: ‘Vorrei tanto stare dietro il suo sguardo’. Gli dissi questa cosa perché il suo sguardo era inquietante, gelido e fisso. A queste parole il NARDUCCI continuò a parlare al telefono come se niente fosse, fissandomi però negli occhi. Sette giorni dopo circa il NARDUCCI scomparve.
(..)
Domanda: “Quanto durò la telefonata in occasione della quale lei disse al NARDUCCI che avrebbe voluto essere dietro il suo sguardo e da dove gli passavano le chiamate ?”
(..) “Non ricordo quanto durò la telefonata. Il telefono a cui lui rispondeva si trovava nella medicheria della corsia della Gastroenterologia e le chiamate le riceveva sempre su quel telefono”
Domanda: “Ma quale segreto poteva esserci dietro quell’uomo se il suo sguardo le sembrava così gelido e strano ?”
(..) “Chissà se sarà stato il mostro di Firenze”.
Si dà atto che la signora pronunciando queste parole fissa intensamente il Magistrato e abbassa il tono di voce. Aggiunge ancora la signora:
“Questa cosa fu detta dopo la morte del NARDUCCI. Sentivo dire in corsia che sarebbe stato trovato l’appartamento fiorentino del NARDUCCI dove sarebbero state trovate parrucche e dentro contenitori trasparenti di formalina sarebbero stati trovati frammenti di pube o comunque di reperti ginecologici o di pelle.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 38
Dopo il ritrovamento del cadavere, insieme alla CAPUCCELLI ci recammo alla villa di San Feliciano nel pomeriggio di un giorno lavorativo. Vedemmo la bara che era chiusa, ma appena entrati il prof. NARDUCCI, padre di FRANCESCO, ci intimò perentoriamente di lasciarlo solo con il figlio tanto che ci sbatté la porta in faccia e ci lasciò fuori. La bara era chiusa e al centro della stanza, senza alcun ornamento funerario. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 288