Il 5 Giugno 2003 rilascia testimonianza Gabriella Ghiribelli.
La Ghiribelli riconosceva, tra le persone che aveva visto al Bar di San Casciano, Nathanel Vitta, Francesco Narducci e l’orafo Filippi. Secondo la Ghiribelli, il Sertoli si accompagnava al medico svizzero e al “medico di Perugia”. Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.27
“Riconosco l’uomo la cui foto è contrassegnata con il numero 4, cioè il medico svizzero di cui mi aveva parlato Lotti. E’ quello che l’ho visto andare a bordo della macchina scura in compagnia dell’orafo di San Casciano” “Sono certa altresì che si tratta della stessa persona che si accompagnava spesso con il medico di Perugia. Ricordo che il Lotti in merito a questa persona mi aveva riferito che il medesimo era entrato in possesso di alcuni papiri riguardanti la mummificazione, ma lo stesso si lamentava che mancava una pag..” Peraltro la persona rappresentata dalla foto numero 4 non corrispondeva al Reinecke, trattandosi di tale Vitta Nathanel, che è un uomo molto corpulento e alto, il quale non ha mai abitato alla “Sfacciata”. La Ghiribelli aggiungeva: “E il periodo in cui ho visto queste persone, cioè il dottore svizzero e gli altri, che vi ho appena descritto, era l’82-’83; di questo periodo sono certa”. Tuttavia appare del tutto acclarato che negli anni 82-83 la Ghiribelli non abitava di certo in via Borgo Sarchiani, e, dunque, avrebbe dovuto venire appositamente da Firenze per vedere queste persone; la p.i.f. aggiungeva: “Ricordo che il Lotti mi raccontava che lui, con Pacciani e Vanni, quando trovavano un posto appartato frequentato da coppiette, lo dovevano riferire al medico svizzero, all’orafo e al dottore delle malattie tropicali”. Dette dichiarazioni non erano mai state rese dalla Ghiribelli in precedenza (dal 95 al ‘97, fino al processo Vanni-Lotti). Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag:
(NdR: riferimento alla testimonianza della Ghiribelli, del 1 marzo 2003: “Circa il dottore svizzero di cui ho parlato, lo vidi a San Casciano al Bar Centrale, insieme all’orafo (NdR: Fabio Filippi) e al medico delle malattie tropicali (NdR: Achille Sertoli). Lo vidi viaggiare con un’auto di lusso, nera con le codine, che ho spiegato ieri. Ricordo bene che in un’occasione lo svizzero si fermò con l’auto davanti al bar e fece salire l’orafo, come pure vidi bene la macchina; presero la direzione della villa. Ricordo che era di pomeriggio; all’epoca abitavo in Borgo Sarchiani”.)
NdR E’ evidente che la Ghiribelli riconosce come “medico svizzero” Vitta Nathanel, e non Reinecke. Dato da puntualizzare perché è opinione comune tra i mostrologi che sia Reinecke il medico svizzero.
“Nel corso dell’assunzione d’informazioni del 5 giugno, la Ghiribelli aveva riconosciuto nella foto del Nathanel VITTA la persona che aveva notato andar via dal bar di San Casciano unitamente al Francesco NARDUCCI ed all’orafo FILIPPI.
In relazione alla villa in questione, dalla lettura degli atti, relativi al duplice omicidio del 1983, si era accertato che all’epoca era stato indagato per possesso illegale di armi un cittadino tedesco, tale Rolf Reinecke, che abitava in un appartamento annesso alla villa e che i due cadaveri dei tedeschi era stati scoperti da questo tedesco, che però non aveva dato subito l’allarme.
Inoltre, dagli atti dell’inchiesta si era rilevato che tra i nominativi annotati nelle agende di Francesco Calamandrei c’era anche quello del Prof. Achille Sertoli, peraltro indicato dalla moglie del farmacista, Mariella Ciulli, a suo tempo come uno degli amici più intimi del marito.
Si era accertato che il nominato Sertoli era residente a Firenze in via del Poggio Imperiale nr. 31 e che era iscritto all’Albo dei medici quale specialista in Dermatologia. Si era anche appreso che negli anni 80 aveva avuto uno studio medico a San Casciano.
Il predetto SERTOLI veniva poi riconosciuto dalla Ghiribelli come “il medico della pelle e malattie tropicali” di cui aveva parlato e che si accompagnava al “medico svizzero” ed al “medico di Perugia”.” Dal Gides 17 Novembre 2003 Nota GIDES n° 362/03/Gides Pag.8/9